Questa mattina davanti al pubblico degli alunni delle scuole al cine teatro “Urania” a Regalbuto ha debuttato la nuova compagnia teatrale “Urania”che ha messo in scena la commedia “P’i delusione o p’i vocazione?” con la regia di Lina Randazzo. La commedia narra la storia dell’annuncio di un figlio o di una figlia che risponde alla chiamata del Signore e viene vista come una qualsiasi disgrazia, con le immancabili e dubbiose domande che nascono in tali circostanze. I personaggi sono quelli di padre Bartolo interpretato da Vincenzo Sassano, Fabiana da Barbara Furia, Rita da Nuccia Bellavia,Alessandro Adornetto è Nicola,padre Roberto interpretato da Sebastiano Rapisarda,Giacinta è Serena Foti,Silvia interpretata da Lina Randazzo e infine il personaggio di Concetto è interpretato da Rosario Di Paola. Detto che la regia è stata dell’esperta Lina Randazzo la quale si è avvalsa dell’aiuto di Carmen Calabrese mentre la scenografia e i costumi sono stati curati da Claudia Sassano. Hanno collaborato alla riuscita della commedia Valentina Ricci,Rosaio La Spina,Rita Randazzo,Salvo Di Marco e Guglielmo Paratore. C’è da dire infine che al debutto la neo compagnia teatrale ha registrato il plauso dei ragazzi i quali hanno mostrato di divertirsi nell’intrigata vicenda  e nei colpi di scena che hanno fatto da filo conduttore di una trama forse ancora oggi attuale. Tutto esaurito durante le due repliche delle ore 18 e delle 21 con il teatro pieno in ogni ordine di posti e un pubblico che ha dimostrato di divertirsi seguendo con attenzione soprattutto le scene più toccanti che in alcuni tratti hanno commosso.

APRENDO UNA BREVE PARENTESI SU QUANTO ANDAVO ESPONENDO sul mio "personale blog", a due giorni dalla conclusione del voto del 24 e 25 e a risultati ormai acquisiti e metabolizzati, avverto il bisogno di esprimere un mio breve parere sul perché di un simile risultato e un augurio, per quello che gli eletti si accingono a fare, con la speranza che ciò avvenga -a cose ormai fatte male- in modo da “recuperare” per il non fatto o fatto male prima. Premetto che, insieme con mia moglie, pur non avendo più alcuna tessera di partito (l’ultima del PdS è del 1992) ho votato per Bersani, alle prime e alle seconde primarie, per Crocetta alle regionali e ancora per Bersani in queste ultime elezioni, pur non ritenendomi completamente soddisfatto di ciò ch’è stato, sia nel modo di condurre questa campagna elettorale che per l’impressione -che, poi, solo impressione non è stata- che il partito ha dato per quanto concerne “immagine di rinnovamento”. La gente, gli elettori, me compreso, si aspettavano e volevano di più a tale riguardo. Non volevano più vedere uomini politici e funzionari di partito “abbarbicati” sulle loro poltrone, a vario livello politico o di gestione di cariche elettive, specie se “abbondantemente” retribuite e con privilegi di varia natura! Volevano più, e più evidente, spirito di srvizio. Mi auguro, come ho già detto prima che si imbocchi veramente questa strada. L’ ESEMPIO -i buoni propositi e la buona amministrazione- DEVE ARRIVARE DA CHI INTENDE O SI PROPONE DI GOVERNARE, IN QUESTO DIFFICILE MOMENTO, IL NOSTRO DISASTRATO PAESE!
Salvatore Bova

Ormai è assodato, la valanga Grillo ha travolto tutti e tutto, mandando all’aria pronostici, speranze dei partiti cosiddetti tradizionali, che hanno accusato un calo notevole, frutto della sfiducia che l’elettorato ha nei loro confronti.
I dati sono crudeli ma significativi per la provincia di Enna e dimostrano come il Movimento Cinque Stelle si è proiettato, dopo i segnali inviati in occasione delle elezioni regionali, in testa a tutti i partiti della provincia di Enna e si tratto di un primato consistente e con distacco.
A un esame dei risultati c’è da segnalare che il Movimento di Beppe Grillo è stato il primo posto in 13 comuni su 20 in provincia di Enna, a cominciare dal capoluogo ennese dove ha staccato di quasi due mila voti il Partito Democratico, ma gli altri comuni dove il Movimento Cinque Stelle ha prevalso nei confronti degli altri sono stati, oltre ad Enna, ci sono Aidone, Barrafranca, Calascibetta, Catenanuova e Centuripe, Gagliano, Leonforte, Nissoria, Piazza Armerina, Pietraperzia, Regalbuto, Villarosa; il Partito Democratico è stato al primo posto ad Agira, e la presenza del neo deputato Maria Greco ha fatto la sua parte, Assoro, Cerami, Troina, mentre il Pdl si trova in testa a Nicosia, Sperlinga e Valguarnera con 30 voti in più rispetto al Movimento Cinque Stelle.
Questi dati sono significativi e anche impietosi nei confronti di quei sindaci dell’Ennese che avrebbero potuto e dovuto essere più attivi nelle campagne elettorali, invece sono stati alla finestra, senza muovere un dito. I più grossi comuni della provincia hanno visto prevalere il Movimento di Beppe Grillo, quindi c’è stata una vera e proprio rivoluzione politica, che ha cambiato la geografia della provincia, che ora è tutta da ripensare perché in queste condizioni è anche evidente che nelle prossime elezioni provinciali, se non ci saranno grandi motivazioni, vedranno la maggioranza assoluta del Movimento cinque stelle, che potrebbe guadagnare anche la maggioranza assoluta.
Ci sarà soltanto da scegliere un candidato a presidente che abbia qualità, preparazione e conoscenza del territorio. A questo proposito è evidente che i partiti devono correre con una certa immediatezza ai ripari se vogliono ottenere qualche risultato nella prossima competizione elettorale, in caso contrario la valanga Grillo continuerà a travolgere tutti e tutto.

Martedi sera presso il cine-teatro Urania di Regalbuto sono andati in scena "Le Rane di Aristofane", una produzione della "Bottega del Pane" in collaborazione dell'"UTZ Rumori di fondo", con la regia di Cinzia Maccagnano. Uno spettacolo finanziato dall'Assessorato provinciale alla Cultura di Enna e fortemente voluto dall'Amministrazione comunale di Regalbuto guidata dal sindaco Francesco Bivona.L'evento teatrale è una parodia della decadenza politica e culturale dell'Atene dell'epoca del 405 a.C., ma soprattutto una riflessione sul teatro e sulla vita morale e sociale all'indomani della morte di Euripide e Sofocle, ultime guide intellettuali della polis. Protagonista è Dioniso, il dio del teatro. "Le Rane", pur con una vena comica festosa, di ispirazione lirica, parla con una tristezza sconsolata del vuoto culturale di quel tempo."Di grande interesse la contaminazione espressiva tra antico e contemporaneo di questo spettacolo - afferma il vicesindaco con delega alla cultura Angelo Plumari - dove le tematiche messe in scena nell'antica Grecia risultano quanto mai attuali ai giorni nostri. Lo spettacolo, con i suoi vari linguaggi e messaggi, ha coinvolto gli spettatori presenti facendosi interprete della denuncia del vuoto culturale che fa da fondo all'attuale crisi socio-economica dentro cui siamo tutti coinvolti".

Enna. I dati venuti fuori dalle urne lasceranno il segno, ma soprattutto serviranno a far aprire un dibattito all’interno dei partiti in provincia? Con le matite ancora calde è difficile poterlo dire, ma le risultanze delle politiche obbligano molti big, partiti e movimenti a fare un’attenta analisi perché il nuovo che avanza (Movimento 5 Stelle) a distanza di quattro mesi ha fatto squillare un altro duro campanello d’allarme che, a pochi mesi da un’altra tornata elettorale per il rinnovo della Provincia, deve porre il problema sul perché alcune certezze sono cadute. Già nelle ultime settimane alla Provincia si è assistito ad una fuga dai partiti tradizionali, chi verso altri lidi ghiotti in questo periodo, chi si è detto indipendente magari in attesa della piazza più appetibile.Oggi i riflettori sono puntati tutti sul Movimento 5 Stelle che continua a fare raccolta di consensi; che siano di protesta o no poco conta perché la realtà dice che il cittadino non si sente più rappresentato dai partiti tradizionali ed il M5S è più vicino alle loro istanze.

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Conclusa la campagna elettorale, si pone un interrogativo: quale ruolo avrà la Sicilia dopo il voto di domani?
 
Conclusa la campagna elettorale, si pone un interrogativo: quale ruolo avrà la Sicilia dopo il voto di domani? La solita «calata» dei leader nazionali, con al seguito la lunga corte di servitor cortesi locali, non ha portato nulla di nuovo. Anzi, nell’evidenziare antichi mali della nostra terra da noi ben conosciuti e mai risolti, abbiamo dovuto constatare come il quadro politico nazionale sia così avvelenato da lasciare poche speranze che qualcosa per noi cambi. Ci sono stati più insulti che proposte.

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Missione compiuta dal Città di Regalbuto che compie un altro miracolo battendo l’Hybla Mayor. Un finale di stagione da sogno per la giocatrici di pallamano che mettono a segno la quarta vittoria consecutiva, tutte conquistate nelle ultime giornate. Fino al 20 gennaio in pochi avrebbero scommesso in una risalita del Città di Regalbuto nella classifica di A2, ma con uno scatto d’orgoglio l’impossibile è diventato realtà.Contro l’Hybla è stato un monologo del Città di Regalbuto deciso, arrabbiato, compatto e che non ha lasciato nulla al caso. Trascinate dalla Nencu le giocatrici regalbutesi giocano bene e si divertono grazie anche ad una difesa arcigna ed una seconda fase eccellente. Dopo venti minuti la gara si poteva già considerare chiusa con il Città di Regalbuto sul 10-4. In cattedra, a questo punto, salgono Denise Spada in porta e la sorella Marika decisiva in contropiede. Cannavò, Di Dio, Ferrera Ferrigno e Dovile hanno fatto il resto. Match senza storia anche nel secondo tempo con il Città di Regalbuto che arrotonda il risultato sul 27-12. “Bellissimo poker finale” ammette il presidente Vittorio Di Benedetto che prosegue: “queste ultime quattro vittorie consecutive dimostrano la forza di questa squadra”. E c’è tempo anche per esprimere rammarico per quei sei punti di penalità definiti ingiusti dal presidente secondo cui “oggi saremmo qui a parlare di play off”. La realtà invece dice che il Città di Regalbuto dovrà salvarsi con i play out contro lo stesso Hybla Mayor e Don Luigi Sturzo.

“Visti gli atti di gara, constatato che la Società ASD Tarblitz Enna ha inserito in distinta due giocatrici con la qualifica di “Libero”, di cui uno nato nel 1990 ed il 2 libero nato nel 1988, non rispettando così quanto disposto dalla circolare di indizione del Campionato di 1° Divisione femminile, che prevede la possibilità di utilizzo del 2° libero solo in quanto nato nel 1994 e successivi , ASD Meeting - ADP Tarblitz Enna del 19.01.2013 ,  ADP Tarblitz Enna - ASD Kentron Volley Enna del 26.01.2013.” Inizia così il comunicato del comitato provinciale della Fipav di Enna che ha deciso di omologare le due gare con il punteggio sfavorevole per la società Tarblitz di Enna, a favore delle società Meeting Troina e Kentron Enna le. Tarblitz così viene penalizzata di sei punti in classifica e viene affiancata dalla Kentron Enna che però ha una partita da recuperare in meno. Un vero e proprio colpo di scena che in pratica si traduce in una classifica che vede Kentron Enna di Tino Pregadio al quarto posto ma con una partita da recuperare,mentre il Tarblitz scende al quinto posto in piena zona play out. Intanto sabato e domenica scorsa si sono giocate le gare dell’ultima giornata di andata del campionato di prima divisione femminile nelle quali le squadre favorite alla corsa verso la promozione hanno tutte vinto. A Regalbuto,domenica sera la Kentron ha vinto facile contro l’Ameselon , la quale sembra aver  tradito le aspettative dei dirigenti perdendo oramai tutte le partite ma quel che è peggio dimostrando di non saper interpretare a fondo ogni partita. Sempre domenica sera la capolista Polisportiva Armerina ha vinto facile contro il città del grano Raddusa così pure la Lupo Mobili Agire contro il Meeting Troina e la Tarblitz che vince a Pietraperzia. Tutte le gare sono terminate con il punteggio di tre a zero. In classifica con 21 punti la polisportiva Armerina, segue il Meeting e e Lupo Mobili a 15 ma con quest’ultimi che devono recuperare una gara,Kentron Volley e Tarblitz a nove punti ma , come dicevamo , con il Kentron che ha una gara in meno da recuperare. Che dire dunque. Il campionato di prima divisione femminile sabato prossimo osserverà un turno di riposo e alla ripresa certamente sarà ancora più avvincente assistere alla lotta per entrare nelle prime quattro dalla quale sono oramai escluse Città del grano Raddusa e Ameselon Regalbuto.

La coalizione di centrodestra vince con quasi il 33% e ottiene tutti i 14 seggi del premio di maggioranza. Sei seggi al Movimento 5 Stelle, quattro al Pd, uno al Megafono.
In Sicilia la coalizione di centrodestra, che vince con quasi il 33%, ottiene tutti i 14 seggi del premio di maggioranza: nessuna delle liste alleate, infatti, ottiene il 3%. Con quasi il 30% dei consensi al Senato, il Movimento Cinque Stelle conquista 6 seggi. Al centrosinistra vanno gli altri 5 seggi: 4 al Pd e uno alla lista Megafono.

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La ripartizione dei 52 seggi delle due circoscrizioni, occidentale e orientale: 17 in totale al Pd, 16 al Movimento 5 stelle, 11 al Pdl.
I 52 seggi nelle due circoscrizioni della Camera in Sicilia 1 (Palermo, Trapani, Agrigento, Caltanissetta) e Sicilia 2 (Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa) sono così ripartiti: Sicilia 1: 5 al Pdl (Angelino Alfano, Saverio Romano, Dore Misuraca, Gabriella Giammanco, Alessandro Pagano); 1 a Fratelli d’Italia (Giampiero Cannella); 8 al Pd (Pierluigi Bersani, Magda Culotta, Angelo Capodicasa, Luigi taranto, Marco Causi, Davide Faraone, Daniela Cardinale, Teresa Piccione.

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