Articoli filtrati per data: Novembre 2024
7. Per la rubrica curata da Francesco Miranda i cognomi di Zammataro,Natoli e Fazio
Prosegue la presentazione di alcuni cognomi contenuti nel libro di prossima pubblicazione "Cognomi di Regalbuto, Catenanuova, Centuripe" di Francesco Miranda in questa puntata i cognomi di ZAMMATARO - NATOLI E FAZIO
Zammataro
Questo cognome, noto soprattutto in Sicilia, ha numerose varianti: Sambataro, Sammataro, Zamataro, Zambataro. E' presente in 59 comuni e, oltre che in Sicilia, ha diramazioni in Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto. In Sicilia è presente soprattutto nel catanese (21 comuni, Adrano, Catania, Biancavilla, ecc.), poi nell'ennese (Troina, Catenanuova, Centuripe, Aidone, Piazza Armerina, Enna, Regalbuto), nel messinese (Milazzo, Reitano, Pace del Mela, ecc.), nel palermitano (Palermo, Carini), nel siracusano.
Il cognome deriva probabilmente dal mestiere di custode di vacche ed ha origini arabe dove il termine zahamat vuol dire, appunto, vacca, mucca. Alcuni lo danno invece derivato dal termine greco-bizantino examitos (sei fili), con il significato di artigiano tessitore, che intreccia fibre. Ancora oggi nel catanese zammataro è colui che intreccia fibre di foglie d'agave, per costruire cestini tipici; zzammara, infatti, è il nome dialettale dell'agave e, zammara è il nome di una contrada, posta fra Tarderia (CT) e Trecastagni (CT), dove crescono spontaneamente numerose queste piante.
AL CITELLI si ricordano le vittime delle mafie
21 Marzo 2013. E’ la diciottesima giornata della memoriae dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Dopo il grande abbraccio dei 150mila di Firenze, domani 21 marzo, in centinaia di luoghi tra piazze, scuole, consigli comunali, fabbriche, parrocchie, sedi scout dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, da Pinerolo a Siracusa, Libera e le migliaia di associazioni che fanno parte del coordinamento rinnovano la memoria e l'impegno con la lettura dei oltre 900 nomi di vittime delle mafie. Anche gli studenti dell’Istituto Scolastico “S. Citelli” di Regalbuto, sensibilizzati a promuovere e a praticare i diritti di cittadinanza, la cultura della legalità democratica, la giustizia sociale, la pace, la solidarietà, l’ambiente e a valorizzare la memoria delle vittime di mafia e di ogni altra violenza, organizzano per domani la “Giornata della legalità”, col motto: “ per cambiare”, la diffusione delle illegalità e delle mentalità mafiose ricorrente. Gli alunni accompagnati dai loro docenti alla presenza delle autorità civili e militari, si riuniranno nello spazio antistante la scuola, presenteranno i lavori svolti, e, come simbolo, pianteranno un albero in ricordo di questa giornata vissuta per dire no alla violenza e alle mafie.
Il dizionario dei "destrutti" di Buttafuoco
Da Angelino dimezzato a 'Gnazio isolato: così Berlusconi ora distrugge la destra (Da Repubblica del 4/12/2012)
Il dizionario dei "destrutti". Un mondo dove cresce il disprezzo. Per il Cavaliere gli ex socialisti Cicchitto, Brunetta e Sacconi sono "incapaci inutili indigenti"
di PIETRANGELO BUTTAFUOCO
Bianchi: "Sarà difficile chiudere il bilancio"
Governo e Assemblea regionale devono capire che questo è un anno in cui abbiamo grandi difficoltà a chiudere il bilancio". L'ha detto l'assessore all'Economia Luca Bianchi, parlando con i cronisti a margine del Forum dell'Economia a Palermo, della legge di bilancio e della finanziaria.
"Abbiamo delle poste ancora scoperte, abbiamo da scontare un buco di un miliardo di euro dell'anno scorso, più 900 milioni di euro di mancati trasferimenti per il 2013 - ha aggiunto. Stiamo facendo un piano duro di riduzione della spesa per poter ottenere da Roma un sentiero di rientro progressivo e tutto questo è condizionato dal portare a casa una Finanziaria credibile".
Bianchi ha anche sottolineato che "non ci possiamo più permettere in Assemblea emendamenti che aumentano la spesa. Nel momento in cui chiuderemo il nostro progetto di bilancio dovrà essere chiaro che tutti gli emendamenti dovranno essere in varianza dei saldi, cioè dovranno trovare copertura all'interno del bilancio stesso".
"Questo - conclude - richiede un cambiamento totale di approccio e di prospettiva, ma è l'unica soluzione per uscire da una situazione da cui sarebbe difficilissimo venir fuori". Poi Bianchi ha puntualizzato che "entro la prossima settimana sarà pronto un progetto di bilancio". "Tra oggi e domani incontrerò - ha detto - tutti gli assessori e i dirigenti generali per cercare di affermare il principio dei capitoli di bilancio a budget zero, cioè azzerare tutti i capitoli di bilancio, chiedendo ai direttori generali di ricostituire ogni capitolo, indicando cosa vogliono fare per ogni singola voce insieme a un ordine di priorità". "Da questa operazione di spending rewiev, partendo dal basso verso l'alto - ha sottolineato -, contiamo di ottenere un significativo risparmio di spesa".
Il commento ai campionati di prima divisione di pallavolo
Il campionato di prima divisione femminile di pallavolo lo scorso fine settimana ha vissuto la seconda di ritorno con la polisportiva Armerina che , dopo aver battuto nell'anticipo di giovedì 14 marzo , il fanalino di coda Ameselon, consolida la posizione in classifica che la vede sempre in testa e ancora imbattuta. La formazione di Carmelo Conti ,dicevamo, ha vinto con il classico punteggio di tre set a zero confermando di essere la formazione che dopo nove giornate non ha ceduto nenache un set agli avversari. Del resto l'Ameselon pur giocando in maniera ordinata disputando forse la sua migliore partita , nulla ha potuto contro le più forti avversarie e registra ancora un infortunio alla cavilgia di Letizia Stancanelli che dovrà star fuori per qualche settimana. Nelle altri incontri il Kentron Enna ha fatto sudare la LUpo Mobili Agira fino al tie-break cedendo solo al quinto set contro avversari che mirano alla promozione in serie D. Il Tarblitz Enna ha vinto ( 3- 1 ) contro il Meeting Troina di Alfio Linguanti , mentre a Regalbuto il città del grano Raddusa ha dovuto cedere al quarto set contro il Pietraperzia 88 . Primo set vinto dal Città del grano che poi si disunisce nei successivi set incorrendo in fatali errori che alla fine hanno compromesso i parziali. Il Raddusa però è squadra che sta dimostrando di crescere partita dopo partita e se si considera che gioca tutte le partite fuori casa c'è da capire l'enorme sacrificio che le ragazze devono affrontare nel disputare un campionato. Il campionato vive oramai sul fatto che già da tempo sono note le quattro formazioni che accederanno ai play off promozione. In prima divisione maschile ha vissuto la quarta di andata con lo sporting Leonforte in testa , nonostante il turno di riposo,seguoto da Agira volley che ha battuto il Meeting Troina , mentre il Città del Grano Raddusa ha perso ancora una volta contro il Kentron volley Enna.
La processione dei "Palieddi" a Regalbuto.
La tradizionale processione dei “palieddi” che, come si sa, il 19 marzo di ogni anno apre la festività in onore di San Giuseppe a Regalbuto, è forse unica in Sicilia e ha origini remote che si perdono nella notte dei tempi. Il “palieddo” è formato da una tavoletta a forma di losanga, riccamente lavorata e adornata spesso con preziosi ricami fatti a mano, sulla quale viene posta l'effigie del Patriarca San Giuseppe, un santino, ed affissa ad un'asta di legno che fa da manico. La manifestazione, curata e gestita dai docenti di scuola primaria, ha protagonisti i bambini della scuola primaria e della scuola dell'infanzia, ma coinvolge anche parenti e genitori degli alunni e l'intera comunità cittadina. Due processioni partono contemporaneamente dalle sedi dei due plessi scolastici cittadini, il “G.F.Ingrassia” di piazza 24 Maggio e il “Don Milani” di via del Popolo; la prima percorre via Roma e quindi via G.F. Ingrassia, la seconda via del Popolo e via Vittorio Emanuele; esse poi si incontrano in piazza della Repubblica e quindi all'interno della Chiesa Madre San Basilio dove ha luogo la funzione religiosa fatta di canti e preghiere in onore di San Giuseppe. La processione ha origini remote, abbiamo detto, ma nel tempo se ne era perduta memoria; nel 1979, nell'ambito di un progetto di recupero delle tradizioni locali, è stata ripresa e fatta propria dalla comunità scolastica per iniziativa di un gruppo di insegnanti elementari, capeggiati dalle maestre Franca Maccarrone ed Ester Vinci, ora entrambe in quiescenza. Da allora, con la collaborazione dei vari parroci, l'Arciprete Vito Pernicone, l'arciprete Antonino Proto e l'attuale parroco don Alessandro Magno, la manifestazione viene ripetuta anno per anno ed inserita nel contesto della festività in onore di San Giuseppe.
5. La storia de : I cognomi di Regalbuto, Catenanuova, Centuripe - a cura di Francesco Miranda
Ecco ancora alcuni cognomi di Regalbuto, Catenanuova, Centuripe: ALAIMO - BELLONE - MACCARRONE / MACCARONE
Alaimo
E' un tipico cognome siciliano ma è presente anche in altre regioni come Lombardia, Piemonte, Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Veneto. (in tutto 350 comuni). In Sicilia è diffuso soprattutto nelle province di Agrigento, Palermo, Caltanissetta, Enna, Catania, Siracusa. In provincia di Enna è presente nei comuni di Assoro, Enna, Aidone, Valguarnera Caropepe, Leonforte, Villarosa, Calascibetta, Nissoria, Regalbuto, Catenanuova.
Il cognome Alaimo proviene dal nome germanico Heimo-Haimo ed è forse ipocoristico di nomi come Heimeran o Heimeric. Heim è un vocabolo germanico che vuol dire casa, patria.
Tracce storiche e personaggi - Nel 1200 c'è un conte Alaimo di Lentini, maestro giustiziere del Regno, Governatore di Messina, custode della famiglia reale durante l'assenza del Re angioino. Un Manfredo Alaimo de Chabica possedette il feudo di Chabica (nel territorio di Casteltermini) come figlio legittimo di Giaimo de Aprucio; un Fra' Adinolfo Alaimo nel 1394 è arcidiacono della cattedrale di Catania. Marc'Antonio Alaimo (Regalbuto 1590 – Palermo 1662) - uno dei più celebri medici che illustrarono la Sicilia. Dopo aver conseguito a 20 anni la laurea in medicina nella città di Messina, si stabilì a Palermo, città dove si formò la sua gloria. Nel 1624 Palermo, come tante altre città del regno, era invasa dalla peste: Alaimo si prodigò tanto per debellare quel terribile flagello. Noto in tutta l'Europa, i suoi consulti furono richiesti dai più rinomati medici di paesi stranieri. Morì nell'agosto del 1662 a Palermo e lì è sepolto.
Rinviate le gare regionali di canottaggio.
La FIC ha deciso di rinviare a domenica prossima 24 marzo, le gare regionali di canottaggio valide per la classifica nazionale della coppa Montù e D’Aloja,organizzate dalla federazione italiana canottaggio e del Comitato Regionale Sicilia FIC , con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Francesco Bivona. Saranno oltre quattrocento i partecipanti nelle varie categorie e si prevede un’affluenza di circa 600 persone tra atleti e accompagnatori e amanti di questo sport che ancora una volta affolleranno le rive del Pozzillo in località Piano Arena a ridosso del verde attrezzato e gli impianti sportivi.Il Comitato regionale e il presidente Lorenzo D'Arrigo, ha scelto ancora una volta l’invaso del Pozzillo in uno dei campi di gara più importanti della regione a conferma della naturale peculiarità delle rive che si prestano per lo svolgimento delle gare di questa disciplina sportiva. Oltre a ciò c’è da sottolineare che per la sua posizione geografica , in pratica al centro dell’isola, il Pozzillo è facilmente raggiungibile dagli appassionati del canottaggio i quali ancora una volta e grazie alle copiose piogge cadute nei mesi scorsi,possono ammirare un panorama di rara bellezza e una natura ancora incontaminata. “Un ringraziamento particolare lo voglio fare al Presidente della federazione regionale Ing. Lorenzo D'Arrigo e ai componenti federali anche a livello nazionale per aver scelto ancora una volta il nostro lago per le regate – sottolinea l’assessore allo sport Teresa Perra.Le gare sono a carattere regionale e vedranno sfidarsi circa 400 atleti provenienti da tutta la Sicilia e sono valide per la classifica nazionale della Coppa Montù e D'Aloja. Questo appuntamento sportivo - aggiunge l'ass. Perra si inquadra tra gli eventi a carattere sportivo provinciali e regionali che questo assessorato intende patrocinare, non solo per la loro valenza sportiva, ma anche per le opportunità di promozione turistica che rappresentano e sulle quali l'amministrazione vuole fortemente puntare.”
Amministrative. Per “Rinascita per Catenanuova” candidato sindaco il 49enne Paolo Guagliardo
Catenanuova. Senso di responsabilità ma anche capacità di sintesi per i simpatizzanti di “Rinascita per Catenanuova”, il movimento che ieri sera ha proposto il 49enne Paolo Guagliardo quale candidato sindaco nelle amministrative del 25 maggio. In una rosa di quattro disponibili, Maucieri, Scravaglieri, Punzi, Guagliardo, il consenso è confluito su quest’ultimo che nei presupposti dimostra di avere le idee chiare. Di lui, il relatore Bartolotta ha detto: “una scelta ponderata per costiture un volano per operare il cambiamento in positivo della nostra società, con l’impegno di incontrare le istituzioni locali , l’imprenditora, i giovani, le associazioni, ma anche i rappresentanti politici, per un servizio migliore verso i cittadini”. “Nostro compito – ha confermato il candidato sindaco Guagliardo – sarà quello d’incontrare i cittadini per capire le loro esigenze, i loro bisogni. Lo stiamo facendo oggi e contiamo di proseguire, poichè il nostro documento programmatico dovrà essere redatto con progetti realizzabili dal nostro collettivo. Abbiamo le risorse umane ed a loro dobbiamo affidare dei compiti specifici evitando gli sprechi, eliminando i contenziosi e l’affidamento a consulenze esterne onerose. Se necessario, attingere a finanziamenti europei per garantire i servizi essenziali ai cittadini. Sul territorio, rimodulare l’utilizzo del parco S.Prospero oggi troppo riduttivo e poco fruibile. Queste e tante altre iniziative saranno meglio esplicate nel nostro documento programmatico. Intanto noi continueremo ancora a confrontarci con le altre forze politiche per una sintesi complessiva”.
CIG. Salta il vertice Fornero - Crocetta
PALERMO- Crocetta diserta il vertice convocato dal dicastero per il Lavoro e il ministro Elsa Fornero tuona contro il governatore. E’ uno scontro istituzionale in piena regola quello che sta andando in scena, in queste ore, lungo l’asse Roma-Palermo: da un lato il presidente della Regione, che non si è presentato per la terza volta al tavolo capitolino per la cassa integrazione in deroga e in particolare per Gesip, e dall’altro la Fornero che non è nuova a tirate di orecchie nei confronti di Palazzo d’Orleans.
Stamane, infatti, si sarebbe dovuto tenere un incontro fissato alle 12.30 tra il ministro Fornero, il governatore Crocetta, il sindaco Orlando e i vertici dell’Inps: all’ordine del giorno, per l’appunto, la questione Gesip e l’eventuale deroga per la concessione ai 1800 lavoratori dell’azienda palermitana della cassa integrazione. Un ammortizzatore sociale da cui l’ultimo accordo quadro, firmato dal governo regionale e dalle parti sociali e datoriali, ha escluso numerose realtà fra cui per l’appunto la Gesip, che è una partecipata del comune di Palermo e quindi a totale capitale pubblico, e alcune aziende del settore metalmeccanico i cui dipendenti negli scorsi giorni erano scese in piazza.
E il vertice avrebbe dovuto riguardare, per l’appunto, eventuali deroghe all’accordo (tra cui quella per Gesip) sulla base del piano elaborato dal comune di Palermo, sul quale si erano registrate già le prime scintille due giorni fa con Crocetta che aveva usato parole di fuoco nei confronti del sindaco Orlando. Oggi, però, il colpo di scena: Crocetta non si è recato a Roma, limitandosi ad inviare gli assessori al Lavoro e all’Economia Estrer Bonafede e Luca Bianchi.
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