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Assoconsumatori:" La Cassazione conferma quanto sostenuto dall’associazione sin dal 2014 e dai Giudici di Pace con plurime sentenze: Le partite pregresse sono illegittime.
L’abbiamo sempre sostenuto che le partite pregresse inserite dal gestore del servizio idrico Acquaenna sin dall’aprile 2014 sono illegittime, adesso non sono solo i giudici di pace di Enna a sentenziarlo bensì la suprema Corte di Cassazione che con sentenza della terza sezione civile ha pronunciato la parola fine in una contrapposizione con il gestore del servizio idrico e tutti i suoi sostenitori. Le così dette partite pregresse altro non sono che mancati guadagni per il gestore del servizio idrico a seguito di un piano sovradimensionato elaborato dalla SOGESID che nulla hanno a che vedere con il pagamento del servizio idrico che va fatto a corrispettivo: tanto consumi e tanto paghi. Il gestore del servizio idrico Acquaenna ha sempre sostenuto che le partite pregresse sono state inserite in applicazione della determinazione dell’AEEGSI n. 643/2013 e che pertanto sono dovute; è proprio su questo che i giudici della suprema Corte hanno posto l’accento e sulla irretroattività di un pagamento, appunto, le partite pregresse. I Sindaci rei di non essersi mai posto il problema di queste partite pregresse ascoltando supinamente il parere del gestore e non attivandosi per difendere il buon diritto dei cittadini. Cittadini che lasciati soli hanno mugugnato sui social, solo coloro che si sono affidati all’associazione hanno resistito, nonostante le minacce del distacco incombente che veniva paventato dal gestore, quasi come arma intimidatoria per ottenere un pagamento che nei fatti, la Suprema Corte lo ha deciso, è illegittimo! Certo nella prossima bolletta il gestore inserirà le partite pregresse, l’ATI (assemblea dei Sindaci per il servizio idrico), forse, taceranno a dimostrazione come è successo per sette anni di essere a favore del gestore e non dei cittadini, nonostante il timido tentativo con la richiesta di sospensiva delle partite pregresse per sei mesi. Noi associazione ci stiamo attivando affinché anche nel feudo di Enna la legge dello STATO sia rispettata e, soprattutto, applicata. Ci vorrà del tempo ma alla fine la GIUSTIZIA trionfa! "
Pippo Bruno