Un po' tutti abbiamo saputo e forse visto su facebook il corteo dei genitori e degli alunni che si è svolto ad Agira .Circa un migliaio tra bambini, genitori e docenti hanno affollato le strade di Agira, per protestare contro l’immobilismo dell’amministrazione riguardo i disagi (ma non solo quelli) che sta vivendo il mondo della scuola locale. La pacifica (ma rumorosa) sfilata è partita da piazza Europa, passando dal quartiere di Santa Chiara e da piazza Garibaldi per poi concludersi di fronte al municipio, dove alcuni studenti hanno affisso diversi cartelloni appositamente preparati. Una comunità che si è mossa per difendere i propri diritti. Non è la prima volta che ciò accade ad Agira. Non è di scuola però che vorrei parlare né voglio entrare nel merito sia della protesta che delle ragioni degli amministratori. Le domande che mi sono posto e che mi hanno fatto riflettere sono le seguente : “ A Regalbuto siamo una comunità unita ? “ Riusciamo ciò a difendere da soli , senza il filtro di partiti,movimenti etc. ciò che consideriamo i nostri diritti ? Di fronte a eventuali diritti calpestati che riguardano l'intera comunità come reagiremmo? Gireremo le spalle come se il problema non ci riguarda oppure tenteremo di coinvolgere gli altri ? In passato ci sono episodi di protesta che hanno visto uniti o quasi i cittadini di Regalbuto? La nostra città è formata da una comunità unita ? Una comunità cioè che vada al di là delle divisioni (politiche,sportive, etcc) ma che al momento opportuno , quando cioè è necessario il coinvolgimento di tutti sappiamo unirci per difendere un diritto che riguarda tutti ? Spesse volte mi è capitato di sentir dire :” a me non riguarda....” oppure “ io sto bene così...” oppure ancora “ io so difendermi da solo...” oppure altre frasi simili che iniziano purtroppo con il termine IO....lasciando cioè agli altri il compito di farlo....
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