Articoli filtrati per data: Dicembre 2024

Con il voto di Lega e Forza Italia durante l’esame degli emendamenti al dl Milleproroghe in commissione alla Camera, si torna indietro nel tempo. Il tetto, che dallo scorso primo gennaio era sceso a mille euro, torna ora per un anno a duemila euro. La modifica sposta infatti l’entrata in vigore della soglia più bassa dal primo gennaio 2022 al primo gennaio 2023. La modifica è passata, secondo quanto viene riferito, per un solo voto con il parere contrario del governo.Dunque fino al 31 dicembre 2022 il limite torna a duemila euro.

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Acquisiti i diritti dello scrittore e giornalista Vittorio Buttafava. A darne notizia il direttore editoriale di GAEditori Gaetano Amoruso.
Buttafava ha diretto contemporaneamente due settimanali femminili: Novella, dal 1957, e Annabella, dal 1958. Dal 1964 al 1976 è stato direttore di Oggi, passando successivamente alla direzione di Epoca, fino alla primavera del 1978. Curò anche una rubrica settimanale di fatti di vita e di costume su Il Secolo XIX. Iniziò a lavorare anche in tv, su Telealtomilanese, curando la rubrica 'La posta di Tam'. Nel 1977 passò a Telemilano 58, l'attuale Canale 5, come curatore di rubriche giornalistiche, conducendo la testata giornalistica Video 5 (l'antenato del TG5). È morto nel 1983 dopo una breve malattia.
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Giovedì, 17 Febbraio 2022 09:27

In Ue le donne sono più esposte alla povertà

Nonostante le numerose politiche in favore della parità di genere, ancora oggi in Europa le donne guadagnano meno degli uomini. Un divario che varia sensibilmente tra i vari paesi membri e anche tra i lavoratori più o meno giovani. Eppure, anche a fronte di un progressivo allargamento del dibattito sull’uguaglianza di genere che è andato a coprire via via sempre più temi di riflessione, questo traguardo così fondamentale ancora non è ancora stato raggiunto. Stando all’ultimo aggiornamento relativo al 2019, le donne ancora guadagnano meno degli uomini.

Estonia e Lettonia, in particolare, sono i primi paesi Ue per disparità salariale oraria tra uomini e donne, pari rispettivamente al 21,7% e al 21,2%. Seguono sotto questo aspetto i paesi dell'Europa centrale, Austria (19,9%), Repubblica Ceca e Germania (entrambe a quota 19,2%), Slovacchia (18,4%) e Ungheria (18,2%). Mentre in Lussemburgo, il paese europeo con il divario più contenuto, la cifra si abbassa a 1,3%. Segue la Romania, con una disparità salariale pari appena al 3,3% e l'Italia (4,7%). Questo divario a livello salariale ha conseguenze molto significative sulla vita delle donne. In primis le espone maggiormente alla povertà e all'esclusione sociale. Le linee guida Ue definiscono il rischio di povertà come la condizione in cui si guadagna un salario inferiore al 60% del salario mediano del paese in cui si viveA partire dal 2010, il divario tra uomini e donne rispetto all'esposizione a povertà e esclusione sociale ha iniziato a rimarginarsi. Si è trattato però di un processo dai ritmi molto lenti. In 10 anni, la disparità si è infatti ridotta di appena 0,3 punti percentuali, passando da un divario di 2,7 punti nel 2010 a uno di 2,4 nel 2019. Peraltro con una recente inversione di tendenza. Mentre infatti nel 2015 la differenza era scesa a 1,6 punti percentuali, negli anni successivi questa cifra ha ripreso a salire, ritornando, nel 2019, ai livelli del 2012.

FONTE OPENPOLIS 

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Giovedì, 17 Febbraio 2022 09:21

Bivona nel consiglio regionale Anci Sicilia.

Saranno in tutto otto gli amministratori siciliani che entreranno a far parte del Consiglio regionale dell’Anci Sicilia: è stato deciso oggi pomeriggio durante una riunione dell’Ufficio di Presidenza dell’Associazione svoltasi a Palazzo Comitini. Si tratta di Fabio Roccuzzo, sindaco di Caltagirone; Stefano Alì, sindaco di Acireale; il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Giuseppe Calabro’; il sindaco di Marsala, Massimo Grillo; Giuseppe Monteleone, sindaco di Carini; Francesco Forgione, sindaco di Favignana; Francesco Bivona, sindaco di Regalbuto; Fabio Bongiovanni, assessore del comune di Trapani. Infine, sono stati designati a rappresentare l’Associazione in sede di Conferenza Regione-Autonomie locali, il sindaco di Ispica e il sindaco di Caltanissetta, Innocenzo Leontini e Roberto Gambino.

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 PALERMO, 16 FEB - Se si tornasse alle urne per le elezioni politiche, Fratelli d'Italia sarebbe oggi, con il 26%, primo partito in Sicilia, 5 punti in più del Movimento 5 Stelle, attestato in questa fase al 21%.Il Partito Democratico avrebbe il 18,2%, Forza Italia il 14%; la Lega otterrebbe il 9%.  L'indagine è stata realizzata dall'Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dal 12 al 15 febbraio 2022, su un campione stratificato di 1.000 intervistati, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Sicilia.   La rilevazione tiene conto di due fattori: la recente confluenza in Fratelli d'Italia di "Diventerà Bellissima", il movimento del presidente della Regione Nello Musumeci e il ritorno annunciato di LeU-Articolo 1 nel Pd. Nel voto per le Politiche, in attesa del posizionamento del Movimento autonomista di Raffaele Lombardo, le altre liste restano per il momento sotto il 4%. Si rileva intanto una disaffezione crescente dei siciliani con un'affluenza stimata al 57%: in calo di 6 punti rispetto al 2018. (ANSA).

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Quattro su quattro. Sono le partite vinte dall'US Centuripe nel campionato di prima divisione maschile. L'ultima , in trasferta a Giarre , dove i ragazzi del presidente Walter Testaì hanno confermato di voler giocare fino alla fine nella corsa per la promozione in serie D. Un successo meritato quello del team della Luxesco , nelle cui fila militano giocatori di affermata esperienza nei campionati nazionali di serie B e regionali di C , allenati da Bartolo Spalletta . Perso il primo set , Millauro e compagni nei successivi set hanno mostrato tutto il loro valore e niente hanno potuto gli avversari contro il maggiore tasso tecnico dei Centuripini i quali domenica prossima a Fiumefreddo cercheranno ancora la vittoria contro il Papiro Volley e confermare così il buon momento che l'intera squadra sta attraversando. 

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Non è un’ordinanza di interdizione ma solo un avviso. Avviso di pericolosità, scrive la Capitaneria di porto di Pozzallo, per la presenza di un sommergibile in immersione. È però allerta, nel mare ibleo, per i pescatori di professione e per i pescatori dilettanti. Allerta pure per le popolazioni della parte sud-orientale dell’isola che vedono sorvolare nei cieli elicotteri militari dell’Alleanza Atlantica. Stessa appartenenza, da indiscrezioni, per il sommergibile. Fino a domani, 14 febbraio, al fine di assicurare la tutela della pubblica incolumità, la sicurezza della navigazione marittima e la salvaguardia della vita umana in mare il comandante della Capitaneria di porto di Pozzallo, Donato Zito, ha emesso un avviso con il quale nel mare ragusano la navigazione dovrà svolgersi con la massima cautela e tutte le unità in transito dovranno prestare la massima attenzione al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività riconducibili alla presenza del sommergibile.

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( fonte Le Vie dei tesori Magaziine)  .  Grazie a un finanziamento di 785mila euro, concesso dall’assessorato regionale alle Infrastrutture e Mobilità, ad Agira inizieranno i lavori di ristrutturazione del Bet Ha Midrash, ex sinagoga, e il restauro dell’Aron Ha Kodesh, antico arredo sacro della religione ebraica. Si tratta di un importante intervento, atteso da quasi trent’anni, che si inserisce nell’azione intrapresa dall’amministrazione comunale, volta alla valorizzazione del patrimonio del territorio e del rapporto secolare che la cultura agirina intrattiene con quella ebraica. L’Aron Ha Kodesh, infatti, è tra le poche testimonianze della radicata presenza degli ebrei nell’entroterra della Sicilia, ma è anche il più antico d’Europa, con la rara caratteristica di essere stato costruito interamente in pietra arenaria locale e non in legno, come avveniva di consueto.  L’Aron di Agira, destinato a contenere i rotoli della Toràh, risalirebbe al 1454 ed era collocato nella sinagoga costruita nella parte alta del centro abitato, trasformata in oratorio cristiano nel 1492, dopo l’editto di Granada con il quale le comunità ebraiche furono espulse dai regni spagnoli. L’Aron rimase all’interno della chiesa di Santa Croce fino agli anni ’70 del secolo scorso, quando fu spostato nella Collegiata del Santissimo Salvatore, dove si trova tutt’ora, per salvaguardarlo dallo stato di abbandono in cui versava. Il monumento, alto 5 metri e più volte scambiato per un portale aragonese, è in stile gotico-catalano e si sviluppa su due livelli, uno dei quali ospitante a basso rilievo lo stemma della casata degli Aragona di Sicilia. Dopo più di cinque secoli, l’armadio sacro tornerà alla sua antica dimora, attraverso un articolato progetto voluto dal Comune di Agira e affidato all’architetto Alfio Musumeci, attraverso un dialogo costante con l’Ucei, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Il progetto di ristrutturazione della sinagoga prevede il recupero delle mura del 15esimo secolo con integrazioni di architettura contemporanea, differenziate da un profilo in acciaio corten. Le facciate saranno rivestite in pietra di Comiso o di Modica, mentre la copertura sarà costituita da strutture leggere e vetrate, capaci di illuminare gli ambienti interni durante il giorno. 

Lo spazio sinagogale ospiterà proprio l’Aron, che in questa occasione verrà smontato con precisione e accuratezza dalla Chiesa del Santissimo Salvatore, e sottoposto a restauro conservativo attraverso propedeutiche analisi petrografiche, chimiche, biologiche e microbiologiche, con la supervisione dell’archeologa medievista Daniela Patti, docente all’Università Kore di Enna. L’Aron verrà sottoposto a studi scientifici, ricomposto e orientato a est, verso Gerusalemme, mentre delle teche posizionate lungo alcune pareti della sinagoga conterranno importanti reperti connessi alla cultura ebraica agirina. Una mensola sopra l’arca santa ospiterà la lampada simbolo della fiamma eterna, che nella notte illuminerà l’edificio, consentendone la visibilità a distanza.

I lavori, che partiranno nelle prossime settimane, sono stati presentati lo scorso settembre in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica: il sindaco Maria Greco insieme alla giunta, infatti, intravede nella ricostruzione della sinagoga un’occasione di rilancio del territorio, facendo della presenza dell’Aron l’inizio di un sodalizio culturale e religioso tra cristiani ed ebrei, capace di ripartire proprio dal centro della Sicilia.

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Da mezzanotte non sarà più sindaco di Messina, l'ultimo giorno per Cateno De Luca, che si è dimesso per candidarsi - per ora in solitario - a governatore della Sicilia, è cominciato presto. Qualche diretta Facebook in maglietta bianca per i suoi quasi 500 mila followers, poi gli incontri per i saluti istituzionali: il rettore, il prefetto, il questore, l'arcivescovo, imprenditori e sindacalisti. Dopo la visita istituzionale, De Luca ha incontrato il presidente della Corte d'appello, quindi a Palazzo Leoni per salutare i dipendenti e i sindaci del messinese, con annessa diretta Fb.
    Fitto il programma anche nel pomeriggio, con la relazione a Palazzo Zanca, sede del municipio, in serata l'ultima riunione della giunta e alle 23 la formalizzazione delle dimissioni.
    Mezz'ora dopo diretta no stop sulla sua pagina Fb con la consegna della fascia tricolore al segretario generale del Comune, l'omaggio floreale all'Immacolata in piazza e il brindisi di commiato in piazza Duomo. Un quarto dopo la mezzanotte, De Luca presenterà il candidato sindaco sostenuto dal sua movimento 'Sicilia Vera'. Domani in Assemblea siciliana, alle 10.30, De Luca lancerà ufficialmente la sua corsa a governatore. (ANSA).

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MESSINA, 12 FEB - "Mi sono arrivate diverse offerte sia di una vicepresidenza della Regione e di un assessorato al bilancio, sia eventualmente una nomina come sotto segretario in futuri governi nazionali. Questo perché hanno capito che condizioneremo gli equilibri: parte difatti l'operazione movimento meridionalista, c'è già pronta denominazione e loghi e Messina sarà il fulcro. La mia candidatura alla presidenza della Regione sta facendo tremare i palazzi". A dirlo il sindaco di Messina, Cateno De Luca durante la conferenza stampa nella quale ha salutato i giornalisti ricordando che il 14 prossimo rassegnerà le dimissioni per candidarsi a presidente della Regione e indicherà il suo candidato a primo cittadino della città dello stretto.
    "Rispetto a 10 anni fa - prosegue - quando mi sono candidato alla guida della Regione ho l'esperienza e gli anticorpi per affrontare adeguatamente questa sfida. Il prossimo presidente deve ragionare come un sindaco e governare con la stessa tensione, questo è mancato nel governo della Regione che non è stato amministrata si è fatta solo politica con la logica dei soldatini.". (ANSA).

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