Articoli filtrati per data: Novembre 2024
Elezioni provinciali di secondo livello. A Enna già in moto i partiti politici.
C'è già molto movimento attorno alla prossima elezione provinciale di secondo livello , che riporterà nel palazzo della Provincia un Presidente e 10 consiglieri eletti tra i Sindaci e i consiglieri comunali della 20 città che fanno parte del territorio.
Il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, insieme all'assessore agli Enti Locali, Andrea Messina, ha firmato il decreto che fissa le elezioni per i Liberi Consorzi e le Città Metropolitane per il 15 dicembre 2024. Si tratta - come dicevamo - di elezioni di secondo livello, in cui non saranno i cittadini a votare, ma i consiglieri comunali e i sindaci, che eleggeranno i membri del consiglio provinciale e il presidente.
Potranno votare e candidarsi a consiglieri provinciali solo i sindaci e i consiglieri comunali attualmente in carica. L'eventuale cessazione della carica comunale comporterà la decadenza automatica dal ruolo di consigliere provinciale. Il presidente della provincia sarà eletto tra i sindaci della provincia il cui mandato scada non prima di 18 mesi dalla data delle elezioni, ciò restringerà di molto il numero dei Sindaci che potrebbero candidarsi . Il presidente resterà in carica per quattro anni e avrà la rappresentanza dell'ente, convocando e presiedendo sia il consiglio provinciale che l'assemblea dei sindaci. Inoltre, supervisionerà il funzionamento dei servizi e degli uffici e svolgerà le funzioni attribuite dallo statuto.
Il consiglio provinciale sarà composto dal presidente della Provincia e da un numero variabile di consiglieri in base alla popolazione residente: 16 consiglieri se la popolazione supera i 700.000 abitanti, 12 consiglieri per una popolazione tra i 300.000 e i 700.000 abitanti, e 10 consiglieri per popolazioni inferiori a 300.000 abitanti. Il consiglio rimarrà in carica per due anni.
Il nuovo ordinamento delle Province suddivide le funzioni del consiglio in fondamentali e non fondamentali. Le funzioni fondamentali includono: la pianificazione territoriale provinciale, la tutela e valorizzazione dell'ambiente, la pianificazione dei servizi di trasporto a livello provinciale, la gestione delle strade provinciali, la programmazione della rete scolastica, la gestione dell’edilizia scolastica, l'assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali, e il controllo dei fenomeni discriminatori sul lavoro e la promozione delle pari opportunità a livello provinciale. Le funzioni non fondamentali sono attualmente in fase di riordino. C'è, tuttavia, un dibattito in corso per tornare alle elezioni di primo livello, che consentirebbero ai cittadini di eleggere direttamente i propri rappresentanti provinciali, ripristinando il pieno diritto al voto e alla partecipazione democratica. Questa possibilità dipenderà dalla revisione della legge Delrio, la n. 56 del 2014, che ha introdotto una profonda riforma degli enti locali, ridisegnando il sistema delle province e istituendo le città metropolitane.
Le province sono state abolite più di dieci anni fa, e in tutto questo tempo non si è mai presa una decisione sul loro destino. Oggi le Province, o Liberi consorzi, sono dei contenitori vuoti, ed enti nel caos. Non è da meno la Provincia di Enna tant'è che sul ritorno della elezione politica dei rappresentanti locali si concentra l'azione dei partiti sia nel centro-destra che nel centro - sinistra, con i primi nomi di Sindaci candidabili. Intanto si intensificano le riunioni interne ai partiti come nel caso di NOI MODERATI , che di recente hanno fatto fatto appello alle formazioni di centro-destra per l'avvio del dialogo, e della NUOVA DEMOCRAZIA CRISTIANA Ennese che la prossima settimana riunirà i propri Commissari cittadini e i consiglieri comunali che hanno aderito al partito di Cuffaro per un primo approccio sull'argomento. Nel centro - sinistra , si fanno già alcuni nomi di possibili candidati a Presidente, ma nulla riesce a trapelare . Intanto è iniziata da parte di tutti la "caccia" ai consiglieri comunali non schierati politicamente . Il loro voto conta e diventa importante ai fini dei risultati finali del dopo 15 Dicembre.
Emozioni e tanto sport nel ricordo di Nino Zaia !
Una giornata ricca i significati e altamente emozionante quella vissuta domenica pomeriggio al palazzetto dello sport di Regalbuto. Una "due giorni" dedicata al compianto Nino Zaia, storico dirigente della Società sportiva Regalbuto di pallamano con trascorsi importanti anche ai massimi livelli. Un dirigente sportivo di grandissime qualità umane, andato via troppo presto e che i suoi amici e collaboratori di sempre, il presidente del sodalizio Pippo Timpanaro, il fautore della pallamano a Regalbuto il decano prof. Salvatore Avila, ma soprattutto le decine e decine di atleti che ha guidato e fatto crescere hanno voluto ricordare con un memorial da ripetere ogni anno. Sono stati circa 60 gli atleti e le atlete scesi in campo per onorare Nino persona perbene voluto bene da tutta la comunità. Si sono susseguiti video emozionanti, racconti e tanti aneddoti sul Nino Uomo e "papà" di tantissimi ragazzi che dal 1979 al 2007 hanno calcato i campi di tutta Italia. Ben quattro generazioni di giocatori, dirigenti e tecnici che hanno fatto la storia della pallamano ennese e siciliana con entrambe le formazioni maschile e femminile che, seppur sotto gestioni diverse, hanno disputato la massima serie nazionale. Palazzetto di piano Arena gremito in ogni ordine di posti con la famiglia di Nino al completo presenti la moglie Giusi, i figli Antonio, Francesco e Enrico e l'intero movimento sportivo regalbutese che ha voluto onorare una persona veramente perbene.
Federico Faggin al Wired Next Fest Trentino: “È inutile pretendere che il computer capisca, non capirà mai un tubo”
“L’intelligenza artifciale non ha la capacità di essere creativa. La vera creatività porta a ciò che non è mai esistito, va ben oltre la combinazione di ciò che già esiste. Se le chiediamo di riprogettare questo teatro, l'AI rimescola le sedie che trova nella stanza ma siamo noi che dobbiamo decidere se ci piace o meno come lo fa, ricordando che quelle sedie sono state ricavate da algoritmi che partono da dati creati da noi”. Scatta un applauso unanime quando Federico Faggin lo afferma, precisando poi che “il computer riconosce la correlazione tra simboli, ma non capisce ed è inutile pretenderlo, perché non capirà mai un tubo”.
PD Regalbuto. Assemblea pubblica su "Autonomia differenziata"
GRANDE PARTECIPAZIONE ALLA MANIFESTAZIONE “AMICI IN FERRARI”. GIORNATA DI SOLIDARIETA’ INSIEME AGLI AMICI SPECIALI.
Grande partecipazione di pubblico alla manifestazione che si è tenuta a Regalbuto nei giorni scorsi. Organizzata dall’associazione dei camionisti in collaborazione con Giuseppe Virzì (regalbutese doc da anni trapiantato in Australia) l’intera giornata è stata dedicata ad amici veramente speciali. Protagonisti tanti ragazzi e ragazze dell’associazione “Solidarietà e Futuro” ma anche altri ragazzi. Un sodalizio onlus che opera a Regalbuto da oltre 25 anni garantendo assistenza a persone diversamente abili.
L’associazione è stata fondata nel lontano 1997 dalla signora Cettina Arona che, insieme ad altri genitori di ragazzi speciali, decisero che era venuto il momento a Regalbuto di creare una nuova realtà che riunisse tutte le famiglie di diversabili e che pensasse concretamente al futuro dei propri cari.
Nel volgere di pochi anni l’associazione è riuscita ad accogliere sempre più famiglie e ragazzi, ma soprattutto tanti volontari, diventando un importante punto di riferimento sul territorio provinciale. Ecco quindi l’ennesimo evento con questo raduno di Ferrari che poi, insieme ai ragazzi hanno prima sfilato per il centro storico del paese e poi dato vita ad una serie di altri eventi che hanno reso la giornata particolarmente apprezzata dall’intera popolazione. “E’ stata una giornata di grandi emozioni per i ragazzi e anche per tutti noi che ci siamo impegnati ad organizzare la manifestazione – evidenzia Gaetano Schinocca presidente dell’associazione dei camionisti - un ringraziamento particolare a tutti quelli che hanno collaborato alla riuscita dell’evento, ai ferraristi provenienti da tutta la Sicilia, a Giovanna Di Pasquale capace di coinvolgere diverse famiglie che hanno aderito all’iniziativa che ci auguriamo possa avere un seguito anche in futuro”.
La DC si schiera a favore del diritto allo studio.
COGNOMI DI REGALBUTO . Gruppo I
COGNOMI DI REGALBUTO DALLA A ALLA Z
GRUPPO: I
IANNITELLO
Cognome poco noto in Italia; è diffuso solo in 12 comuni, in maggior parte siciliani; con piccoli nuclei è presente anche in Lombardia, Toscana, Piemonte, Liguria. In Sicilia è diffuso nelle province di Enna (comuni di Troina, Nicosia, Regalbuto) e di Catania (San Michele Ganzaria, Belpasso, Misterbianco)
Iannitello è una forma arcaica del nome di persona Giovanni, così come lo sono altri cognomi come Iannelli, Ianniello, Iannicelli, Iannella, ecc. Anche cognomi come Ianni, Ianne, Janni, ecc. derivano da modificazioni dialettali di forme contratte del nome Johannes o, come i primi, da forme aferetiche del nome Giovanni (da Giovanni – Gianni - Ianni- Iannello – Iannitello, ecc.)
Personaggi: Marco Iannitello (Palermo 2/6/1985), attore di cinema e tv; fra i suoi lavori: partecipazione alle fiction, Don Matteo 8, Il giovane Montalbano, Nero a metà, Alfredino, ecc.
IGNOTO
Cognome siciliano diffuso in circa 58 comuni di alcune regioni italiane; presente in Sicilia con il nucleo più consistente, si è diramato in altre regioni come la Campania, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Calabria, Lazio, Lombardia, ecc. In Sicilia è presente in molte province, Catania (Acireale, Catania, ecc.) Palermo (Palermo, Bagheria, ecc.), Ragusa, Messina, Siracusa, Trapani, Enna (Regalbuto).
Il cognome ha il significato di “non conosciuto” (di padre ignoto) ed era attribuito a bambini orfani e trovatelli da parte di enti non religiosi, così come era avvenuto per altri cognomi quali Diolosà, Diotallevi, Trovato, Esposito, Innocenti, Di Dio, D'Ignoto, ecc.
IMPELLIZZERI
Impellizzeri, molto diffuso in Sicilia, deriva da una alterazione, con l'aggiunta di “im”(prostetico), del cognome Pellizzeri che, a sua volta, deriva da soprannome legato al vocabolo “peliza”(pelliccia). Una prostesi è, infatti, l'aggiunta di una vocale o di una sillaba ad inizio parola. I capostipiti “pellizzeri” esercitavano il mestiere di pellicciai o appartenevano alla corporazione e confraternita dei pellicciai, o conciavano le pelli e commerciavano il cuoio o pellame, o fabbricavano abiti o mantelli di pelliccia.
Cognome conosciuto in molte regioni italiane: Sicilia, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio, Veneto, Toscana, Puglia, Calabria, Campania, ecc., è diffuso in circa 180 comuni. In Sicilia è frequente soprattutto nel Catanese (Catania, Aci Catena, Misterbianco, ecc.), nel Messinese (Milazzo, Antillo, Santa Teresa di Riva, ecc.), nell’Ennese (Enna, Leonforte, Regalbuto, Catenanuova, ecc.), nel Siracusano (Siracusa, Ferla, Augusta, ecc.), nel Trapanese (Alcamo, Trapani, Erice, ecc.)
Riferimenti storici e personaggi - Una famiglia Pellizzeri, nell'idioma siciliano trasformata in Impellizzeri, originaria della Castiglia, fu trapiantata in Sicilia da un Antonio, cavaliere di Valenza; i suoi figli furono al servizio di re Martino nel 1392.
INCOGNITO
Cognome diffuso in circa 90 comuni di varie regioni italiane: in Sicilia, come luogo di provenienza, poi, con piccoli nuclei, Lombardia, Piemonte, Calabria, Campania, Lazio, Emilia Romagna, Veneto, ecc. In Sicilia è presente nelle province di Catania (Bronte, Adrano, Pedara, Maletto, Trecastagni, ecc.), Messina, Palermo, Siracusa, Enna (nel comune di Regalbuto).
Il cognome vuol dire “non conosciuto” (di padre ignoto) ed era attribuito a bambini orfani e trovatelli, così come era avvenuto per altri cognomi quali Diolosà, Diotallevi, Trovato, Esposito, Innocenti, Di Dio, D'Ignoto, ecc.
INDELICATO
Cognome diffuso in poco più di 200 comuni di molte regioni italiane, Sicilia, luogo di origine e provenienza, Lombardia, Lazio, Piemonte, Liguria, Toscana, Veneto (regioni a forte immigrazione meridionale), Puglia, Emilia Romagna, Friuli, ecc. In Sicilia è presente in tutte le province, in particolare Catania, Agrigento, Trapani, Palermo, Messina, ecc.; nell'Ennese è noto nei comuni di Catenanuova, Regalbuto, Centuripe, Villarosa. Il cognome Indelicato deriva da un soprannome attribuito al capostipite (non delicato) o da una modificazione del cognomen latino Delicatus, con prostesi rafforzativa “in”; o, addirittura (secondo il Rohlfs) da In- Delicatus = donna coniugata con un Delicato. Personaggi: Mariano Indelicato (Palermo 27/9/1829 – Roma 12/7/1897), avvocato, politico; fu deputato del Regno d’Italia dalla XIII alla XV Legislatura e senatore nella XVI Legislatura, Gruppo Sinistra.
INFANTINO
Cognome diffuso in circa 350 comuni di molte regioni italiane, Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania (nel meridione), Lazio, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana (nel centro-nord), ecc. In Sicilia è presente in tutte le province, in particolare Agrigento, Palermo, Siracusa, Caltanissetta, ecc.; nell'Ennese è noto nei comuni di Villarosa, Regalbuto, Centuripe.
Questo cognome, che ha come varianti Infante, Infanti, Infantini, è tipicamente siciliano e del Reggino, con ceppi in Basilicata e il Campania. Dovrebbe derivare, direttamente o tramite ipocoristici, da soprannomi formatisi attorno al vocabolo medioevale latino “infans” (bambino piccolo, che non è in grado di parlare). Potrebbe trattarsi ancora di cognome attribuito ad un bambino abbandonato.
INGRASSIA
Cognome molto diffuso in tutta la Sicilia soprattutto nel Trapanese, nel Palermitano, nel Catanese; è presente in circa 300 comuni di molte regioni italiane; oltre che in Sicilia è conosciuto nelle regioni Lombardia, Piemonte, Lazio, Toscana, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Puglia, Friuli, ecc. Nell'Ennese è noto nei comuni di Catenanuova, Centuripe, Leonforte, Nicosia, Regalbuto, Piazza Armerina, Assoro, Enna, Aidone, Cerami, Valguarnera; ha come variante più affine Ingarsia.
Ingrassia e Ingarsia nascono da una italianizzazione del cognome spagnolo Garcìa che è il più diffuso in tutta la penisola iberica; essi sono forme prostetiche di Garsìa e Grassìa, tenendo presente che molti cognomi nel sud nascono come forme prostetiche di altri cognomi (vedi Impellizzeri/Pellizzeri, Incalcaterra/Calcaterra, ecc.). Si pensa che Garcìa sia di derivazione toponomastica, connesso in particolare con il comune di Garcìa, provincia di Tarragona, nella Catalogna, il quale ha una origine molto antica, pare pre-romana. Un'altra ipotesi vuole Garcìa derivato dal termine (h)artz che significa “orso” (o “volpe”). Grassia, sarebbe ancora, una metatesi di GAR che diventa GRA (il suono “s” dovuto ad un adattamento fonetico della “c” spagnola).
Tracce storiche e personaggi - Tra i nobili Garcìa si ricordano conti d'Aragona e re di Pamplona: Garcìa I Sanchez di Navarra e Garcìa II Sanchez di Navarra (detto il Tremolante); re di Navarra Garcìa IV Ramìrez (detto il Restauratore); re Garcìa I di Leòn, i duchi di Guascogna Garcìa I e Garcìa II. Gian Filippo Ingrassia (Regalbuto 1510-Palermo 1580) – celebre medico e anatomico siciliano. Ciccio Ingrassia (Palermo 5/10/1922- Roma 28/4/2003) – comico e regista italiano; con Franco Franchi una coppia di comici entrata nella storia della cinematografia italiana: Franco e Ciccio. Giampiero Ingrassia (Roma 18/11/1961) – figlio dell'attore Ciccio Ingrassia; attore teatrale e cantante.
INSINGA
Cognome poco noto, diffuso in circa 90 comuni di alcune regioni italiane. E' presente, oltre che in Sicilia, anche in Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto, Lazio, Calabria, Emilia Romagna, Sardegna, ecc. In Sicilia è diffuso in tutte le province, in particolare Palermo, Messina, Catania, ecc.; nell'Ennese è noto nei comuni di Regalbuto, Catenanuova, Valguarnera, Piazza Armerina, Nicosia, Troina.
Insinga ha come varianti Insingo, Insinna; questi cognomi derivano da un nome augurale originato dal modo di dire latino “in hoc signo” (in questo segno, sottinteso, della Croce), in ricordo della frase “con questo segno vincerai” apparsa in cielo a Costantino il Grande.
Tracce storiche e personaggi – Flavio Insinna (Roma 3/7/1965) attore e conduttore televisivo; noto per aver condotto per cinque stagioni la serie televisiva Don Matteo, nei panni del capitano Flavio Anceschi.
INTRAGUGLIELMO
Cognome rarissimo, diffuso solo in alcuni comuni delle regioni Sicilia, Lombardia, Toscana. In Sicilia è presente nelle province di Catania (comuni di Bronte e Catania) e di Enna (Regalbuto, Catenanuova).
Il cognome Intraguglielmo è formato da intra + Guglielmo; il prefisso “intra” (come la variante “inter”), ha il significato di dentro, all'interno, appartenente; quindi Intra-Guglielmo = appartenente alla famiglia dei Guglielmo. Alla base di questo cognome c'è il nome originario della Linguadoca Guilhem (Guglielmo), derivato dal germanico Villihelm con il significato di “elmo della volontà”, uomo protetto dalla volontà (wilja = volontà e helma = elmo).
Tracce storiche e personaggi. A Palermo. Esiste il cognome Interguglielmi (variante di Intraguglielmo). Un Elia Interguglielmi (Napoli 1746 – Palermo 1835 fu un noto pittore. Un suo discendente, Eugenio, fu iil primo di una famiglia di fotografi tuttora fiorente.
IOVINO - IUVINO
Iovino è un cognome diffuso in circa 380 comuni di tutte le regioni italiane fra cui la Campania (dove vive il gruppo più numeroso), la Sicilia, la Lombardia, Lazio, Piemonte, Toscana, Puglia, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Calabria, ecc. In Sicilia è presente in tutte le province, fra cui Trapani, Palermo, Agrigento, Siracusa, ecc.; nell'Ennese è noto nel comune di Regalbuto.
Iuvino è molto raro, è diffuso in pochi comuni fra Sicilia, Liguria e Lombardia. In Sicilia è presente solo in provincia di Enna (comuni di Catenanuova e Regalbuto); deriva da una deformazione dialettale del precedente. Iovino/Iuvino appartengono ad una numerosa famiglia di cognomi che comprende Giovane, Giovanetti, Giovani, Giovannetti, Giovine, Giovinetti, Iovine, Iovinelli, Iovino, Jovine, Jovinelli, Jovino.
Tutti dovrebbero derivare, direttamente o tramite ipocoristici, dalla Gens plebea Juventia o anche dal nome medioevale Giovine, originato, a sua volta, dal nomen latino Juventus; potrebbe anche derivare dal cognomen Juvenali.
Tracce storiche e personaggi - Nel primo secolo San Juventius è stato vescovo di Pavia. Sandro Iovino (Roma 26/8/1939) – attore e doppiatore italiano; fra i suoi doppiaggi va ricordata la voce del sig. Burns nel cartone animato I Simpson.
IRACI
Cognome diffuso in circa 130 comuni di molte regioni italiane; proveniente dalla Sicilia, si è diffuso in Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Piemonte, Liguria, ecc. In Sicilia è presente in tutte le province, fra cui Messina (Messina, San Fratello, Capizzi, Barcellona Pozzo di Gotto, Caronia, Pettineo, ecc.), Palermo (Palermo, Ciminna, Bagheria, Bolognetta, Trabia, ecc.), Catania (Riposto, Misterbianco, Adrano, Aci Sant’Antonio, Paternò, Belpasso, ecc.) Trapani (Erice, Valderice, Trapani, ecc.), Enna (Leonforte, Nicosia, Barrafranca, Troina, Agira, Assoro, Enna, Regalbuto, Calascibetta, Nissoria, Gagliano Castelferrato, Villarosa. Il doppio cognome Iraci Infantino è diffuso in Sicilia a Capizzi (ME), Barrafranca e Regalbuto (EN).
Iraci è un cognome tipicamente siciliano in gran parte presente fra le province di Palermo e Messina; può derivare da una deformazione dialettale del nome greco Kyriakus; è pure possibile che derivi da modificazione dialettale del toponimo Geraci Siculo (PA), Geraci (EN), Gerace (Reggio Calabria).
ITALIANO
Questo cognome deriva dal nome medioevale “Italiano” che, nel contesto dell'Italia medioevale, sottolinea un rapporto con le origini etniche della famiglia (proveniente dall'Italia). Come seconda ipotesi potrebbe derivare da aferesi del nome medioevale Vitaliano. Si tratta quindi della cognominizzazione di nomi personali dei capostipiti o derivato da soprannome attribuito al capostipite e riferito alla sua provenienza.
Italiano è diffuso in circa 400 comuni di tutte le regioni italiane, Sicilia, Calabria, Lombardia, Piemonte, Lazio, Campania, Puglia, Toscana, Liguria, Emilia Romagna, ecc.; è tipico dell'Italia meridionale con ceppi importanti nel Messinese, nel Palermitano, nel Barese, nel Brindisino. Nell’isola è presente in tutte le province, in gran parte nel Messinese (Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto, San Filippo del Mela, Messina, Torregrotta, Terme Vigliatore, Venetico, Pace del Mela, Tripi, Mazzarrà Sant’Andrea, Merì, Rometta, San Pier Niceto, Rodi Milici, ecc.), nel Palermitano (Belmonte Mezzagno, San Giuseppe Jato, Partinico, Palazzo Adriano, San Cipirello, Montelepre, Santa Flavia, Roccamena, Monreale, ecc.), nel Nisseno (Delia, Riesi, Sommatino, ecc.) nel Catanese (Palagonia, Mascali, Santa Venerina, Acireale, ecc.), nell’Agrigentino (Campobello di Licata, Santa Elisabetta, Licata, Naro, Sciacca, Camastra, ecc.), nell’Ennese (Agira, Regalbuto, Centuripe)
Riferimenti storici e personaggi. Giuseppe Francesco Italiano (Milazzo 16/3/1961), professore di informatica presso l’Università LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali) di Roma. È noto per il suo lavoro sugli algoritmi dei grafici, sulle strutture dei dati e sull’ingegneria degli algoritmi, tecnologie, con particolare riferimento alla contrattualistica
IUDICELLI
Questo cognome è molto raro, è diffuso solo in 20 comuni delle regioni Sicilia, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte. In Sicilia è presente nelle province di Catania (San Michele di Ganzaria, Catania, Mazzarrone, Motta Sant’Anastasia), Siracusa (Francofonte, Melilli, Siracusa, Ragusa, Messina, Enna (nel comune di Regalbuto). Ha come variante Iudicello (cognome specifico di Castel di Lucio, Messina)
Il cognome, tipico della zona di Francofonte (SR), dovrebbe derivare dall'ipocoristico del termine dialettale “iurici” (giudice), probabilmente originato da un soprannome scherzoso attribuito al capostipite o da qualche tipo di relazione che egli aveva con ilo giudice.
Riferimenti storici: Nel Medioevo il fiume Amenano, sottostante la nota “Fontana dell’Amenano” in piazza Duomo a Catania, si chiamava “Jiudicello” perché attraversava il quartiere ebraico della Giudecca.
IZZO
Cognome diffuso in poco più di 710 comuni di tutta la Penisola, presente in tutte le regioni con concentrazione massima in Campania; con nuclei minori si trova in Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Puglia, Liguria, ecc. In Sicilia è presente solo in 12 comuni sparsi nelle varie province, Messina, Agrigento, Siracusa, ecc.; nell'Ennese è noto nei comuni di Regalbuto e Catenanuova.
Il cognome Izzo, ma anche Izzi ed Izza, potrebbe derivare da aferesi del nome medioevale Albizzo, forma alterata del nome di origine scandinava Alberico. Potrebbe derivare dal nome medioevale Izzo, italianizzazione del personale Hitz o Hilz, il quale, originando dalla radice “hilde”(= lotta, battaglia), può intendersi come “uomo d'arme”, guerriero. Nell'antico italiano “izzo” veniva detto un individuo di origine araba, saraceno o, in senso lato, una persona dalla carnagione o dai capelli scuri e le cui origini risalirebbero al latino aegyptius o al greco aigyptios (italianizzato il izzo o ghezzo), con il significato di egiziano, egizio. (Bettazzi). Potrebbe, infine, derivare dal vocabolo siciliano “izzu”, con il quale si intendeva il nibbio o falcone ma anche il nato in casa dal matrimonio di schiavi (Vezzelli – Piccitto)
Tracce storiche e personaggi – Simona Izzo (Roma 22/4/1953) – attrice, doppiatrice, regista, scrittrice e sceneggiatrice italiana. Biagio Izzo (Napoli 13/11/1962) – attore e comico italiano
Acquaenna. Aquisiti documenti dai carabinieri ( fonte Vivienna)
I carabinieri di Enna hanno acquisito atti e documenti dalla società di gestione del servizio idrico AcquaEnna nell’ambito dell’inchiesta della Procura ennese sull’emergenza idrica. I magistrati intendono accertare se dietro la crisi idrica ci siano profili di illegalità commesse per cui si sta procedendo a raccogliere più informazioni possibili sulla vicenda, per cui c’è anche un esposto presentato dal Comitato Senz’acqua Enna che ha paventato l’interruzione di pubblico servizio.
Sport e Alimentazione al Citelli di Regalbuto.
Un gruppo di Militari Americani appartenenti alla U.S. Navy e U.S. Army in servizio presso la N.A.S Sigonella, accompagnati dal responsabile relazione esterne della base Statunitense Dott. Alberto Lunetta si sono recati oggi presso l'I.T. S. Citelli per un progetto di sport e sana Alimentazione nell'ambito del programma di Buon vicinato "Community Relations" (COMREL) che i militari Americani svolgono nell'isola. I volontari hanno incontrato gli alunni delle classi terze, quarte e quinte dell’Istituto Tecnico “S. Citelli” - Regalbuto. Accolti da tutto lo staff docenti, dal Dirigente Scolastico Prof. re Lo Cascio Serafino, la referente di sede Prof.ssa Giuseppa Giaggeri, la Prof.ssa D’Arrigo Adriana, referente del progetto, per svolgere attività fisica in palestra rispondendo a domande sulla sana alimentazione. Gli studenti entusiasti e soddisfatti di questa proposta. Si tratta del primo evento dopo la pandemia
Una esperienza molto produttiva per i nostri alunni – ha commentato il dirigente scolastico – un incontro volto ad arricchire il loro bagaglio di conoscenze professionale ed umano.
La presenza di questa comunità statunitense arricchisce la possibilità di ampliare gli orizzonti culturali dei nostri ragazzi - commenta la Prof.ssa A.D'Arrigo. L’iniziativa molto coinvolgente ed un’opportunità per promuovere scambi linguistici all’insegna della multiculturalità. Un motivo in più per ripetere l’iniziativa e trattare altre tematiche utili alla crescita sociale e culturale degli alunni dell’Istituto.
La Milla al Safety Expo 2024 di Bergamo. "Grazie a tutti " !