Articoli filtrati per data: Novembre 2024

Dall'inizio dell'anno sono arrivate a Pozzallo oltre 55.700 tonnellate di grano. Un flusso inarrestabile che mette in ginocchio gli agricoltori: per questo al porto di Pozzallo sono giunti stamani da tutta la Sicilia gli agricoltori Coldiretti che hanno manifestato a pochi metri dall'attracco dell'ennesima nave in arrivo questa volta dalla Grecia con cereale bulgaro.  "Il grano siciliano, prodotto in oltre 260.000 ettari, sta subendo una crisi senza precedenti a causa di queste importazioni continue" afferma il presidente regionale Coldiretti Francesco Ferreri - . Un allarme ribadito anche al Prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri, che insieme ai vertici delle forze dell'ordine ragusane ha ricevuto una delegazione composta dai presidenti e direttori Coldiretti di tutta l'Isola "Siamo solo all'inizio - aggiunge il presidente Ferreri -.
    Presenteremo all'Assessore regionale all'agricoltura una richiesta di intensificazione dei controlli che sono già obiettivamente migliorati, e soprattutto occorre un intervento fermo e deciso nei confronti del Governo nazionale per velocizzare le indennità per coloro che hanno subito danni gravi alle colture per le calamità. E ancora saranno coinvolti tutti i capigruppo all'Assemblea Regionale Siciliana in modo da evidenziare quanto stanno vivendo i cerealicoltori e chiederemo un incontro con il presidente della Regione Renato Schifani".
    La domanda di grano 100% Made in Italy - sottolinea Coldiretti Sicilia - si scontra con anni di disattenzione e di concorrenza sleale delle importazioni dall'estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Italia. Occorre garantire che le importazioni di prodotti da paesi terzi seguano gli stessi standard sociali, sanitari e ambientali delle produzioni italiane ed europee. Bisogna anche ridurre la dipendenza dall'estero e lavorare per prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione. (ANSA).

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Martedì, 13 Giugno 2023 12:56

Una vita tra imprenditoria, sport e politica

 “L’Italia è il paese che amo”. Probabilmente la sua frase più celebre, la più evocata, ricordata, citata. Era il 26 gennaio 1994, quando Silvio Berlusconi la pronunciò per annunciare la sua “discesa in campo”, nel campo della politica alla guida del partito da lui fondato, Forza Italia, e guidato fino al suo ultimo giorno in vita. Nato a Milano il 29 settembre 1936, lo stesso giorno di uno dei suoi avversari politici di sempre, Pierluigi Bersani, è morto all’età di 86 anni. Tra le cariche che ha ricoperto e i soprannomi ricevuti si potrebbero riempiere pagine. Politico e imprenditore noto in tutto il mondo come il “Cavaliere”, soprannome assegnatogli dal giornalista sportivo Gianni Brera, dopo aver ricevuto l’onorificenza a cavaliere del lavoro, nel 1977, conferita dal presidente della Repubblica Giovanni Leone e alla quale ha rinunciato nel 2014. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha intrapreso l’attività di vendita porta a porta, presto però si dedicò all’attività imprenditoriale nel campo dell’edilizia lasciata poi per quella dell’editoria, della comunicazione, della televisione.

La scalata inizia nel 1976 quando Berlusconi rileva Telemilano, una televisione via cavo, operante dall’autunno del 1974 nella zona residenziale di Milano 2, società che due anni dopo diventa Canale 5, rete televisiva a livello nazionale, comprendente più emittenti. Nel 1978 fonda Fininvest, una holding che coordina tutte le varie attività dell’imprenditore. Nel 1982 il gruppo si allarga con l’acquisto di Italia 1 dall’editore Edilio Rusconi e di Rete 4 nel 1984 dal gruppo editoriale Arnoldo Mondadori Editore dando vita al primo duopolio televisivo con il servizio pubblico della Rai. E’ stata la Legge Mammì, 1990 a rendere definitivamente legale la diffusione a livello nazionale di programmi radiotelevisivi privati. Diventa il principale editore italiano nel settore libri e periodici, con l’acquisizione, nel 1990, della maggioranza azionaria di Mondadori. Consolidato il successo imprenditoriale il Cavaliere fa quella scelta che lo ha reso uno dei personaggi pubblici più conosciuti al mondo: scende in campo e lancia il partito di centro-destra Forza Italia. Con lui nasce la Seconda Repubblica, dopo gli scandali che, con “Mani Pulite” travolsero la Prima.

Dopo aver segnato la televisione sconvolge anche il panorama politico degli anni novanta con il ‘berlusconismo’. Eletto alla Camera dei deputati nel marzo 1994, è stato confermato nelle successive quattro legislature, mentre nella XVII, dopo aver vinto le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013, è stato eletto per la prima volta senatore a Palazzo Madama. Quattro volto presidente del Consiglio: nella XII legislatura (1994-1995), due consecutivi nella XIV (2001-2005 e 2005-2006) e, infine, nella XVI (2008-2011). Con 3340 giorni complessivi (corrispondenti ad oltre nove anni) è il politico che è rimasto in carica più a lungo nel ruolo di presidente del Consiglio dell’Italia repubblicana. È stato l’unico leader politico mondiale ad aver presenziato a 3 vertici del G7/G8 come Presidente del paese ospitante: G7 del 1994 a Napoli, G8 del 2001 a Genova , G8 del 2009 a L’Aquila. Una carriera politica tormentata soprattutto dai tanti procedimenti giudiziari, più di venti, e scandali come il caso Noemi e quello Ruby. (ITALPRESS) – (SEGUE). Il primo agosto 2013 è stato condannato a quattro anni di reclusione (con tre anni condonati dall’indulto del 2006) per frode fiscale, con sentenza passata in giudicato nel cosiddetto “processo Mediaset”. Il 19 ottobre gli è stata irrogata la pena accessoria dell’interdizione ai pubblici uffici per due anni, a seguito dello stesso processo. Il 27 novembre 2013 il Senato della Repubblica ha votato a favore della sua decadenza dalla carica di senatore. Berlusconi ha lasciato il suo scranno dopo quasi vent’anni di presenza ininterrotta nelle due Camere. Tornato candidabile il 12 maggio 2018, viene eletto parlamentare europeo alle elezioni del 2019. Dopo nove anni di assenza dal parlamento tornerà in Senato, eletto nel collegio uninominale di Monza alle elezioni politiche del 25 settembre 2022. Tra politica ed editoria il Cavaliere ha trovato anche il tempo e lo spazio per lo sport: nel 1986 è diventato proprietario del Milan, fino al 2017, dopo un anno di stop lontano dai campi da calcio, nel settembre 2018 è tornato alla guida del Monza.

Nella vita privata, la sua prima moglie è stata Carla Elvira Lucia dall’Oglio, dalla quale ha avuto due figli: Marina e Pier Silvio. Il secondo matrimonio è con l’attrice Veronica Lario, sposata nel 1990, dalla quale ha avuto tre figli: Barbara, Eleonora e Luigi. Dopo un divorzio milionario Silvio Berlusconi ha avuto una relazione con Francesca Pascale, molto più giovane di lui, e poi con Marta Fascina, giovane collega deputata di Forza Italia. Silvio Berlusconi è uno degli uomini più ricchi al mondo, secondo la rivista “Forbes” nella classifica dei paperoni era al sesto posto in Italia e 318º nel mondo, e sempre secondo la rivista statunitense, nel 2009 lo ha classificato 12º nella sua lista delle persone più potenti del mondo per il ruolo assunto nella politica italiana.

 

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PALERMO (ITALPRESS) – In.Sicily – l’evento di matching ideato per mettere in contatto investitori e grandi imprese con il mondo della ricerca universitaria e le start up – cambia veste, diventando una piattaforma sull’open innovation permanente: un portale dedicato al mondo dell’innovazione siciliano realizzato e ideato dalla Fondazione Emblema.
La piattaforma, dedicata a enti e partenariati pubblico-privato interessati ad offrire una panoramica complessiva sulle attività’ di ricerca e sviluppo, ha sezioni pensate con l’obiettivo di presentare i progetti in corso e sviluppare ulteriori progettualità’ con imprese in cerca di soluzioni innovative.
All’interno di In.Sicily anche un’area dedicata al crowdsourcing: un luogo virtuale di connessione tra gli enti aderenti e gli stakeholders interessati a fare scouting tecnologico.
In una logica di open innovation, ogni ente accreditato può lanciare una call con uno specifico fabbisogno di innovazione e ogni partecipante della community potrà rispondere per proporre soluzioni, anche instaurando una corrispondenza one-to-one con il proponente senza alcuna forma di intermediazione.
“E’ un nuovo modo di raccontare il mondo dell’innovazione in Sicilia. Un luogo di incontro virtuale che possa attrarre imprese e investitori a cui hanno già aderito 20 progetti di ricerca e 80 enti – spiega Tommaso Aiello, presidente della Fondazione Emblema -. Sono inoltre già attive 4 call aperte da parte di grandi aziende italiane e aspiriamo a crescere rapidamente per avviare un hub che possa concretamente connettere chi è interessato a fare innovazione in Sicilia”.
L’adesione garantirà diversi servizi, tra cui: personal page per l’ente e per le risorse umane coinvolte; promozione dei progetti di ricerca in corso o delle idee innovative sviluppate; possibilità’ di partecipare agli eventi on line; accesso al modulo di crowdsourcing per attivare delle call e partecipare a quelle promosse da altri enti.
Potranno aderire a In.Sicily anche imprese non presenti in Regione, ma interessate a presentare il loro fabbisogno di innovazione e individuare partner siciliani in grado di soddisfarlo. Per maggiori informazioni: www.insicily.net

 

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Nella sede della Fraternita Misericordia di Regalbuto si è concluso il corso di esecutore di BLS I.R.C . I partecipanti , dopo le fasi teoriche e pratiche , hanno ottenuto una valutazione positiva, con rilascio di certificazione specifica. Il BLS e il BLS-D sono protocolli comprendenti una sequenza di azioni e manovre di primo soccorso da attuare in situazioni di emergenza e, in particolare, in caso di arresto respiratorio e/o cardiaco. L'obiettivo dei corsi BLS e BLS-D è quello di formare i cittadini "comuni" per consentire loro di mettere in pratica manovre di primo soccorso che potrebbero salvare la vita a coloro che vengono colpiti da morte cardiaca improvvisa o da disturbi che portano ad arresto respiratorio e arresto cardiaco. Nel corso è previsto anche l'apprendimento delle nozioni di base per l'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici esterni (DAE), ormai diffusi in molti luoghi pubblici (in particolare, nelle grandi città) e all'interno di palestre, piscine, scuole, campi sportivi, locali, stazioni, aeroporti, ecc. Il Corso è stato tenuto dal  Direttore della Fraternita Misericordia di Regalbuto , Santo Cantali e dall'  Istruttore Francesco Spampinato. 

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Domenica 11 giugno a partire dalle ore 10,00 nell'impianto del Palazzetto dello Sport di Agira si svolgeranno le finali provinciali di pallavolo femminile Under 15. La manifestazione curata dal Comitato territoriale ACSI ENNA e dalla società sportiva Agira Volley parteciperanno i team's provenienti da Piazza Armerina, Nicosia, Enna , Centuripe e Agira. " E' per noi motivo di orgoglio - ci dice il presidente territoriale Acsi Enna- essere riusciti ad organizzare anche questa finale , dopo quelle relative alle categorie Under 17 vinta da kentron Enna e di mini volley entrambi svolte a Regalbuto. Il movimento pallavolistico ennese è quanto mai vivo specie in campo femminile con società sportive e le squadre Under 15 che giocheranno domenica , lo dimostrano. Fin da ora ringrazio il Comune di Agira e  la società del presidente Lupo che ci ospitano , tutte le squadre con i loro dirigenti e allenatori  e i genitori che assisteranno alle gare.  Lo sport in generale è fonte di amicizia , solidarietà e crescita per ogni ragazzo e per ogni ragazza, ma è anche fonte di conoscenza di territori e muove una economia non indifferente in tutti i settori." 

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Francesco si trova all'ospedale Gemelli di Roma dove è stato ricoverato.

Ieri era stato sottoposto ad alcuni accertamenti presso il nosocomio romano. 

Secondo quanto si apprende, dopo l'udienza generale, si è recato al Policlinico dove nel pomeriggio sarà sottoposto in anestesia generale ad un intervento chirurgico di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi. 

L'operazione, concertata nei giorni scorsi dall'equipe medica che assiste il Santo Padre, sì è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti.

La degenza presso la struttura sanitaria durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale".

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Oggi 5 Giugno 2023 ricorre il 209° anniversario della fondazione dell'Arma dei Carabinieri. Questa data, infatti, ricorda la concessione alla bandiera dell'Arma della prima Medaglia d'Oro al Valor Militare più di un secolo fa, il 5 giugno 1920, per il complesso delle attività svolte nel corso della Prima Guerra Mondiale. Ma la fondazione dell'Arma risale al 13 luglio 1814, giorno in cui Vittorio Emanuele I emanò le Regie Patenti con cui riorganizzò tutto il settore dell'ordine e della sicurezza pubblica, prevedendo l'istituzione della direzione generale di Buon Governo che si sarebbe avvalsa dei Carabinieri Reali per il raggiungimento dei suoi scopi. 

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  LA movida selvaggia e gli schiamazzi a tutte le ore del giorno e soprattutto della notte fanno male alla salute: i residenti dei quartieri più "animati"  possono chiedere il risarcimento dei danni subiti al Comune se questo non garantisce il rispetto delle norme di quiete pubblica. E di conseguenza non tutela la salute dei cittadini. Una svolta per i cittadini che vivono nei quartieri ostaggio della movida, una spada di Damocle per le amministrazioni comunali. A stabilirlo è stata la Cassazione dà ragione a una coppia di Brescia.  In primo grado i due coniugi avevano viste riconosciute le loro ragioni, ma la sentenza era stata ribaltata in appello. Il colpo di scena è arrivato al terzo grad di giudizio, con gli ermellini della Suprema Corte che hanno disposto un appello bis perché, attenendosi ai principi di tutela della salute, un nuovo processo quantifichi i danni subiti dai residenti. Adesso c'è preoccupazione dei Sindaci , soprattutto per i  bilanci Comunali anche perchè la sentenza della Cassazione è un precedente che potrebbe innescare una reazione a catena in tutti i Comuni. 

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Nella prosecuzione del lavoro di coordinamento istituzionale per la programmazione e l’impiego dei fondi nazionali ed europei, incontro nel pomeriggio tra il Ministro agli Affari Europei, le Politiche di Coesione, il Sud e il Pnrr Raffaele Fitto e il presidente della Regione siciliana Renato Schifani. Oggetto della riunione, si legge in una nota, il tema dell’attuazione delle risorse delle politiche di coesione europea 2014 2020 che, come è noto, devono essere rendicontate entro il 31 12 2023. Durante l’incontro è stato condiviso di concentrarsi sulla programmazione e attuazione di infrastrutture, con particolare riferimento a quelle riguardanti il settore idrico e i rifiuti, per migliorare la qualità dei servizi pubblici locali nella regione. “Importante confrontarsi con la Sicilia per la dimensione del programma e la rilevanza risorse assegnate, che candidano la Sicilia a diventare un motore determinante per lo sviluppo del Sud Italia”, ha dichiarato il Ministro al termine dell’incontro.

“Al più tardi entro il mese di settembre concluderemo un accordo con il governo nazionale per mettere a sistema tutte le risorse per la coesione disponibili per il territorio siciliano. L’intesa con il ministro Fitto punta a mettere in sicurezza la chiusura del ciclo 14/20, assicurare il completamento di tutti gli investimenti meritevoli che concorrono allo sviluppo della Sicilia e già avviati sul territorio regionale”, ha sottolineato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
“Il ministro – ha aggiunto Schifani – ha anche assicurato la possibilità di impiego delle risorse Fsc 21-27 per il cofinanziamento regionale dei programmi comunitari. Ciò consentirà di liberare somme importanti sul bilancio triennale della Regione. Fitto ha anche presentato la squadra che lavorerà con la Regione alla preparazione dell’intesa nella quale saranno individuati gli interventi significativi sui quali indirizzare le risorse 2021-2027 del Fondo per lo sviluppo e la coesione, con una chiara destinazione strategica”.

Foto ufficio stampa Ministero

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“Questa è la festa di una comunità e per comunità intendo la consapevolezza che quello che abbiamo qualcuno lo ha costruito con sacrificio, anche estremo. Niente è calato così per caso. Quindi noi abbiamo un dovere verso gli italiani. Quindi o ci mettiamo a lavorare tutti insieme capendo che siamo tutti parte della stessa comunità o nessuno da solo può uscire dalla crisi”. Così la premier Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti nel corso della festa della Repubblica. “O noi capiamo che sia che ci siano difficoltà o le cose vadano bene, ne usciamo solo insieme e serve che ciascuno faccia la sua parte o non c’è nessuno che da solo può risolvere i problemi. Capire che noi siamo tutti legati è l’elemento culturale che serve per capire anche che dobbiamo anche remare tutti nella stessa direzione”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-foto Palazzo Chigi-

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