Secondo i dati forniti da Openpolis relativi alle spese dei Comuni sulla protezione civile , nel 2021 il Comune di Regalbuto ha speso 1397,05 eu , vale a dire 0,21 centesimi pro capite. Il Comune di Enna ha speso 210210.02  ( 8,14 pro capite) , Agira 24824.6 ( 3,21 pro capite), Catenanuova ha speso 5662.53 ( 1,25 pro capite) , Centuripe 3294 ( 0,64 pro capite)  . I recenti eventi climatici estremi che hanno colpito l’Emilia-Romagna hanno riaperto il dibattito sulle azioni preventive che possono essere messe in campo per limitare gli effetti di questi fenomeni. Il sistema che si occupa di questi aspetti è il servizio nazionale della protezione civile al quale contribuiscono una pluralità di soggetti, sia di livello nazionale come il presidente del consiglio dei ministri, che territoriale, come i presidenti delle regioni. Anche i comuni ne fanno parte, con un ruolo minoritario rispetto ad altri, con uscite che vengono poi contabilizzate nei bilanci. Ma di fatto è proprio  L’amministrazione comunale  la prima chiamata ad intervenire per gestire le calamità naturali, essendo la più vicina alla popolazione. Il sindaco in particolare ha l’incarico di coordinare i soccorsi seguendo piani prestabiliti. Ma è solo uno degli enti che collaborano a questo sistema: altri livelli governativi entrano in gioco nel momento in cui le risorse messe a disposizione dai comuni risultano insufficienti per la gestione dell’emergenza. 

Queste attività vengono contabilizzate all’interno della voce specifica sulle spese per la protezione civile. Si comprendono le uscite per gli interventi sul territorio ma anche per il monitoraggio e la prevenzione e il volontariato. Non sono incluse tutte le spese relative alla ricostruzione e al ripristino delle strutture danneggiate che rientrano nella voce “interventi a seguito di calamità naturali” presente nella medesima missione. Gli eventi disastrosi dell'Emilia - Romagna , ma nel piccolo anche quelli accaduti di recente anche a Regalbuto , indicano che proprio dagli effetti causati dai cambiamenti climatici è necessario investire sulla protezione civile e soprattutto sulla prevenzione. 

fonte OPenpolis 

le foto non hanno bisogno di parole. Parlano da sole. Esse descrivono bene i drammi , le quotidianità , l'arte . l'ambiente e l'amore. L'amore di due giovani che si baciano sporchi di fango . I giovani che lavorano , aiutano cantando "romagna mia..." per rendere leggero il dramma di chi ha subito l'invasione dell'acqua. Felici però di dar forza alla loro Romagna. A loro , come ai tanti altri giovani che in quasi tutti i territori della nostra Nazione , si trovano a spalare fango il nostro GRAZIE ! 

La Giunta regionale ha approvato ieri tre nuove azioni di sostegno economico alle piccole e medie imprese e ai liberi professionisti siciliani. Le misure di aiuto, predisposte dall'assessorato all'Economia e dal dipartimento Programmazione, derivano dalla riprogrammazione di economie per complessivi 155 milioni di euro dal Po Fesr 2014/20 e dal Piano sviluppo e coesione (Psc) finanziato dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc).
 
Il primo intervento, dal valore di 70 milioni, prevede un incremento della dotazione finanziaria della Sezione speciale Sicilia del Fondo di garanzia per le pmi presso il ministero delle Imprese, per riattivarne l'operatività. Il Fondo, con il sostegno della Regione, potrà di nuovo assicurare gli investimenti o i progetti di sviluppo aziendale fornendo risorse per le garanzie dirette e le controgaranzie nelle operazioni finanziarie delle aziende.
 
La seconda misura deliberata dal governo regionale prevede l'assegnazione di 65 milioni di euro all'Irfis, finalizzati allo scorrimento delle graduatorie dei beneficiari di aiuti per l'emergenza Covid-19. Fino a oggi la Regione, attraverso il proprio istituto finanziario, ha assegnato prestiti fino a 100 mila euro per contenere le sofferenze delle imprese siciliane. Il nuovo stanziamento, derivante da economie del Psc, consentirà di estendere la platea degli operatori che accederanno ai finanziamenti.
 
Infine, un sostegno da 20 milioni di euro viene destinato dal governo regionale alla patrimonializzazione dei Consorzi di garanzia collettiva fidi (Confidi). L'intervento segue le interlocuzioni fra le rappresentanze di categoria e l'assessorato all'Economia e guarda al rafforzamento degli organismi di facilitazione del piccolo e medio credito per far fronte alle esigenze finanziarie di operatori, liberi professionisti e partite Iva indebolite dall'attuale congiuntura economica.

ANSA) - PALERMO, 18 MAG - Nel trentesimo anniversario delle stragi mafiose d'Italia la fondazione Falcone dedica il prossimo 23 maggio a tutte le vittime, in special modo alla piccola Nadia Nencioni, assassinata con l'intera famiglia il 27 maggio del 1993 nella strage dei Georgofili a Firenze. Il titolo della commemorazione della strage di Capaci infatti, "Il tramonto si avvicina" è tratto dall'ultima poesia che la bambina scrisse in ospedale, lo stesso componimento che ha ispirato il codice dell'operazione della cattura di Matteo Messina Denaro lo scorso 16 gennaio. Martedì prossimo si ricorderanno con Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro insieme a Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, anche tutte le altre vittime delle stragi del 1993.
    E' proprio dalla cattura di Messina Denaro che Maria Falcone, presidente della fondazione Falcone, avvia la riflessione sul bilancio di questi ultimi trent'anni di impegno: "Abbiamo incontrato migliaia di giovani nelle scuole di tutta Italia in questi anni, ogni giorno penso e sono grata alle insegnanti per il lavoro instancabile di cura nei confronti della memoria dei fatti di allora e della promozione di un nuovo modello di società della giustizia e della fiducia, al contempo sono però consapevole che non basta ancora, non è sufficiente", afferma.
    "La cattura del boss Messina Denaro rivela un'ampia porzione della società disposta ad aiutare i mafiosi, al Sud come al Nord, persone e professionisti consapevoli di fare affari con i boss e coi complici, a chiedere loro favori. - aggiunge - Oggi più che mai quindi serve agire nella comunità, perché contro la mafia non basta la legalità ma servono anche cultura, passione e impegno, sperimentando nuovi linguaggi e nuove forme di aggregazione civile, unendo le istituzioni e le imprese in questa nuova stagione della consapevolezza. Dobbiamo vincere la mafia, non soltanto contrastarla, restando lontani dal personalismo ed essendo di esempio, per coraggio e fantasia, restando autonomi". (ANSA). 

A Regalbuto ieri lo Sport ha vissuto una domenica diversa . Il palazzetto dello sport ha ospitato la finale territoriale di pallavolo femminile under 17 alla quale si erano qualificate Meeting Troina, Kentron Enna, Naf Nicosia e la Scuola di Pallavolo Regalbuto. Quattro squadre che fin dal mattino hanno disputato le semifinali e poi nel corso del pomeriggio le finali alla presenza di un numeroso pubblico . Un pubblico formato per lo più da genitori i quali , nonostante le incerte condizioni del tempo, hanno voluto fare un "giro" nel centro della città e si sono fermati a pranzare in uno dei ristoranti assieme alle loro ragazze. Il Torneo dei Laghi è stato organizzato dal Comitato territoriale Acsi Enna e dalla società sportiva ospitante Pallavolo Regalbuto. Quattro squadre dunque al via al mattino  con il sestetto di Regalbuto che ha avuto la meglio su Naf Nicosia , a seguire kentron Enna ha battuto le promettenti ragazze di Troina. nelle finali pomeridiane per il terzo e quarto posto Naf Nicosia si è imposto al tie-break su Meeting Troina e poi l'attesa finale per eleggere la squadra regina vincitrice del campionato. In campo Kentron Enna contro Regalbuto . Fin da subito le ragazze di Enna hanno mostrato la maggiore condizione fisica imponendo il loro gioco senza lasciare spazio alla reazione delle padroni di casa . Due a zero il risultato finale meritatamente ottenuto dalle ragazze di Tino Pregadio. nel corso delle premiazioni la presenza dell'assessore allo sport Maria Rita Bonina e del Vice Sindaco Giuseppe Privitera ha preceduto i saluti. Il commento di Agostino Vitale : " Non posso che essere soddisfatto in tutti isensi. Il palazzetto dello Sport ha stupito i presenti i quali non conoscevano questa magnifica realtà che abbiamo nella nostra città. le quattro squadre hanno dato vita a una giornata di sport che resterà nei loro cuori , soprattutto perchè si sono affrontate con agonismo ma hanno fraternizzato. Ringrazio tutti dai dirigenti ai genitori , all'amministrazione comunale, a Cinzia la Bruna per le foto, a Campisi per le targhe , ai genitori e soprattutto - consetitemelo - alle ragazze che sono state le vere protagoniste. Acsi Enna sarà ancora presente con il prossimo torneo di tennis , di calcio a cinque e basket nelle strutture sportive del Piano Arena "

 " Quest'anno ricade il decimo anniversario dalla nascita del Centro per cani " Arca di Noè" di Regalbuto, fondato da Nuccio e Franca . Dieci anni durante i quali dall'Arca sono arrivati migliaia di cani randagi senza una casa. Abbiamo chiesto a Nuccio di ricordare questi dieci anni : In   realtà ne sono passati 25 di anni ! Ancora ricordo quegli Occhi di quell'anima buttata di lato in quella strada ancora agonizzante, uscì dalla macchina e lo soccorsi portandolo dall'unico veterinario che conoscevo,  ma fu troppo tardi. Ebbene sì, da allora ogni volta che che percorrevo quella strada, lo sguardo si posava lì dove soccorsi quel cane , ma per fortuna non ne vidi più agonizzanti, ma di vaganti si ! Di giorno , di sera, con la neve, con la pioggia affamati e da lì presi l'abitudine che tutt'ora mi porto dietro, cioè scatolette come cibo e pipette per i parassiti. Ormai le persone sapevano che se c'è un cane che stava male o una cucciolata da dare, la porta di Nuccio e Franca era sempre aperta. La casa era troppo  piccola per tutti i randagi che ci portavano ,per mia sorella Franca era diventato un impegno che non gli permetteva più di vivere la normale quotidianità e quindi serviva spazio  e fu così che pensai a un rifugio dove poter ospitare in sicurezza queste anime, dove ci potesse essere la presenza di un veterinario e quindi  potevamo curarli , vaccinarli, dove potevamo  fare un bagno caldo e quindi ripulirli , spucciarli e poter dare quell'amore che solo in una casa e con i giusti strumenti si potesse fare. Fu così che nacque L' Arca di Noè un rifugio ormai sinonimo di qualità, che ha trovato casa a migliaia Anime cani e gatti, un organizzazione che con i propri mezzi di soccorso a riempito tantissime piazze siciliane, assistendo Le Asp per le microcippature e affiancando le associazioni per le giornate di sensibilizzazione,  è stata scelta dal C.S.M. provinciale ( centro salute mentale) per fare dei progetti di inserimento al lavoro, e una struttura lider per standard strutturali  e qualitativi , un rifugio dove il benessere animale và messo al primo posto. Nuccio Spitaleri che è anche il presidente dei rifugi riuniti Sicilia (associazione di categoria) insieme alla moglie Mariangela sono i gestori e quindi il riferimento del rifugio , Ma sono circondati da una famiglia che amano e vivono da sempre con degli animali e immersi nella natura. L'immaginazione del nostro futuro lo potrei descrivere con tre C Curare ,coccolare , casa . ( Prenderci cura ,riempirli di coccole per poi trovargli una famiglia).

Oggi, 9 maggio ricorre la giornata Giornata in memoria delle vittime del terrorismo. Non può passare sotto silenzio il martirio di Aldo Moro politico italiano della Democrazia cristiana, più volte presidente del Consiglio, sequestrato e poi ucciso dai terroristi delle Brigate rosse trentotto anni fa, a Roma. Il 9 maggio 1978 in via Caetani, fu ritrovato il suo corpo nella Renault rossa. Quella foto ha fatto il giro del mondo. Nel 2007 il Parlamento italiano ha riconosciuto il 9 maggio "Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice".

La Repubblica italiana con la Legge 4 maggio 2007, nr. 56 riconosce il giorno 9 maggio, anniversario dell’uccisione dell’Onorevole Aldo Moro, quale “Giorno della Memoria” delle vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice. La giornata è stata istituita per ricordare e tributare il riconoscimento del Paese alle vittime nonché il sostegno morale e la vicinanza umana alle loro famiglie. Sono considerati vittime del terrorismo i cittadini italiani, stranieri o apolidi, deceduti o feriti a causa di atti terroristici avvenuti nel territorio nazionale, e i cittadini italiani deceduti o feriti per atti terroristici avvenuti in territorio extranazionale. Si è trattato di una lunga scia di sangue che ha attraversato quasi 40 anni della nostra storia patria. Molti martiri sono appartenuti alle Forze dell’ordine (60 addirittura ipoliziotti), così come magistrati, giornalisti, personaggi politici e semplici cittadini, morti a causa della follia eversiva di feroci assassini. La giornata è anche espressione di un sostegno morale e di vicinanza umana alle famiglie di chi ha subito tali eventi drammatici. Per dirla con Giorgio Napolitano: "Quel che più conta è scongiurare ogni rischio di rimozione di una così sconvolgente esperienza vissuta dal paese, per poter prevenire ogni pericolo di riproduzione di quei fenomeni che sono tanto costati alla democrazia e agli italiani."


È appena tornato dall’Islanda dove ha ritrovato se stesso e realizzato, con la propria famiglia, un altro dei suoi numerosissimi sogni.

«È un luogo straordinario, come pochi, anzi unico…”

Sono finiti i tempi in cui correva e raddoppiava o triplicava il lago di Pergusa. Purtroppo un ‘operazione al tendine non è andata come doveva.

«Fidati, tornerò a correre…»

Il problema è proprio questo, guai se si mette una cosa in testa. Personaggio cocciuto, testardo ma intelligente, pioniere, estremamente brillante. In pochi anni ha conseguito una laurea magistrale col massimo dei voti, due master ed è in graduatoria per insegnare.

«Devo superare la mentalità fordista del mondo che mi circonda. Forse, allora, le mie aspirazioni troveranno spazio».

Parliamo di Alba Presente…

«Di fatto è il mio secondo romanzo, un sequel di Unikuore pubblicato nel 2011 ma, a distanza di dodici anni, prende una strada diversa pur mantenendo intatti alcuni personaggi».

Qualche dettaglio in più…

«Descrivo, attraverso due militari, un uomo e una donna, l’esperienza del sogno e della coscienza. In un romanzo non si può fare altro che far vestire i panni dei personaggi principali a qualcuno di tangibile ma, nel contempo ho creato una storia parallela dove anche l’autore ha una parte. Si chiama metaromanzo ed è una cosa che cerco di fare sempre meglio… Il titolo, Alba Presente, è stato deciso, poco prima della pubblicazione. Per anni è rimasto dentro un file word intitolato R2 (romanzo due). Stava però passando troppo tempo, era arrivato il momento di chiudere quella vicenda e così, durante le pause lavorative, l’ho pian piano completato».

Chi è Federica Farina?

È una collega sensibile e preparata. La mia proposta di collaborazione è stata accolta con entusiasmo e uno dei capitoli del libro più belli è proprio il suo, una riflessione sul ruolo della donna e sull’essere donna nella vita e nella società prendendo spunto da un nonno spirituale e affettuoso e dalla vita militare, alter ego della vita “normale”, che ognuno di noi combatte ogni giorno».

Hai dedicato il libro a Enzo e Alfio…

«Mio padre e il suo miglior amico, il professore Alfio Torrisi, recentemente scomparso dopo una lunga malattia. Sono stati entrambi un veicolo di dottrine e insegnamenti e sono felice di averli avuti accanto nel corso della mia vita. Nonostante idee diverse dal punto di vista politico, sono stati il simbolo di un amicizia autentica, come poche ormai e questo, fin da bambino lo comprendi e ne fai col tempo una religione».

Alba Presente è in libreria già dal 24 aprile ma è anche acquistabile online in tutti gli store dedicati ai libri.

Grazie Gaetano e buon salone del libro 2023.

«Grazie a te e un abbraccio a tutti…»

 

Nella foto Gaetano Amoruso e Federica Farina che ha scritto uno dei capitoli del romanzo.

La Gara Nazionale di Robotica si è svolta a Vicenza dal 19 al 22 aprile, organizzata dall’ITIS “A. Rossi”. Le squadre arrivate da tutta Italia, 8 categorie + 40 scuole + 900 persone, si sono confrontate in un’intensa tre giorni di prove nell’ambito della competizione Robocup Junior Academy 2023, in cui studenti degli istituti superiori si sono confrontati in diverse competizioni con robot costruiti e programmati da loro. Diverse le categorie previste: Rescue Line, Rescue Maze, OnStage, Soccer.

 Notevole la soddisfazione dei ragazzi, dei docenti tutor Luciano Mario e Ida Messina, la nostra squadra della categoria Rescue Line, composta dagli studenti Cardaci Nicolò, Grasso Gaetano, Cocuzza Andrea, Marrano Dario, si è classificata 20° su un totale di 80 squadre partecipanti. Ottima performance anche per le altre 2 squadre del nostro Istituto che sono state impegnate nelle competizioni della Rescue Line (Chianetta Gaetano, Messina Lorenzo e Palazzo Erika) e della Rescue Maze (Bellomio Vincenzo, Salanitri Davide, Oliveri Davide e Manuele Gabriele) che hanno raggiundo  un ottimo risultato se si considera che  di fronte ai loro vi erano colleghi più grandi e più esperti.  I ringraziamenti per aver consentito ai ragazzi di vivere una indimenticabile esperienza sono per il Dirigente Scolastico prof. Serafino Lo Cascio e la DSGA Marianna Costa. Ma anche a coloro che hanno contribuito a ra raggiungere questi risultati :   Il Sindaco ed il Comune di Regalbuto, la società SOAPLAST, l’azienda Agricola di Cardaci Angelo, la ditta M.M. Elettrica Impianti, la www.linecolor.it, per il contribuito dato per la partecipazione all’evento.

E' "ritornato in edicola" il quotidiano storico della Democrazia Cristiana : il Popolo. In vista del XX° Congresso del partito di De Gasperi, il Popolo è uscito in edizione on line  con la pubblicazione di spunti di riflessione tematici che saranno discussi il 6 e 7 Maggio prossimi dai gruppi di discussione prima della elezione del nuovo segretario nazionale. Uno di questi temi che oggi pubblichiamo è senza dubbio quello che riguarda la questione aperta tra " Scelte politiche e principi" , vale a dire  il possibile conflitto tra principio della fratellanza universale e la tutela delle solidarietà comunitarie. L’ultimo esempio viene dal rilievo che l’Unione Europea ha mosso all’Italia per aver posto come condizione dell’accesso al “reddito di cittadinanza” un periodo minimo di residenza in Italia da parte di immigrati da altri paesi dell’Unione. A firma del Presidente Nazionale della Dc - Renzo Gubert - 

" Il collega Ambrosini in un editoriale di Avvenire condanna ogni diversità di trattamento tra italiani e altri immigrati, in nome di una solidarietà universale doverosa. Il principio del periodo minimo di residenza e/o di cittadinanza viene di norma applicato anche per altri diritti, in relazione ad es. all’accesso all’edilizia pubblica, al diritto di voto politico, all’accesso a determinate professioni, come quella militare.

E’ impedito a un cristiano che voglia essere coerente con i suoi principi riconoscere l’opportunità di diversi livelli di solidarietà a seconda della “prossimità” sociale, della condivisione di una medesima appartenenza sociale, di comunità politica, di comunità culturale? Come è ritenuto normale un livello di solidarietà elevato tra i membri di una famiglia o tra i membri di un gruppo di parentela o di amicizia, perché non sarebbe normale una maggiore solidarietà tra i membri di una medesima comunità politica (da quella comunale a quella continentale) rispetto a chi non vi fa parte? Il problema semmai sta nella portata delle differenze di solidarietà, non nel fatto che possano esistere. Come allora comporre con ciò il principio della fratellanza universale?

Un’altra questione da approfondire è quella che il mondo cattolico, anche in questo caso espresso con insistenza dal giornale Avvenire, prospetta in merito all’aggressione armata russa nei confronti dell’Ucraina. Il principio evangelico del “porgere l’altra guancia” se qualcuno ti colpisce porta a considerare poco coerente il difendersi da un’aggressione con le armi.

Escludendo la difesa con armi di distruzione di massa, come le bombe nucleari, perché con effetti  non proporzionati al bene da difendere, è impedito a un cristiano che voglia essere coerente con i principi evangelici usare la violenza armata per difendersi? Certamente deve operare per la pace, ma questo deve comportare di non aiutare con armi chi è aggredito? I partigiani cattolici che usarono la violenza per contrastare l’occupazione nazista durante la II guerra mondiale furono incoerenti?

E si potrebbero approfondire anche altre questioni, come ad esempio quella del diritto di emigrare ovunque uno desideri, a prescindere dalle ragioni.

Un partito politico ha un compito specifico, quello di trovare soluzioni razionali tenendo conto delle complessità. La tentazione di prendere una frase evangelica e farne criterio di azione politica esprime una concezione integralista, una scorciatoia che può sembrare migliore di quella più faticosa dell’elaborazione del pensiero sociale, cui sono chiamate istituzioni culturali, associazioni e anche i partiti.

Così è accaduto all’inizio dell’era moderna con la giustificazione del prestito con interesse, superando il principio della gratuità del prestito. Così è accaduto con la giustificazione del profitto e della libera concorrenza superando le regole medievali delle corporazioni. Così è accaduto nel XIX e XX secolo giustificando il metodo democratico, superando il principio di autorità, che decide secondo verità e per il bene di tutti.

La Democrazia Cristiana non è chiamata a posizioni integraliste, ma a sviluppare posizioni  fondate su conoscenze razionali frutto delle scienze e della riflessione dei vari soggetti sociali che fanno riferimento al cristianesimo, all’umanesimo cristiano. Basti pensare all’approccio di Jacques Maritain in “Umanesimo integrale”. Perché non dedicare una parte del Congresso anche a questo? " 

 

Renzo Gubert

Presidente del Consiglio Nazionale DC

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