Articoli filtrati per data: Dicembre 2024

La lista civica PubblicaMENTE dopo aver ufficializzato la candidatura a sindaco di Barbara Furia annuncia i primi 6 candidati al Consiglio comunale, che sono : Gaetano Punzi (ex sindaco nel quinquennio 2007 - 2012) e l’avvocato Monia Saccone (alla sua prima esperienza amministrativa) per il movimento Innoviamoci; per il Movimento “Pro Regalbuto” Cristina Zingale (sindacalista) e Vito Lo Faro (operatore sanitario); per Forza Italia Concetta Giaggeri (commercialista e attuale vice sindaco) e Vito Maria Cardaci (infermiere). Intanto continua il lavoro della lista civica “PubblicaMENTE” che ieri sera ha riunito l’assemblea dei simpatizzanti per presentare i primi sei nominativi dei candidati al consiglio comunale.  Come si ricorderà la settimana scorsa, le diverse componenti del progetto civico hanno individuato  in Barbara Furia,( nella foto a sinistra) conosciuta e apprezzata farmacista nella cittadina ennese, la candidata a Sindaco di Regalbuto.  Ieri sera la lista “PubblicaMENTE ha presentato ufficialmente il suo nome e il logo. A meno di clamorose sorprese dovrebbero essere quindi tre le liste civiche (si attendono le altre ufficializzazioni ndr.) che si sfideranno per rinnovare il civico consesso ed eleggere il nuovo primocittadino, dopo i due mandati consecutivi dell’uscente Francesco Bivona.  L’ambizioso progetto, guidato dalla dr.ssa Furia, candiderà 12 persone tutte molto motivate e appassionati di politica. L’incarico di creare la lista è stato affidato a un comitato elettorale guidato da Vittorio Di Franco.  
“La linea per individuare i nominativi dei candidati – dice il presidente del Comitato elettorale Vittorio Di Franco - è stata ovviamente condivisa con la nostra candidata sindaco. L’obiettivo della lista è portare entusiasmo, idee innovative e progetti concreti. E tanti giovani ci stanno seguendo. Abbiamo già predisposto una rosa di nomi che andranno a completare la lista, ma in questa fase l’assemblea all'unanimità ha preferito annunciare solamente i primi 6 nominativi che, da oggi, diventano dunque ufficiali”.
“Il baricentro del nostro progetto civico – si legge in una nota di “PubblicaMENTE” - saranno sicuramente i cittadini e i Movimenti che insieme all’attuale schieramento cercherà di allargare la compagine anche ad altre sensibilità. E’ già aperto il confronto con altre forze e movimenti politici, società civile e tutti coloro che condividono il cammino da intraprendere nei prossimi anni alla guida di Regalbuto. La prossima settimana verrà costituito il gruppo di lavoro al programma da presentare alla cittadinanza”.

 

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L’ANCI Sicilia aderisce alla Marcia per la Pace che si svolgerà a Comiso il prossimo 4 aprile.
Ad annunciarlo il presidente dell’Associazione, Leoluca Orlando, che spiega: “Nel quarantesimo anniversario della storica marcia alla quale partecipò anche Pio La Torre, ucciso dalla mafia 26 giorni dopo anche per le sue battaglie pacifiste, si torna a Comiso per ribadire la solidarietà al popolo ucraino e per chiedere con forza la cessazione immediata della guerra”.
“L’ANCI Sicilia – conclude Orlando - si unisce al moto di indignazione e condanna l’aggressione militare di Putin nei confronti di uno Stato che vuole e deve vivere secondo le regole democratiche. Scendere in piazza è un modo per sottolineare che la pace è il diritto dei diritti, per questo motivo invito tutti i sindaci dell’Isola a partecipare. Durante la pandemia abbiamo capito l’importanza del diritto alla salute e adesso, in questo tempo di guerra che ci colpisce da vicino, capiamo il fondamentale valore del diritto alla pace.

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 Via libera all'unanimità dall'Aula della Camera alla proposta di legge costituzionale per la modifica all'articolo 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall'insularità, già approvata in prima deliberazione dal Senato. Ci sono stati 425 voti favorevoli e un astenuto. Ora il testo passa di nuovo al vaglio del Senato in quanto necessari quattro passaggi, due in ciascuna Camera, trattandosi di un ddl che modifica la Carta costituzionale. "E' una battaglia che ha visto, e vede, i siciliani ed i sardi impegnati sul piano regionale, nazionale ed europeo. Essenziali sono risultati, oltre alla presentazione della proposta di legge costituzionale d'iniziativa popolare sottoscritta da oltre 200mila sardi, la determinazione dei costi dell'insularità realizzata dal Governo siciliano ed il disegno di legge voto approvato all'Assemblea Regionale Siciliana, come le iniziative presso il Comitato Europeo delle Regioni e la proposta di risoluzione all'esame del Parlamento europeo. Una coralità di iniziative che giunge adesso al pieno riconoscimento del principio dell'eguaglianza sostanziale per siciliani e sardi, che impone misure compensative per ridurre gli svantaggi per gli oltre 6 milioni e mezzo di italiani che risiedono nelle Isole" ha detto il vicepresidente della Regione siciliana e assessore all'Economia, Gaetano Armao, secondo cui "il riconoscimento nella Costituzione italiana della condizione d'insularità restituisce a siciliani e sardi un diritto fondamentale nel Paese europeo con il più alto numero di cittadini insulari nell'Unione Europea". "I 100 milioni di euro già assegnati dalla legge di bilancio 2022, a Sicilia e Sardegna, per la condizione di insularità - aggiunge - costituiscono solo il primissimo stadio di quella compensazione economica necessaria per far fronte al divario ed agli oneri occulti che gravano su ogni cittadino o impresa di un'isola." (ANSA)

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Giuseppe Conte è stato rieletto presidente del M5S con il 94,2% dei voti. Il numero di iscritti aventi diritto di voto era pari a 130.570, hanno partecipato alla votazione 59.047 iscritti. L'assemblea degli iscritti, che si è conclusa alle 22, era chiamata a deliberare sulla elezione di Conte alla presidenza del M5S "anche in ripetizione della deliberazione adottata in date 5/6 agosto 2021, al fine della conferma/convalida della delibera stessa nonché dell'attività svolta". Hanno risposto Si: 55.618 iscritti, pari al 94,19% dei voti validi, hanno no: 3.429 iscritti, pari al 5,81% dei voti validi, fa sapere il M5S. 

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Roma, 27 mar. (askanews) – Il ministero della Difesa della Repubblica dell’Azerbaigian ha espresso il suo “rammarico” dopo che il ministero della Difesa russo ha affermato che le forze armate dell’Azerbaigian avrebbero violato la Dichiarazione trilaterale del 2020, che ha posto fine alla seconda guerra del Karabakh. “Dal 24 al 25 marzo, le Forze armate della Repubblica dell’Azerbaigian, violando le disposizioni della dichiarazione trilaterale dei leader di Russia, Azerbaigian e Armenia del 9 novembre 2020, sono entrate nella zona di responsabilità del contingente di pace russo nel Nagorno-Karabakh e hanno allestito un posto di osservazione. Quattro attacchi sono stati effettuati con un veicolo aereo senza pilota Bayraktar TB2 contro le formazioni armate del Nagorno-Karabakh fuori Furukh”, ha sostenuto il ministero della Difesa russo. A proposito di questa dichiarazione, il ministero della Difesa dell’Azerbaigian ha spiegato che essa “non riflette la realtà”. “Il 25 marzo, durante una conversazione telefonica tra il ministro della Difesa dell’Azerbaigian, il colonnello generale Zakir Hasanov, e il ministro della Difesa della Russia, Sergei Shoigu, è stata discussa la situazione lungo i territori dell’Azerbaigian, dove si trova temporaneamente il contingente di mantenimento della pace russo. La parte azerbaigiana ha dichiarato che le posizioni e i luoghi di dislocazione vengono chiariti in loco”, è stato precisato. Tuttavia, la mattina del 26 marzo, membri di gruppi armati armeni hanno tentato di “sabotare le unità dell’esercito dell’Azerbaigian”, ma sono stati “costretti a ritirarsi”. “Il ritiro delle parti restanti dell’esercito dell’Armenia e dei gruppi armati armeni”, “non è stato ancora completato”. “Pertanto, è l’Armenia, non l’Azerbaigian, a violare le disposizioni della Dichiarazione”, è stato aggiunto. Pertanto, secondo l’Azerbaigian, la dichiarazione del ministero della Difesa russo “contraddice l’essenza delle relazioni bilaterali e la Dichiarazione sull’interazione alleata firmata tra i due paesi il 22 febbraio 2022”. “Non esiste un’unità amministrativa e territoriale denominata ‘Nagorno-Karabakh’ nel territorio dell’Azerbaigian. Il nome del villaggio menzionato nella dichiarazione non è Furukh, ma Farrukh”, è stato inoltre precisato. “Tenuto conto di quanto sopra, il ministero della Difesa della Repubblica dell’Azerbaigian chiede al ministero della Difesa della Federazione Russa, in conformità con le disposizioni della dichiarazione tripartita, di garantire il ritiro completo delle parti restanti dell’esercito dell’Armenia e dei gruppi armati armeni” dai territori dell’Azerbaigian riconosciuti dalla comunità internazionale, “di non travisare il movimento delle forze armate dell’Azerbaigian all’interno dei territori sovrani del nostro paese, di non usare l’espressione ‘Nagorno-Karabakh’ e di indicare correttamente il nome dei territori dell’Azerbaigian”. 

fonte askanews

 

 

 

 

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Domenica, 27 Marzo 2022 10:00

I 5 Stelle al voto per riconfermare Conte.

E' cominciata alle 8 del mattino, e proseguirà fino alle 22 di domani, la consultazione in rete degli iscritti M5s, chiamati a confermare la presidenza di Giuseppe Conte, Gli iscritti dovranno rispondere a questi due quesiti: 1) Sei favorevole alla elezione del prof. Giuseppe Conte, indicato dal Garante, quale Presidente del Movimento 5 Stelle, anche in ripetizione della deliberazione adottata in date 5/6 agosto 2021, al fine della conferma/convalida della delibera stessa nonché dell'attività svolta? 2) Elezione di un componente del Comitato di Garanzia . Il voto si tiene dopo la decisione del Tribunale civile di Napoli di contestare la validità delle prime votazioni on line. Giuseppe Conte ieri ha chiarito che in presenza di un voto "risicato" farebbe un passo indietro rinunciando alla leadership. Ma se gli fosse confermata la fiducia ha annunciato di voler gestire il Movimento con una linea non moderata e senza più accettare divisioni. 

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Mentre cresce l'orrore della guerra, a Regalbuto muove i primi passi il progetto Famiglie x Famiglie promosso dell'Azione Cattolica Interparrocchiale insieme ai due parroci dell'Unità Pastorale S. Basilio - S. Domenico - S. Maria "La Croce", don Alessandro Magno e don Roberto Franco Coppa. Un primo e importante segno di speranza arriva dalla Banca di Credito Cooperativo La Riscossa che ha sposato il progetto, mettendo a disposizione un'abitazione - donazione testamentaria del socio "Ciccio Tripi"- proprio con il fine di essere utilizzata per opere di carità. Ma come sappiamo il bene è generativo, la banca infatti non si limiterà all'alloggio, ma si è proposta anche per il mantenimento per ben 12 mesi. Il direttore Giuseppe Calabrese e il Presidente Arturo La Vignera hanno già avviato i lavori per l'adeguamento dei locali. Tante famiglie regalbutesi hanno messo a disposizione le loro case, si sono mobilitate, creando sinergia e fermento. Questo il vero senso del progetto che vuole creare rete virtuosa seguendo la logica del dono. Tanti anche i singoli cittadini che hanno offerto il loro tempo per il successivo centro diurno, luogo di vera integrazione e scambio interculturale, consapevoli che nell’ aiutare i bambini a ritrovare la serenità, aiuteremo tutta la famiglia, con lo stile del farsi compagni di strada e della banca del Tempo. Il Fine del progetto è realizzare una rete di Famiglie perché la Chiesa è Famiglia di Famiglie, Regalbuto ha tante potenzialità e un Cuore grande.

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"Il bersaglio della guerra non è soltanto la pretesa di sottomettere un Paese indipendente quale è l'Ucraina. L'attacco colpisce le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall'affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell'uomo alle fondamenta della nostra convivenza".

Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Presidente dell'A.N.P.I, Gianfranco Pagliarulo, in occasione del 17° Congresso Nazionale .

"La democrazia europea è stata garante di pace, motore di dialogo, di sviluppo e affermazione di valori di giustizia e coesione sociale. Ha saputo dare all'unità del Continente - pur con i suoi limiti - ordinamenti plurali e condivisi e oggi questa unità si esprime al fianco del popolo aggredito, chiedendo che tacciano subito le armi, che si ritirino le forze di invasione, che venga affermato il diritto del popolo ucraino a vivere in pace e in libertà. Sono i valori della Resistenza che, ancora una volta, ci interrogano. In Ucraina e in tutta Europa".

"L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - dice ancora Mattarella - celebra il suo 17esimo congresso in un momento drammatico. L'ingiustificabile aggressione al popolo ucraino di cui si è resa responsabile la Federazione russa ha fatto ripiombare il Continente europeo in un tempo di stragi, di distruzioni, di esodi forzati che fermamente intendevamo non avessero più a riprodursi dopo le tragiche vicende della Seconda guerra mondiale".

"L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia celebra il suo 17esimo congresso in un momento drammatico. L'ingiustificabile aggressione al popolo ucraino di cui si è resa responsabile la Federazione russa ha fatto ripiombare il Continente europeo in un tempo di stragi, di distruzioni, di esodi forzati che fermamente intendevamo non avessero più a riprodursi dopo le tragiche vicende della Seconda guerra mondiale. Ancora una volta - scrive il presidente Sergio Mattarella nel messaggio all'Anpi  - sono le sofferenze delle popolazioni civili a scuotere in profondità le coscienze, a provocare ferite che non sarà facile rimarginare. Il bersaglio della guerra non è soltanto la pretesa di sottomettere un Paese indipendente quale è l'Ucraina. L'attacco colpisce le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall'affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell'uomo alle fondamenta della nostra convivenza. La democrazia europea è stata garante di pace, motore di dialogo, di sviluppo e affermazione di valori di giustizia e coesione sociale. Ha saputo dare all'unità del Continente - pur con i suoi limiti - ordinamenti plurali e condivisi e oggi questa unità si esprime al fianco del popolo aggredito, chiedendo che tacciano subito le armi, che si ritirino le forze di invasione, che venga affermato il diritto del popolo ucraino a vivere in pace e in libertà. Sono i valori della Resistenza che, ancora una volta, ci interrogano. In Ucraina e in tutta Europa. Pace e libertà, diritti delle persone e delle comunità, sono caposaldi inscindibili e costituiscono traguardi che i cittadini del Continente oggi intendono riguadagnare per comporre un nuovo quadro di sicurezza, di cooperazione, di convivenza. Il congresso dell'Anpi, associazione che raccoglie l'eredità di coloro che hanno lottato per la libertà, sarà certamente, ancora una volta, un momento importante di testimonianza e di riflessione. Di solidarietà attiva con chi sta resistendo, di ricerca di una pace su cui ricostruire civiltà e diritto. I principi, vivi e attuali, della nostra Carta costituzionale agiscano da guida".

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Torna l'ora legale. Si dorme di meno, ma si guadagna un'ora di luce. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo, le lancette dell'orologio andranno spostate in avanti, dalle 2 alle 3. Resterà in vigore fino a domenica 30 ottobre 2022, quando tornerà l'ora solare e le lancette andranno spostate indietro di un'ora.

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Tre milioni di euro dal governo Musumeci per i Comuni siciliani virtuosi in tema di rifiuti solidi urbani. È stato predisposto dalla Regione il decreto inter-assessoriale (Economia e Autonomie locali) - firmato da Gaetano Armao e Marco Zambuto - che assegna un contributo agli enti locali che nel corso del 2020 hanno superato il 65 per cento della raccolta differenziata. A beneficiarne - in attuazione di una norma regionale - sono 167 Comuni di nove province dell’Isola, il cui elenco preparato dai dipartimenti delle Autonomie localui e dell’Acqua e dei rifiuti è stato validato dall’Arpa Sicilia.
 
«Cresce di anno in anno - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - il numero dei Comuni “ricicloni” in Sicilia. Frutto delle azioni messe in campo, fin dall’inizio della legislatura, dal governo della Regione e grazie alla collaborazione di sindaci e cittadini. Nel 2019 erano 134, nel 2018 79 e l'anno precedente appena 31. Un aumento che conferma una sempre maggiore sensibilità ambientale da parte dei siciliani, oltre all'impegno quotidiano delle amministrazioni locali».
 
Questo l’elenco dei Comuni beneficiari del finanziamento, a cui è stata assegnata una somma fissa di 8.982,04 euro e una variabile in base alla popolazione.
 
Provincia di Agrigento (25): Agrigento, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cammarata, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Naro, Racalmuto, Ribera, Sambuca di Sicilia, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Santa Elisabetta, Santa Margherita di Bèlice, Sant’Angelo Muxaro, Santo Stefano di Quisquina, Sciacca e Villafranca Sicula. 
Provincia di Caltanissetta (13): Butera, Campofranco, Delia, Marianopoli, Mazzarino, Milena, Montedoro, Resuttano, Serradifalco, Sommatino, Sutera, Vallelunga Pratameno e Villalba.
 
Provincia di Catania (23): Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Belpasso, Biancavilla, Camporotondo Etneo, Castel di Iudica, Grammichele, Licodia Eubea, Linguaglossa, Maletto, Mazzarrone, Militello in Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Palagonia, Raddusa, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Scordia e Vizzini.
 
Provincia di Enna (5): Assoro, Cerami, Leonforte, Sperlinga e Troina.
 
Provincia di Messina (29): Acquedolci, Alcara Li Fusi, Antillo, Caronia, Castel di Lucio, Furci Siculo, Itala, Limina, Longi, Mandanici, Mazzarrà Sant’Andrea, Mirto, Montalbano Elicona, Naso, Pagliara, Pettineo, Roccafiorita, Roccalumera, Rometta, San Marco d'Alunzio, Santa Teresa di Riva, Santo Stefano di Camastra, Scaletta Zanclea, Sinagra, Spadafora, Terme Vigliatore, Torrenova, Tusa e Villafranca Tirrena.
 
Provincia di Palermo (39): Alimena, Aliminusa, Altofonte, Balestrate, Baucina, Bisacquino, Caccamo, Campofiorito, Camporeale, Chiusa Sclafani, Ciminna, Cinisi, Collesano, Contessa Entellina, Corleone, Giardinello, Giuliana, Godrano, Gratteri, Isnello, Lascari, Lercara Friddi, Marineo, Misilmeri, Montelepre, Montemaggiore Belsito, Palazzo Adriano, Partinico, Piana degli Albanesi, Pollina, Prizzi, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Santa Cristina Gela, Terrasini, Torretta, Trappeto, Valledolmo e Ventimiglia di Sicilia.
 
Provincia di Ragusa (8): Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Ispica, Monterosso Almo, Pozzallo, Ragusa e Santa Croce Camerina.
 
Provincia di Siracusa (6): Buccheri, Buscemi, Ferla, Melilli, Solarino e Sortino.
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