NICOSIA. Il rivestimento della cuspide che dovrebbe essere collocata sul campanile quattrocentesco della cattedrale di San Nicola di Nicosia non è conforme a quello autorizzato nel 2004, così l'ufficio tecnico comunale ha ordinato la sospensione cautelare dei lavori.
La copertura che si stava realizzando, grandi tessere di polimero plastico dai colori sgargianti che dovranno sostituire la copertura di cotto smaltato, sarebbe il frutto di una variante di progetto, decisa nel 2015 dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Enna. Il progetto era stato approvato in sede di conferenza di servizio. Ma a luglio del 2015 la soprintendenza ha disposto una variante stabilendo che la copertura si realizzasse con scandole di poliuretano. Così ora la sospensione cautelare dei lavori, disposta con ordinanza, per evitare danni irreversibili alla cuspide che era stata abbattuta da un fulmine nel 1962.Sulla vicenda Leandro Ianni, presidente regionale di Italia Nostra, ha presentato un documento esposto contestando le scelte operate. «Noi di Italia Nostra non possiamo non chiederci come mai si sia potuta concepire, progettare e realizzare una soluzione del genere. Una cuspide - si legge nell'esposto - rivestita con scandole di materiale plastico dai colori vivacissimi: uno strano oggetto architettonico che andrebbe bene per un parco giochi. Per un ludico edificio postmoderno. Mai per il progetto di restauro di una chiesa romanica del 1300. L'ennesimo lavoro pubblico relativo ad un bene di valore storico, collettivo, all'insegna dell'opacità e del
pressappochismo».