Articoli filtrati per data: Dicembre 2024

A ranghi completi la squadra , agli ordini di mister Millauro, si allenano in vista della prima , delle quattro gare decisive , per la conquista del quarto posto che darebbe diritto a Laura Valente e compagne il diritto di accedere tra le otto squadre che giocheranno la fase eliminatoria per la promozione in serie D. Prive dell'infortunata Daria Stancanelli , sabato prossimo a Piazza Armerina si giocherà la prima delle due trasferte alla ricerca di punti preziosi ,prima dell'incontro casalingo con il forte Sommatino. " Le prossime 4 settimane - ci dice capitan Erica Smirne Miletti - saranno estremamente decisive e noi teniamo tanto ad un traguardo che ci consentirà ottenere un risultato non sperato all'inizio del campionato. A poco a poco la squadra ha acquisito maggiore esperienza e consapevolezza che speriamo di saper mettere a frutto durante le prossime gare." 

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La commissione Affari costituzionali del Senato ha bocciato l’emendamento che introduce il terzo mandato per i presidenti delle Regioni. A quanto si apprende mentre la commissione è ancora in corso, c’è stato il no di PD, M5S, AVS, FdI e FI; c’è stato il sì di Lega e Iv; non ha partecipato al voto Azione. Il risultato sono stati 4 a favore, 16 contro, 1 astenuto delle Autonomie.

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Attivazione della misura della vendemmia verde, investimenti per le cantine e per la promozione sui mercati extraeuropei per rilanciare il comparto vitivinicolo siciliano. Sono alcune delle misure concordate nel corso della riunione del gruppo di lavoro della Sicilia del Vino, istituito nei mesi scorsi per la redazione del Piano vitivinicolo regionale, che si è tenuta ieri nei locali dell’Assessorato dell’agricoltura.

Un incontro per fare il punto sui bandi in procinto di essere pubblicati e sulle misure volte a proteggere e rilanciare il settore vitivinicolo dopo "l'annus horribilis" del 2023, caratterizzato da diverse criticità, dalla crisi economica alla "catastrofe" della peronospora passando per la siccità. Tutti fattori che stanno mettendo a dura prova anche la produzione del 2024.  

L’assessore all’agricoltura Luca Sammartino,  ha annunciato la pubblicazione del bando per i contributi per danni causati da peronospora 2023 previsti dalla Legge di stabilità 2024, con una dotazione finanziaria di 25 milioni di euro.

Prolungare la durata dei "diritti di impianto" e salvaguardare il vigneto Sicilia elemento paesaggistico fondamentale sottoposto all’aggressione della perdita di valore, del fotovoltaico e del cambiamento climatico. Sono le richieste che i rappresentanti della filiera vitivinicola hanno sottoposto all’assessore Sammartino affinchè le riporti in sede nazionale ed europea.

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Sono pienamente operative le misure agevolative introdotte dalla Regione Siciliana in tema di tasse automobilistiche, ovvero lo sconto del 10 per cento sul bollo e il cosiddetto "straccia bollo" esteso fino al primo luglio 2024 per i contribuenti che intendono mettersi in regola con i pagamenti. A seguito di alcune segnalazioni su disfunzioni nell'accesso agli sgravi, l'assessorato regionale dell'Economia precisa che lo sconto è rivolto a coloro che non hanno annualità pregresse pendenti ed è ottenibile esclusivamente presentandosi agli sportelli Aci o in tutte le tabaccherie siciliane. In quest'ultimo caso bisogna richiedere, al momento del pagamento, l'utilizzo del codice di riduzione 54. Gli uffici postali, invece, non sono abilitati al pagamento in misura agevolata poiché Poste Italiane non ha aderito all'accordo predisposto dalla Regione.

Eventuali nuove segnalazioni su difficoltà nei pagamenti agli sportelli vanno indirizzate alla mail: dipartimento.finanze@certmail.regione.sicilia.it. Entrerà, invece, in vigore nelle prossime settimane l'ulteriore sconto per i contribuenti che volessero avvalersi della domiciliazione bancaria del bollo auto. È ancora in corso la definizione delle modalità attuative dell'agevolazione da parte degli istituti bancari.  

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Mercoledì, 21 Febbraio 2024 09:46

Perchè la politica è importante.

 ( GIAN MARIO SPACCA) La forma di governo oggi più diffusa è la democrazia.
Eppure è sempre più evidente nei cittadini un atteggiamento di forte insoddisfazione nei confronti della politica. Tanto da arrivare a chiedersi se davvero la politica è importante, se c’è ancora spazio e disponibilità per un impegno civile che abbia come obiettivo il benessere della collettività.
È la sfida che Gerry Stoker raccoglie fornendo una riflessione sui punti deboli della situazione attuale e indicando una serie di sentieri per conseguire una rinnovata passione per la ‘cosa pubblica’.
I cittadini avvertono una distanza sempre maggiore della politica dalla loro quotidianità, dai loro interessi, da ciò che ritengono importante e vitale. E rispondono con altrettanta distanza, con un disamore e un disincanto che li portano a considerare la politica appannaggio di un ristretto gruppo di professionisti da cui non si sentono più rappresentati. È l’ondata dell’antipolitica, la tentazione di chiudere con la partecipazione, di non credere più che ci siano strade percorribili per far sentire la propria voce, mediare con le richieste degli altri e rendere possibile la cooperazione.
Ci sono margini per un nuovo slancio della passione civile?
Stoker comincia col verificare le cause della situazione attuale, analizzando quanto è avvenuto nei governi democratici più importanti dell’Europa e del mondo, arrivando alla conclusione che i problemi non nascono, come si sarebbe portati a credere, dalla corruzione della classe politica, né da un distacco dagli ideali democratici.
Responsabili della disillusione attuale sono piuttosto le ‘patologie’ caratteristiche della nostra società: anzitutto il prevalere dell’individualismo e del consumismo, che portano a cercare benefici personali e non collettivi;
poi un atteggiamento di forte cinismo, che genera una sfiducia totale nelle parole dei politici;
infine una rinnovata fortuna del populismo, che rende incapaci di vedere la complessità della politica.
Di fronte a questo quadro, la proposta di Stoker è articolata su diversi piani – dalla ricostruzione di una politica rappresentativa e militante a una nuova architettura delle istituzioni e dei partiti, all’attenzione verso una governance multilivello che guardi al globale come al locale e si condensa infine in uno slogan: quello di cui abbiamo bisogno è una politica ‘amatoriale’, che si contrapponga all’attuale arena professionalizzata.
Occorre che i giovani si rendano protagonisti della nuova stagione e i cittadini si trasformino in ‘dilettanti competenti’, capaci di civismo e volontariato, disposti ad accogliere con realismo efficace le sfide della convivenza civile.
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Un marito brontolone, due figli, gli amici dei figli, due cani, un merlo, un gatto: una miscela unica, surreale, all’interno della quale Brunella si muove per acconsentire alle pretese del direttore, rispondere alle lettrici, scrivere, infine, un libro. E tutto questo tormentata dalle sue nevrosi, i dubbi, le angosce e i ricordi. L’autrice ci parla della sua famiglia: il nonno anarchico, la nonna francese impegnata in un difficile colloquio con Dio, il padre antifascista, la madre indomita e, prima fra tutti, la sanguinosa ferita mai rimarginata dei quattro fratelli morti tragicamente durante la guerra partigiana. Guida della memoria gli animali, i cani amati e perduti, i gatti, gli uccelli che hanno scandito le diverse epoche della vita della scrittrice: l’infanzia, la guerra, il matrimonio, il ‘68. Ne scaturisce un ritratto straordinario di una donna, in un libro commovente proprio per l’estremo pudore dei sentimenti.

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SAN CATALDO (Cl) Ho partecipato con emozione al bellissimo congresso regionale dei Giovani Democratici Siciliani. Partecipare attivamente ai lavori congressuali con centinaia di giovani da tutta la Sicilia che in un weekend di carnevale si riuniscono per ascoltare, elaborare e proporre misure concrete, con la passione e la voglia di mettersi in gioco per cambiare le condizioni di vita dei propri concittadini, è stato emozionante e gratificante. Ho dato il mio contributo al tavolo di lavoro “Rapporto fra enti locali e territorio” assieme a compagne e compagni di partito, esponenti della società civile e giovani amministratrici ed amministratori dei GD: ho ascoltato con attenzione le richieste e le esigenze dei ragazzi cercando di mettere a disposizione la mia esperienza da Consigliera Comunale prima e da Deputata della Repubblica adesso. Ho confermato per l’ennesima volta la mia piena disponibilità per questa comunità. On. Stefania Marino

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AGI - Per Fratelli d'Italia la partita sul 'terzo mandato' per i presidenti di Regione è chiusa da tempo. "Tocca alla Lega decidere cosa fare, noi siamo fermi sulla nostra posizione, per ora non ci sono novità, spiega un esponente di primo peso di Fdi.

"Sceglieranno loro cosa fare se ritirare l'emendamento o se non presentarsi in commissione", osserva un altro 'big'. Al momento il partito di via Bellerio non ha ritirato l'emendamento in Commissione Affari costituzionali al Senato che dovrebbe essere votato giovedì. Ma dopo le parole di ieri di Salvini ("Non è sicuramente questo che farà litigare il centrodestra. Se ne sta occupando e deciderà il Parlamento", ha sottolineato ieri il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture), il convincimento di Fratelli d'Italia è che la mossa degli 'ex lumbard' sia semplicemente un riconoscimento alla battaglia degli uomini vicino al governatore Zaia ma non si andrà allo scontro frontale. Sullo sfondo ci sono le partite legate all'autonomia e alle riforme costituzionali. Il ddl Calderoli entrerà nel vivo la prossima settimana con le audizioni a Montecitorio ma il via libera arriverà parallelamente al primo semaforo verde al disegno di legge targato Casellati (in settimana arriverà l'emendamento per affinare le misure contestate dall'opposizione) a palazzo Madama, probabilmente entro marzo.

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«Progetti innovativi nel campo della pubblica istruzione e della promozione della cultura siciliana, un impegno finanziario di oltre 30 milioni di euro e il cambiamento radicale delle regole nella formazione professionale, che privilegino finalmente il criterio della domanda su quello dell’offerta». Sono i principali punti tracciati dall'assessore regionale all’Istruzione e formazione, Mimmo Turano, per migliorare l'offerta formativa e il benessere degli studenti più giovani e delle loro famiglie, intervenuto oggi alla conferenza programmatica "Le istituzioni contro la violenza di genere e sui minori", organizzato a Valverde, in provincia di Catania, dal distretto socio-sanitario di Gravina di Catania e dal Comune etneo, guidato dal sindaco Domenico Caggegi, alla presenza fra gli altri, del direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, Giuseppe Pierro.

«Le scuole siciliane saranno libere di mettere in campo tutte le iniziative possibili per la crescita umana, sociale e culturale dei ragazzi, in una serie virtuosa di attività, anche pomeridiane ed estive, oltre l’orario curriculare – dice Turano spiegando i provvedimenti di prossima attuazione – Potranno rimanere aperte al di là dell'attività didattica, svolgendo parallelamente un’attività sociale, educativa, culturale, sportiva, teatrale».

Tante le misure messe in campo dall'assessorato, fra cui, in modo particolare «le circolari contro la violenza di genere "Arte di ogni genere", con una dotazione di 2,8 milioni di euro, e gli interventi sul tempo d’estate nelle isole minori, mentre è in avvio l’avviso "Scuole aperte" su fondi Fse per le scuole medie, con un impegno di 27 milioni in tre anni e l’apertura di una finestra già nel prossimo mese di marzo. E ancora, la circolare per le scuole elementari dotata di fondi regionali per 2,5 milioni di euro in corso di pubblicazione – continua Turano – Gli istituti potranno così progettare e organizzare attività di doposcuola, escursioni culturali, iniziative di educazione civica e alla legalità, sport di qualsiasi genere, anche in partenariato con enti, onlus e associazioni. Saranno riconosciuti i costi dei pasti e favorite in ogni modo le aperture estive».

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Nei dibattiti politici in ambito comunale (e non solo) si tende sempre a demonizzare il
ruolo delle opposizioni che (di norma) contrastano in maniera più o meno accesa le attività
delle amministrazioni.
L'opposizione, nella terminologia della politica, indica una rappresentanza politica che in
un sistema democratico decisionale non copre ruoli esecutivi e che spesso si assume
l'impegno o l'obbligo di controllo dell'attività di governo  esercitata dalla maggioranza
consiliare eletta.
Il termine viene usato per indicare tutte quelle forze politiche che non esercitano il potere
esecutivo (Sindaco e Giunta), ma generalmente contrastano le decisioni di questi quando
non sono nell'interesse della collettività.
L’opposizione svolge alcune funzioni fondamentali per il funzionamento della democrazia:
a) il controllo sull’operato della maggioranza; b) il condizionamento e l’influenza sulle
decisioni c) la critica dell’indirizzo politico di chi governa; d) la proposizione di un diverso
indirizzo politico del bene comune.
Tutti i governi vorrebbero avere come controparte politica una semplice minoranza di
facciata: accomodante e accondiscendente; ma la presenza di una forte opposizione è
l’ingrediente interno che garantisce il funzionamento della democrazia.
Lo si vede chiaramente quando prende piede il modello “consociativo” nel quale tutti sono
dalla stessa parte con ruoli indistinti e nessuno più né controlla le azioni, né propone le
alternative. Allora il destino dell'intera comunità è il declino. Perché si fanno strada
l’inefficienza e lo spreco delle risorse, passando per l’incompetenza e la corruzione visto
che l’obiettivo non è premiare chi fa meglio ma chi si adegua al potere in carica.
E il ruolo del consigliere di opposizione è un ruolo “scomodo” e angusto.
Ma è proprio questo il punto. Quello di oppositore è e deve essere un ruolo scomodo.
È scomodo per gli altri perché l’oppositore dà “fastidio”, crea noie, scava nelle cose che i
più vorrebbero lasciare nell’ombra, si insinua nelle contraddizioni, non è compiacente, non
accetta compromessi.
Ma la politica si fa anche fuori dalle istituzioni. Senza dubbio si fa nelle sedi dei partiti, ma
si fa anche nei circoli, nelle piazze, negli incontri conviviali ed oggi ancor più sui social.
E così anche per una semplice critica o giudizio, si diventa cittadini scomodi, intellettuali
scomodi, giornalisti scomodi ed anche, appunto, oppositori scomodi.

È scomodo per chi quel ruolo lo interpreta seriamente: essere scomodi è faticoso. Per un
consigliere d'opposizione occorre documentarsi molto di più di chi va in aula solo per
votare SI (perché l’unica cosa che deve dimostrare è la fedeltà); spesso si rischia
l’isolamento e l’amarezza della sconfitta condita dallo spettacolo del veder gioire chi ha
imposto la propria decisione per la mera forza del Potere e non con la ragione delle idee e
dei princìpi.
Ma vale questo principio per chi si è proposto come leader addirittura di governo? non
tutti sono leader e certamente un leader non si crea dalla sera alla mattina. I Leader
sono quelli che si intestano anche battaglie perse, non per interessi personali, e le portano
avanti anche a costo di perire (politicamente).
Ma tutto questo avviene e deve avvenire per una semplice ragione: l’oppositore non
risponde al potente di turno (più o meno illuminato) e alla maggioranza che gli fa da
contorno.
L’oppositore risponde a chi lo ha eletto. Chi lo ha eletto pretende da lui che continui a
controllare, che continui a proporre, che continui ad informare all’esterno di ciò che
avviene all’interno dell’istituzione. Senza questa preziosa attività di pungolo c’è
regressione per tutta la comunità e per gli stessi governanti che non hanno più nessun
motivo per fare meglio.
Le azioni politiche d'opposizione non renderanno la maggioranza (intesa come mero
sostegno dell'azione di governo) meno maldisposta in Consiglio, la giunta meno
arrogante, il Presidente del Consiglio meno inadeguato.
Un opposizione sempre più coesa forse potrebbe generare incomprensione e
disorientamento nei suoi elettori, ma sicuramente non farà venir meno quel puntello
importante per garantire la democrazia.
In un mondo dove tutti tendono a mettersi comodi è importante il ruolo di chi, invece, si
«mette scomodo» per fare un servizio alla democrazia. Di chi non si preoccupa di non
essere considerato dai potenti ma si preoccupa del funzionamento del sistema.
Davide Urzì

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