Articoli filtrati per data: Dicembre 2024

Il Movimento politico culturale " Centro Studi Open Polis Aldo Moro" , interviene sulla situazione del 118 nel n ostro paese . Di seguito il comunicato stampa. " Alla vigilia del Ferragosto , una nostra delegazione assieme al Segretario Provinciale dell'unione Cisal di Enna , ci siamo recati a far visita agli operatori del 118 della Sede di Regalbuto, per ringraziarli per la preziosa opera che prestano alla nostra Comunità , rappresentando un front -office quanto mai determinante nel pronto soccorso. Il ridotto numero dei medici passati in pochi anni da 18 a 10 ha purtroppo causato la riduzione dei turni mensili e un ridotto servizio nella turnazione pur mantenendo quotidianamente il presidio con infermieri altamente specializzati. Le cause principali purtroppo debbono ricercarsi nel taglio dell'indennità del 43% dal 2010 , che sarebbe dovuta essere - secondo l'allora assessore regionale alla Sanità - limitata a un anno , l'eliminazione del rimborso della distanza kilometrica e per ultimo l'obbligatorietà del turno di riposo , che in parte contribuiva ad una maggiore presenza dei medici. Ciò nonostante il presidio del 118 a Regalbuto è il fiore all'occhiello , che va difeso e potenziato, soprattutto sul piano logistico. Al medico di turno e agli operatori sanitari presenti , abbiamo espresso il nostro ringraziamento con la promessa di impegnarci affinchè vengano riviste le criticità sindacali ,informando opportunamente gli assessori regionali della Dc e il sindacato che abbiamo rappresentato." 

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Via libera dall’Assessorato regionale della Salute alle linee di indirizzo per l’applicazione del decreto sulle “eccedenze” del 118 siciliano, emanato per disciplinare gli interventi effettuati da consorzi e associazioni e quindi al di fuori del circuito istituzionale del SUES. Il dirigente generale della Pianificazione Strategica, Salvatore Iacolino, le ha inviate alle parti in causa- Seus compresa- dopo il vertice con le organizzazioni di volontariato e i relativi consorzi. Anzitutto è ribadito che “il medico di turno della Centrale operativa del 118 dovrà garantire, in ogni caso e in relazione ai presupposti richiamati al comma 3, il ricorso alle “Eccedenze” allo scopo di assicurare prontezza e tempestività all’intervento richiesto”.
Inoltre, Iacolino sottolinea che “la rendicontazione delle prestazioni rese può avvenire con cadenza mensile o trimestrale, al fine di consentire le operazioni di liquidazione e pagamento in capo alla Seus”. E’ pure precisato che “il rimborso di cui all’art. 12, comma 1, non è riconosciuto, così come previsto al comma 2 del medesimo articolo, nel caso in cui la Centrale operativa del 118 comunichi, entro 10 minuti dall’ingaggio, il venir meno dell’esigenza sottesa all’intervento; nel caso in cui l’anzidetta comunicazione intervenga dopo i 10 minuti dalla chiamata di ingaggio e non risulti più necessario raggiungere il luogo dell’intervento, il rimborso riconosciuto sarà pari al 50% di quello previsto all’art. 12, comma 1”. Inoltre il limite massimo di 60 mila euro annui dei rimborsi per ciascuna Associazione “può essere oltrepassato per un importo non superiore al 15% esclusivamente per il 2023, tenuto conto della circostanza relativa alla pubblicazione del DDG n. 649/2023 intervenuta ad anno in corso e, specificatamente, il 7 luglio 2023”.
Salvatore Iacolino sottolinea: «Il dipartimento Salute intende rafforzare la protezione delle comunità territoriali, specialmente di quelle non assistite da realtà organizzate nella emergenza-urgenza, anche attraverso la collaborazione di consorzi ed associazioni di volontariato che operano a supporto ed a completamento della dotazione di risorse umane e mezzi a disposizione delle Centrali operative del 118». Il presidente della Seus, Riccardo Castro, afferma: «Come sempre faremo la nostra parte all’insegna della massima trasparenza amministrativa, in perfetta sinergia con l’Assessorato regionale della Salute e con tutti coloro che nel sistema sanitario regionale sono coinvolti nella procedura del ricorso alle eccedenze nel 118».

– foto: ufficio stampa Seus –

(ITALPRESS).

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Mercoledì, 16 Agosto 2023 12:44

Nel 2023 raddoppiati gli sbarchi di migranti

Aumentano gli sbarchi nel 2023. E’ quanto emerge dai dati diffusi nel giorno di Ferragosto dal Viminale relativi ai primi sette mesi dell’anno. Gli sbarchi sono stati 89.158, rispetto ai 41.435 del periodo 2022, con un incremento del 115,18%. Il principale Paese di partenza verso l’Italia è la Tunisia. Aumentano i soccorsi a seguito di eventi Sar, coinvolti nel 72,64% dei casi.
Il numero delle persone denunciate è di 434.940, mentre nel 2022 sono state 490.097. Lieve calo dei femminicidi: sono stati 71 (-7,79%), di cui 57 in ambito familiare.
I delitti complessivamente fanno registrare -5,46%. È stabile il numero degli omicidi, mentre quelli attribuibili alla criminalità organizzata sono in calo del 36,36%. In aumento le rapine (15.486) e i furti (554.975).
In calo del 28% le intimidazioni contro i giornalisti, mentre quelle contro gli amministratori locali sono passate da 300 a 258.
Le operazioni antidroga sono aumentate del 6,18% e quelle contro la criminalità organizzata sono in crescita del 35%.
Nelle operazioni ad alto impatto nelle maggiori aree metropolitane del Paese sono stati impegnati circa 40mila operatori delle forze di polizia e di altri enti: 308.763 le persone controllate, 696 arrestati, 3.882 denunciati e a 793 stranieri espulsi.
I vigili del fuoco hanno effettuato 589.535 interventi. Aumentano le operazioni per dissesti statici (+47%) e per danni idrici o idrogeologici (+57%) mentre sono in calo gli incendi di vegetazione (-52%) e i casi di incendi ed esplosioni (-52%).
In aumento le manifestazioni calcistiche con disordini. Quelle con la presenza delle forze di polizia sono state 1.349 (1.266 nello stesso periodo dell’anno scorso), di cui 115 con disordini e 63 feriti (73 e 38 nello stesso periodo dell’anno scorso).
“Un ringraziamento a chi con professionalità trascorre questa festività al lavoro per garantire la protezione e la sicurezza dei cittadini”, ha detto in un videomessaggio il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Si tratta di “un’occasione per rinnovare al personale delle amministrazioni, del sistema di sicurezza nazionale, del soccorso pubblico e delle prefetture la mia più profonda gratitudine”.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

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Il governo Schifani ha approvato la ripartizione dei due milioni euro assegnati alla Sicilia per i "caregiver" familiari, ovvero coloro che assistono a titolo gratuito e quotidianamente un parente di primo grado non autosufficiente. Le risorse provengono dallo stanziamento per il 2022 previsto per l’Isola dal fondo nazionale dedicato. «La programmazione approvata - sottolinea l'assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano - tiene conto dell'importante ruolo di questa figura. Il caregiver, infatti, favorisce le condizioni socio-familiari ed evita l'insorgere di situazioni di stress per garantire la permanenza del congiunto non autosufficiente nel proprio ambiente di vita. Si evita così di ricorrere ad eventuali soluzioni estreme di allontanamento dal contesto familiare. In virtù di ciò, abbiamo provveduto a una suddivisione mirata delle risorse che non penalizzi chi assiste familiari con disabilità grave». L'assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha programmato, infatti, di assegnare le risorse nella misura del 65 per cento ai caregiver delle persone con disabilità grave e del 35 per cento a quelli dei disabili gravissimi. «Questa decisione - aggiunge Albano - mira a garantire pari opportunità, tenuto conto che il legislatore regionale ha già previsto la figura del caregiver familiare dei soggetti affetti da disabilità gravissima, riconoscendo un beneficio di 1.200 euro mensili». Tutte le risorse nazionali del "Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare" saranno trasferite ai distretti socio sanitari dell'Isola: 1,3 milioni di euro da destinare a chi assiste soggetti affetti da disabilità grave e 712 mila euro ai caregiver familiari delle persone con disabilità gravissima, come intervento di sollievo e sostegno per l'attività di cura e di assistenza.

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Sono diversi gli indicatori in grado di restituire la partecipazione dei giovani alla vita della società e delle proprie realtà locali. In primo luogo la quota di persone che frequentano associazioni, come quelle ecologiche, per i diritti civili e la pace. Gli under 25 sono la fascia di popolazione più coinvolta nell’associazionismo in questo ambito. Rispetto alla media nazionale – l’1,6% delle persone con almeno 14 anni che nel 2022 hanno partecipato a riunioni di queste organizzazioni – nessuna classe demografica over-25 raggiunge la quota del 2%.Percentuale conseguita invece dagli adolescenti (14-17 anni), dai 20-24enni e ampiamente superata tra i neomaggiorenni. I giovani di 18 e 19 anni sono infatti la classe anagrafica più attiva nell’associazionismo per i diritti e la cura dell’ambiente (2,9% del totale). 

Un altro dato interessante è che, sebbene in media non siamo ancora tornati ai livelli pre-Covid, nella progressiva uscita dalla pandemia è tornata a crescere la partecipazione nel volontariato. In particolare tra i giovanissimi (14-17 anni). Tra i minori, anche a causa dell’emergenza sanitaria, la possibilità di svolgere queste attività era crollata al 3,9%. Nel 2022 è cresciuta di 2,5 punti, l’aumento più importante rispetto alle diverse fasce d’età. Tra i giovani di età compresa tra 18 e 24 anni l’aumento è stato più contenuto. Tuttavia si tratta di fasce d’età dove l’impegno nel volontariato è di un punto superiore alla media della popolazione. L’impegno dei giovani, in particolare nella fascia 18-24 anni, emerge anche nell’attivismo all’interno associazioni non di volontariato. Il 2,7% della popolazione complessiva ha svolto attività gratuite per questo tipo di organizzazioni nel 2022. Tra i 20-24enni la quota sale al 3,3%, tra i 18-19enni arriva addirittura al 4,1%. Solo tra i minori di 14-17 anni risulta più basso (1,6%). 

FONTE OPENPOLIS

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 – Sui binari della Sicilia tornano i treni storici della Fondazione FS, con un ricco programma che, da agosto a dicembre, permetterà di ammirare luoghi fra i più belli e affascinanti dell’isola. L’iniziativa, sostenuta e promossa dalla Regione Siciliana tramite l’assessorato del Turismo, dello sport e dello spettacolo, è realizzata in collaborazione con la Fondazione FS. Collegamenti e itinerari sono stati illustrati questa mattina, durante una conferenza stampa nel salone dei mosaici della stazione di Messina Marittima, da Elvira Amata, assessore regionale al Turismo, sport e spettacolo, Luigi Cantamessa, direttore generale della Fondazione FS, Sandro Pappalardo, consigliere di amministrazione dell’Eni – Agenzia nazionale turismo. Un treno storico, in partenza dal binario 1 della stazione di Messina Centrale, ha poi percorso l’itinerario da Messina sino a Capo D’Orlando.
Il programma dei treni storici in Sicilia prevede 51 appuntamenti sulle più belle e panoramiche linee ferroviarie dell’Isola e prenderà il via sabato 12 agosto per concludersi domenica 10 dicembre. Itinerari alla scoperta di un territorio ricco di bellezze storiche, architettoniche e di sapori unici, immaginato per connettere alcuni dei centri urbani più importanti – Palermo, Siracusa, Agrigento, Messina, Caltanissetta, Trapani – con luoghi custodi di panorami mozzafiato, sapori unici e storia millenaria, come Cefalù, Modica, Ragusa, Tusa, Porto Empedocle, Giarre, Castelvetrano. A ciascun itinerario in treno storico sono associate visite ed escursioni a cura dell’assessorato al Turismo, sport e spettacolo della Regione Siciliana.
«Anche per il 2023 la Regione Siciliana – ha sottolineato l’assessore Elvira Amata – promuove i treni storici, iniziativa ormai consolidata che coniuga in modo significativo l’idea di riproporre convogli d’epoca con l’obiettivo di valorizzare percorsi e itinerari sulle più belle e panoramiche linee ferroviarie della Sicilia. E’ un’occasione concreta di rafforzare, rendere compatibili e reciprocamente funzionali diversi segmenti del comparto turistico, da quello lento a quello sostenibile ed esperienziale, con l’intento di proporre un’offerta turistica il più possibile integrata e adeguata alle aspettative del visitatore, in piena coerenza con lo spirito che anima la programmazione dell’assessorato. Sono certa – conclude l’esponente del governo Schifani – che anche quest’anno registreremo sulle varie tratte ferroviarie in programma lo stesso entusiasmo e il particolare successo già riscosso nelle precedenti edizioni».
«Quest’anno – ha detto il direttore generale della Fondazione FS Luigi Cantamessa – venendo incontro alle specifiche richieste dell’assessorato al Turismo della Regione Siciliana, abbiamo ulteriormente potenziato l’offerta dei treni storici sui binari della Trinacria. Ben 51 collegamenti che consentiranno ai turisti, e non solo, di visitare i territori più belli dell’Isola arrivandovi a bordo di antiche vetture perfettamente restaurate. A partire da questa stagione, in composizione ai treni storici ci sarà anche una speciale carrozza bagagliaio allestita per il trasporto di 50 biciclette. Ecco dunque – conclude Cantamessa – tutti gli ingredienti per dare un importante contributo alla crescita qualitativa del turismo esperienziale in Sicilia».
Fra le novità di questa edizione, accanto alle carrozze Centoporte degli anni ’30 e Corbellini, la Fondazione FS, infatti, su esplicita richiesta dell’assessorato regionale, ha introdotto anche nuove tipologie di materiale rotabile storico, in particolare un bagagliaio capace di trasportare fino a 50 biciclette per tratta con l’obiettivo di incentivare l’intermodalità treno+bici sugli itinerari percorsi dai convogli d’epoca.
Il costo dei biglietti per il 2023 è di 2 euro a tratta per tutte le circolazioni in calendario. I titoli di viaggio saranno acquistabili su tutti i canali di vendita Trenitalia e direttamente a bordo treno fino ad esaurimento dei posti disponibili. Maggiori informazioni sui canali social e web della Fondazione Fs.

– foto: ufficio stampa Regione Siciliana –

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Dopo dieci anni dall'abolizione delle Province trasformate in Liberi consorzi e commissariate da un decennio, la Sicilia compie il primo passo per la reintroduzione degli Enti o meglio dell'elezione diretta degli organismi. Il 2 Agosto scorso  la commissione Affari istituzionali dell'Assemblea siciliana ha esitato il disegno di legge "mettendo così fine ad una esperienza fallimentare come quella voluta dal governo Crocetta quando si decise di abolire l'ente intermedio provinciale", dice il presidente della commissione Ignazio Abbate (Dc). Adesso il testo dovrà passare al vaglio dell'Aula, alla ripresa dopo la pausa estiva.  

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Il regalbutese Giuseppe Carambia è stato eletto nuovo presidente provinciale dell’ordine dei consulenti del lavoro. Il nuovo organismo si è insediato lunedì scorso per il triennio 2023-2026.
L’Ordine dei Consulenti del Lavoro della provincia di Enna, oltre all’elezione del dott. Carambia (nella foto con gli altri componenti eletti), ha rinnovato le principali cariche dell’organigramma.
Antonietta La Mattina sarà il nuovo segretario, Benedetto Marotta tesoriere, Giovanni Messina e Federica Ruggeri consiglieri.
Per il collegio dei revisori è stato riconfermato, invece, Luigi Pomodoro in qualità di presidente e i colleghi Irene Di Marco e Alessandro Fazi (componenti).
“Un grazie di cuore a tutti i colleghi che si sono recati alle urne, dimostrando come sempre il loro attaccamento alle istituzioni e il loro affetto alle persone che li rappresentano – evidenzia il neo presidente Carambia. Un sentito ringraziamento, inoltre, va a chi mi ha preceduto in questo incarico, l’amico Giuseppe Pintus che con la sua eleganza istituzionale, il suo innegabile impegno ed il suo proficuo contributo dato negli anni alla categoria ha saputo interpretare nel migliore dei modi la carica di Presidente. Per quanto mi riguarda metterò subito a disposizione il mio entusiasmo e immutato impegno per fornire risposte concrete al mondo del lavoro ennese”.

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Avere un luogo fisico adibito alla sepoltura delle salme è un’esigenza sanitaria ma anche sociale e in numerosi casi religiosa. Garantire la salubrità, la pulizia e la sicurezza di questi spazi è compito delle amministrazioni con spese che figurano all’interno dei bilanci. La sepoltura dei propri cari è un aspetto molto sentito dalla popolazione che abita le comunità. Ma la quantità e soprattutto la qualità degli spazi cimiteriali è un tema sentito dalla popolazione tanto che più volte è finito al centro del dibattito pubblico, soprattutto in ambito locale. La voce di spesa dedicata al servizio necroscopico e cimiteriale è compresa all’interno della parte di bilancio dedicata alle politiche sociali. Qui sono incluse tutte le uscite necessarie alla manutenzione e alla sorveglianza dei cimiteri, oltre alla cura delle aree verdi (se presenti) e le attività di controllo dei servizi funebri. Sono considerate inoltre le concessioni legate alle diverse forme di sepoltura e i controlli sul rispetto degli standard igienico-sanitari. Ma quanto ha speso il nostro Comune nel 2021 ? Dall'indagine di Openpolis è emerso che REGALBUTO nel 2021 ha speso eu  147339.02 - per una spesa pro capite di  21.85. Per fare un raffronto la città di AGIRA ha speso 57370.67 EU ( pro capite 7,43) CENTURIPE eu 103650.12 ( pro capite 20,21 eu).

FONTE OPENPOLIS

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GAEditori vince la V edizione del Premio Letterario "Apollo" 2023 grazie al romanzo di Angela Mancuso dal titolo "La perfezione delle inclinazioni" pubblicato nel 2022.
Dedicato alle case editrici della Sicilia e della Calabria, la manifestazione, ormai di caratura nazionale, si è svolta all'Arena dello Stretto, sul lungo mare Falcomatá a Reggio Calabria ed è inserita all'interno dell'evento "I tesori del mediterraneo".
A ritirare ieri sera la targa di primo classificato uno dei due editori di GAEditori ovvero Antonello La Piana, emozionato e raggiante mentre Gaetano Amoruso non è potuto essere presente per improvvisi impegni personali. Ad accompagnare Antonello La Piana la figlia Giulia.
Per GAEditori è il primo riconoscimento ufficiale dalla sua fondazione (2016), dopo il secondo posto al Premio dedicato alla giornalista Nadia Toffa, che consacra la casa editrice siciliana come punto di riferimento culturale nel vasto panorama editoriale italiano.
Pubblicato in cultura e spettacoli