DIVARIO SALARIALE: AL NORD STIPENDI PIU ALTI DEL 50% LA SICILIA PENULTIMA IN ITALIA PER RETRIBUZIONE MENSILE LORDA

Dicembre 29, 2024 42

Il divario salariale tra Nord e Sud Italia, un’annosa questione che affligge il nostro Paese, si ripresenta con forza anche quest’anno.

A renderlo noto è uno studio della CGIA di Mestre sugli stipendi dei lavoratori dipendenti privati sulla base di dati INPS.

Mentre i lavoratori dipendenti privati del Nord possono contare su una busta paga media che sfiora i 2000 euro lordi mensili, i loro colleghi meridionali devono accontentarsi di circa 1350 euro. Ciò significa un gap di quasi il 50%, pari a oltre 8450 euro lordi all’anno.

La Sicilia, in particolare, rappresenta un caso emblematico. Dalle tabelle fornite, emerge chiaramente come la Sicilia si posizioni nella parte bassa della classifica nazionale per quanto riguarda la retribuzione media mensile lorda.

Con un valore di 1.318 euro, si colloca al 19° posto, ben al di sotto della media nazionale che si attesta a 1.820 euro. Questo significa che un lavoratore dipendente privato siciliano guadagna mediamente quasi 500 euro in meno al mese rispetto alla media nazionale.

A livello provinciale poi, le prime posizioni della classifica sono occupate quasi esclusivamente da province del Nord Italia, a conferma del divario salariale esistente tra Nord e Sud.

Le province siciliane si concentrano prevalentemente nelle ultime posizioni della classifica, a testimonianza di un forte svantaggio economico rispetto al resto del Paese.

Catania 1.408 (74° posto)

Siracusa 1.402 (75° posto)

Caltanissetta 1.386 (79° posto)

Palermo 1.378 (80° posto)

Enna 1.256 (93° posto)

Messina 1.206 (98° posto)

Ragusa 1.199 (101° posto)

Agrigento 1.170 (102° posto)

Trapani 1.143 (104° posto)

La struttura economica di ciascuna provincia incide significativamente sulla retribuzione media. Province con un’economia più diversificata e una maggiore presenza di industrie tendono ad avere salari più elevati.

Palermo, pur essendo la città più grande, non ha una retribuzione media particolarmente elevata rispetto alle altre province, attestandosi al 4° posto in Sicilia, dopo Catania, Siracusa e Caltanissetta.

Il divario salariale tra Sicilia e Nord Italia è una ferita aperta nell’economia italiana, frutto di decenni di disparità strutturali.

Superare questo gap richiede un intervento deciso e coordinato da parte di tutti gli attori in gioco: istituzioni, imprese e società civile.

articolo tratto da La Nazione Siciliana

Ultima modifica il Domenica, 29 Dicembre 2024 17:35
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