Articoli filtrati per data: Gennaio 2025
Renzi “Chiederemo a Conte di modificare il Dpcm”
ROMA (ITALPRESS) – “Mentre si chiedono (ancora) sacrifici, sarebbe molto utile, secondo me, che il Governo chiarisse questi punti. E ci spiegasse quali sono i dati scientifici e le analisi sui quali si prendono le decisioni: i dati scientifici, non le emozioni di un singolo ministro”. Lo scrive il leader Iv Matteo Renzi nella e-news in cui annuncia che Iv chiederà al premier Giuseppe Conte di modificare il dpcm “nella parte su ristoratori, luoghi di cultura e attività sportiva”. “Mi ha colpito – aggiunge – che proprio il Ministro della Cultura abbia giustificato la chiusura dicendo che dobbiamo salvare vite umane. Io dico che certo, è vero, vogliamo salvare vite umane. Ma basta essere andati al cinema o al teatro, in queste settimane, per capire che non sono posti dove si rischia di morire, ma dove – anzi – si impara a vivere meglio. Affrontare la pandemia è un dovere di tutti. Ma bisogna farlo senza cedere alla paura”.
(ITALPRESS).
Cinque milioni di italiani potrebbero essere entrati in contatto col virus
AGI - Non i 525 mila contagiati ufficiali riportati ieri nell'ultimo bollettino quotidiano, ma dieci volte tanto, oltre 5 milioni di italiani (ovvero il 10% della popolazione) che sono entrati in contatto con il SARS-CoV-2. È il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista "Science of the Total Environment" e condotto dal professor Giuseppe Arbia del Dipartimento di Scienze Statistiche della Facoltà di Economia, Università Cattolica, campus di Roma, in collaborazione con la professoressa Francesca Bassi dell'Università di Padova e del dottor Piero Demetrio Falorsi dell'ISTAT.
Con i dati attualmente a disposizione, spiega Arbia, non è possibile avere una stima precisa del numero di persone entrate finora in contatto con il SARS-CoV-2 e quindi una stima della letalità del virus (che si calcola facendo il rapporto tra il numero di decessi e il numero di persone contagiate).
Infatti, dati i criteri con i quali vengono effettuati i tamponi ad oggi (ovvero testando i soli sintomatici o chi vi è entrato in contatto e non facendo tamponi di screening sulla popolazione), risultano sovra-rappresentate le persone infette e con sintomi e, di contro, sottorappresentati gli asintomatici e i pauco-sintomatici.
"Nel nostro lavoro - afferma il professor Arbia - abbiamo tentato di ovviare a questa distorsione proponendo un modello statistico attraverso il quale i dati ufficiali vengono 'pesati' sulla base della struttura per sesso ed età della popolazione italiana. In altre parole, ad esempio, dato che gli individui più giovani rientrano raramente nei dati ufficiali in quanto più spesso asintomatici - spiega l'esperto - nel nostro modello vengono pesati maggiormente" (come se ogni giovane positivo che viene testato valesse di più di un individuo positivo di età maggiore).
L'esito è una stima delle persone entrate in contatto col virus di molto superiore ai dati ufficiali e pari a circa 5.263.000 (ovvero un po' meno del 10% della popolazione), ben di più anche della stima di 1.482.000 emersa dall'indagine sierologica condotta dall'ISTAT.
"Il dato che emerge dalla nostra ricerca - continua - è peraltro in linea con le stime dell'Imperial College di Londra (Report 13 - Estimating the number of infections and the impact of non-pharmaceutical interventions on COVID-19 in 11 European countries) e con quelle diffuse da Mike Ryan dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) le quali convergono nell'affermare che i contagiati sarebbero, appunto, il 10% circa della popolazione mondiale".
Due sono le conseguenze, una negativa ed una positiva, di questa stima, sottolinea Arbia. La prima è che il numero di contagiati è di molto superiore a quello che pensiamo e, quindi, è maggiormente elevato il rischio di ulteriore trasmissione rapida e incontrollata del virus.
"La seconda è che la letalità del virus potrebbe essere di molto inferiore a quella stimata ufficialmente. Secondo i dati diffusi dalla protezione civile, infatti, la letalità sarebbe del 9,5%, secondo l'indagine sierologica dell'ISTAT essa scenderebbe al 2,4% e secondo le nostre stime si abbasserebbe addirittura allo 0,6% ovvero 6 persone su mille", conclude Arbia, ricordando che la letalità della pandemia spagnola del 1918 è stata del 4%, mentre quella dell'influenza stagionale si aggira annualmente intorno allo 0,1%. La letalità del Covid19, dunque, sarebbe sei volte superiore a quella di una comune influenza stagionale.
Coronavirus, Musumeci: "Ogni ospedale deve 'cedere' qualcosa"
«Mai si è avvertita la necessità di essere solidali e uniti come in questo momento. A cominciare da chi, a qualsiasi livello, rappresenta le Istituzioni pubbliche e, perciò, ha il dovere di non cedere a impulsi emotivi e di scegliere quel che è giusto e non quel che appare utile. Anche in Sicilia dobbiamo prepararci al peggio. Servono sempre più posti letto per i positivi bisognosi di cure e sempre più posti di terapia intensiva per chi è in grave difficoltà».
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
«Ma, assieme ai posti letto - prosegue il governatore - servono i sanitari specialisti: dobbiamo far bastare quelli di cui già disponiamo (che ringrazio di cuore, assieme agli operatori), perché ovunque, in Italia, c'è paurosa carenza di queste figure professionali. Ogni ospedale deve, dunque, cedere qualcosa per dare precedenza assoluta ai malati di Covid. Egoismi e guerre di campanile non sarebbero accettabili, specie in tempi di "guerra" come quelli che viviamo. E l'ospedale di Acireale è fra questi: perché ha la capienza, ha la terapia intensiva, ha il personale sanitario necessario ed è a sette minuti dal più vicino ospedale di Catania».
«Ritengo però necessario che, assieme alla sua temporanea conversione - aggiunge Musumeci - l'ospedale acese mantenga attivo il suo Pronto soccorso: l'emergenza deve essere assicurata giorno e notte, in assoluta sicurezza anti Covid. Lo stesso vale per tutti i servizi ambulatoriali, che dovranno continuare a essere forniti ai cittadini di Acireale, seppure in un altro sito della città. E' una misura sofferta ma necessaria, condivisa con l'assessore regionale per la Salute. E sono certo che la generosa Comunità acese saprà, anche stavolta, esprimere solidarietà concreta verso i più sfortunati che verranno colpiti dal Covid. Solo se restiamo uniti e prudenti riusciremo a vincere questa dura battaglia, a conclusione della quale l'ospedale di Acireale potrà riprendere la sua normale attività, peraltro più dotato e attrezzato di prima».
Coronavirus. Il dpcm contestato.
l dpcm firmato dal premier Conte ha finito per scontentare tutti. Ma qui non si tratta solo di "accontentare" quosto o quello perchè la guerra economica - covid è qualcosa che andrà conmbattuta fino in fondo e non è facile scegliere se privilegiare l'economia o la diffusione del coronavirus. Il Governo forse è arrivato al " punto di confusione" tirato da tutte le parti dal Comitato Tecnico Scentifico, dagli alleati, dalle opposizioni, dagli sportivi , dalle scuiole , dai sindacati da tutta quella gente che al mattino si alza per aprire il proprio bar o ristorante. La sensazione che si ha è quella che forse avrebbe avuto a disposizione l'intera estate per mettere mano per esempio ai trasporti , ai maggiori controlli della movida , degli assembramenti che sapevano di liberi tutti. Oramai però il danno è fatto e bisogna corrwere ai ripari. Il Dpcm ultimo potrebbe essere solo il primo provvedimento restrittivo per arginare la diffusione del Coronavirus. Gli scienziati, infatti, non sono pienamente soddisfatti che le norme prese dal governo possano essere efficaci. Saremo ripetitivi ma restiamo dell'iodea che ognuno debba organizzare il proprio lockdown , scegliendo in libertà come evitare di essere contagiato.
Chiuse palestre e piscine: un grave errore! Dura reazione di Acsi Nazionale
Regalbuto. Salgono ancora i positivi al Covid.
Pronta ordinanza anticovid di Musumeci. Stop alle lezioni in presenza nelle superiori.
Nelle prossime ore sarà pubblicata la nuova ordinanza restrittiva che il presidente Musumeci si appresta a firmare. In sintesi i punti salienti :
la sospensione delle lezioni in presenza nelle scuole superiori dell'Isola con il contestuale avvio della didattica a distanza; il dimezzamento dell'utilizzo dei posti passeggeri nei mezzi trasporti pubblico urbano ed extraurbano, ferroviario e marittimo e il divieto di circolazione con ogni mezzo dalle ore 23 alle 5 del giorno successivo. I provvedimenti che il governatore si accinge a varare sono frutto del confronto con il Comitato tecnico scientifico siciliano che ha analizzato l'andamento epidemiologico nell'Isola. Va specificato, infatti, che attualmente in Sicilia non si registrano criticità analoghe a quelle di altri territori del Paese, ma - come rilevano gli stessi esperti - è necessaria una azione di contenimento per evitare situazioni d'allarme nelle prossime settimane.
Coronavirus. Verso il "semi lockdown".
Si va verso il semi lockdown , il Governo con l'ulteriore aumento dei casi positivi al coronavirus in queste ore sta lavorando per emanare un nuovo e restrittivo DPCM. Da indiscrezioni sulla stampa però trapelano i punti salienti : Blocco dei movimenti non essenziali. Possibilità di uscire di casa per lavoro, scuola, attività produttive e acquisto di beni. Negozi aperti, palestre chiuse. Eventuali restrizioni soft ai movimenti tra Regioni, ma possibilità di spostarsi per lavoro, famiglia o per raggiungere una seconda casa. Lezioni online per le superiori, anche al 100%, classi in presenza per elementari e medie. Coprifuoco notturno per i locali e ristoranti,.Gualtieri al lavoro: 5 miliardi per il ristoro di chi avrà danni
AEROPORTO CATANIA - In via di completamento fermata Fs Fontanarossa
«Pochi mesi e una svolta attesa da anni sarà realtà: i treni arriveranno all'aeroporto di Catania. Grazie alla fermata ferroviaria di Fontanarossa, ormai quasi pronta, anche chi proviene da Messina, da Siracusa, da Enna, da Caltagirone, Caltanissetta, Catania e il resto della provincia, potrà recarsi a prendere l'aereo più agevolmente, senza auto. I binari sono sempre stati lì, bastava fare la stazione ma nessuno finora ci aveva lavorato. Finalmente il Governo Musumeci, assieme a Rfi e Sac, ha avviato la realizzazione di questo snodo fondamentale treno-aereo e dunque, già nel 2021, si realizzerà un salto di qualità verso la modernizzazione della mobilità nella Sicilia orientale".
Lo ha dichiarato l'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, nel corso del sopralluogo odierno al cantiere della futura Fermata ferroviaria Catania - Aeroporto Fontanarossa. Erano presenti il dirigente dell'Area Tecnica di Rete ferroviaria italiana Salvatore Leocata, l'amministratore delegato di SAC Nico Torrisi, il direttore ENAC per la Sicilia orientale Vincenzo Fusco, il direttore generale di Ferrovia Circumetnea Salvo Fiore.
"Siamo molto soddisfatti che si stia finalmente completando questa importante opera - commenta l'amministratore SAC Torrisi. Ringrazio l'assessore Falcone, con il quale c'è piena sintonia su quello che è lo sviluppo dell'aeroporto e, naturalmente, ringrazio Enac che ci ha consentito di realizzare questa infrastruttura. Per noi, questo rappresenta un primo passo che anticipa quello che tra qualche anno vedrà arrivare la metropolitana al parcheggio Fontanarossa e sin dentro l'aeroporto, come accade in tutte le città moderne. E anche su questo c'è piena sintonia con l'amministrazione comunale, FCE e con tutti gli enti coinvolti. Per quanto ci riguarda, realizzeremo la strada che collegherà la nuova fermata di Rfi all'aerostazione, per consentire ai passeggeri di raggiungere, tramite navetta, facilmente l'aeroporto. Saremo pronti subito, anche perché abbiamo coinvolto l'Azienda metropolitana trasporti".
"Come Enac - ha aggiunto il direttore Fusco - siamo particolarmente contenti di quest'opera, giunta quasi al termine, che rappresenta un passo concreto verso l'intermodalità".
Coronavirus. Nuovo Dpcm del Governo Conte, in vigore da oggi.