Tutti pazzi per Kolinda. In evidenza

Luglio 17, 2018 779

Più di 11 milioni di spettatori nel nostro paese hanno assistito  alla finale del Campionato Mondiale di Calcio. Per molti italiani, l’88% secondo un sondaggio del Corriere.it, la fine della favola della nazionale che avrebbero voluto sul tetto del mondo: la Croazia, battuta da una Francia indubbiamente più attrezzata. Le immagini, come prassi in occasione di eventi dalla portata globale come quello in diretta da Mosca, rimbalzano tra il campo e la tribuna, indugiando sui volti delle personalità ospiti;  ovviamente, la maggior parte degli obiettivi erano puntati sulla presidentessa croata Kolinda Grabar-Kitarovic che ha abbracciato e baciato ad uno ad uno i suoi giocatori con addosso la maglia della Croazia. Già durante tutto il percorso mondiale dei suoi ragazzi aveva attirato l’attenzione dei media avendo deciso di smettere i panni istituzionali per vestire quelli, più consoni alla situazione, della supporter. Maglia della nazionale quindi, al posto di un più sobrio tailleur, e tifo indiavolato. Non avrà meravigliato affatto dunque la rinuncia all’etichetta istituzionale della quale , suscitando un’indubbia simpatia probabilmente globale, si è resa protagonista al termine del match.Al triplice fischio infatti, durante la premiazione sotto un diluvio cornice inedita per la manifestazione estiva, Kolinda Grabar-Kitarovic si è lasciata andare ad abbracci sinceri e particolarmente calorosi verso tutti i protagonisti della partita, senza fare sconti o differenze di bandiera. Calciatori sia croati che francesi appena usciti dal campo, riserve, arbitri, dirigenti Fifa, passanti occasionali. Un abbraccio affettuoso e un sorriso per tutti.

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