( articolo pubblicato su Vivienna).Probabile che i 420 lavoratori dell’Ato Rifiuti possano essere messi tutti in mobilità e poi la nuova società rifiuti assumere quelli che sono necessari per gestire il servizio di raccolta dei rifiuti in tutta la provincia, dipendenti amministrativi compresi. Commissari di liquidazione, rappresentanti legali e consiglio di amministrazione della nuova società, in questi giorni, stanno affrontando proprio questo spinoso argomento che è fondamentale per il futuro della società stessa. Si parla di tutti in mobilità, ma anche del taglio di 100/150 dipendenti, compresi gli amministrativi, mentre di questi almeno 30/40 possono essere avviati alla pensione. Sono situazioni queste che sicuramente saranno contestate dai rappresentanti sindacali, i quali non accetteranno mai che i lavoratori dell’Ato debbono avere un contratto degli Enti Locali e sono contrari anche a questi tagli. La battaglia è sicuramente all’inizio e le prime avvisaglie già si sono viste, dopo Pasqua tutto questo verrà fuori, ci saranno tentativi per trovare una soluzione. Intanto i commissari di liquidazione hanno fatto sapere che nella prossima assemblea dei sindaci saranno presentati i bilancio dell’Ato Rifiuti dal 2008 sino al 2014; si tratta sicuramente di un successo, ma quello che è importante il fatto che finalmente si possa sapere a chiare lettere l’ammontare del debito dell’Ato visto che si parla addirittura di 200 milioni di euro, che è una cifra enorme, che metterebbe in ginocchio chiunque, ed una somma che graverà sicuramente sulle spalle di tutti i cittadini della provincia che vedranno aumentare le bollette da pagare. Intanto, subito dopo Pasqua, potrebbero essere avviati le procedure per la messa in mobilità, c’è da capire se sul piano legale e giuridico è preferibile mettere tutti in mobilità o soltanto una parte, ma in tutti e due i casi le proteste dei sindacati saranno sicuramente notevoli e si potrebbe arrivare anche all’organizzazione di manifestazioni di proteste e la sospensione del servizio con giornate di sciopero da parte dei lavoratori.
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