Articoli filtrati per data: Dicembre 2024

Ma, aggiungiamo noi , la stessa lettera può essere stata scritta da un papà di un figlio che è iscritto ad un altra società che pratica altri sport . Buona lettura.
"Ho deciso di mandare mio figlio in un'altra scuola calcio.
Ho deciso ciò e voglio spiegare le motivazioni che mi hanno portato a questa scelta.
Per diverso tempo mio figlio, sin dall'età di 7 anni, ha militato nella stessa società e ciò che meno mi piace è che non conosce il significato della parola "sconfitta".
Mi spiego: la sua squadra è davvero forte, lui ed i suoi compagni si sono allenati per 5 anni con lo stesso allenatore e si è venuto a creare un legame tale che per loro tutto è facile e la vittoria è l'unica cosa a cui assisto quando vado a vedere le partite. Avessi potuto scommetterci dei soldi, mi sarei arricchito.
Vittoria fissa! Sempre!
E questo a me non piace più. All'inizio era bello ma poi col tempo ho cambiato opinione.
Questa società funziona così: a seconda del numero di iscritti, vengono fatti dei gruppi (a, b, c...) in base alla qualità dei piccoli calciatori, e mio figlio ha avuto la "sfortuna" di essere bravo e quindi esser stato inserito nel primo.
Lì conta solo la vittoria, battere l'avversario, portare a casa coppe e trofei, che mister e dirigenti espongono con fierezza nella bacheca della sede.
Ma mio figlio vale più di una medaglia ed io lo sto perdendo.
Ha iniziato a guardare i suoi amichetti di scuola dall'alto verso il basso, ha rapporti solo con i suoi compagni di squadra (anzi, del gruppo 'a') e, a soli 12 anni, presenta una presunzione ed una competitività che a me non piacciono affatto. Se qualcosa gli va male, non affronta il problema ma fugge alla ricerca della soluzione più facile. E' schivo.
Quando gioca, per la sua squadra conta solo il risultato, ad ogni costo. E gli altri genitori sugli spalti, che sono seduti di fianco a me, non fanno altro che vantarsi dei propri ragazzi, come per sminuire i figli degli altri.
Ho giocato e so che il calcio è tutt'altro. Voglio che mio figlio cominci anche a perdere!
Voglio che si dispiaccia della sconfitta, che incoraggi un compagno dopo l'errore, che gli porga la mano per aiutarlo a rialzarsi quando cade. Che impari a scoprire se stesso ed i suoi limiti, per superarli attraverso l'impegno e la costanza. Voglio che torni a casa deluso ma felice e con la voglia di migliorare ciò che non è andato.
Desidero che sia consapevole che dietro una sconfitta c'è un percorso di risalita, che perdere non vuol dire fallire ma semplicemente doverci riprovare, più di prima e meglio ancora.
Inoltre, voglio che il mister lo lasci sbagliare, che lo faccia provare ad esprimere la propria creatività, anziché prediligere un calcio tattico, noioso e concreto, preferendone uno più libero e spensierato.
Ho provato a chiedere all'allenatore di inserirlo in un gruppo di giocatori "meno bravi" ma non ne ha voluto sapere.
Così ho deciso che porterò mio figlio in un'altra scuola calcio, non gliel'ho imposto ma ho parlato con lui e sembra aver compreso il problema.
D'altronde, ultimamente non si divertiva neanche più perché, diceva lui, in campo "doveva fare sempre le stesse cose, il rischio non gli era consentito" ed invece preferisce provare "i giochetti", come li chiama lui.
Andrà a giocare altrove, in una squadra con cui l'ultima volta ha vinto 7 a 0.
Forse perderà contro i suoi ex compagni, ma spero torni a casa con il sorriso e recuperi i rapporti con i suoi amici di scuola, e soprattutto che sia in futuro un uomo migliore: al diavolo le coppe e le medaglie!
Un papà qualunque".
Una scelta coraggiosa ma piena di significati per il bene del proprio figlio.
Magari il bambino non diventerà un grande calciatore, o forse si. Sicuramente sarà un ragazzo e un uomo migliore.
Parole che dovrebbero far riflettere tutti...
Complimenti al papà (rimasto volutamente nell'anonimato), davvero un grande genitore! ❤
Fonte: tuttocampo
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Il Commissario Tecnico Massimiliano Bellarte ha convocato 20 giocatori per il raduno a Novarello Villaggio Azzurro della Nazionale Under 19. Dopo le due positive uscite contro la Slovenia di inizio novembre (pari 3-3 nel primo test match, vittoria 6-1 nella seconda gara), il gruppo degli Azzurrini si ritrova per una settimana intera di allenamenti nel centro sportivo di Granozzo con Monticello alle porte di Novara. Si tratta dell'ultimo incontro del 2021: a febbraio 2022 Berthod e compagni parteciperanno al Torneo Internazionale di Gradisca d'Isonzo, per poi affrontare il Main Round dell'Europeo di categoria in Turchia.

L'elenco dei convocati

Portieri: Dennis Berthod (Aosta), Lorenzo Manservigi (Meta Catania), Marco Pegoraro (Velletri), Samuele Yaghoubian (Roma C5)

Giocatori di movimento: Riccardo Milani (Saints Pagnano), Roberto Carlos Del Mestre (Futsal Giorgione), Yamoul Fahd (L84), Simone De Felice (L84), Niccolò Pesante (Manfredonia), Antonino Isgrò (Roma C5), Tommaso Ansaloni (Aposa Bologna), Nicolò Pieri (Aposa Bologna), Antonio Lefons (Modena Cavezzo), Vincenzo Amirante (Napoli Futsal), Leonardo Scavino (Orange Futsal), Valerio Giulii Capponi (Lazio C5), Emanuele Damiano (Real Dem), Gabriel Pazetti (Sandro Abate), Tiziano Faziani (History Roma 3Z), Francesco Vitale (Futsal Regalbuto)

Staff - Tecnico Federale: Massimiliano Bellarte; Segretario: Fabrizio Del Principe; Assistente allenatore: Vanni Pedrini; Preparatore atletico: Gianluca Briotti; Preparatore dei portieri: Luca Chiavaroli; Medico: Andrea Gattelli; Fisioterapista: Claudio Princiotta Spano

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Si discuteva e qualcuno ha posto la domanda sull'ipotesi di una terza lista alle prossime elezioni amministrative comunali. In politica tutto è possibile , ricordiamolo sempre. Nell'attuale metodo elettorale del nostro Comune qualunque  siano le liste in campo vince chi avrà preso il maggior numero di voti con una maggioranza di consiglieri comunali che garantisce ( non sempre ) la governabilità. C'è il rischio dunque di una terza lista ? Rispondo di si e forse anche di una quarta. Se ciò si realizza però vuol dire che le forze in campo non hanno saputo trovare argomenti validi che uniscano verso comuni obiettivi , magari sotto la spinta di " veti incrociati" che risorgono dalle passate tornate elettorali. Il tempo mi riporta quando da taluni partiti e movimenti politici si biasimava il termine " convergenze parallele" , in un proporzionale puro dove le alleanze erano necessarie per dare un Governo alla nazione. Se mi lasciate passare il termine , direi che le convergenze parallele applicate oggi , nella formazione delle alleanze prima delle elezioni potranno agevolare la formazione di due liste ( per me auspicabili) in questo modo costituite  dalla più ampia convergenza di forze politiche che abbiano trovato una sintesi per raggiungere un unico obiettivo. Le convergenze parallele , come è nel termine democristiano, lascia intatta la natura e gli ideali  ( sic ! ) dei partiti e dei movimenti convergendo senza toccarsi su un unico programma da raggiungere. Oggi si può comodamente ipotizzare la convergenza a destra . E che dire della storica convergenza del Movimento 5 Stelle con il PD e i partiti dì sinistra ? Ma torniamo a Regalbuto. Cioè nella nostra realtà. Dove difficilmente si dimentica e dove affermare " mai con ..." impedisce di fatto il dialogo e la sintesi sulle cose che si vogliono realizzare . Ho il dubbio - perdonatemi se insisto - che durante gli incontri che si svolgono già da tempo , si cerchi disperatamente il nome del prossimo candidato a Sindaco che discutere su ciò che ognuno vuole realizzare per il futuro della città. Ho la sensazione che nel corso di questi incontri riemergono fatti del passato e di un recente presente che impediscono di convergere. A divergere diventa la natura umana e non la ragione politica. Se si supera questo ostacolo allora si discuterà dei programmi. Se prevarranno le divergenze personali invece c'è la reale possibilità che si formino tre liste. Una avrà vinto. L'altra arriverà seconda , La terza è stato un piacere partecipare. 

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Martedì, 23 Novembre 2021 13:39

Mercoledì 24 lo sciopero generale dei taxi.

Tutte le sigle sindacali dei tassisti hanno confermato lo sciopero generale per mercoledì 24 novembre, dalle 8 alle 22. La protesta culminerà con un corteo a Roma al quale parteciperanno i tassisti provenienti da tutta Italia per manifestare in primis contro il Ddl concorrenza che secondo loro andrà a deregolamentare ulteriormemte il settore a favore delle multinazionali. 

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Martedì, 23 Novembre 2021 13:24

Via libera alla terza dose dopo 5 mesi.

L'ok del ministro Speranza dimostra l'accelerata che il Governo vuole imprimere preoccupato della risalita dei dati e scongiurare la quarta ondata e dunque sembra sia possibile prenotare la terza dose del vaccino non più dopo 6 mesi ma dopo 5 e  dopo il via libera dell'Aifa, è arrivata la circolare del ministero della Salute: chi ha completato il primo ciclo vaccinale da cinque mesi può prenotare la terza dose. 

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Il via libera è arrivato dopo due diffide legali all'Asur e l'aiuto offerto dall' associazione Luca Coscioni. Mario è il primo malato in Italia a ottenere il via libera al suicidio medicalmente assistito, dopo la sentenza 'Cappato-Dj Fabo' emessa dalla Corte Costituzionale. LA STORIA - Mario, 43 anni, è paralizzato dalle spalle ai piedi da 11 anni a causa di un incidente stradale in auto. Ha chiesto da oltre un anno all'azienda ospedaliera locale che fossero verificate le sue condizioni di salute per poter accedere, legalmente in Italia, ad un farmaco letale per porre fine alle sue sofferenze. Questo l'inizio dell'iter previsto in applicazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 242/2019 che indica le condizioni di non punibilità dell'aiuto al suicidio assistito. Dopo il diniego dell'Azienda Sanitaria Unica Regionale Marche (ASUR), una prima e una seconda decisione definitiva del Tribunale di Ancona, due diffide legali all'ASUR Marche, Mario ha finalmente ottenuto il parere del Comitato etico, che a seguito di verifica delle sue condizioni tramite un gruppo di medici specialisti nominati dall'ASUR Marche, ha confermato che Mario possiede i requisiti per l'accesso legale al suicidio assistito. 

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Da sabato 20 a domenica 28 novembre 2021, nelle librerie aderenti, sarà possibile acquistare libri da donare alle Scuole dei quattro ordinamenti: infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado. Al termine della raccolta, gli Editori contribuiranno con un numero di libri pari alla donazione nazionale complessiva (fino a un massimo di 100.000 volumi), donandoli alle Scuole e suddividendoli secondo disponibilità tra tutte le iscritte che ne faranno richiesta attraverso il portale. #ioleggoperché 2021 sarà sempre “a prova di Covid-19”: per agevolare le donazioni e garantire la meccanica dell’iniziativa in questo anno particolare, verranno segnalate sul sito le Librerie che dispongono anche di modalità di acquisto a distanza, così da evitare situazioni di assembramento nei punti vendita dal 20 al 28 novembre, quando tutti i cittadini potranno acquistare un libro da donare a una scuola. È organizzata dall'Associazione Italiana Editori, sostenuta dal Ministero per la Cultura - Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore e del Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione.
 #ioleggoperché è la più grande iniziativa nazionale di promozione della lettura. Grazie all’energia, all’impegno e alla passione di insegnanti, librai, studenti ed editori, e del pubblico che ha contribuito al successo di #ioleggoperché, finora sono stati donati alle scuole oltre un milione di libri, che oggi arricchiscono il patrimonio librario delle biblioteche scolastiche di tutta Italia. Sul sito #IOLEGGOPERCHÉ - Librerie (ioleggoperche.it) è anche possibile consultare le librerie convenzionate con le scuole che hanno aderito all'iniziativa , tra queste le scuole e gli Istituti del territorio di Enna. La Primaria e l'Istituto Comprensivo G.F. Ingrassia di Regalbuto convenzionate con le librerie : 

La Feltrinelli Libri e Musica
Etnea 285 - CATANIA - 95125


Cavallotto librerie Ubik
Corso Sicilia, 91 - CATANIA - 95131


Libreria CoLibrì
via Roma 430 - ENNA - 94100


libreria buscemi
p.zza v. emanuele, 19 - ENNA - 94100


Mondadori Bookstore
Via Roma 249 - ENNA - 94100

Pubblicato in cultura e spettacoli

A due settimane dal weekend dell'Immacolata e a poco meno di un mese dal Natale, mancano ancora 11 milioni delle prenotazioni previste mentre le disdette arrivate su prenotazioni fatte ammontano a 2,5 milioni . Il dato emerge dall'indagine sulla propensione degli Italiani a viaggiare, condotta, tra il 15 e il 19 novembre, da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con Swg. Si aggiungono altri 8,5 milioni di casi in cui, rileva l'indagine, gli intervistati dichiarano di avere cambiato meta di vacanza, scegliendone una più vicina, o hanno ridotto i giorni di vacanza, che già erano in media ampiamente al di sotto del corrispondente dato 2019. Resiste uno "zoccolo duro" del 35,5% (più di 12 milioni) costituito da coloro che non cambiano idea per nessuno dei periodi di vacanza programmati, e dichiarano che partiranno comunque. Si tratta però, nella metà dei casi, di vacanze presso familiari o amici, il cui impatto di spesa in servizi turistici veri e propri è comunque ridotto rispetto alla media. "E' l'effetto 'freezer' che le notizie sull'aumento dei contagi Covid, quotidianamente diffuse, esercitano su una stagione invernale che doveva archiviare definitivamente la crisi, e invece si preannuncia ancora molto incerta", sottolinea Confturismo-Confcommercio. "Prevale l'incertezza, non la paura - sottolinea il presidente di Confturismo-Confcommercio Luca Patanè - e per questo servono indicazioni chiare e immediate delle Autorità competenti sulle eventuali regole da adottare per affrontare in sicurezza le prossime festività; soprattutto per il popolo dei vaccinati, il più propenso e pronto a partire". Limiti agli spostamenti legati al Covid e nuove restrizioni durante il Natale avrebbero un impatto sull'economia italiana per oltre 10 miliardi di euro, con conseguenze pesanti per il commercio e per migliaia di imprese e danni enormi per tutto il comparto del turismo. Lo afferma Assoutenti, preponendo "l'avvio di una alleanza operativa tra consumatori, industria, imprese, sindacati e Terzo settore" per creare "un fronte comune" teso a evitare nuove chiusure e chiedere al Governo di adottare provvedimenti urgenti per tutelare famiglie, soggetti fragili, anziani ma anche aziende e industrie, a partire dall'obbligo vaccinale.

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Animali morti, interi raccolti di ortaggi distrutti, serre allagate e terreni sott’acqua ma anche alberi sradicati, capannoni delle stalle scoperchiati, recinzioni divelte e strade rurali impraticabili. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sull’ondata di maltempo nelle campagne con l’allerta arancione della protezione civile in Sicilia e Sardegna dove si sono verificati ben 17 eventi estremi negli ultimi tre giorni tra bombe d’acqua, grandinate e trombe d’aria che hanno causato purtroppo anche vittime. Oltre ai centri abitati a pagare il prezzo più alto è ancora una volta l’agricoltura con la Coldiretti impegnata ad offrire assistenza ad aziende ed allevamenti in grande difficoltà. “Occorre avviare immediatamente la ricognizione dei danni per delimitare le zone colpite e dichiarare lo stato di calamità naturale” chiede la Coldiretti nel sottolineare che “a rischio è il futuro agricolo di interi territori”. Alla perdita del raccolto stagionale infatti si aggiungono in molti casi danni strutturali destinati a durare nel tempo come per le piante da frutto divelte dalla furia delle acque per le quali – continua la Coldiretti – occorreranno anni prima che possano tornare a produrre. Siamo di fronte – precisa la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Un impatto devastante che – conclude la Coldiretti - fa salire a ben oltre 2 miliardi di euro il conto dei danni stimato per il settore nel 2021, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

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Mercoledì, 17 Novembre 2021 11:48

Maltempo. Danni incalcolabili !

Numerosissimi i danni ad abitazioni, aziende agricole e infrastrutture. Alberi caduti sulle stradi, muretti di contenimento crollati, case scoperchiate, strade impraticabili , grandine a Niscemi , un morto a Ragusa investito in pieno da una tromba d'aria . E' questo il tragico bilancio che si presenta in quasi tutti i Comuni dell'isola investita in pieno da una ondata di maltempo che ha messo in ginocchio l'economia siciliana e i sacrifici di molte aziende agricole. Al lavoro la protezione civile per liberare le strade invase da detriti e fango . Le strade. Su questo punto forse è meglio stendere un velo pietoso per tutto ciò che non è stato fatto e per le solite passerelle politiche che all'indomani di ogni disastro si vedranno sui social con le solite, scontate dichiarazioni di buona volontà come se ognuno cadesse dal pero. Contro una tale violenza dei fenomeni atmosferici è chiaro che si può far poco ma è altrettanto chiaro come proprio in queste occasioni vengono messe a nudo tutte le responsabilità di chi invece dovrebbe cercare di rendere possibili i progetti di contenimento idrogeologici e di messa in sicurezza delle strade e dell'intero territorio. Passerà anche questo momento e tutto come al solito sarà dimenticato e come al solito ognuno di noi si aggrapperà al destino o a quel senso di rassegnazione che poi ci assale. 

AgoVit

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