Complesse verifiche dei carabinieri a Pasquasia In evidenza

Aprile 04, 2014 3465

Proseguono nell'area dell'ex miniera Pasquasia le verifiche dai carabinieri del Nucleo investigativo comandato dal capitano Michele Cannizzaro. I militari dal giorno del sequestro stanno controllando tutto il materiale, il metodo di stoccaggio, le quantità presenti sia per quanto riguarda l'amianto, sia per le altre sostanze pericolose e i rifiuti speciali che devono essere eliminati dall'area. Verifiche complesse che procedono di apri passo con i riscontri sui documenti sequestrati sia presso la "1 Emme" società aggiudicataria dei lavori di bonifica, sia presso le subappaltatrici, che presso i centri di smaltimento dei materiali pericolosi. In sostanza i militari devono ricostruire tutto il percorso delle sostanze già smaltite per verificare se parte possano essere finite nei circuiti illegali del traffico di sostanze pericolose e se le operazioni di trattamento e smaltimento fino ad oggi effettuate rispondono alle norme di legge. ( fonte Sicilia.it)


La documentazione cartacea sequestrata riguarda bolle di accompagnamento dei materiali, di trasporto e conferimento nei centri autorizzati, per capire se sono stati commessi illeciti e a chi questi sono eventualmente imputabili. Intanto i 4 camion carichi di amianto che erano stati individuati in un capannone di Catania, dopo avere scaricato l'amianto nuovamente nell'area di Pasquasia sono stati svincolati. I grossi mezzi non sono stati sequestrati. I tecnici devono adesso esaminare l'amianto per accertare se questo, prima di essere prelevato da Pasquasia, caricato sui camion e trasportato fino a Catania era stato sottoposto ai trattamenti prescritti per impedire la dispersione delle fibre nell'aria e nell'ambiente. Alla luce dell'inchiesta dei carabinieri coordinata dalla Dda nissena che ha portato ad oltre una decina di avvisi di garanzia per traffico illecito di rifiuti e frode in pubblica fornitura, appare poco probabile che tutto sia partito da un "casuale controllo" su un camion a Leonforte. Probabilmente i carabinieri avevano già il sospetto che parte dei materiali di Pasquasia che avrebbero dovuto essere smaltiti, seguissero percorsi non chiari.

Ultima modifica il Giovedì, 22 Maggio 2014 13:22