Anche le lancette dividono l’Europa. Al Parlamento Ue c’è, infatti, chi sta portando avanti una risoluzione — che viene votata l'8 febbraio a Strasburgo — per abolire l’ora legale. I promotori dell'iniziativa chiedono alla Commissione di «condurre una valutazione approfondita» della direttiva comunitaria sull'ora legale. Il cambio di orario due volte all'anno, a ottobre e a marzo, oltre che essere «scomodo», può provocare anche dei danni sulla salute dei cittadini. Costretti a spostare in avanti o indietro di un'ora delle lancette dell'orologio, «possono provare malessere, stanchezza e irritabilità». «Fine del cambio biannuale d'ora» Secondo il testo in votazione, un regime orario unificato a livello Ue dovrebbe essere mantenuto anche se i cambiamenti d’orario verranno aboliti. I singoli stati dunque non potrebbero decidere in maniera autonoma il cambio di orario ma dovrebbero restare in linea con tutti gli altri Paesi membri. Si ricorda che l'ora legale è un'idea introdotta nel 1784 come espediente per risparmiare energia. A proporlo fu Benjamin Franklin, ma perché la sua idea potesse trovare seguito, si dovette attendere il 1916, quando a Londra la Camera dei Comuni istituì l'ora estiva nel quadro delle misure economiche necessarie per far fronte alla Prima Guerra mondiale. Una curiosità? In Medio Oriente vi è un solo orario valido per tutto l'anno, come in Russia.
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