E' notorio che il nostro blog ha da sempre espresso il dissenso a "privatizzare" gli impianti sportivi di proprietà del comune di Regalbuto. Abbiamo motivato questo dissenso ritenendo che gli impianti della Cittadella dello Sport , secondo il nostro modesto parere , sono una risorsa soprattutto in termini sociali alla luce del fatto che la richiesta di sport che proviene dalla famiglie è piuttosto alta nel nostro territorio. Dare ai privati un impianto può significare un aggravio dei costi alle società sportive che vorrebbero utilizzarlo per i propri scopi che si riflette sul rincaro delle spese per le famiglie , dato che come si sa le società sportive non ricevono più contributi. Questi contributi fino ad ora si era detto provengono dall'Ente Comune nell'utilizzo gratuito dei propri impianti . A Regalbuto il fatto che siano stati cancellati i due campi di calcio, unici impianti all'aperto dopo quelli inutilizzati della cittadella dello sport, che rappresentavano lo sfogo naturale e gratuito per le decine di ragazzi che li utilizzavano , ha fatto si che la richiesta di impianti al coperto abbia subito un'impennata che ha avuto come conseguenza il super affollamento nell'uso dell'impianto fino a tarda sera , con un aggravio dei costi energetici. Non è di colpe che vogliamo parlare ma è realistico pensare che i costi derivati dalla richiesta di uso dell'impianto da parte di altre società sportive peseranno , alla luce del fatto che la società sportiva che gestisce l'impianto dovrà far fronte al pagamento del gas,acqua e luce e della manutenzione ordinaria oltre a quelli per la pulizia. E dunque è legittimo chiedere un corrispettivo adeguato. Del resto non aver inserito nel regolamento comunale un "costo sociale" oltre il quale non si può richiedere dal concessionario fa si che le cosiddette tariffe sono da considerarsi libere. Ma vabbè è andata così , sono scelte operate dall'amministrazione comunale , rispettabili , e per tre anni , fino a tutto il 2019, chiunque andrà a governare il paese dovrà affrontare la realtà dei fatti. Ma si può ovviare a questa situazione. ? Del resto dato il grande silenzio e le mancate posizioni da parte dei partiti , movimenti e opinionisti ci fa pensare che siamo gli unici don Chisciotte dell'argomento . Ma almeno abbiamo il coraggio di dire ciò che pensiamo.La soluzione secondo noi passa solamente dal fatto che bisognerà per forza mettere mano ad un riordino nell'uso delle palestre scolastiche e degli impianti all'aperto e non solo nelle palestre ma anche in quei luoghi adibiti a palestre e mai considerati. La domanda è : quale tipo di sport o attività sportiva si potrà effettuare in questo o in quell'impianto sportivo e non e nella cittadella dello sport ? Bella domanda.
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