Un frutto dimenticato. " A meddi " ovverso le nespole d'inverno.

Novembre 16, 2019 984

Il nespolo d’inverno (Mespilus germanica) è un arbusto o piccolo alberello spontaneo delle foreste d’Europa, di tale rusticità da non avere preferenze per quanto riguarda esposizione o tipo di terreno. Poco conosciuto negli orti moderni è un frutto antico. La sua origine è incerta provenendo forse dal Caucaso o dalla Persia; specie nota a Greci e Romani si dice che fosse da questi portata nel Mediterraneo dalla Germania da cui l’attributo specifico. E’ un arbusto di limitato sviluppo con rami contorti, talvolta spinosi; il suo tronco ed i suoi rami si sviluppano quasi sempre in modo selvatico e difficilmente domabile con la potatura; il suo legno, molto duro, è poco adatto all’utilizzo per lavori di ebanisteria. I frutti globosi, di colore marrone rugginoso, sono immangiabili subito dopo la raccolta. Hanno infatti polpa dura ed aspra, ricca di tannino e come tale dalle potenti proprietà astringenti; prima di mangiare le nespole d’inverno bisogna farle ammezzire, lasciandole maturare lentamente al caldo (in passato sotto la paglia); solo allora acquistano un gradevole sapore dolce acidulo diventando polpose e zuccherine anche se le varietà spontanee e comuni hanno frutti che contengono 4-5 semi abbastanza ingombranti in bocca, mentre alcune varietà orticole sono apirene. 

Come dice il detto popolare, con la maturazione delle nespole arriva il segnale inequivocabile che l’estate ha compiuto il suo corso e che l’autunno è incominciato. Nella tradizione siciliana le nespole d'inverno erano tra i frutti che venivano scelti per essere disposti insieme ad altra frutta secca nei tradizionali canestrini preparati per i bambini come regalo della festa dei morti.
Cose d’altri tempi sia le nespole che la festa.

dal blog Verde insieme web

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