la notizia è tra quelle che fanno piacere . E' stato firmato il protocollo per la reintroduzione dei giochi della gioventu' nelle scuole. A partire dal prossimo anno scolastico nelle scuole di tutt'Italia torneranno i Giochi della Gioventù , l'evento sportivo nato nel 1969 dall'intuizione di Giulio Onesti.
Chi è andato a scuola negli anni Settanta, Ottanta e Novanta se li ricorda: era la manifestazione sportiva nazionale per studenti dai 7 ai 17 anni, dove si gareggiava in diverse discipline dell’atletica leggera: velocità; mezzofondo, salto in alto, in lungo, getto del peso, lancio del vortex. Nel 1996 vennero sospesi per poi essere ripresi nel 2007 prima di far calare il sipario definitivamente dieci anni più tardi. Ora, su iniziativa del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, del ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e di mezzo Governo (Orazio Schillaci; Francesco Lollobrigida, Gilberto Pichetto Fratin Alessandra Locatelli) a partire dal prossimo anno nelle scuole si celebreranno di nuovo i “Giochi della gioventù”.
“I Giochi della gioventù”, ha spiegato il Ministro Valditara, “sono una vera e propria istituzione e fanno parte a pieno titolo della tradizione scolastica italiana. Coniugando al meglio il mondo dell’istruzione con quello dello sport, questa competizione veicola valori fondamentali nella vita e nella formazione di un giovane: impegno, dedizione, gioco di squadra, rispetto dell’avversario. In sinergia con gli altri Ministri abbiamo pensato a una nuova versione dei Giochi che comprenda al suo interno, tra gli altri, i temi della scuola, dello sport, dell’alimentazione sana, del rispetto dell’ambiente e del valore dell’inclusione”.
“I Giochi della gioventù saranno una formidabile opportunità di socialità”, ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani Abodi, “di confronto sportivo tra ragazzi e ragazze delle scuole medie di tutta Italia, ma sarà anche l'occasione per diffondere e condividere una serie di contenuti utili per la vita, per dare un contributo civico a studentesse e studenti: l'educazione, l’alimentazione, la salute, l’ambiente, la disabilità, le pari opportunità, la cultura dei luoghi e nei luoghi. Tutto ciò assume un ulteriore valore soprattutto ora che stiamo per raggiungere un obiettivo fondamentale con l’inserimento dello Sport nella Costituzione, che sono certo ispirerà l’azione del Governo e del Parlamento per rafforzare la presenza dello sport attivo nella comunità nazionale partendo dalle persone e dai luoghi socialmente più in difficoltà”.
“Lo sport”, ha evidenziato il Ministro della Salute Orazio Schillaci, “è fondamentale per il raggiungimento e il mantenimento di uno stato di salute e benessere psicofisico. La reintroduzione dei Giochi della Gioventù, nella nuova versione che ci vede coinvolti, è un’iniziativa importante che sosteniamo con convinzione. Non solo saranno occasione di socialità e promozione della salute ma aiuteranno a diffondere tra i giovani la cultura della prevenzione attraverso stili di vita sani di cui sia l’attività fisica quanto la sana alimentazione sono parte integrante”.
“Grazie a questo Protocollo d’intesa” ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, “il Governo Meloni torna a promuovere lo sport come parte integrante del percorso scolastico attraverso i Giochi della Gioventù. Una scelta sinergica che riconosce l’educazione motoria come valore fondamentale per l’espressione della personalità giovanile e che sottolinea l'importanza di una dieta equilibrata, determinante per mantenere uno stile di vita sano. Anche per questo il Masaf continuerà a lavorare alla tutela della filiera agroalimentare italiana, che è garanzia di materie prime di eccellenza e alla promozione della dieta mediterranea, che insieme allo sport costituisce un elemento essenziale per la salute e il benessere fisico”.
“È necessario”, ha affermato il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, “utilizzare il linguaggio universale dello sport che accomuna popoli, culture e generi come volano indispensabile per sensibilizzare i ragazzi in età scolare sui temi legati allo sviluppo sostenibile, in particolare sul benessere equo e sostenibile, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu sullo Sviluppo sostenibile”.