Articoli filtrati per data: Dicembre 2024

PALERMO (ITALPRESS) – Trasuda ottimismo dal centrodestra dopo il vertice romano con i leader della coalizione per decidere la strategia (e i candidati) da schierare a Palermo, Messina e, in prospettiva, anche alla Regione siciliana. Si parte da un mantra che è quello dell’unità di coalizione da parte di tutti i partiti. Un solo nome per Messina (il candidato sarà Maurizio Croce), ancora nulla per il capoluogo. E mentre a Palermo i candidati del centrosinistra presentano già le liste (Fabrizio Ferrandelli) e sono pronti ad aprire la campagna (Franco Miceli) nello schieramento avverso ancora non c’è un nome. O meglio, ce ne sono cinque. E sono ancora troppi. E rimane deluso chi, al termine della giornata di oggi, si aspettava “il” nome per Palermo, quel Francesco Cascio che a furia di scaldare i motori rischia di rimanere senza benzina prima della partenza…
Dalle note, però emerge ottimismo. E viene indicata la strada che è quella dell’unità di coalizione. “Sono molto soddisfatto della riunione di oggi in cui è emersa l’assoluta voglia di stare uniti, per non gettare alle ortiche la possibilità palese di vincere le elezioni sia a Palermo che a Messina”, sottolinea il coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, al termine della riunione a Roma. E proprio a Messina il centrodestra “ha trovato la sintesi sul candidato a sindaco”.
Stessa linea anche per il centrista Saverio Romano. “Noi con l’Italia ha sempre sostenuto le ragioni di un centrodestra che alle elezioni amministrative, da Palermo a Messina e in tutti i Comuni in cui si vota, proceda in modo unitario, nella consapevolezza dell’importanza dei valori politici che ci accomunano e della condivisione di programmi e azioni di sviluppo del territorio. La giornata politica di oggi segna un punto importante in questa direzione. Lavoriamo per candidature che siano espressione di tutti i partiti che compongono la coalizione, incluso Fratelli d’Italià”, spiega il vicepresidente nazionale di Noi con l’Italia e leader del partito in Sicilia.
“In Sicilia decideranno i siciliani: siamo impegnati per costruire una coalizione la più ampia possibile e confermare un centrodestra unito e vincente. Speriamo che nessuno si chiami fuori”, si apprende da fonti della Lega. A Messina, dove da settimane la tela di Penelope del centrodestra è stata tessuta e poi disfatta dai due contendenti, il dirigente regionale Maurizio Croce e il parlamentare della Lega Nino Germanà, il candidato sarà Croce.

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Le recenti notizie sulla guerra in Ucraina, anzichè portare sollievo e speranza, attestano invece nuove atrocità come il massacro di Bucha. Crudeltà sempre più orrende, compiute anche contro civili, donne e bambini inermi”. Lo ha detto Papa Francesco nell’udienza generale.
“Sono vittime il cui sangue innocente grida fino al cielo e implora”, ha aggiunto. “Si metta fine a questa guerra – ha continuato -, si facciano tacere le armi, si smetta di seminare morte e distruzione. Preghiamo insieme su questo”.
“Dopo la seconda guerra mondiale si è tentato di porre le basi di una nuova storia di pace ma purtroppo non impariamo ed è andata avanti la vecchia storia di grandi potenze concorrenti. Nell’attuale guerra in Ucraina, assistiamo all’impotenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite”, ha sottolineato il Pontefice.

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( foto di Cinzia Labruna) . In Italia sono circa 6 su 10 i bambini che praticano sport nel tempo libero, in modo continuo o perlomeno saltuario. Una quota fortemente variabile sul territorio nazionale. Sono almeno 7 su 10 in regioni come la Valle d’Aosta (80,3%), le province autonome di Bolzano (74,2%) e Trento (70,2%), il Friuli Venezia-Giulia (71,1%), la Lombardia (70,2%). Mentre le regioni con la minore pratica sportiva tra bambini e ragazzi sono tutte del mezzogiorno. Tutti i territori che non raggiungono la media nazionale sono infatti collocati nell'Italia meridionale. In particolare Campania, Sicilia e Basilicata, che non raggiungono la quota del 50%. Poco sopra questa soglia Puglia e Calabria, con rispettivamente il 50,8% e il 51,5%. Si tratta di un divario che chiama in causa tanti aspetti diversi: dalla condizione economica delle famiglie all'educazione alla salute, fino all'offerta di luoghi dove praticare sport sul territorio. È interessante osservare come in diversi casi i territori in cui tanti ragazzi non fanno sport coincidano con quelli con minore dotazione di impianti sportivi. Una tendenza da analizzare con grande cautela: la carenza di luoghi dove fare attività è infatti solo uno dei tanti motivi per cui non si pratica sport nell'infanzia. Tra questi ad esempio la mancanza di tempo o interesse oppure le disponibilità economiche della famiglia. Tuttavia è interessante osservare come varino, regione per regione, la sedentarietà dei minori e l'offerta di impianti sportivi sul territorio, a partire dalle palestre scolastiche. Le regioni con la quota più bassa di bambini che fanno sport almeno saltuariamente in alcuni casi sono anche quelle con meno scuole che hanno la palestra annessa.Ad esempio, la Campania - ultima per quota di bambini e ragazzi che praticano sport in modo almeno saltuario - è anche la seconda regione con meno palestre scolastiche, dopo la Calabria (a sua volta quintultima per quota di ragazzi che fanno attività). Allo stesso modo, dispone di meno palestre scolastiche della media anche la Sicilia, penultima regione per pratica sportiva tra i minori. Basilicata e Puglia - rispettivamente terzultima e quartultima per pratica sportiva - hanno invece una quota di scuole con palestra tendenzialmente in linea con la media nazionale. Del resto, le città del sud si caratterizzano anche per una minore dotazione di aree sportive all'aperto. Parliamo di spazi all’aperto adibiti a campi sportivi e polivalenti, piscine, aule verdi, che possono essere utilizzate per attività ludiche, sportive e ricreative.

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«Il governo Musumeci continua a dare linfa ai territori rurali con circa 33 milioni di euro ripartiti tra i Gal siciliani. Si tratta delle risorse aggiuntive assegnate alla misura 19 del Programma di Sviluppo Rurale della Sicilia grazie alla proroga delle attività per le annualità 2021 e 2022». Lo dichiara l’assessore regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, Toni Scilla. 

«Abbiamo voluto ripartire le risorse tenendo conto di alcuni criteri che valorizzano il lavoro svolto da ogni singolo Gal -  spiega l’assessore regionale – , infatti, solo una piccola parte pari a circa il 20 per cento è stata distribuita con i criteri storici del 2016, mentre la metà delle risorse ha tenuto conto della performance di ogni singolo Gal, basata sulle graduatorie approvate, sugli impegni emessi e sulla spesa pubblica erogata; l’ulteriore quota pari al 20 per cento circa è stata assegnata a 10 progetti ritenuti di grande qualità per gli aspetti legati all'innovazione e alle ricadute sui territori di attuazione».

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Domenica scorsa c'era tanta gente per l'inaugurazione del nuovo campo di calcio a 7 in erba sintetica dell'Acquamara di Regalbuto. C'era il Sindaco Francesco Bivona, la presidente del Consiglio Comunale Mariarosa Rubulotta, gli assessori , alcuni consiglieri comunali , il parroco della Chiesa di Santa Maria la Croce don Roberto Franco Coppa. C'erano anche tanti bambini , i genitori , gli appassionati del calcio e le "vecchie glorie " , alcune delle quali erano in campo, altre seguivano la partita inaugurale a bordo campo. Uniti dai ricordi di un luogo diove sono cresciute tante generazioni , dove si sono svolte tante memorabili partite di calcio, dove il pubblico ogni domenica assiepava le "tribune" , con le radioline accese per seguire le partite del campionato di calcio nazionale. " Arbitro cornuto " - gridava il sig Saccone - appena varcava il cancello d'ingresso . E tutti a ridere ! Lo spogliatoio baracca in legno degli anni sessanta !. E che dire del Presidente Cardaci seduto in panchina a rosicchiare le unghia per tutto il tempo. I ricordi si intrecciavano con gli aneddoti , specie querlli dei campionati estivi , dove la partecipazione dei tifosi era ancora più calorosa. In quel campo sono passate le squadre dell'Amaselo, della Libertas e del Regalbuto dei vari presidenti che nel tempo si alternavano. Ogni pomeriggio il terreno di gioco ospitava le decine di ragazzi della Scuola di Calcio. Ricordi, dicevamo , da trasmettere alle nuove generazioni. Il campo a sette è comenuque un inizio . Chissà. Forse  nascerà  una nuova Scuola di Calcio. Ma è più sicuro che ora come allora, i bambini , uno dei quali porta sotto braccio un pallone , si schiereranno in campo per una partita. Prima però ora come allora sarà ripetura la solita richiesta : " Don Turi ...possiamo fare una partita ? " E lui ( il sig Mammana) , compiaciuto , seduto fuori all'ombra dello spogliatoio  , a dir di SI divertito !!! Io c'ero ! Posso dirlo. I ricordi di quel tempo felice sono per un istante passati davanti a noi già avanti con l'età . come un film e con commozione.

AgoVit

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Il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Enna, Girolamo Di Fazio, ha fatto visita all’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Don Pino Puglisi” di Centuripe. L’incontro per fare il punto sulle progettualità e gli interventi sulle quattro sedi dell’I.I.S. “F. Fedele” che rappresentano un polo di riferimento di rilievo per la formazione nel campo delle scienze umane, bio-tecnologie, relazioni internazionali, turismo, marketing, tecnologia, informatica ed enogastronomia.

 “Si è trattato di un incontro tecnico-istituzionale proficuo ed importante che ha consentito di entrare nel dettaglio dei numerosi interventi e progettualità previste attraverso gli strumenti di finanziamento nuovi come il Pnrr, la SNAI “ Val Simeto” di cui l’Istituto centuripino è capofila della rete di scuole e i fondi del Miur – evidenzia il dirigente scolastico Serafino Lo Cascio – La presenza  del Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Enna, Girolamo Di Fazio è la testimonianza della volontà delle istituzioni di seguire da vicino e in sinergia problemi e prospettive del mondo della scuola”.

“La collaborazione tra istituzioni è fondamentale per accelerare i tempi dei complessi iter burocratici relativi agli interventi sulle scuole del territorio. – sottolinea Antonio Sportaro, docente del Istituto Professionale e il responsabile dell’ufficio tecnico - Come ufficio tecnico della scuola stiamo lavorando fortemente sulle problematiche degli istituti facenti parte del F. Fedele. La sinergia con il Libero Consorzio Comunale di Enna è significativa dell’attenzione che , a tutti i livelli, è riservata ai nostri studenti e al mondo scolastico in generale”.

L’Istituto “F. Fedele” di Agira (EN), con fondi del Miur, ha realizzato dal 2020 al 2022 interventi di adeguamento e adattamento funzionale di spazi e aule in conseguenza dell’emergenza Covid. Centrale nell’agenda operativa dell’Amministrazione Provinciale sarà l’adeguamento sismico ed efficientamento energetico dell’Istituto. Sono, infatti, in programma interventi per oltre 800.000 di euro finanziati con i fondi del PNRR. Novità importanti riguardano anche l’efficientamento energetico del plesso di Centuripe, interventi ai pannelli fotovoltaici già installati a Gagliano C.to, la realizzazione di nuovi parcheggi smart nella sede di Regalbuto (EN), e progetti per sedi green.

La sedi associate dell’Istituto “F. Fedele” di Agira dal 2020 sono stati già oggetto di adeguamenti funzionali in conseguenza dell’emergenza Covid. In particolare, sempre con fondi Miur, i lavori hanno riguardato la riqualificazione degli impianti di videosorveglianza per le sedi di Centuripe e Regalbuto, connessioni ad internet veloci, automazione cancelli, manutenzione straordinaria degli impianti antincendio, creazione nuove aule, manutenzione cortile presso l’Istituto Tecnico di Gagliano C.to, rifacimento rete fognaria, pittura e scialbatura ambienti comuni, adeguamento dei riscaldamenti presenti nei plessi associati,riadattamento del terrazzo con nuova pavimentazione e parapetto in acciaio nella sede di Centuripe per la creazione di una sala ristorante all’aperto, creazione di nuovi impianti di aerazione e ricircolo aria nei laboratori, creazione di un ristorante didattico nella sede di Centuripe a disposizione degli alunni per lo svolgimento di attività di P.C.T.O. (ex ASL). Da non dimenticare la sistemazione a tempi da record dell’aula distrutta in seguito al cedimento di un masso dal costone roccioso adiacente alla scuola, che ha visto lo straordinario intervento da parte del Libero Consorzio Comunale di Enna.

Un restyling a tutto campo volto a potenziare sicurezza e fruibilità degli ambienti a disposizione di studenti, docenti e personale scolastico.

La visita delle delegazioni si è conclusa con un itinerario enogastronomico a km zero ispirato alle tipicità stagionali della Provincia di Enna realizzato e servito dagli allievi dell’Istituto Alberghiero coordinati dai docenti di sala e cucina.

Insieme a Di Fazio, il  dirigente della Provincia Giuseppe Grasso, Basilio Politi e Marco ScinardoTenghi, funzionari responsabile del servizio edilizia scolastica e il direttore dell’Ufficio Stampa, Rossella Inveninato. Ad accoglierli i responsabili di sede dell’Istituto “F. Fedele”, il D.S.G.A. Marianna Costa, il responsabile dell’Ufficio Tecnico Antonio Sportaro e il dirigente scolastico Serafino Lo Cascio.

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Il comunicato pubblicato ieri sera dal movimento Regalbuto Riparte sconvolge il panorama politico e forse quello delle alleanze in vista delle prossime elezioni amministrative del 12 giugno. "  Il Direttivo del Movimento #RegalbutoRiparte riunitosi per decidere le azioni da intraprendere per le prossime elezioni amministrative, considerato l’emergere al proprio interno di diversità di vedute e differenti posizioni HA DECISO ALL’UNANIMITÀ Di lasciare libertà di coscienza ai propri aderenti per la scelta di liste e candidati da sostenere."  Un comunicato dunque che non lascia dubbi sul fatto che a Giugno non vi sarà alcun simbolo e partecipazione alle prossime amministrative e  il Movimento lascia liberi i propri elettori di votare secondo le proprie inclinazioni o " coscienza" . A questo punto crediamo sia lecito affermare che la dott.ssa Barbara Furia e l'Ing Angelo Longo rimangono i due candidati che si contenderanno la sindacatura e con essi la composizione del prossimo consiglio comunale. Quali effetti avrà la dichiarazione di Regalbuto Riparte ? La cosa certa che lasciando liberi i propri elettori ( si ricorderà che alle scorse elezioni amministrative il movimento superò i 1500 voti di preferenza) , questi  possono rappresentare il fattore determinante nel risultato finale,  dopo l'apertura delle urne. L'attesa è ora tutta rivolta alla composizione delle liste dei nomi per il rinnovo del Civico Consesso.

 

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In Sicilia per le elezioni amministrative si voterà il 12 giugno. Lo ha appeno deciso il governo Musumeci, su proposta dell'assessore alle Autonomie locali, Marco Zambuto. A essere interessati sono 120 Comuni, 107 con il sistema maggioritario e 13 con quello proporzionale. I consiglieri comunali da eleggere sono 1.520 e le sezioni elettorali che saranno costituite sono 1.747. La popolazione coinvolta è di 1.710.451 abitanti. Si voterà nella sola giornata di domenica, dalle 7 alle 23. Lo scrutinio avrà inizio subito dopo la chiusura delle operazioni di voto, successivamente allo spoglio delle schede della consultazione referendaria. Il decreto di indizione dei comizi dovrà essere emanato entro il 13 aprile. L'eventuale ballottaggio si terrà il 26 giugno.

Si vota in due capoluoghi di provincia: Palermo e Messina, dove le consultazioni riguardano anche le circoscrizioni (8 a Palermo e 6 a Messina). Alle urne anche altri grossi centri: Palma di Montechiaro e Sciacca, nell’Agrigentino; Niscemi, in provincia di Caltanissetta; Aci Catena, Palagonia, Paternò e Scordia, nel Catanese; Pozzallo e Scicli, in provincia Ragusa; Avola, nel Siracusano; Erice in provincia di Trapani.

Questo l'elenco dei Comuni interessati al voto nelle varie province.   

Agrigento (10 Comuni): Aragona (sistema maggioritario, 12 consiglieri da eleggere, 14 sezioni elettorali), Bivona (maggioritario, 12, 5), Campobello di Licata (maggioritario, 16, 11), Cattolica Eraclea (maggioritario, 12, 7), Comitini (maggioritario, 10, 2), Lampedusa e Linosa (maggioritario, 12, 5), Palma di Montechiaro (proporzionale, 16, 24), Santa Margherita di Belice (maggioritario, 12, 7), Sciacca (proporzionale, 24, 42) e Villafranca Sicula (maggioritario, 10, 2).

Caltanissetta (7 Comuni): Acquaviva Platani (maggioritario, 10, 3), Butera (maggioritario, 12, 6), Campofranco (maggioritario, 12, 4), Marianopoli (maggioritario, 10, 3), Niscemi (proporzionale, 16, 25), Resuttano (maggioritario, 10, 3) e Sommatino (maggioritario, 12, 10).

Catania (20 Comuni): Aci Bonaccorsi (maggioritario, 12, 3), Aci Catena (proporzionale, 16, 25), Castiglione di Sicilia (maggioritario, 12, 9), Fiumefreddo di Sicilia (maggioritario, 12, 9), Licodia Eubea (maggioritario, 12, 4), Linguaglossa (maggioritario, 12, 5), Maniace (maggioritario, 12, 3), Mazzarrone (maggioritario, 12, 3), Militello in Val di Catania (maggioritario, 12, 12), Mirabella Imbaccari (maggioritario, 12, 8), Nicolosi (maggioritario, 12, 5), Palagonia (proporzionale, 16, 18), Paternò (proporzionale, 24, 47), Raddusa (maggioritario, 12, 4), Randazzo (maggioritario, 16, 12), San Michele di Ganzaria (maggioritario, 12, 5), Sant’Agata Li Battiati (maggioritario, 12, 10), Santa Maria di Licodia (maggioritario, 12, 6), Scordia (proporzionale, 16, 20) e Vizzini (maggioritario, 12, 10).

Enna (4 Comuni): Nissoria (maggioritario, 10, 3), Regalbuto (maggioritario, 12, 8), Sperlinga (maggioritario, 10, 1) e Villarosa (maggioritario, 12, 11).

Messina (38 Comuni): Acquedolci (maggioritario, 12, 5), Alcara Li Fusi (maggioritario, 10, 3), Capri Leone (maggioritario, 12, 5), Castelmola (maggioritario, 10, 1), Castroreale (maggioritario, 10, 5), Cesarò (maggioritario, 10, 3), Fiumedinisi (maggioritario, 10, 2), Francavilla di Sicilia (maggioritario, 12, 5), Furnari (maggioritario, 12, 5), Gaggi (maggioritario, 12, 3), Gallodoro (maggioritario, 10, 1), Itala (maggioritario, 10, 2), Letojanni (maggioritario, 10, 2), Librizzi (maggioritario, 10, 4), Lipari (maggioritario, 16, 17), Malfa (maggioritario, 10, 1), Merì (maggioritario, 10, 2), Messina (proporzionale, 32, 254), Montalbano Elicona (maggioritario, 10, 6), Motta d’Affermo (maggioritario, 10, 2), Nizza di Sicilia (maggioritario, 12, 3), Novara di Sicilia (maggioritario, 10, 4), Pagliara (maggioritario, 10, 2), Pettineo (maggioritario, 10, 2), Piraino (maggioritario, 12, 8), Reitano (maggioritario, 10, 2), Roccella Valdemone (maggioritario , 10, 1), San Pier Niceto (maggioritario, 10, 4), San Piero Patti (maggioritario, 12, 4), Santa Marina Salina (maggioritario, 10, 2), Santa Teresa di Riva (maggioritario, 12, 10), Sant’Alessio Siculo (maggioritario, 10, 2), Santo Stefano di Camastra (maggioritario, 12, 5), Saponara (maggioritario, 12, 6), Sinagra (maggioritario, 10, 3), Torrenova (maggioritario, 12, 4), Venetico (maggioritario, 12, 4) e Villafranca Tirrena (maggioritario, 12, 10).

Palermo (28 Comuni): Altavilla Milicia (maggioritario, 12, 5), Altofonte (maggioritario, 16, 8), Balestrate (maggioritario, 12, 7), Belmonte Mezzagno (maggioritario, 16, 8), Bisacquino (maggioritario, 12, 6), Blufi (maggioritario, 10, 2), Caccamo (maggioritario, 12, 9), Campofelice di Fitalia (maggioritario, 10, 1), Camporeale (maggioritario, 12, 4), Castelbuono (maggioritario, 12, 10), Castellana Sicula (maggioritario, 12, 5), Cefalù (maggioritario, 16, 18), Chiusa Sclafani (maggioritario, 10, 4), Ciminna (maggioritario, 12, 5), Ficarazzi (maggioritario, 16, 8), Gangi (maggioritario, 12, 8), Giardinello (maggioritario, 10, 2), Isnello (maggioritario, 10, 2), Mezzojuso (maggioritario, 12, 3), Palermo (proporzionale, 40, 600), Petralia Soprana (maggioritario, 12, 8), Petralia Sottana, maggioritario, 10, 4), Piana degli Albanesi (maggioritario, 12, 6), Prizzi (maggioritario, 12, 7), San Cipirello (maggioritario, 12, 5), Santa Flavia (maggioritario, 16, 10), Trappeto (maggioritario, 12, 3) e Valledolmo (maggioritario, 12, 5).

Ragusa (6 Comuni): Chiaramonte Gulfi (maggioritario, 12, 9), Giarratana (maggioritario, 12, 3), Monterosso Almo (maggioritario, 12, 3), Pozzallo (proporzionale, 16, 18), Santa Croce di Camerina (maggioritario, 12, 9) e Scicli (proporzionale, 16, 24).

Siracusa (5 Comuni): Avola (proporzionale, 24, 31), Canicattini Bagni (maggioritario, 12, 8), Cassaro (maggioritario, 10, 1), Melilli (maggioritario, 16, 12) e Solarino (maggioritario, 12, 8).

Trapani (2 Comuni): Erice (proporzionale, 16, 32) e Petrosino (maggioritario, 12, 8).

 
 
 
 
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ITALPRESS - Si attesta all’87% la quota di siciliani che nell’ultimo anno ha consumato vino, un valore che supera di 2 punti quello registrato nell’immediato pre-Covid (2019). Un rapporto con il vino, quello riscontrato in una regione che rappresenta il primo vigneto d’Italia per superficie, che si conferma privilegiato e – ancor più che nel resto d’Italia – consapevole e responsabile, con due user su tre che non superano in media i 4 bicchieri a settimana. Lo dice l’ultima indagine “Gli italiani e il vino, Report Sicilia”, presentata oggi a Palermo alla conferenza stampa della 54^ edizione di Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati in programma a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. All’evento hanno preso parte Toni Scilla, assessore dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca Mediterraneo della Regione siciliana, e Giovanni Mantovani, direttore generale Veronafiere.
Un’occasione, come ha sottolineato l’assessore Scilla, “per riallacciare quei fili connettivi che il vino siciliano deve poter alimentare con il sistema del vino italiano di qualità nel suo complesso e con Vinitaly che, in questo scenario, è un player strategico. Si volta pagina – ha proseguito Scilla – e il segnale di un cambio di marcia arriva dalla presenza del vertice di Veronafiere nella nostra città e di aver scelto Palermo quale sede per annunciare, con la nostra collaborazione, l’ormai imminente manifestazione”.
“L’offerta enologica della Sicilia è sicuramente tra quelle più attrattive per gli operatori di Vinitaly – ha commentato il dg di Veronafiere Mantovani -. Sono 185 le aziende siciliane, in un padiglione dedicato, presenti al 54° Salone internazionale dei vini e distillati. Una sinergia di lunga data, quella con la Regione Sicilia, che trova la propria sintesi promozionale in Vinitaly”.
L’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor ha voluto confrontare l’attuale sentiment dei siciliani per il vino in rapporto a quello riscontrato nel pre-Covid (2019) e ai risultati dell’indagine nazionale. Il quadro che emerge indica, anche per la Sicilia, molte conferme e diverse novità nell’approccio al vino.
In primo luogo, per una regione che concentra una media di consumo pro-capite di circa 4 bicchieri a settimana e una minor incidenza rispetto al dato nazionale di chi beve tutti i giorni (22%), vi è la convinzione che il consumo moderato non comporti rischi per la salute (75% delle risposte), soprattutto se “associato a uno stile di vita sano” (79%, con solo il 5% del campione che non si trova d’accordo con l’affermazione).
Moderazione che non ha impedito una leggera crescita delle occasioni di consumo rispetto alla precedente indagine del 2019.
Gli user dell’Isola dichiarano infatti di averne aumentato l’utilizzo nel 22% dei casi a fronte di una diminuzione che si ferma al 13%, con il 65% che segnala una quantità invariata.
Il dato è in controtendenza rispetto all’approccio alla birra (il 22% ha diminuito, il 16% aumentato) e soprattutto ai superalcolici (il 44% ha diminuito, l’11% aumentato).
E se in Italia vola sempre più lo spritz, in Sicilia il vino rosso, con il Nero D’Avola, rimane il re dei consumi sia in casa – dove cresce dal 52% al 59% – che fuori casa. Incrementa ancora di più il vino bianco, in particolare nell’on-trade dove, rispetto al periodo pre-pandemico passa dal 18% al 33% della frequenza, mentre proprio lo spritz compie il percorso inverso, con una netta riduzione (dal 22% al 7%). In leggera crescita lo spumante.
Ma, secondo l’Osservatorio del Vinitaly le differenze sul periodo non finiscono qui e riguardano in particolare le scelte future dei consumatori.
Sale infatti l’indice di gradimento per i vini biologici/sostenibili, che conquistano il primo posto tra i prodotti indicati a maggior potenziale di crescita nei prossimi anni con il 26% delle preferenze ai danni dei vitigni autoctoni – che in 3 anni passano dal 25% al 19% – e dai vini regionali (Sicilia, Toscana e Piemonte in testa), stabili al 14%. Una rivoluzione verde confermata anche dalla forte motivazione sui vini sostenibili, per i quali i consumatori dell’Isola sono disposti a spendere in media quasi il 10% in più pur di sposare la scelta etica.
Differenti, infine, i formati di acquisto rispetto al Continente: al 66% prevale la classica bottiglia da 0,75 litri, ma rimangono quasi doppi rispetto alla media nazionale gli acquisti di grandi formati (bottiglioni, brick e damigiane). In vista della bella stagione rimane alta (80%) la quota di chi apprezzerebbe una vacanza da enoturista, in particolare in Sicilia (meta in forte crescita anche nel campione nazionale) con il 55% delle preferenze, seguita dalla Toscana.
(ITALPRESS).

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La Banca di Credito Cooperativo La Riscossa di Regalbuto interviene a sostegno delle imprese manufatturiere e distributori di carburanti colpiti dal caro energia, stanziando un plafond complessivo di 2,5 milioni di euro.

Regalbuto, 31.03.2022 – La BCC La Riscossa di Regalbuto, da sempre attenta alle esigenze del territorio, mette a disposizione dei propri clienti una serie di finanziamenti agevolati dedicati alle imprese manufatturiere e ai distributori al dettaglio di carburanti colpiti dall’innalzamento spropositato ed
insostenibile dei prezzi del settore energetico (elettricità, gas e carburanti), ingenerato dall’attuale conflitto procurato dalla Russia con l’invasione dell’Ucraina. L’offerta, valida sino al 30 aprile 2022 (termine di presentazione delle istanze) si rivolge a tre tipologie di destinatari: 1) imprese manufatturiere che utilizzano il gas in via prevalente per l’attività di produzione 2) tutte le imprese colpite dall’aumento dei prezzi dell’elettricità, in misura proporzionale alla tipologia e alla quantità di produzione 3) distributori di carburanti, colpiti dalla necessità di un maggiore impiego di risorse
finanziarie per l’approvvigionamento all’ingrosso, a fronte di un ricavo che in sostanza rimane immutato. Per tutte le tipologie di finanziamenti sono state stabilite condizioni di eccezionale convenienza e durate finanziarie di medio-termine (Tasso fisso 0,75% e preammortamento 0,25%).
“Il nostro sostegno finanziario dedicato a sostenere le imprese alle prese con l’aumento dei prezzi energetici – specifica il presidente del Consiglio di Amministrazione Arturo La Vignera – si inserisce in un contesto caratterizzato da elevata incertezza e da una probabile bolla speculativa. Qualora, anche grazie agli interventi governativi, l’aumento si dissolva nel breve periodo, il nostro intervento si convertirebbe, di fatto, in una concreta immissione di liquidità a costo marginale. La Banca di Credito Cooperativo La Riscossa di Regalbuto conta 19 filiali, 71 collaboratori e circa 1.000 Soci
Cooperatori. Possiede 55 milioni Euro di fondi propri, un attivo di bilancio di 574 milioni di  Euro e una raccolta complessiva di 414 milioni Euro (dati al 31.12.2021). Fa parte del Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo Italiano, che annovera 77 banche e 1.500 sportelli in tutta Italia, oltre 11.000 collaboratori e circa 450.000 Soci Cooperatori.

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