Articoli filtrati per data: Gennaio 2025
Coronavirus: due milioni di mascherine per medici e commercianti
Oltre due milioni di mascherine per case di riposo, case di cura private, rsa (residenze sanitarie assistenziali), cta (comunità terapeutiche assistite), farmacie, guardie mediche, operatori delle unità speciali, medici di famiglia e pediatri. A distribuirle in tutte le nove le province dell'Isola, su disposizione del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, è stata la Protezione civile, per fronteggiare l'emergenza da Covid 19. I dispositivi di protezione sono principalmente del tipo chirurgico, mentre 120mila pezzi appartengono alla categoria Ffp2.
Altre 250mila mascherine, sempre tramite la Protezione civile regionale, sono andate alle associazioni di categoria del settore alimentare, affinchè riforniscano tutti gli operatori che giornalmente hanno contatti con la clientela. La nuova ordinanza firmata mercoledì sera da Musumeci prevede, infatti, che "negli esercizi commerciali di vendita e distribuzione di generi alimentari, anche all'aperto, gli operatori siano tenuti all'uso costante di mascherina e all'utilizzo di guanti monouso".
Pasqua 2020. L'augurio più profondo ci invita a rinascere.
Più che parlare di code su strade, ai supermercati, di coronavirus etc ,nella prima pagina di oggi vogliamo riflettere con una foto che è diventata il simbolo della Pasqua 2020. Gli auguri di questa Pasqua non sono e non possono essere così come quelli degli anni scorsi. C'è una profondità di fede che questa Pasqua ci invita a ritrovare nelle nostre famiglie. Non tutto o quasi niente sarà come prima. Le nostre vite cambieranno.Sono già cambiate. Oggi più di ieri avvertiamo paura per le nostre vite e quelle delle persone a noi più care. Le preghiere sono rivolte al superamento di un fatto storico che ci ha pugnalato alle spalle. E' il significato stesso della Pasqua che ci invita a rinascere. Auguri !
"Quelli della notte".Un cult da rivedere su Rai Play.
Se c'è un programma che possiamo consigliarvi di rivedere durante i giori del coronavirus è "Quelli della notte" di Renzo Arbore e Ugo Porcelli andato in onda nel 1985 intorno alle 23. Un successo televisivo che ancora oggi diverte.Vennero realizzate 33 puntate, andate in onda (dal lunedì al venerdì) dal 29 aprile al 14 giugno 1985, con l'interruzione del 29 e 30 maggio in seguito alla strage dell'Heysel. La trasmissione iniziava verso le 23:00 e andava in onda da un luogo che Arbore (accreditato sia come conduttore che come regista) qualificava come il salotto di casa propria (laddove in realtà si trattava di una scenografia ricostruita all'interno di uno studio televisivo).Come successivamente dichiarato dallo stesso Arbore, caratteristica della trasmissione era quella di non avere un copione predeterminato, ma anzi di procedere a braccio, improvvisando continuamente e cercando di creare un dibattito che fosse il più sconclusionato possibile, al punto che lo stesso Arbore il più delle volte non sapeva cosa avrebbero detto in diretta i vari personaggi.Il programma ottenne un crescente successo fino a superare il 50% di share. Celebri sono rimaste la sigla di apertura e quella che accompagnava i titoli di coda: rispettivamente, Ma la notte no (che fu proposto anche come titolo della trasmissione in alternativa a Quelli della notte) ed Il materasso.
Gualtieri “Eurogruppo il primo tempo, ora vincere la partita” ( Italpress)
“E’ stato un ottimo primo tempo, naturalmente adesso dobbiamo vincere la partita al Consiglio europeo. Con questo documento che l’Eurogruppo ha approvato si è passati da un testo originario che avevamo respinto e a cui avevamo messo il veto, che conteneva un’unica proposta, il Mes con alcune condizioni”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, a Unomattina su Rai1.
ù“Grazie alla nostra battaglia siamo arrivati a un testo che propone 4 strumenti e per la prima volta mette sul tavolo la proposta di un fondo per la ripresa finanziato con l’emissione di titoli comuni, che è esattamente la proposta dell’Italia. Inoltre – ha aggiunto – è stata proposta la costituzione di un fondo da 200 miliardi della Bei per sostenere il credito e la liquidità delle imprese, poi è stato proposto un meccanismo che con 100 miliardi alimenterà strumenti quali la cassa integrazione, infine sul Mes sono state eliminate ogni condizionalità. Si tratta di uno strumento facoltativo, l’Italia non ha deciso di accedere ma si mette a disposizione di chi lo vorrà un’altra linea di liquidità che può arrivare fino al 2% del Pil e che potrà essere attivata senza nessuna condizione”.
Il ministro definisce quelle di Matteo Salvini e Giorgia Meloni “accuse abbastanza grottesche, forse ignorano che il Mes già esiste e presenta oggi, per chi volesse accedere, degli strumenti che prevedono condizionalità, cioì la Troika. L’Eurogruppo ha proposto che il Mes possa offrire oltre agli strumenti che già offre anche uno incondizionato con il quale i paesi che lo vorranno, non l’Italia, potranno prendere dei soldi senza condizioni. L’Italia non ha firmato nulla, non ha fatto richiesta di aderire a nessun prestito Mes ma ha semplicemente consentito che tra le proposte ci sia anche quella di aggiungere anche uno struemento senza condizionalità”.
(ITALPRESS).
Italpress. Gruppo Pd propone un contributo di solidarietà per i redditi più alti.
“Il Gruppo del PD della Camera, in piena sintonia con il Partito, ritiene opportuno che venga introdotto nel provvedimento che arriva ora alla Camera un contributo di solidarietà a carico dei redditi più elevati, da destinare a tutti coloro che versano in situazioni di povertà a causa della crisi o in situazioni di grave difficoltà per la perdita completa del reddito come i giovani lavoratori autonomi”. Lo affermano in una nota congiunta il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio e il capogruppo in Commissione Bilancio Fabio Melilli.
“La proposta prevede l’istituzione di un contributo di solidarietà per gli anni 2020 e 2021, che dovranno versare i cittadini con redditi superiori a 80.000 euro e che inciderà sulla parte eccedente tale soglia – aggiungono -. La somma versata, rispettando i criteri di progressività sanciti dalla nostra Costituzione, sarà deducibile e partirà da alcune centinaia di euro per le soglie più basse fino ad arrivare ad alcune decine di migliaia di euro per i redditi superiori al milione. Il gettito atteso è pari ad un miliardo e trecento milioni annui. Ad uno strumento del genere, oggi sicuramente necessario, si è già fatto ricorso in passato da governi di diverso colore”.
“La crisi economica, determinata dalla pandemia, ha fatto emergere e accentuato situazioni di povertà – sottolineano gli esponenti dem -. Ci sono famiglie che in questi giorni non hanno risorse sufficienti per provvedere all’acquisto nemmeno dei beni di prima necessita’: c’è un rischio povertà per un ulteriore milione di bambini. Un primo intervento è stato messo in campo dal Governo che ha stanziato 400 milioni di euro perché i Comuni possano cominciare a dare risposte. Tutti i Sindaci, di ogni appartenenza politica, segnalano la grande quantità di richieste che vengono presentate da famiglie in difficoltà. Un grande e solidale paese come l’Italia non può non porsi il tema di come le classi dirigenti e coloro che dispongono di redditi elevati debbano essere chiamati a contribuire a favore di chi non ce la fa”.
(ITALPRESS).
Europa. Merkel e Olanda dicono no agli eurobond. E' L'epilogo finale di una europa che non c'è mai stata?
Credetemi. E' come un film che è arrivato all'epilogo finale. Quale sarà ? Come al solito le strade sono due: l'Italia accetta le condizioni di Germania e Olanda ( ma ci sono altri ipocriti dietro di loro), oppure l'Italia deve fare da sola. Stasera o al massimo nei prossimi giorni la responsabilità della decisione sarà tutta sopra le spalle di Conte e del Governo . La posizione delle opposizioni la conosciamo. Dunque la Germania ha detto no ai coronabond così come Spagna , Italia e Francia chiedono. Così è riportato sul portale svizzero d’informazione Swissinfo, citando un lancio dell’agenzia tedesca Dpa. Le fonti sarebbero «alcuni partecipanti alla riunione». In ogni caso la cosa che balza agli occhi di tutti è che l'Europa non esiste più. O meglio esiste solamente una Europa economica e basta . Devo confessarvi che quando insegnavo alle medie, nel corso delle mie "prediche" invitavo i miei ragazzi a diventare cittadini europei nel senso pieno del termine. Non più tante nazioni ma una sola sotto un'unica bandiera. Non è così. Siamo anche questa volta di fronte alla storia. Il Nord del mondo contro il Sud del mondo. E' una storia che si ripete. Ancora una volta l'Italia deve affrontare un altra guerra oltre quella già in atto con il coronavirus. E' una guerra per la sopravvivenza economica. La più rognosa che si possa affrontare perchè l'economia di oggi è dimostrato che sia la morte della socialità. E' l'esaltazione dell'egoismo più puro di quanti vedono nel dio denaro l'unica fonte di sopraffazione verso i più deboli. Grecia docet. Che fare dunque ? Se dovessi ragionare con il mio orgoglio nazionale darei stasera comunicazione che l'Italia è fuori dall'Europa. Ma non sono nè un economista nè conosco nulla di ciò che potrà capitare ad una nazione che vuole uscire dall'europa ( notate l'e minuscola). Posso solamente fare affidamento al mio orgglio di essere Italiano perchè sò che questo orgoglio è sempre stato sulle palle alla Germania per esempio nel mondo del calcio. Perchè sò che ci è servito in tante occasioni storiche : il risorgimento. Perchè sò che noi Italiani abbiamo una patrimonio storico che rappresenta il 70% della storia mondiale. Ma non bastano. Ora è il momento di riflettere e decidere: dentro o fuori. Per far ciò ci vorrà la forza di tutti: nord , sud, centro, sindacati, partiti,movimenti,industriali,commercianti, studenti,universitari, sportivi, volontari, pensionati. Perchè sia che accettiamo le condizioni della Germania e L'olanda sia che usciremo ( forse) fuori dall'europa ci offriremo in pasto agli speculatori e ai guerrafondai . Dunque ci vorrà la forza e il sostegno di tutti per uscirne fuori con meno danni possibili ma vittoriosi.
AgoVit
Covid-19, Ministro Speranza: “Vicini a R con zero inferiore a 1, ma la sfida non è vinta"
“In questo momento – sostiene il ministro della Salute Roberto Speranza - è molto probabile che siamo nella fase leggermente sotto il dato 1, un dato straordinario se si pensa che solo poche settimane fa eravamo oltre il 3 e in alcune aree del paese siamo arrivati addirittura a 4, questo significa che ogni persona contagiata ne contagiava altre 3 o 4, quindi c’era una moltiplicazione di tipo esponenziale e la curva cresceva in maniera drammatica. Le misure quindi hanno funzionato e finalmente possiamo provare a programmare il futuro nella consapevolezza che la sfida non è vinta e che dobbiamo continuare a rispettare le regole e mantenere il massimo del rigore. Al momento, infatti, non si può dire quando si avrà un calo dei casi giornalieri perché potrebbero aprirsi nuovi focolai”.
La commissaria Ue Stella Kyriakides, in un colloquio telefonico dell'8 aprile col ministro Speranza, ha discusso il documento dell'Ecdc in cui si manifesta seria preoccupazione per un eventuale allentamento delle misure restrittive nei Paesi in piena emergenza Covid. "Siamo ancora nel pieno dell'emergenza, occorrono cautela e gradualità per non vanificare i grandi sacrifici fatti finora" - ha dichiarato il ministro Speranza.
Ma cos’è R con zero?
Il valore R0 (si legge R con zero) è un parametro che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva. Il valore R0=1 indica che un singolo malato contagerà una persona, se il valore è R0=2 un singolo malato infetterà due persone. Quanto maggiore è il valore R0, quindi, tanto risulta più elevato il rischio di diffusione dell’agente infettivo. Il tasso di contagiosità dipende dalle caratteristiche biologiche del patogeno. Ad esempio il virus del morbillo è molto più contagioso del nuovo coronavirus, con un valore di R0 che può arrivare anche a 18, mentre quello dell’influenza è pari a circa 1,3.
R0 varia anche in funzione del numero dei contatti della persona infetta, ossia bisogna considerare anche quante persone incontra e per quanto tempo. In Lombardia, prima dell'introduzione delle misure restrittive, il tasso di contagiosità è stato anche R0=4.
L’obiettivo delle misure di contenimento come, ad esempio, il distanziamento sociale è, quindi, la riduzione di R0 ad un valore inferiore a 1. Se R0 fosse ad esempio pari a 0,7, significherebbe che una persona non contagerà più nessuno e l’epidemia sarebbe contenuta.
Coronavirus. Musumeci: nuova ordinanza della Regione.
In nottata il presidente della Regione Musumeci ha firmato una nuova ordinanza della regione Siciliana Musumeci che prevede ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.Un ordinanza soft rispetto a quanto era stato annunciato. In particolare, mascherine, guanti monouso e igienizzante sono dal 10 aprile saranno obbligatorie solo per “gli operatori” dei negozi di generi alimentari. Tutti però dovranno indossare la mascherina in tutti i luoghi in cui non si può mantenere la distanza di un metro.Un’altra restrizione contenuta nell’ordinanza 15 dell’8 aprile del Presidente della Regione, prevede una ulteriore limitazione delle uscite. Si potrà uscire da casa solo per acquisti essenziali (eccetto per i farmaci) e solo una colta al giorno un solo membro a famiglia.Una ulteriore limitazione riguarda la consegna a domicilio degli alimenti che sarà vietata le domeniche e nei giorni festivi. Il traghettamento dello Stretto di Messina sarà consentito solo ai pendolari, agli operatori sanitari e agli appartenenti alle forze dell’ordine e alle forze armate a meno di “comprovati motivi di gravità e urgenza”.
Coronavirus, dalla Regione i primi fondi per le famiglie disagiate
E' stata già avviata l'erogazione delle somme stanziate dal governo Musumeci per l'assistenza alimentare a favore delle famiglie disagiate per l'emergenza Covid 19. Il dipartimento della Famiglia, infatti, sta completando l'emissione dei mandati di pagamento a favore dei Comuni siciliani che hanno già sottoscritto l'Atto di adesione. Le risorse dovranno essere destinate "prioritariamente ai nuclei familiari che non percepiscono alcuna altra forma di reddito e alcuna altra forma di assistenza economica da parte dello Stato, compresi ammortizzatori sociali e reddito di cittadinanza".
La procedura di utilizzo dei fondi è stata velocizzata e semplificata al massimo dagli uffici e a riguardo ha fatto chiarezza anche l'assessore alle Autonomie locali, Bernardette Grasso, che con due circolari ha superato i dubbi sollevati dall'Anci-Sicilia in merito alla procedure amministrativo-contabili per l'utilizzo delle somme stanziate dalla Regione. L'assessore ha infatti chiarito che in base al quadro normativo vigente i Comuni, proprio in ragione dello stato di emergenza connesso all'epidemia da Covid 19, possono operare con modalità semplificate, in deroga alle ordinarie procedure in materia di appalti pubblici e possono procedere, in esercizio provvisorio, con delibera della giunta all'approvazione delle necessarie variazioni di bilancio.
Per rendere ancora più produttiva la comunicazione tra Regione e Comuni, sulla pagina web del dipartimento della Famiglia verrà istituita una sezione Faq per eventuali chiarimenti in merito alle procedure di erogazione delle risorse ai beneficiari finali. Un'iniziativa che si aggiunge alla linea telefonica diretta dedicata ai sindaci, attiva fin dall'inizio dell'epidemia in Sicilia.
«Stiamo facendo tutto in tempi più che rapidi - sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - anche perchè abbiamo ben chiaro che qui è in gioco il sostentamento di migliaia di famiglie alle quali va garantita subito la possibilità di acquistare beni di prima necessità: alimenti, medicine, ma anche prodotti per l'igiene personale e domestica, oppure una bombola del gas per cucinare. Presto sarà messa a disposizione dei Comuni anche l'altra tranche delle risorse, che ammonta a settanta milioni, fino al completamento dei cento milioni stanziati. Tutti coloro che a causa della pandemia hanno visto d'un sol colpo azzerarsi qualsiasi forma di guadagno, dovranno avere la possibilità di resistere dignitosamente, finchè l'emergenza non sarà rientrata: la Regione resta al loro fianco. A queste si aggiungeranno le iniziative che dovranno arrivare da parte dello Stato».
D.D.G. n. 304 del 04 aprile 2020 ¿ Allegato n. 1 (Dimensione documento: 201179 bytes)
Volley. Stagione finita per le nostre Under 14. Quinto posto ma tanta crescita !
La federvolley nel comunicato che è stato diffuso nei giorni scorsi ha deliberato la fine della stagione agonistica 2019/2020. Nessuna promozione e nessuna retrocessione delle squadre e per ciò che riguarderà il settore giovanile dalla prossima stagione le squadre Under saranno caratterizzate con limitazioni dispari : under 13,Under 15,Under 17 e Under 19 sia maschili che femminili. Molte le proteste da parte di quelle società che avevano investito per la promozione nella categoria superiore ma altrettanto consapevoli quelle società che hanno ritenuto giusta la decisione della federvolley. A due giornate dalla fine del nostro campionato femminile Under 14 per noi un quinto posto del tutto inaspettato coscienti però che se si fossero svolte le rimanenti due gare avremmo potuto sperare anche nel quarto posto che avrebbe confermato la grande crescita della squadra che durante l’attuale stagione la società aveva costruito. Non sappiamo ancora come e quando si riaprirà la prossima stagione agonistica ma ci sarà tempo per programmarla .