Politica. Il Ministro degli Esteri Moavero in Libia. In evidenza

Luglio 08, 2018 458

 Migranti ma non solo nel viaggio lampo a Tripoli del ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi che sabato ha incontrato a Tripoli il presidente del Consiglio presidenziale Fayez Al Serraj, il viceprimo ministro Ahmed Maitig, il ministro degli esteri Mohammed Taher Siyala e il presidente dell'Alto Consiglio di Stato Khaled Al Meshri. Nel corso dei colloqui le autorità libiche hanno confermato la volontà di proseguire e rafforzare il partenariato strategico con l’Italia che è l’unico Paese Ue ad avere un’ambasciata aperta in Libia.Il presidente Serraj e il ministro degli Esteri Siyala hanno ribadito la volontà di riattivare il trattato di amicizia e cooperazione firmato nel 2008 dall’ex premier italiano Silvio Berlusconi e da Muammar Gheddafi. L’accordo prevedeva tra l’altro la costruzione di un’autostrada litoranea di 1700 km dal confine tunisino a quello egiziano sul tracciato della via Balbia dal costo di 5 miliardi di dollari in 20 anni. La partnership strategica sul piano economico è vista dal nostro ministro degli Esteri Moavero come elemento essenziale per «contribuire in maniera decisiva alla stabilizzazione della Libia». Moavero ha inoltre auspicato «un rilancio che possa conferire una nuova dimensione a un partenariato economico bilaterale sempre più strutturato e moderno, incentrato su settori strategici e fondato su un’efficace collaborazione tra settore pubblico e privato».Nel corso dei colloqui il responsabile della Farnesina ha anche sollevato la questione dell’immigrazione riscontrando una certa disponibilità a discutere l’apertura di centri di smistamento per migranti in arrivo nel Paese e attivare quei meccanismi di rimpatri volontari assistiti (ma finanziati non solo da Italia e agenzie Onu ma anche dalla Ue) che hanno dimostrato di funzionare bene consentendo finora il rimpatrio di circa 28mila migranti economici.

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