BENI CULTURALI - Accordo con i Gal per valorizzare i territori
La Regione Siciliana si avvarrà della collaborazione dei Gal (Gruppi di azione locale), riconosciuti dall'Ue come organismi Intermedi, per accelerare i processi di valorizzazione del patrimonio culturale siciliano e ottimizzare l'utilizzazione dei canali di finanziamento comunitari. È questo lo spirito dell'Accordo quadro sottoscritto tra l'assessore dei Beni culturali e dell'identità siciliana, Alberto Samonà, e i Gal regionali di tutta la Sicilia per costituire una "Rete cultura" in grado di garantire la valorizzazione del patrimonio culturale siciliano materiale e immateriale, nonché la promozione dei processi di identità culturale e di crescita sociale attraverso la trasmissione della memoria storica, artistico-letteraria, documentaria ed etnoantropologica.
L'Accordo, stipulato dall'assessorato per il proprio ambito di competenza, si avvarrà dell'esperienza maturata dei Gal per la partecipazione a bandi, ad azioni a regia, a titolarità e ogni altra progettualità, nell'ambito dei fondi strutturali europei. La collaborazione servirà anche a velocizzare i processi amministrativi connessi alla spesa, consentendo di superare più agilmente quegli ostacoli che talvolta possono rallentare la realizzazione dei progetti.
«La fluidità nella progettazione e nell'attuazione delle misure previste dai fondi economici messi a disposizione dall'Ue - sottolinea Samonà - diventa essenziale per migliorare la qualità complessiva dell'offerta turistico-culturale legata alla Sicilia. Quello di oggi è un punto di partenza che, grazie all'azione che metteremo in campo insieme ai Gal, potrà diventare un'occasione preziosa di sviluppo per i nostri territori. I fondi comunitari rappresentano necessari strumenti di finanziamento per migliorare l'attrattività dei nostri siti; questo attraverso il miglioramento della qualità delle strutture e dei servizi offerti, il potenziamento di una consapevolezza eco ambientale, la promozione dei processi di identità culturale e di crescita sociale che partano dal recupero e dalla trasmissione alle giovani generazioni della consapevolezza culturale e della sua strategicità. Come governo Musumeci - continua l'assessore Samonà - siamo molto attenti a non perdere una sola opportunità di spesa che dia lavoro ai siciliani e qualità all'offerta. C'è ancora un potenziale altissimo che va ottimizzato e messo a sistema per diventare prodotto turistico-culturale. Penso, ad esempio, al recupero della memoria storica di personaggi siciliani illustri e alla trasmissione alle future generazioni; penso anche a una proposta didattico-educativa da attuare attraverso la fruizione di beni materiali, museali, archeologici, rivolgo l'attenzione alla valorizzazione di beni paesaggistico-naturali; il tutto per innescare processi di crescita economica e sociale capaci di rilanciare il territorio e valorizzare al contempo i borghi storici e rurali. E' una partita importante che vogliamo giocare fino in fondo e nella quale i Gal, che sono già storicizzati e radicati nel territorio, diventano preziosi partner operativi».
In arrivo da Bruxelles 660 milioni di euro per l'agricoltura siciliana. L'Unione europea finanzierà il settore con 330 milioni di euro all'anno per il 2021 e per il 2022. «Abbiamo ottenuto dall'Ue sul Programma di sviluppo rurale che viene esteso al 2022 - ha detto questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Orleans il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci - 330 milioni di euro per il 2021 e altrettanti per il 2022.
Somma che ci consentono di potere intervenire per portare a esaurimento le graduatorie di alcuni bandi, a cui numerosi agricoltori avevano partecipato».
All'incontro in web conference presenti anche l'assessore all'Agricoltura, Edy Bandiera e il dirigente generale del dipartimento Agricoltura Dario Cartabellotta. Tra gli interventi previsti dal Psr, anche misure per l'insediamento per i giovani in agricoltura (50 milioni per 250 aziende), la lotta al virus della tristeza degli agrumi (25 milioni per 1.600 ettari), opere di viabilità rurale (70 milioni di euro per 100 strade), investimenti nelle aziende (50 milioni per 300 aziende), metodi di agricoltura sostenibile (80 milioni di euro per 2924 aziende), benessere degli animali (20 milioni di euro), paesaggio Nocciolo dei Nebrodi (20 milioni di euro), progetti di filiera del florovivaismo (15 milioni di euro).
Le procedure tecniche saranno definite entro questo mese. «Il nuovo Piano di sviluppo rurale privilegerà il green new deal e il farm to fork - ha spiegato Cartabellotta - e avremo questo orizzonte».
«In termini di spesa comunitaria - ha aggiunto l'assessore Bandiera - siamo arrivati a superare il miliardo di euro. Somme già giunte nelle tasche degli agricoltori. Un risultato non affatto scontato visto il pregresso. In questi due anni abbiamo superato gli obiettivi di spesa e siamo al lavoro per farlo anche adesso, nonostante il blocco del Covid».
Finanziato il progetto students4Simeto
A dare l'annuncio sui social il sindaco Francesco Bivona il quale ha voluto sottolineare l'importanza che riveste il progetto per l'economia del paese.
Un viaggio verso le realtà del volontariato nella nostra città. Più delle volte non conosciamo quanto sia importante donare alle persone più bisognose il proprio tempo. Sono trascorsi parecchi mesi da quando avevamo salutato con gioia l'apertura della mensa dove i volontari dell'Avas si alternano per aiutare le persone bisognose di un pasto caldo. A Regalbuto ogni anno si alternano i volontari per la raccolta degli alimenti del banco alimentare. I Fratelli delle Scuole Cristiane del Centro Giovanile Lasalliano di Regalbuto, sono patner territoriale del Banco Alimentare Onlus della Sicilia Orientale e partecipano al programma FEAD per la distribuzione di alimenti a famiglie bisognose. Mensilmente al Centro Lasalliano viene assegnato un giorno per il carico degli alimenti da distribuire , alimenti che arrivano dal programma Europeo in partenariato con Fead , Ministero del lavoro e Politiche Sociali e Agea. Ad accoglierci è Fratel Rosario , il quale con dovizia di particolari ci ha portato a conoscere una realtà sociale non del tutto conosciuta a Regalbuto. Ad oggi i Fratelli Lasalliani di Regalbuto aiutano circa 70 famiglie il cui Isee non deve superare i seimila euro , le quali vengono regolarmente registrate sugli aiuti ricevuti siano essi in alimenti che indumenti. Ogni mese i Fratelli ricevono il carico degli alimenti che successivamente saranno distribuiti alle persone che richiedono un aiuto. Facile capire quanto sia importante nel tessuto sociale di Regalbuto la presenza dei Fratelli delle Scuole Cristiane del Centro Giovanile Lasalliano le cui attività spaziano a 360 gradi tutte improntate al volontariato attivo che fa bene all'intera comunità regalbutese.
Coronavirus. Regalbuto Press. " non vogliamo seguire il gregge dell'informazione."
Forse ci eravamo fatto prendere la mano e come blog abbiamo deciso di evitare il più possibile di riportare notizie e numeri sul Coronavirus. Ciò vale soprattutto per i dati relativi al nostro territorio oltre che nazionale. Seguire il gregge dell'informazione basata principalmente da ben 25 minuti su un notiziario di mezz'ora, durante il quale si spulciano dati, numeri,si intervistano schiere di virologi mai daccordo tra di loro , assistere alle dichiarazione politiche di politici in perenne campagna elettorale anche quando il momento induce all'unità. Altri nomi direste voi, ma chi come noi ha vissuto gli anni del terrorismo Dc -Pci ( che si odiavano a morte ) si unirono in un unico fronte per sconfiggerlo definitivamente. Siamo immersi anzi bombardati da notizie sul Covid e non c'è dibattito ( in qualsiasi canale televisivo) che non si svolga esclusivamente sulla pandemia. Abbiamo bisogno di respirare. Di pensare che la nostra vita va al di là del Coronavirus, vogliamo ricordare che la realtà , la quotidianità è tutt'altra cosa e i giornali , gli esperti , i politici ( ?) evitano di parlarne perchè il Coronavirus fa vendere . Si avete capito bene. Va vendere i giornali, i prodotti in pubblicità, in ricerca dei voti, in audienz. Contagio e economia . E' questa la vera divisione che condiziona le nostre vite. Le persone si ammalano è vero. Ci sono i morti è vero. Non riusciremo mai , o meglio ritarderemo di molto, a sconfiggere il Covid se continuiamo ad essere divisi su tutto. Non riusciremo a sconfiggerlo se i comportamenti di ognuno non sono improndati sulla prudenza, sul seguire semplici regole realizzando quell'auto lockdown necessario per rallentare il contagio fino alla fine. Siamo coloro che ogni giorno,ogni sera abbiamo il potere del telecomando in mano . Usiamolo ! Abbiamo bisogno di positività , di serenita , di calma , di forza per poter arrivare fino alla fine di una pandemia che rischia se non lo è già di evolversi in ISTERIA.
Regalbuto Press
Un libro da leggere. I ragazzi della via Pal
PIAZZA ARMERINA - Villa del Casale, parte il restyling
L'area esterna alla Villa romana del Casale di Piazza Armerina sarà totalmente riqualificata e migliorata grazie ad un finanziamento di 2,1 milioni dell'assessorato regionale dei Beni culturali, ottenuto grazie ai Fondi Poc 2014/2020.
L'investimento, che ha lo scopo di migliorare, preservare e tutelare l'area a servizio della Villa del Casale, migliorerà la qualità complessiva dell'accoglienza turistica grazie anche a interventi essenziali quali un sistema di illuminazione adeguato a garantire la visita nelle ore notturne, un parcheggio calpestabile e privo di insidie per i visitatori, nuovi servizi igienici; ciò anche in coerenza con i nuovi indirizzi dell'assessorato che invitano a una maggiore flessibilità degli orari di visita dei siti monumentali che durante l'estate appena conclusa ha visto grande affluenza di pubblico durante le ore serali e notturne.
"L'intervento - dice l'assessore dei Beni culturali Alberto Samonà - rientra nella politica di complessivo miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale nelle aree di attrazione della Sicilia. L'intervento finanziato ci permette di preservare e tutelare in particolare l'attrattività e la funzionalità del sito archeologico della Villa romana del Casale, migliorando la qualità dei servizi e delle prestazioni in una logica di risparmio economico e di ottimizzazione delle risorse. Una politica su cui il governo Musumeci è già particolarmente impegnato e su cui sta investendo parecchie risorse".
Le opere finanziate riguardano tutta l'area esterna al sito archeologico e riguarderanno diversi aspetti: il rifacimento della pavimentazione, l'illuminazione, la riqualificazione delle aree destinate a verde, il miglioramento dell'area commerciale, l'adeguamento degli impianti di smaltimento delle acque. Particolare attenzione verrà riservata alla realizzazione di nuovi servizi igienici funzionali e facilmente raggiungibili con abbattimento delle barriere architettoniche; gli attuali, infatti, sono collocati lontano dall'area di parcheggio e sono raggiungibili attraverso una lunga stradella che risulta scoscesa e sdrucciolevole.
Per quanto riguarda l'area adibita a parcheggio gli interventi sono previsti in particolare sulla pavimentazione che attualmente è realizzata con calcestre impoverito che mostra un progressivo sfaldamento della parte superficiale. Questa copertura verrà sostituita da un conglomerato resinoso colorato che sarà reso nella tonalità del "Giallo sabbia" per un minor impatto ambientale.
Per quanto riguarda l'impianto di illuminazione verranno utilizzati luci a Led a ricarica solare così da garantire anche un significativo risparmio energetico in considerazione del maggior uso connesso all'estensione dell'orario di visita alla fascia notturna.
In particolare verranno utilizzati lampioni ad energia solare con lampade Led di ultima generazione che prevedono un pannello solare integrato con batteria a lunga durata, progettato per illuminare ampi spazi all'aperto come strade, parcheggi, piazzali e giardini senza spese di energia elettrica, dotati di sensori di movimento e sensori crepuscolari.
Ai fini della tutela del patrimonio e della sicurezza dei visitatori e di quanti operano e transitano nei luoghi del parcheggio e dell'area commerciale è previsto, infine, la realizzazione di un impianto di videosorveglianza.
Coronavirus, Centuripe e Vittoria nuove "zone rosse" in Sicilia
Due nuove "zone rosse" in Sicilia. Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, per contrastare la diffusione del Coronavirus. Si tratta dei Comuni di Vittoria, in provincia di Ragusa, e Centuripe nell'Ennese. L'ordinanza, adottata d'intesa con l'assessore alla Salute Ruggero Razza, sentiti la Commissione prefettizia e il sindaco, resterà in vigore dal 3 al 10 novembre.
Sarà vietato circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, fatta eccezione nei casi in cui ci si debba recare sul luogo di lavoro (solo se non è consentito il cosiddetto "smart working"), ovvero per l'acquisto o il consumo di generi alimentari e l'acquisto di beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria o per appuntamento presso studi professionali.
Gli esercizi commerciali (quali bar, ristoranti, rosticcerie, panifici, pollerie, paninerie e similari) garantiranno per le finalità di asporto l'accesso solo a una persona per volta e sempre con l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, anche per l'attività di consegna a domicilio.
La partecipazione a funzioni religiose è contingentata nel numero dei partecipanti secondo un apposito protocollo che verrà condiviso tra i Comuni e gli eventuali richiedenti. Tutte le attività didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado, sono sospese, così come le fiere, le sagre e i mercati rionali.Consentito il transito per l'ingresso e l'uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari e di beni o servizi essenziali, così come per i residenti o domiciliati (anche di fatto) nei due Comuni interessati, esclusivamente per garantire le necessarie cura e l'allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.
Il mercato ortofrutticolo di Vittoria mantiene la propria piena funzionalità. Con riferimento al ciclo della filiera agroalimentare e ortofrutticola e, in genere, all'organizzazione delle attività mercatali, l'Azienda sanitaria provinciale di Ragusa dovrà intensificare i controlli per la prevenzione e il contenimento del contagio.
Il lato peggiore della politica.
Per chi non lo conosce il governatore della Regione Liguria è proprio Giovanni Toti , cioè il latore del post che avete modo di leggere nella foto. " Gli anziani ...persone non indispensabili" scrive. Come sono lontani quei rispetti che fino a qualche decennio fa ( ma ancora oggi) si dedicavano agli anziani , memorie storiche delle loro vite. Non c'è però da stupirsi perchè ieri, come oggi ci sono persone che considerano gli anziani persone inutili. E' il lato peggiore della politica. La politica sta mostrando tutti i limiti persino quelli nascosti che dimostrano l'incapacità nell'affrontare la crisi sanitaria. Le divisioni - colpevoli anche giornali e TV - e le negazioni dei diritti complicheranno sempre di più il già fragile tessuto sociale italiano. Ancora una volta - la storia lo insegna - stiamo ricercando l'uomo forte al comando , incapaci come sono i nostri politici di trovare una sintesi , l'unione che abbia il vero e unico obiettivo la salute degli italiani. Ci auguriamo che letto ciò , da destra arrivino le distanze da una tale dichiarazione. Ci auguriamo che il popolo Ligure - ricordi e non perda la memoria. Perchè i Liguri - medaglia d'oro alla Resistenza - non meritano un tale affronto. La nostra speranza però è quella che il governatore della Liguria si sia espresso male e vorrà chiarire meglio il significato del post.
Per dovere di cronaca riportiamo il tweet dello staff del governatore.
" il senso di questo tweet , che appartiene a un ragionamento più ampio, è stato frainteso. I nostri anziani sono tra i più colpiti dal virus , sono persone spesso in pensione che possono restare di più a casa e essere tutelate di più."
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Regalbuto Press
A causa della condizione di insularità, negli ultimi vent'anni, ogni singolo residente in Sicilia (neonati compresi) avrebbe pagato una sorta di tassa occulta quantificabile, annualmente, in 1.308 euro. Un costo che si traduce in circa sei miliardi e 540 milioni di euro (pari al 7,4 per cento del Prodotto interno lordo regionale) ogni dodici mesi. Tenendo, invece, in considerazione i costi dei trasporti e le conseguenze sugli operatori economici e i vari settori di attività, la stima dell'impatto della riduzione dei prezzi sul Pil risulterebbe pari al 6,8 per cento: il risultato è che l'Isola è gravata di una penalità quantificabile in sei miliardi di euro all'anno.
A rivelarlo è uno studio - "Stima dei costi dell'insularità per la Sicilia" - condotto dal governo Musumeci attraverso il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici della Regione Siciliana e il Servizio statistica e analisi economica dell'assessorato all'Economia, con il supporto dell'Istituto di ricerca Prometeia. Il documento è stato presentato stamane dal vicepresidente della Regione e assessore all'economia Gaetano Armao. Gli effetti dell'insularità sulla Sicilia sono stati stimati attraverso due differenti approcci metodologici: il modello econometrico definito dall'Istituto Bruno Leoni e il modellomultisettoriale della Regione. Si è tenuto conto di svariati fattori che spaziano dalla dotazione infrastrutturale ai costi di trasporto.
«Questo studio - ha spiegato Armao - ci consente di introdurne i risultati nel negoziato con il Governo centrale perché tale costo occulto, che i siciliani pagano per la condizione di insularità, deve essere considerato nelle relazioni finanziarie tra Stato e Regioni, così come richiede la Corte Costituzionale. Sei miliardi e mezzo di euro annui rappresentano un peso assai rilevante: è come se l'economia siciliana negli ultimi venti anni avesse subito un peso analogo a quello portato dalla pandemia. L'Italia dopo la Brexit è divenuto il Paese europeo con il più alto numero di cittadini insulari.
L'ordinamento europeo impone di considerare la condizione di insularità e questo lo hanno recentemente ribadito sia la presidente Von der Leyen che il commissario Ferreira. Lo svantaggio patito da famiglie e imprese dovrà trovare immediatamente considerazione e compensazione da parte dello Stato, anche consentendo l'utilizzo della fiscalità' di sviluppo per attrarre investimenti e favorire le nostre imprese».«Se a livello europeo - si legge nel documento che è stato ratificato dalla giunta di Palazzo Orleans - è possibile registrare una certa vivacità del dibattito che ruota intorno al tema dell'insularità e sui suoi impatti, a livello nazionale si rileva una carenza o inadeguatezza di azioni concrete o atti normativi volti a tenere in debito conto questo svantaggio e ad operare una necessaria compensazione»". «Un danno che era già sotto gli occhi di tutti ma che adesso - sottolinea il governatore Nello Musumeci - ha contorni ben precisi e assume plasticamente le sembianze di un macigno che soffoca lo sviluppo dell'Isola, penalizzata da sempre sia nel contesto europeo che in quello nazionale. Si tratta di una tassa occulta e inaccettabile che grava sul nostro futuro ed è per questo che abbiamo riportato con forza al centro dell'attenzione il tema della compensazione degli svantaggi dovuti all'insularità».
La Commissione europea riconosce gli effetti penalizzanti dell'insularità, intesa come discontinuità territoriale, e considera le regioni interessate meritevoli di azioni politiche capaci di ridurre il gap rispetto alle aree continentali. La Sicilia, con i suoi circa cinque milioni di residenti, si colloca al di sotto della media italiana ed europea rispetto alla maggior parte degli indicatori sociali ed economici che Bruxelles adotta proprio per operare i confronti spaziali e temporali tra le varie regioni. L'Isola figura indietro soprattutto alla voce "competitività" riferita, in particolare, a infrastrutture, capitale umano e innovazione. Anche nel contesto nazionale l'Isola è storicamente caratterizzata da un pesante divario rispetto alle altre regioni italiane, come registrato dai principali indicatori socio-economici: nel 2018 il prodotto interno lordo pro capite è risultato pari a 17.721 euro collocandola in penultima posizione, seguita soltanto dalla Calabria con un Pil pro capite di 17.021 euro.
«Con il governo centrale - conclude l'assessore all'Economia - ci confronteremo sulla condizione di insularità all'interno del negoziato per l'attuazione dell'autonomia fiscale e finanziaria, insieme ad altri temi fondamentali come la fiscalità di sviluppo per attrarre investimenti e la perequazione infrastrutturale. L'entità finanziaria annuale dei costi dell'insularità e' per la Sicilia maggiore degli effetti economici della pandemia Covid 19. Lo studio rappresenta, nel caso ce ne fosse bisogno, un argomento in più per ottenere ciò che chiediamo, vale a dire le stesse opportunità di ogni altro territorio.
L'esigenza di affrancarci da questo oggettivo handicap è legittima e a Roma non si può continuare a far finta di niente. E così ,come abbiamo voluto ribadire anche nel Documento di economia e finanza regionale 2020-2022, è necessario concludere al più presto uno specifico accordo con lo Stato e l'Ue sulla continuità territoriale, per introdurre misure compensative in favore dei cittadini e delle imprese dell'Isola».