Lungi dal creare equivoci , diciamo subito che la " Cassatella di Agira" è il dolce che negli anni ha conquistato i palati di quanti amano i dolci tipici che la nostra terra offre. Oggi la trovi ovunque nei bar , negli autogrill , nei ristoranti e del resto non è da poco aver vinto il premio Luigi Veronelli ed è stata riconosciuta e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf). La Cassatella mi riporta indietro nel tempo quando mia madre preparava quel dolce tipico del suo paese prima delle feste di Natale , dolce che a Regalbuto era quasi sconosciuto. Anche la mamma del mio amico Nino , la signora Mariannina, nello stesso periodo , oltre ai "cucciddata di fichi o di miele" tipici della tradizione di Regalbuto , preparava per la sua famiglia la cassatella il cui impasto però era fatto esclusivamente di mandorle, che pur rassomigliando nella forma alla cassatella di Agira si diversificava appunto dall'impasto e dunque dal colore e dal gusto più marcato ed esclusivo della mandorla. Un tentativo forse di scardinare la segretezza dei passaggi custoditi gelosamente e tramandati di generazione in generazione dagli abitanti di Agira ? Forse. Fatto sta che in famiglia quel dolce era apprezzato da tutti. A riportarla in vita oggi il figlio e pasticciere Orazio Bonina, nel suo Bar in piazza Vittorio Veneto , il quale ha usato gli stessi ingredienti di allora e la maestria di Nonna Mariannina. I territori siciliani possono vantare ancora oggi dolci che seppure nel tempo siano stati dimenticati rappresentano prodotti di nicchia e l'auspicio è quello di realizzare una rete di Città che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare e/o apprezzare i prodotti nelle loro zone di produzione, per promuovere l’offerta integrata “del” e “nel” territorio, piuttosto che mettere su strada le merci. Un viaggio che può partire da Agira per estendersi lungo le statali di questa parte del territorio dove la riscoperta delle antiche ricette e della storia potrebbe creare quel flusso di persone che forse, dico forse, contribuirebbe al loro rilancio.
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