PALERMO. Un’udienza fiume per fare chiarezza sulle spese dei Gruppi parlamentari all’Assemblea regionale. Contratti di collaborazione, regali, missioni, ma anche ipad e cene: i parlamentari che nel 2013 hanno presieduto i Gruppi si stanno alternando dalle 16 davanti ai giudici della sezione di controllo della Corte dei Conti per chiarire tutta una serie di anomalie sui rendiconti depositati nei giorni scorsi. Il decreto Monti recepito dalla Sicilia, infatti, per la prima volta obbliga a consegnare i rendiconti dei Gruppi parlamentari alla Corte dei Conti che può così esaminare le spese per chiarire che siano state legate ad attività istituzionali. Il sospetto, invece, è che in molti casi siano stati utilizzati fondi pubblici per altre finalità, spesso elettorali.
Diverse le posizioni dei parlamentari. I giudici hanno apprezzato il chiarimento fornito da Baldo Gucciardi, capogruppo del Pd, sulle spese per un autista e sui contratti siglati solo con i dipendenti storici del Gruppo, i cosiddetti “stabilizzati”. E Giancarlo Cancelleri, ex capogruppo del Movimento Cinque Stelle, ha invece ammesso di avere commesso solo una “leggerezza”, avendo fatto transitare nel conto del gruppo i fondi donati dai cittadini che non sono stati spesi durante la campagna elettorale.
News