L’Italia, la Grecia, Malta e Cipro, in quanto Paesi di primo ingresso in Europa, attraverso la rotta del Mediterraneo centrale ed orientale, si trovano a sostenere l’onere più gravoso della gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo, nel pieno rispetto di tutti gli obblighi internazionali e delle norme dell’Ue. Così come riportato dal Corriere della Sera i quattro Stati hanno emanato una dichiarazione congiunta . " Abbiamo sempre sostenuto con forza la necessità di sviluppare una nuova politica europea in materia di migrazione e di asilo, realmente ispirata ai principi di solidarietà e responsabilità, e che sia equamente condivisa tra tutti gli Stati membri». Esordisce così la nota congiunta fatta circolare dei ministri dell’interno di Italia, Malta e Cipro e del ministro della migrazione e dell’asilo della Grecia, il giorno dopo che i 234 migranti a bordo della Ocean Viking sono sbarcati a Tolone, in Francia, provati da due settimane di attesa per un porto sicuro.
Il tema dello sbarco dei migranti dalle navi Ong ha rappresentato uno scontro durissimo con la Francia. E la nota non lascia dubbi: «Ribadiamo la nostra posizione sul fatto che il modus operandi di queste navi private non è in linea con lo spirito della cornice giuridica internazionale sulle operazioni di search and rescue, che dovrebbe essere rispettata. Ogni Stato deve effettivamente esercitare la giurisdizione e il controllo sulle navi battenti la propria bandiera».