Articoli filtrati per data: Novembre 2024

Salvatore Colasberna, presidente di una piccola impresa edilizia chiamata Santa Fara, viene ucciso nella piazza Garibaldi, mentre sale sull'autobus per Palermo. All'arrivo dei carabinieri, i passeggeri si allontanano alla chetichella, l'autobus resta vuoto e rimangono soltanto l'autista e il bigliettaio, che comunque di fronte alla divisa non riconoscono il morto e non si ricordano chi fossero i passeggeri. Il venditore di panelle, rimasto a terra al momento del delitto, è scomparso. Un carabiniere lo trova all'ingresso della scuola elementare, dove come al solito vende i suoi prodotti, e lo accompagna dal maresciallo Arturo Ferlisi. Ma neanche lui sa nulla e, anzi, dice di non essersi nemmeno accorto dello sparo. Dopo due ore di interrogatorio il panellaro ricorda che, all'angolo tra via Cavour e piazza Garibaldi, verso le sei, ha sentito due spari provenire da un sacco di carbone situato vicino al cantone della chiesa. Le indagini vengono affidate al capitano Bellodi, ex partigiano, destinato a diventare avvocato, ma rimasto in servizio nell'Arma in nome di alti ideali, non condividendo, peraltro, il clima di omertà che caratterizza la Sicilia e i suoi abitanti. 

Al Cine teatro Urania sabato 14 gennaio alle ore 21 Salvo e Eduardo Saitta presentano uno dei classici della letteratura contemporanea , con la regia di Antonello Capodici e la partecipazione  di Francesca Ferro. Il giorno della civetta è un romanzo dello scrittore italiano  Leonardo Sciascia, che finì di scrivere nel 1960 ma che la casa editrice Einaudi pubblicò nel 1961. L’opera merita un’attenzione particolare perché mette insieme sia le questioni di sfondo politico sia la polemica contro il mondo che sfocia in un forte pessimismo, mai negativo ma analitico. La rassegna teatrale di Regalbuto , dopo la pausa natalizia , ritorna e  propone al pubblico regalbutese  un testo teatrale che racconta purtroppo una realtà ancora attuale in Sicilia. Il romanzo di Sciascia si conclude con un messaggio di speranza riferito agli uomini e donne che hanno combattuto la mafia contrastandola in ogni parte e in ogni luogo. Nelle ultime pagine del libro il capitano Bellodi, nonostante la delusione, esprime la volontà di tornare in Sicilia e continuare a combattere contro i mali di quella terra. 

 

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Pochi medici e infermieri sulle ambulanze del 118 . E' una situazione intollerabile. Lo scrive il deputato regionale della Democrazia cristiana. On Ignazio Abbate il quale assieme al suo collega On.Carmelo Pace,  presenterà una interrogazione parlamentare sulla surreale situazione che si vive ogni giorno in seno al servizio del 118   “Da una breve indagine che ho condotto – commenta l’Onorevole Abbate – sono venuto a conoscenza dei veri numeri di un servizio salvavita come quello del 118. E sono numeri che rabbrividiscono. Il 90% del personale infermieristico e il 50% medico è a prestazione aggiuntiva ovvero su base volontaria. Medici e infermieri che lavorano negli ospedali, possono scegliere se continuare o meno il servizio sulle ambulanze del 118 o nei PTE. Un sistema già scricchiolante che crolla totalmente nei giorni di festa quando tante ambulanze restano parcheggiate per la mancanza di medici e infermieri.  E’ chiaro che questo non sia un meccanismo accettabile né tollerabile. Ringraziamo sempre la base di volontariato ma, appunto, essa deve rimanere una base non certo costituire la maggioranza del personale. E’ necessario integrare queste figure con altri medici e infermieri interamente dedicati al servizio. Sia esso a bordo delle ambulanze del 118 che nei vari PTE. Per carità ci sono anche delle mosche bianche, ovvero quei PTE dove esiste un organico dedicato. Ma sono solo delle rarissime eccezioni a quella che negli anni è diventata la regola. Non possiamo continuare ad accettare queste disparità tra territori. Tutti i siciliani meritano di essere assistiti alla stessa maniera. Per questo mi rivolgerò pubblicamente all’Assessore Regionale alla Salute in modo che, già all’inizio del suo mandato, possa metterci mano e risolvere questa emergenza chiedendole una relazione dettagliata della gestione del 118 a livello regionale sia sul personale che sulla gestione delle centrali operative che attualmente sono dislocate su quattro capoluoghi di provincia (Palermo, Messina, Catania, Caltanissetta). Chiederò di rivedere l’organizzazione complessiva con sedi operative dislocate in tutte le aziende ospedaliere provinciali per una più proficua collaborazione e per una più razionale offerta sanitaria”.

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L’agitazione è stata decisa a seguito dei precedenti impegni non mantenuti da parte dell’azienda, relativamente al pagamento di oltre un anno di spettanze arretrate.
Questa situazione, divenuta ormai non più tollerabile, ha portato i corrispondenti ad interrompere la collaborazione a cominciare da domenica 1 gennaio. I collaboratori chiedono che la Domenico Sanfilippo Editore presenti e rispetti un credibile e puntale piano di rientro, con pagamento mensile, di tutti gli arretrati.
                            
La segreteria provinciale di Assostampa Catania

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"Comincia all’insegna della solidarietà il nuovo anno. Oggi con un’operazione umanitaria è arrivato direttamente dal Burundi Elky un bambino cardiopatico di un anno che è stato accolto in maniera straordinaria dall’equipe di cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale di Taormina diretta dal dott. Agati che ringrazio sinceramente." A rendere nota la notizia è il Commissario della Democrazia Cristiana Sicilia Totò Cuffaro .
" Elky, che sarà presto operato, dimostra che la sanità siciliana esprime eccellenze internazionali che sono un riferimento per salvare vite e garantire una buona qualità della vita a chi è in difficoltà. In particolare, ringrazio Ciccio, infermiere, che è riuscito dal primo momento a far sentire Elky e la sua mamma più che benvenuti, insieme al dottor Saitta e alla dottoressa Andriani. La Sicilia e i siciliani oltre a grandi capacità esprimono un senso di accoglienza e umanità unici e a tutti un augurio per un felice anno"

 

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ROMA (ITALPRESS) – “Un grande augurio a tutti gli italiani per un 2023 di orgoglio e di ottimismo. Il governo farà la sua parte in quest’anno, ma vorrei che ci credeste con noi, con me, nella possibilità di risollevare questa Nazione, di rimetterla in piedi, di farla camminare velocemente con entusiasmo perchè noi possiamo fare molto di più. Dobbiamo farlo insieme”. Così, in un video su Twitter, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
(ITALPRESS).
-foto palazzo Chigi-

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Domenica, 01 Gennaio 2023 14:58

L'attesa per il Carnevale di Regalbuto 2023.

Finite le Feste , si iniziano  a scaldare i motori per l'avvio del prossimo Carnevale 2023. Già al lavoro l'Amministrazione Comunale, la Pro- Loco ,  si sono formati i gruppi delle Quadriglie che da qualche settimana hanno iniziato a provare il ballo e le figure da realizzare, sono al lavoro coloro che realizzeranno le figure in cartapesta e nelle famiglie si pensa alla realizzazione dei costumi per le maschere a Gruppo. Quelli che precedono il Carnevale , sono già giorni frenetici , insomma.  Dopo gli anni della pandemia si prevede che , la voglia di divertirsi prevarrà su tutto. La particolarità sta nel fatto che quest'anno il clou del Carnevale cade tra il 19 e 21 febbraio prossimo e dunque come nella tradizione regalbutese fra non poco ( poco meno la fine di Gennaio )  le diffusioni musicali apriranno una delle feste più attese e più caratteristiche di Regalbuto. Appuntamento cardine della manifestazione sarà , come sempre, il concorso in maschera e le sfilate dei giorni che vanno da domenica 19 a martedì 21 febbraio , nel corso del quale verranno decisi i vincitori delle varie categorie.

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" E' stato per noi un anno tutto da riscoprire perchè , dopo la pandemia, non ci aspettavamo un così cospicuo numero di ragazze , di età compresa tra i 6 e 12 anni , che hanno scelto la pallavolo come sport di base" .  E' il quadro sintetico tracciato dal Presidente del sodalizio regalbutese a poche ore della fine del 2022. " Lo stop forzato per covid- continua Agostino Vitale - ci ha fatto capire che non poteva continuare ancora per molto , anche se - non lo nascondo - alla mia età avevo quasi deciso di andare in pensione  dalla mia scuola di pallavolo. Poi avviene che giorno dopo giorno arrivavano le richieste dei genitori , richieste sempre crescenti e da qui la decisione di continuare ad insegnare la pallavolo ad un altra generazione. Grazie all'aiuto di alcune ragazze , oggi sedicenni, che fin dalla loro tenera età hanno continuato a giocare , dicevo, grazie al loro aiuto si sono potuti creare i gruppi e nonostante la precarietà degli impianti disponibili a Regalbuto , si sono avviati i corsi per la corrente stagione." Oggi l'unico impianto sportivo disponibile è quello della piccola palestra Don Milani . Difficile ipotizzare quando sarà riaperta quella della ex Scuola Media - più grande e compatibile per gli allenamenti  però dichiarata inagibile. " Non ci siamo però persi d'animo. Avevamo bisogno di una palestra più grande e confacente con il volley . Per tale ragione abbiamo chiesto  aiuto al Commissario del Libero consorzio Comunale di Enna , dott. Girolamo Di Fazio ,  al delegato del Coni di Enna dott. Angelo Sberna e al Dirigente Scolastico prof. Serafino Lo Cascio , i quali si sono sin da subito messi a disposizione per facilitare l'iter amministrativo e , si spera che dal prossimo gennaio possiamo trasferire l'attività alla Citelli , pur sopportando i costi economici più elevati imposti dal Regolamento provinciale di Enna " Sulla prima squadra erano arrivate le dolenti note. " Nel pieno delle loro energie e del loro entusiasmo il Covid ha di fatto smembrato forse la squadra Under più bella e competitiva cresciuta tra le mura di Regalbuto. Il mio grazie particolare - continua Vitale- è al Prof. Antonio Millauro ,non solo per la grande esperienza riconosciuta nel volley , ma soprattutto per tutto il lavoro fatto con ragazze del 2006/2007 che sia in Under 12, che Under 13 e 14 non avevano mai sfigurato. Purtroppo l'età dell'adolescenza è quella più delicata per queste ragazze . Alcune hanno smesso di giocare e dunque non c'erano più i numeri per continuare. Ma. Come spesso capita quando ti ritrovi a dire basta, nasce l'intesa con la rinnovata scuola di Pallavolo di Catenanuova diretta da Linda Proietto. Abbiamo unito le forze ed è nata una nuova squadra ( 2006/2007/2008) che sta cercando di muovere i primi passi verso altri traguardi. Oggi posso dire - conclude Agostino Vitale - di essere soddisfatto perchè quando semini bene anche gli ostacoli si superano con l'aiuto. Non importa se fino a ora la squadra femminile Under 16 - priva a Regalbuto di spazi idonei - è costretta ad allenarsi a Catenanuova e a Agira. Il volley femminile - nato a Regalbuto nel 1984 e dal quale sono passati centinaia di ragazze tesserate , oggi continua ad essere rappresentato da nuove generazioni e dalla sinergia con persone quali Linda Proietto, Antonio Millauro e altri che credono nei valori che il volley infonde. Concludo , non con una nota polemica , ma di speranza. Il Governo Nazionale ha riconosciuto nell'art. 33 della Costituzione l'alto valore e ducativo e sociale dello sport , dopo la famiglia e la scuola. E' un riconoscimento ma anche un monito affinchè si faccia il possibile per agevolare l'apertura delle palestre scolastiche e dei palazzetti , perchè in quei luoghi i nostri ragazzi si educano alle sconfitte, al rispetto degli altri, di tutti direi, alle regole da seguire e soprattutto a giocare in una squadra con la quale si vince e si perde insieme. In palestra non si è mai da soli. Nelle palestre c'è il branco ! Qualsiasi lupo da solo senza il branco sarebbe destinato a fallire ogni tentativo di vincere nello sport. Mi auguro a questo proposito che , dopo tre anni di chiusura pomeridiana  alle società sportive perchè per queste è stata dichiarata inagibile -   il 2023 possa essere l'anno della riapertura della palestra ex Scuola Media. Sono fiducioso. Senza di essa lo sport a Regalbuto è già in crisi."

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(ITALPRESS) – L’aeroporto di Catania ha superato oggi i dieci milioni di passeggeri transitati nello scalo durante il 2022, eguagliando in questo modo il dato del 2019, ultimo anno di normalità prima dell’emergenza Covid. Il risultato è stato festeggiato con un evento che ha riunito nello scalo catanese i vertici dell’aviazione commerciale italiana e della politica siciliana, insieme ai passeggeri, alle compagnie aeree, agli operatori aeroportuali, agli enti di Stato e al management della società di gestione Sac.
Erano presenti la presidente e l’amministratore delegato di Sac, Giovanna Candura e Nico Torrisi, insieme ai componenti del CdA, il vicepresidente Marco Romano e le consigliere Carola Parano e Maria Elena Scuderi, il Presidente e il Direttore Generale di Enac, Pierluigi Di Palma e Alessio Quaranta, l’Amministratore delegato di ITA Airways Fabio Lazzerini, oltre al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno e al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
Nell’area antistante i banchi check-in della compagnia ITA Airways è stato premiato il diecimilionesimo passeggero del 2022: la signora Isabella, residente a Rosolini, che ha ricevuto un biglietto omaggio dall’amministratore delegato della compagnia aerea, Fabio Lazzerini, dalla presidente della Sac, Giovanna Candura e dall’amministratore delegato Nico Torrisi. Nel frattempo, l’artista Totò Calì realizzava un simbolico ritratto del fortunato viaggiatore che verrà esposto nello scalo a ricordo dell’evento.
“E’ un risultato non scontato, che premia il grande lavoro svolto in questi anni così difficili durante i quali il comparto dell’aviazione commerciale è stato sicuramente tra i più colpiti. Tre anni di pandemia e di restrizioni sui viaggi, soprattutto internazionali, che ora sono fortunatamente alle nostre spalle, hanno messo a dura prova le capacità di resilienza degli scali. Ma noi tutti abbiamo dimostrato di saper fronteggiare difficoltà enormi senza mai perdere di vista i nostri obiettivi: quelli di consentire ai passeggeri di volare in tutta sicurezza e serenità, garantendo e migliorando i servizi aeroportuali e facendo la nostra parte sia per assicurare ai siciliani la mobilità -oltre che verso tutte le destinazioni nazionali, anche su Europa, Africa e Medio Oriente- sia per favorire la crescita turistica della nostra Regione, che i dati confermano essere sempre più attrattiva”, hanno commentato Giovanna Candura e Nico Torrisi, aggiungendo: “La qualifica di ‘Hub del Mediterraneò che Enac ci ha destinato non è altro che uno sprone per fare sempre meglio per consolidare il nostro ruolo di scalo strategico per tutto il bacino del Mediterraneo, oltre che per le mete europee già servite da anni e che stiamo ulteriormente incrementando. I nostri ringraziamenti vanno ai passeggeri, alle compagnie aeree, ai dipendenti e collaboratori aeroportuali, alle società di handling, agli enti di Stato e alle forze dell’ordine”.
“Aver raggiunto oggi i 10 milioni di passeggeri significa aver superato il periodo legato alla pandemia, e questo testimonia quanto il sistema aeroportuale nazionale sappia riprendersi velocemente anche da eventi inaspettati e altamente impattanti. Ringraziamo la SAC e il presidente della Regione per aver anche dato un segnale forte rispetto alle esigenze dei siciliani e al diritto alla mobilità, un principio che va difeso strenuamente e che solo il collegamento aereo può garantire in maniera efficace e continuativa”, hanno dichiarato Pierluigi Di Palma e Alessio Quaranta, rispettivamente Presidente e Direttore generale Enac.
“Il traguardo raggiunto oggi è motivo di orgoglio: l’aeroporto di Catania è uno degli scali più importanti d’Italia e di questo siamo molto soddisfatti. E’ nostra responsabilità lavorare ancora più intensamente per consentire, in sinergia con il governo nazionale, di aumentare il numero di voli in modo da permettere ai siciliani di spostarsi a prezzi contenuti e ai turisti di raggiungere la nostra Isola più agevolmente”, ha dichiarato Gaetano Galvagno, Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana.
“L’aeroporto di Catania ha superato la pandemia, tornando ai livelli di crescita del 2019. Un dato che ci consente di guardare al futuro con rinnovato ottimismo. La Regione ha già fatto la sua parte sulle infrastrutture, prima spingendo per la realizzazione della stazione ‘Fontanarossà e di recente dando il via libera al progetto per l’interramento della ferrovia che consentirà di allungare la pista. Il ‘Vincenzo Bellinì, insieme con l’aeroporto di Comiso, può essere a pieno titolo un Hub del Mediterraneo, facendo da volano all’economia di tutta la Sicilia orientale. Presto ci sarà da affrontare la sfida della privatizzazione e il governo regionale continuerà a sostenere lo sviluppo del sistema aeroportuale nell’interesse di tutti i cittadini, con grande attenzione ai servizi, all’efficienza e alla concorrenza tra i vettori. I siciliani hanno il diritto di volare senza essere costretti a pagare cifre esorbitanti. Una scandalosa vicenda su cui la nostra denuncia all’Antitrust ha trovato ascolto”, ha sottolineato Renato Schifani, Presidente della Regione Siciliana.
Nel dettaglio, l’Aeroporto di Catania nel 2022 vedrà transitare, al 31 dicembre 2022, 10.079.895 passeggeri, contro i 10.223,113 del 2019 (-1,40%). I movimenti si attesteranno a 72.450, contro contro 75.070 (-3,49%).
Le prime tre rotte nazionali sono Roma FCO con 1.549.053 passeggeri (-15%), Milano Malpensa con 1.256.873 (-0,7%) e Bologna con 582.909 (+46%). Le prime tre rotte internazionali sono Malta con 251.211 passeggeri (-18,9%); London Gatwick con 199.500 (-1,9%) e Vienna con 156.800 (+36,5%).
Il giorno più trafficato dell’anno è stato domenica 18 settembre 2022, con 43.153 passeggeri in transito nel nostro scalo, mentre il giorno meno trafficato dell’anno è stato martedì 18 marzo 2022, con 7.676 passeggeri.
Il numero delle destinazioni nazionali è cresciuto da 22 del 2019 alle 27 del 2022: si sono aggiunte infatti Parma, Bolzano, Alghero e Forlì. In diminuzione invece gli scali internazionali serviti: sono 105 contro i 120 del 2019.
Si sono aggiunte rotte importanti come Leeds, Manchester, Memmingen, Cluj, Abu Dhabi e Dortmund, ma pesa ovviamente l’assenza del mercato russo, che con Mosca Domodedovo, Vnukovo e San Pietroburgo rappresentavano nel 2019 circa 75.000 passeggeri che transitavano nel nostro scalo.
Inoltre, sono assenti gli scali di Kiev (con 13.794 passeggeri) e Minsk, e non è mai partita la destinazione – annunciata e molto attesa – di Lviv, conseguenze di una situazione geopolitica critica, che ha di fatto imposto l’interruzione di numerosi collegamenti.
foto ufficio stampa Sac

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Mercoledì, 28 Dicembre 2022 15:52

Tamponi obbligatori per chi arriva dalla Cina.

(ITALPRESS) – “Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covdi19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana. Riferirò più dettagliatamente nel corso del Consiglio dei Ministri convocato oggi”. Lo annuncia il ministro della Salute, Orazio Schillaci.

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Giovedì, 15 Dicembre 2022 14:20

"Nell'Isola 100 scuole a rischio chiusura".

C'è il fondato rischio  che oltre cento istituti scolastici siciliani , per effetto della nuova norma voluta dal Governo Nazionale ,che alza il numero minimo di iscritti da 600 a 900 alunni vengano cancellati dalla mappa degli istituti scolastici.  A questo proposito  un’interrogazione urgente a risposta scritta presentata al Presidente della Regione e all’Assessore all’Istruzione per chiedere di aprire un tavolo di concertazione con il Governo Nazionale e stoppare così la norma prevista nella manovra del governo nazionale, che scongiuri il rischio  di far chiudere dal 2024 circa 100 istituzioni scolastiche solo in Sicilia, è stata  presentata dai parlamentari Dc onorevoli Ignazio Abbate e Carmelo Pace a seguito di questo rischio concreto che andrà a penalizzare ulteriormente il sistema scolastico siciliano.
" Dobbiamo assolutamente scongiurare - scrivono i due parlamentari - la scomparsa di oltre cento istituti scolastici siciliani che verrebbero cancellati dall'applicazione della nuova norma voluta dal Governo Nazionale che alza il numero minimo di iscritti da 600 a 900.
Assoggettarci a tale imposizione significherebbe condannare a fine certa istituti storici che sono stati da sempre a servizio delle comunità. In particolar modo nei centri storici  e nelle aree periferiche e rurali, dove lo spopolamento si avverte con maggiore evidenza. Qui si sente anche l'esigenza di tenere a 10 alunni il numero minimo per far partire le prime classi di ogni ciclo di studi. " “Saranno penalizzati soprattutto quei territori che si trovano in condizioni oggettivamente critiche come le aree interne, quartieri a rischio, centri storici – dichiara l’onorevole Abbate – ed inoltre ciò comporterebbe non solo la perdita di numerosi posti di lavoro, ma l’eliminazione in alcuni contesti territoriali di un presidio fondamentale garantito dalla Costituzione, come la scuola”. 
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