Renzi opera tagli ai Patronati. In evidenza

Ottobre 26, 2014 1178

Tutti i lavoratori versano un contributo per avere assistenza da parte dei Patronati. E il governo Renzi che cosa fa? Taglia il fondo e incamera questi soldi. Poi dimezza sia le anticipazioni sia l’aliquota di contribuzione. E così soffoca i Patronati che saranno costretti a chiudere e a licenziare 7mila addetti. È il destino segnato dei Patronati se sarà approvata la Legge di stabilità. Una scelta politica che rischia di lasciare senza assistenza milioni di cittadini. 

La manovra di bilancio, infatti, prevede per il 2015 un taglio di 150 milioni di euro del Fondo Patronati, somma che sarà destinata «ad altra posta del bilancio pubblico». Attualmente il Fondo ammonta a circa 430 milioni di euro derivanti interamente dal contributo dello 0,226% sui salari dei lavoratori dipendenti. Non solo, il governo ha stabilito anche di dimezzare dall’80 al 45% gli anticipi che vengono versati ai Patronati sulle somme spettanti. Un’ulteriore 'mazzata', visto che i servizi vengono svolti anticipando le spese e i Patronati sono ancora in attesa di ricevere i saldi del 2011, 2012, ecc. Dal 2016, poi, verrà semi-chiuso direttamente il 'rubinetto' di finanziamento del Fondo, con la riduzione dell’aliquota di contribuzione allo 0,148%. Senza peraltro specificare se ciò si tradurrà in un più alto stipendio netto per i lavoratori o se le somme saranno destinate ad altro. Ma col risultato certo di dimezzare definitivamente il Fondo patronati. «Il taglio complessivo di risorse è pari a circa 298 milioni di euro su 430 – spiega Nino Sorgi, presidente dell’Inas-Cisl –. 

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