Articoli filtrati per data: Novembre 2024
Regalbuto '22. Il commento....RegPress
Se da un lato si respira aria di serenità, fiducia e spirito collaborativo tra i movimenti Regalbuto Riparte, Obiettivo Comune e Movimento 5 Stelle i quali già si trovano in uno stadio avanzato del lavoro fin qui svolto sia nella scelta dei candidati che ( soprattutto) del programma, dall’altro lato o meglio da altri lati , i gruppi che si sono formati sono ancora nella fase interlocutoria alla ricerca di possibili alleanze. Si intensificano gli incontri e corteggiati speciali sono i Democratici , che si sono già incontrati con Forza Italia e Innoviamo. A proposito di Forza Italia c’è da sottolineare , forse, che la lettera aperta di Croce Parisi conferma , al contrario di quanto si vocifera, che è pur sempre candidato a Sindaco, ma non per quella parte di Forzisti che già hanno aperto un dialogo con il Pd. Insomma si ha l’impressione che da questo lato alcuni e forse la maggior parte dei movimenti hanno già le idee chiare sulla candidatura a Sindaco ( in giro si fanno i nomi ma per correttezza di informazione preferiamo aspettare i comunicati ufficiali) e al Pd si chiede di chiudere una larga alleanza. E’ la fine della centralità dei Dem ? Forse si e forse no perché tutto dipenderà dalle scelte che la segreteria vorrà e dovrà prendere nei prossimi giorni. E che ne sarà di Croce Parisi. ? Andrà avanti nella formazione di una terza lista ? Oppure preferirà rimanere un libero battitore ? Ma c’è dell’altro e questo altro è voce comune che sia rappresentato dal gruppo che fa capo a un ex candidato a primo cittadino in passate tornate elettorali, gruppo i cui emissari hanno partecipato a incontri esplorativi e che con i Democratici potrebbero avanzare una nuova candidatura, che però non convince gli altri movimenti , forse perché dagli ex “Guardiamo al Futuro” il nome del candidato a Sindaco sembra sia già stato scelto e confermato nel loro interno. Allo stato attuale dunque ci sarebbero tre candidati Sindaci di cui uno ufficiale e due ancora ufficiosi. Resta al PD e al gruppo di cui sopra , la scelta sul da farsi. E su quest’ultimo punto ci saranno altre novità interessanti.
RegPress
Giardini Scolastici. La Sicilia quart'ultima tra le regioni d'Italia con 5 mq per minore. A Enna 4,8 mq.
Giardini, cortili e spazi verdi nella disponibilità delle scuole costituiscono un patrimonio da non sottovalutare. Non si tratta di una questione meramente estetica. I giardini scolastici possono infatti essere utilizzati per molteplici scopi: da occasione per momenti dedicati al gioco e allo sport a vere e proprie attività didattiche. Legate ad esempio all’apprendimento dell’educazione ambientale e di quella alimentare. Già prima dell’emergenza la letteratura internazionale aveva individuato nel “verde scolastico” una fonte quasi inesauribile di opportunità educative.Si tratta di un’opportunità ancora più preziosa nel contesto della crisi pandemica, come sottolineato in analisi e riflessioni più recenti (Wwf, 2020). A maggior ragione se si inserisce nello sviluppo dell’educazione civica, dopo che la legge 92/2019 ne ha reintrodotto l’insegnamento obbligatorio, con voto e per tutti i gradi di istruzione. Dal punto di vista dei contenuti, la scelta è stata quella di concentrare gli studi civici su 3 assi principali: costituzione e leggi, cittadinanza digitale, sviluppo sostenibile e agenda 2030. Quest’ultimo aspetto prevede una formazione incentrata su educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio, salute e tutela dei beni comuni. Aspetti su cui la presenza dei giardini scolastici – se ben sfruttata – può giocare un ruolo importante. Per rendere lo studio dell’ambiente e il suo rispetto una pratica concreta, e non solo parte di una spiegazione tra le mura scolastiche. Se si considerano i capoluoghi di provincia, gli unici comuni per cui abbiamo a disposizione dati strutturati, in media in Italia nel 2019 ci sono 7,5 metri quadri di giardini scolastici per ciascun minore di 18 anni residente. Un dato che è possibile ricostruire incrociando i dati ambientali sui capoluoghi rilasciati annualmente dall’istituto di statistica con quelli – sempre di Istat – sui residenti per età.Questa quota è fortemente variabile tra le diverse aree del paese. Le città del nord-est ad esempio superano i 10 metri quadri per minore, quel del nord-ovest raggiungono gli 8,7. I capoluoghi dell’Italia centrale e delle isole si attestano su cifre inferiori, con rispettivamente 6,7 e 6,1 metri quadri per minore. Nelle città del sud il rapporto è inferiore a 5, essendo pari a 4,9 metri quadri per minore. Tuttavia, la carenza di giardini scolastici non è una questione solo nel mezzogiorno. Dal confronto regionale emerge infatti come anche territori settentrionali (ad esempio le città liguri) si trovino molto al di sotto della media nazionale. Insieme alla Liguria, hanno meno di 5 metri quadri per minore – anche i capoluoghi, in media – di Calabria, Puglia e Lazio.
fonte Openpolis
NASCE MOLO 4.0, LA NUOVA CASA DI CHI FA E VUOLE FARE IMPRESA
Un polo innovativo dove far crescere il tessuto imprenditoriale locale, ma anche dove far nascere talenti, nuovi professionisti del digitale e imprenditori di domani. È Molo 4.0, la nuova casa di chi fa
e vuole fare impresa. Un unicum nel territorio di riferimento, una scommessa, ma soprattutto un’opportunità per l’hinterland che può, finalmente, misurarsi con un aggregatore di talenti e idee
pensato sul modello delle grandi città. Molo 4.0 nasce a Paternò (i suoi uffici, le sale meeting e le aule tecnologiche sono in via Emanuele Bellia 242) ma unisce le energie di un vasto territorio, rendendolo fertile e attrattivo per la crescita di imprese e la nascita di nuove professioni. Da Misterbianco a Motta S. Anastasia, da Adrano a Bronte, ma anche Santa Maria di Licodia, Ragalna, Camporotondo Etneo, Nicolosi, Biancavilla,
Maniace, Maletto, Randazzo, Troina, Regalbuto, Ramacca, Palagonia. Tanti, importanti, centri urbani che potranno adesso contare su moderni uffici, una Scuola d’Impresa e delle Professioni Digitali ed
una community d’imprenditori e professionisti vicino casa. Ma cos’è, esattamente, Molo 4.0? La risposta semplice sarebbe quella di definirlo un coworking, uno spazio di lavoro condiviso, ma è molto di più. Certo, ci sono uffici, postazioni di lavoro, sale meeting, aule di formazione tecnologiche tutte prenotabili secondo esigenze differenti (ore, giorni, mesi) ma Molo 4.0 è innanzitutto un luogo dove connettersi e raggiungere i propri obiettivi. Nuovi
imprenditori, professionisti e freelance hanno l’opportunità di creare il proprio ufficio, fisico o virtuale, le aziende possono scegliere Molo 4.0 come sede di rappresentanza ma tutti, soprattutto,
possono seguire percorsi formativi per la crescita personale o d’impresa e incontrare altri professionisti per fare community. Con la Scuola d’Impresa e quella delle Professioni Digitali è possibile individuare e sviluppare al
meglio modelli di business vincenti e imparare i segreti di una professione che genera risultati davvero concreti e che non viene ancora “insegnata” concretamente da nessuna parte. I percorsi formativi sono pensati per imprenditori e manager, ma anche per giovani talenti e per nuove generazioni di imprenditori e professionisti. L’obiettivo è quello di trasformare gli incontri in opportunità di scambio, anche attraverso i tanti
eventi tra imprenditori e incontri con specialisti del settore: momenti piacevoli, ma anche opportunità per creare relazioni di successo, confrontarsi con chi ha visioni e linguaggi simili, scambiarsi idee e incontrare potenziali partner, fornitori, investitori o clienti. In due parole: fare community! Infine, Molo 4.0 è anche un hub dedicato all’innovazione e allo sviluppo d’impresa che si pone la
missione di supportare e accelerare lo sviluppo delle PMI: il punto d’incontro tra chi necessita di sostegno per realizzare e sviluppare il proprio progetto imprenditoriale e chi ha le competenze per farlo, anche online. Un punto di approdo e partenza per ogni business, il luogo dei Makers, di chi ogni giorno crea e sviluppa. Perché anche da questa parte della provincia è possibile sognare nuove sfide e traguardi.
Ed è possibile farlo in grande!
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La Sicilia principale beneficiaria delle risorse del Mims
Una delle priorità trasversali del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) riguarda la riduzione dei divari territoriali che caratterizzano il nostro paese. Non solo tra nord e sud ma anche tra i centri maggiori e le zone periferiche. In questo senso gli investimenti in infrastrutture e mobilità rappresentano un elemento fondamentale. Questi interventi infatti possono rivelarsi decisivi non solo per migliorare la vita dei cittadini ma anche come volano per l’economia e per rilanciare alcune aree depresse. Lo scorso 21 dicembre il ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) ha annunciato la definizione di tutti gli atti finalizzati all’assegnazione del 98% delle risorse del Pnrr di sua competenza. Parliamo di una cifra che si attesta oltre i 60 miliardi. Il 42% circa di queste risorse sono classificate dal ministero come “territorializzate”. Ossia assegnate a regioni, enti locali o altri soggetti attuatori per interventi che ricadono su specifiche aree del paese. Gli investimenti in infrastrutture e mobilità sono considerati evidentemente un settore strategico dal governo. Infatti al ministero preposto è stata affidata la parte più consistente delle risorse europee assegnate al nostro paese. Ma l’amministrazione centrale si occuperà direttamente solo di una porzione degli investimenti in questo ambito. Un ruolo di primo piano infatti sarà svolto anche da altri enti che già operano sui territori. Tali enti sono definiti come “soggetti attuatori”. Si tratta di organismi di varia natura a cui è affidata la gestione di una parte dei fondi e a cui competerà la realizzazione pratica dei progetti previsti dal Pnrr. A livello regionale, il territorio che beneficerà maggiormente degli investimenti del Mims sarà la Sicilia. Qui infatti arriveranno circa 3,5 miliardi di euro. Al secondo posto troviamo la Campania (2,9 miliardi), al terzo la Puglia (2,8). Al quarto posto troviamo la prima regione del centro-nord che è la Lombardia con 2,5 miliardi. Il fatto che ai primi tre posti di questa classifica si trovino 3 grandi regioni del sud non deve stupire. Infatti una delle regole previste dal Pnrr impone una riserva del 40% a favore delle aree meridionali. In base ai dati disponibili possiamo osservare che - in questo caso - tale disposizione è stata rispettata. Al mezzogiorno (isole comprese) infatti è stata assegnata addirittura più della metà delle risorse già territorializzate.
fonte Openpolis
Covid. Truffa da 440 mln su aiuti a imprese e commercianti.
Soldi stanziati dallo Stato per aiutare le imprese e i commercianti in difficoltà a causa della pandemia e finiti invece in modo illecito nelle mani di professionisti, imprenditori e commercialisti che non ne avevano diritto. E' la maxifrode scoperta dalla Guardia di finanza in un'indagine partita da Rimini e poi estesa a diverse regioni. Complessivamente sono 78 le persone indagate e 35 le misure cautelari emesse dal gip, mentre è di 440 milioni l'importo complessivo dei fondi illecitamente percepiti attraverso la creazione e la commercializzazione di falsi crediti d'imposta. In corso anche decine di perquisizioni. Otto sono le persone finite in carcere e altre 4 ai domiciliari mentre nei confronti di 20 imprenditori è stata disposta l'interdizione all'esercizio di impresa e per 3 commercialisti l'interdizione all'esercizio delle professione: secondo quanto emerso dalle indagini della Guardia di Finanza, facevano parte di un'associazione con base a Rimini ma con ramificazioni in tutta Italia responsabile di aver creato e commercializzato per un importo di 440 milioni i falsi crediti di imposta, lo strumento introdotto tra le misure previste dal governo con il decreto Rilancio del 2020 per aiutare le imprese e i commercianti in difficoltà. L'esecuzione delle misure è scattata oltre che in Emilia Romagna anche in Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino e Veneto. (ANSA).
Lettera aperta di Croce Parisi.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Croce Parisi.
Gentile elettrice, caro elettore di Regalbuto ,
sono partiti puntualmente come ogni campagna Elettorale Amministrativa gli incontri per preparare la classe (sempre nuova)Dirigente per la Governace della nostra bellissima CITTÀ.
il prossimo 12 Giugno sarete chiamati a decidere il futuro di Regalbuto. Dal vostro voto dipenderà quale sarà la Regalbuto dei prossimi anni, quella in cui vivremo e vivranno i nostri figli.
La vocazione di Regalbuto è quella di essere una CITTÀ nel suo splendore invidiata perché era un bel pezzo di PIL per l’economia Siciliana – è stata la prima realtà Regionale nel campo della gomma–plastica e deve tornare a svolgere un ruolo trainante, anticipatore, innovativo. E’una CITTÀ la nostra concreta e operosa, con grandi tradizioni da salvaguardare nell’industria manifatturiera, ma devi ricordate quando lavoro si faceva a casa,(e una crescita del turismo e del terziario che va tutelata e rafforzata.)
Per questo occorre un’amministrazione adeguata. Stiamo rivivendo nuovamente l’emigrazione tanti amici e parenti lasciano il Paese per nuove opportunità.
Regalbuto è in affanno: la povertà è aumentata, l’occupazione diminuita, il sostegno ai giovani dimenticato, I GIOVANI NON SONO UNO SLOGAN. All’avvicinarsi di ogni campagna elettorale si risente, per il resto del tempo praticamente dimenticati, parlare di GIOVANI: “bisogna riportare i giovani alla politica, al voto, alla partecipazione… bla, bla, bla”. Sono stanco di sentire parlare dei nostri giovani quasi come un’entità astratta senza un’età precisa senza soluzioni concrete per realizzare le loro legittime aspirazioni. Ed ecco che le forze politiche scrivono programmi, manifesti ad essi dedicati, ma senza alcuna soluzione pratica e fattibile ma soprattutto utile per la loro crescita umana e lavorativa. I nostri giovani cittadini hanno idee, progetti, voglia di fare. Più degli altri rappresentano chi crede ancora a un reale possibile cambiamento. Ma ad essi vanno dati gli strumenti, luoghi e confronto diretto con chi voglia investire nelle loro idee. Le buone idee non hanno confini, ma ciò deve essere declinato in ogni singola comunità e contesto urbano, e non relegato a rimanere un mero slogan. I GIOVANI NON SONO UNO SLOGAN. Parlo con tanti giovani a Regalbuto, colgo e percepisco la loro voglia di fare, mi nutrono con ondate di idee e innovazione. È doveroso da parte mia registrare che tutto ciò merita una risposta vera. La chiave di tutto, fondamento della mia cultura liberale, è che basta adoperarsi per creare una reale sinergia tra pubblico e privato trovando semplici soluzioni ma di grande impatto innovativo.
Le Amministrazione Comunali mettano a disposizione uno spazio fisico tecnologicamente attrezzato dove i potenziali giovani imprenditori si possano confrontare tra loro ed elaborare le proprie idee capendo se le stesse possono anche diventare un unico progetto. Solo dal confronto nascono le buone idee. Creando innanzi tutto rete tra di loro. Coinvolgano, per aree tematiche, imprenditori sia locali che non, già di comprovata esperienza nei vari settori di pertinenza, per permettere un confronto costruttivo sia di tutoraggio sia di possibile sbocco lavorativo o meramente di investimento su un’idea proposta. Organizzino sistematicamente incontri mensili tra aspiranti imprenditori, creatori di idee e chi in esse potrebbe metterci struttura realizzativa e finanza. Si crei una rete istituzionale pubblico-privato che metta i nostri giovani cittadini in diretto contatto con i possibili investitori.
Ciò non da meno sui temi della partecipazione civile e democratica prevedere una consulta pubblica di confronto tra i giovani il sindaco e l’intera giunta di governo della città. investire sui giovani vuol dire investire sul futuro e permettere al territorio di crescere e innovarsi. Non sono più disposto ad ascoltare nel dibattito politico amministrativo la parola GIOVANI COME SE FOSSE UNO SLOGAN DA USARE A CONVENIENZA IN DETERMINATI PERIODI PER POI DIMENTICARSENE COMPLETAMENTE. Bisogna cambiare, nel segno della concretezza e dell’operosità. Per questo ho scelto di scendere in campo con professionisti i grande qualità, il Sottoscritto ci conosciamo tutti sono un moderato con una forte passione DELLA POLITICA con 20 anni di esperienza DIRETTA presso Assessorati della Regione Siciliana e tanto altro. Le candidature, scelte in base alla professionalità e alle competenze da mettere al servizio della collettività. La partita si vince se ci sono veramente oltre alla passione Politica le competenze. Per questo mi auguro che riunendo in una federazione tutte le componenti Politiche si ritorni dentro i partiti per dare uno slancio alla nostra CITTÀ.
Amministrative '22. Il principio dello Spacchettamento.
Da più parti mi è stato chiesto come mai avessi evitato di scrivere alcuni commenti legati alla strada che in primavera inoltrata ci porterà a scegliere la nuova classe dirigente della nostra città. I recenti comunicati stampa che in prima pagina abbiamo pubblicato , forniscono una visione più chiara delle forze che scenderanno in campo. Rispetto alle precedenti tornate elettorali però c'è qualcosa di diverso al quale ho dato il nome di "spacchettamento". Curiosando nella grande enciclopedia di internet sul termine spacchettamento leggo testualmente. " Il Principio dello Spacchettamento (o unpacking principle) è il bias che ci fa pensare che la descrizione più ricca corrisponda a una esperienza più ricca." Il principio dello spacchettamento si basa sul principio dello shopping on line. Le persone tendono cioè a scegliere i prodotti che hanno una presentazione più dettagliata: lo facciamo per un pregiudizio cognitivo chiamato appunto principio dello spacchettamento, e ci spiega perché il content di valore fa sempre la differenza. Per fare un esempio concreto . Se devo comprare on line un paio di calze . Cosa mi ha convinto a scegliere? A mente fredda, direi la percezione della qualità del prodotto e il rapporto qualità/prezzo vantaggioso. Questo, però, non è del tutto vero. Tra i prodotti di brand che non conoscevo e a parità di prezzo, ho scelto le calze che avevano la descrizione più dettagliata e che contenevano i requisiti che avevo in mente e molti altri ai quali non avevo pensato. Il motivo della mia scelta è un bias cognitivo, una valutazione di una situazione che la nostra mente basa su esperienze passate e che ci permette di creare un “repertorio” di giudizi prêt-a-porter. L’abbondanza di dettagli mi ha fatto pensare che le calze che ho scelto avevano tutti i requisiti che volevo; che rispetto alle altre, avevano anche altre caratteristiche interessanti; che dati tutti gli aspetti elencati nella scheda, il prezzo era più vantaggioso delle altre. Detto ciò la domanda che mi sono posto è se il termine spacchettamento può coniugarsi in politica e nella fattispecie in ciò che nei due comunicati stampa ricevuti può evincersi. Nelle precedenti tornate elettorali i protagonisti e i soggetti politici erano all'interno di un unico contenitore chiamato " Guardiamo al futuro" . Un contenitore che per ben due volte ha conquistato la fiducia degli elettori. Da questo grande contenitore ne è uscito solamente il movimento " Obiettivo Comune". Questo contenitore oggi appare appunto "spacchettato". All'apparenza divisi ma nella realtà penso che ognuno questa volta voglia sedersi al tavolo con una propria autonomia politico-amministrativa che li porterà nei fatti però ad allearsi , opponendosi alla unione che è stata già da tempo annunciata tra i movimenti Obiettivo Comune, Regalbuto Riparte e 5 Stelle. Ma . C'è sempre un Ma. Il Partito Democratico di Regalbuto. All'apparenza sembra che abbia perso la centralità e l'autonomia che lo hanno storicamento caratterizzato. Cosa farà il PD di Regalbuto ? Costituirà una terza lista ? Andrà con Forza Italia ? Riaprirà il diaologo con Obiettivo Comune ? Scelte difficili anche perchè le anime dei Dem regalbutesi sono molto variegate . Difficile dunque rispondere agli interrogativi anche se , provando un ipotetico e quanto mai fumoso azzardo sembrerebbe che all'apparenza il PD potrebbe ( in questi casi sempre con il condizionale) rappresentare la terza gamba di una contenitore tra Movimento per Regalbuto, Inno-Forza Italia e PD. Tutto è dunque possibile. In Commercio anche nell principio idello spacchettamento come del resto penso in politica , saremo noi consumatori e noi elettori a scegliere ma non sapremo mai , fino a prova contraria, se il prodotto abbia in realtà la qualità migliore. In ogni caso resta la consapevolezza che la nostra sarà stata una scelta quanto più possibile personale,libera e valutativa e senza rimpianti. SCEGLI, ESCI E VOTA !!
AgoVit
ACCORDO POLITICO A REGALBUTO TRA FORZA ITALIA E INNOVIAMOCI
E' ufficiale l'accordo politico che vedrà Forza Italia e il movimento "Innoviamoci" correre insieme alle elezioni comunali del prossimo mese di giugno a Regalbuto. Alla presenza di un folto gruppo di dirigenti di entrambe le compagini è stato sottoscritto l'accordo da parte del commissario cittadino di Forza Italia Giuseppe Carambia e del coordinatore del movimento "Innoviamoci" Nicola Manoli. "L’impianto di questo accordo é oggi più solido che mai - si legge in una nota - rafforzato dalla comune volontà’ di proseguire un rapporto di leale collaborazione che dura oramai da diversi anni. Siamo aperti alla società civile, ai partiti e a chi ha condiviso con noi dei percorsi politico-amministrativi. Nei prossimi giorni incontreremo partiti e altri movimenti per costruire la coalizione che presenteremo alla cittadinanza. Nel corso dell'incontro da più parti è venuto il "monito" di procedere, il più velocemente possibile, ad individuare i candidati e le candidate per le prossime elezioni Amministrative, ovviamente coinvolgendo con pari dignità tutte le altre componenti facenti parte del progetto amministrativo per il nostro comune.
Amministrative '22 . E' nato il " Movimento Civico per Regalbuto."
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del neo "Movimento Civico " che si è da poco costituito a Regalbuto in vista delle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno in primavera. "Amici e cittadini di Regalbuto abbiamo il piacere di comunicare che è stato costituito il gruppo politico "MOVIMENTO CIVICO PER REGALBUTO" con una terna di coordinatori composta dai signori Ivan Intraguglielmo, Pippo Cardaci e Sergio Politi. Vogliamo presentare alla cittadinanza le nostre proposte programmatiche, unitamente con tutti quelli che vogliono realmente rendere il cittadino partecipe come attore del processo decisionale e non semplicemente un passivo recettore delle decisioni. Vogliamo oltremodo precisare che ogni nostra azione non si propone a prescindere contro qualcuno e non vuole distruggere le motivazioni e l’operato degli altri.
Il nostro è un "MOVIMENTO CIVICO" che si basa solo sulle cose da fare per la nostra Regalbuto. Vogliamo superare INSIEME la logica del qualunquismo E formare una nuova coalizione che non sarà una somma algebrica, ma un insieme di persone chiamate a rispettarsi sin da subito e a lavorare per l'interesse della nostra comunità. Ovviamente la persona più adatta per noi sarà quella che in questi anni ha dimostrato di sapere operare per il bene della comunità. Stiamo verificando la disponibilità di una sua candidatura e dialoghiamo con diverse forze politiche cittadine per rafforzare questa possibilità e costruire una forte alleanza per il benessere dei Regalbutesi."