Articoli filtrati per data: Dicembre 2024

Si discute se il "liberi tutti" sia stato un errore e soprattutto se era necessario mantenere obbligatorie le mascherine nei luoghi di lavoro. Di fronte alla voglia di tutti noi di godere finalmente di una estate senza vincoli , purtroppo le notizie sul lento ma progressivo aumento dei casi di covid sta mettendo in allarme gli scienziati e quanti temono in un ritorno delle restrizioni. Ad intervenire su Askanews è il prof. Silvio Garattini presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri. “Non conosciamo ancora questo virus. La variante è cambiata, l’infettività è alta nonostante sia arrivato il grande caldo, spiazzandoci. E questa incapacità di prevedere la pandemia porta a due previsioni: vaccinare il mondo, perché solo così si evita la proliferazione di varianti, e tornare a usare le regole di prevenzione che la gente non usa più. I gel disinfettanti sono ovunque, le mascherine invece non si vedono più. Così si torna a grandi, pericolosi, numeri”. “Avremmo dovuto mantenere le Ffp2 obbligatorie nei luoghi di lavoro – ha aggiunto Garattini – ed evitare queste grandi riunioni di migliaia di persone. Concerti, partite, eventi: così il virus va a nozze, circola rapidamente e muta moltiplicandosi. Sono stati commessi errori enormi: il rompete le righe in modo prematuro non è stato utile, ma dannoso”. 

 

 

 

 

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Nei duri combattimenti di fine luglio, inizio agosto 1943 per la difesa di Regalbuto e Centuripe, piccoli centri della provincia di Enna, si distinse un giovane sottufficiale della provincia di Milano, in forza al 34° reggimento fanteria della divisione Aosta. Il suo nome era Giovanni Cattaneo, sergente che insieme ai suoi valorosi commilitoni impegnò pesantemente le truppe alleate che solo il 2 agosto riusciranno ad avere ragione di quelle posizioni e proseguire l’avanzata verso Messina.

Alla sua memoria verrà concessa la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:

«Comandante di una squadra mitraglieri, attaccata da soverchianti forze avversarie e sotto l’infuriare del fuoco nemico tenne impavidamente il suo posto. Con l’esempio della sua calma e con la fermezza del suo coraggio spronò i suoi uomini alla strenua resistenza tenendo il nemico in scacco per oltre tre ore. Caduti i serventi dell’arma, continuò personalmente a far fuoco costringendo l’avversario a rinunciare all’attacco ed a ripiegare. Ferito due volte, non abbandonò il suo posto riuscendo a sparare ancora alcune raffiche, sinché colpito in pieno da una granata cadde al suo posto di combattimento consacrando con l’estremo sacrificio la sua mirabile tenacia e la sua eccezionale tempra di soldato»

Regalbuto, 31 luglio 1943.

Come recita la motivazione della medaglia d’oro al Valor Militare, siamo nel luglio 1943 durante la campagna di Sicilia, qui le forze alleate sono all’attacco delle residue forze italo-tedesche che, difendono l’ultimo lembo di isola ancora in loro mano.  I fatti riguardanti il post odierno si svolgono a Regalbuto piccolo centro posto nella provincia di Enna.

IL 27 luglio, l’ordine delle operazioni della Divisione “Hermann Göring” conteneva istruzioni dettagliate per mantenere il piccolo centro di Regalbuto che insieme a Centuripe formavano la linea più avanzata della difesa di Adrano, posizione chiave nella linea dell’Etna, praticamente l’ultimo baluardo a difesa di Messina.

Regalbuto era l’estrema linea occidentale di difesa che dalla costa si estendeva fino ad Acireale e il Generale germanico, Paul Conrath, considerava questo fianco, il destro, il punto critico della sua linea di difesa. Qui fin dal 29 luglio sono schierati di presidio consistenti reparti germanici che comprendono un reggimento della divisione “Sizilien” e reparti di paracadutisti della “Hermann Göring”. Con loro i resti di alcuni gruppi di artiglieria delle divisione “Livorno” e “Aosta”.

Il 30 le truppe canadesi e la 231ª Brigata “Malta” sferrano l’attacco, ma incontrano un accanita resistenza. Italiani e Tedeschi abbarbicati tra le macerie degli edifici e gli speroni rocciosi si difendono, ma è una lotta impari. Anche qui, come successo a Gela e in generale in tutte le occasioni in cui le truppe alleate dovettero segnare il passo, intervengono bombardieri e caccia “Spitfire” che tormentano e sconvolgono gli obiettivi a terra, a farne e spese, purtroppo, anche molti civili.

Durante i combattimenti, che termineranno il 2 agosto, si distingue fra gli altri e perde la vita Giovanni Cattaneo, un giovane sottufficiale della provincia di Milano, sergente del 34° reggimento della divisione Livorno. Alla fine dei sanguinosi scontri in cui Cattaneo e i commilitoni sono pesantemente impegnati, le truppe Alleate riusciranno ad entrare a Regalbuto, e a proseguire l’avanzata verso Messina. Arriviamo finalmente alla biografia del protagonista del nostro post odierno, il sergente Giovanni Cattaneo.

Nato a Magenta, in provincia di Milano, nel 1916, Giovanni Cattaneo venne arruolato nel Regio Esercito nel 1939 e, con lo scoppio della Seconda guerra mondiale egli viene inquadrato nel 34º reggimento di fanteria della divisione “Livorno” col grado di sergente, reparto nelle cui file, il sottufficiale militerà per tutta la durata del conflitto.

Destinato alle operazioni in Sicilia, Cattaneo combatte dal 29 luglio, come riporta la motivazione della medaglia, per la difesa della cittadina di Regalbuto. Postosi in prima linea, il giovane sottufficiale milanese continua a fare fuoco con gli uomini che gli sono rimasti costringendo gli avversari a rinunciare all’attacco definitivo per ben due volte, salvo poi venire egli stesso colpito dallo scoppio di una granata e morire sul colpo.

Per questo gesto eroico, gli venne conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria ed il paese natio gli ha dedicato una via dove, ancora oggi campeggia un suo busto commemorativo. La salma, riportata nel paese natale, riposa oggi nel camposanto dello stesso Comune. Prima di chiudere il nostro post, ricordiamo che saranno più di 4000 i soldati italiani caduti nel fronteggiare lo sbarco Alleato in Sicilia, nella convinzione di compiere il proprio dovere, difendendo i sacri confini della Patria.

https://italianiinguerra.wordpress.com/2021/07/31/31-luglio-1943-giovanni-cattaneo-medaglia-doro-per-la-difesa-di-regalbuto/

 

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Dopo "Agata", ecco "Barbara". Entra in servizio anche il secondo dei dieci moderni treni per la metropolitana di Catania, il cui acquisto è stato finanziato dalla Regione Siciliana con i fondi europei. Questa mattina il primo viaggio del nuovo convoglio, intitolato alla santa protettrice dei minatori, sulla tratta Stesicoro-Giovanni XXIII, dove lo scorso 1* aprile aveva debuttato anche l'elettrotreno intitolato alla patrona di Catania. 
 
«La metro di Catania sta riuscendo a coniugare lo sviluppo costante dell’infrastruttura al rinnovo del materiale rotabile, obiettivi della "cura del ferro" attuata dal governo Musumeci in Sicilia», sottolinea l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, intervenuto al viaggio inaugurale di "Barbara". Presenti anche il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, il commissario e il direttore di Fce, Virginio Di Giambattista e Salvo Fiore, gli assessori comunali all'Urbanistica e alla Mobilità, Enrico Trantino e Pippo Arcidiacono.

«In questi anni - aggiunge Falcone - la Regione, grazie a diversi ingenti finanziamenti, è divenuta motore della crescita di Fce con benefici concreti per la mobilità del capoluogo etneo. Dopo "Agata", "Barbara" e il terzo treno già arrivato in città, proseguiranno le consegne dei nuovi convogli con la cadenza di un mese e mezzo circa fra l’uno e l’altro. Entro l’anno la metro di Catania potrà contare su una flotta di treni tutti nuovi di zecca, un rinnovamento che viene già apprezzato ogni giorno da migliaia di utenti». 
 
L’acquisto delle dieci nuove unità di trazione destinate alla metropolitana etnea è stato finanziato dal dipartimento regionale delle Infrastrutture con le risorse del Po-Fesr Sicilia 2014-2020 per un importo complessivo di 42 milioni di euro, sulla base di una convenzione siglata nel 2018 con la gestione governativa della Fce. Il costo di un singolo treno è di 3 milioni 630 mila euro. 
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Leonforte (Enna) ha accolto calorosamente  presso la Villa Bonsignore l'autrice Piera Pirrone che ha presentato il suo secondo romanzo intitolato "La danza degli Specchi" edito per i tipi di GAEditori. A rappresentare la casa editrice il dottor Antonello La Piana che insieme alle docenti Paola Rubino, oggi dirigente scolastica, Sabrina La Ferrara e Valentina Pecora hanno dialogato con la neo scrittrice ancora una volta sorpresa per il calore ricevuto e i tanti applausi manifesti e spontanei.

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In linea con la mission sempre portata avanti con grande determinazione e costanza, la Sicurlube continua a puntare sui giovani. Sarà, infatti, Luigi Bernardo, classe 1993, a prendere in mano le redini della prima squadra regalbutese. Reduce da due stagioni più che positive con la Junior Domitia, con la quale ha raggiunto importanti obiettivi (conquista dei Play-off due volte di fila e accesso alla final eight di coppa italia di serie B quest’anno), il giovane tecnico campano vanta già importanti esperienze: Bernardo è stato il responsabile del settore giovanile e vice allenatore del Latina in serie A dal 2018 al 2020, ha guidato anche la prima squadra e il settore giovanile della FF Napoli e prima ancora si è occupato solo ed esclusivamente dei settori giovanili di varie squadre campane. Insomma, come dichiara lo stesso patron Pierluigi Fichera: «Luigi Bernardo è l’uomo giusto alla guida della nostra squadra. Siamo certi che un tecnico giovane e caparbio, come lui, è il primo tassello perfetto per iniziare la nuova avventura che ci attende».

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Venerdì, 01 Luglio 2022 13:25

La Juve tutta Italiana.

E se la Juventus più forte di sempre fosse tutta italiana?
Ecco la Juventus annata 1976 - '77, che chiude a 51 punti sui 60 disponibili e vince la Coppa Uefa con undici italiani in campo (l'unica coppa europea senza stranieri).
Per decenni, la Juventus ha acquistato giovani in provincia o li ha mandati in prestito dopo averli cresciuti nel vivaio (Bettega, Furino) per poi riprenderli. Questo è il blocco che vince Scudetti e Coppe: Cuccureddu dal Brescia (primo acquisto di Boniperti), Anastasi, Bettega e Gentile dal Varese, Causio dalla Sambenedettese , Furino dal Palermo, Scirea, Fanna e Marocchino dall'Atalanta, Tardelli dal Como, Cabrini dalla Cremonese , Virds dal Cagliari, Brio dal Lecce, Bonini dal Cesena, Tacconi e Vignola dall'Avellino, Caricola dal Bari, Pioli dal Parma....
E ci si può spingere anche a trent'anni, aggiungendo Bruno dal Como, Alessio dall'Avellino, Schillaci e Napoli dal Messina, Casiraghi dal Monza, Corini dal Brescia, Antonio Conte dal Lecce, Torricelli (Caratese), Del Piero, Di Livio e Nicola Amoruso (Padova), Ravanelli e Padovano (Reggiana), Rampulla (Cremonese), Iuliano (Salernitana), Tacchinardi, Porrini e Christian Vieri dall'Atalanta ...dalla quale nel 1997 (primo anno post-Bosman) arriva anche un certo Filippo Inzaghi.... e siamo a 31 anni dall'acquisto di Causio.....Poi la Juve continuerà ad acquistare in provincia, ma in percentuale nettamente inferiore
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Inflazione alle stelle: nel mese di giugno è salita dell’8%, segnando un aumento che non si vedeva dal 1986, quando era arrivata a un +8,2%. Anche i prezzi non erano così alti dal 1996 e quelli degli alimentari, il cosiddetto ‘carrello della spesa’, non salivano così tanto, appunto, dal gennaio 1986. A giugno. spiega l’Istat, “l’inflazione accelera di nuovo salendo a un livello (+8,0%) che non si registrava da gennaio 1986 (quando fu pari a +8,2%). Le tensioni inflazionistiche continuano a propagarsi dai Beni energetici agli altri comparti merceologici, nell’ambito sia dei beni sia dei servizi. Pertanto, i prezzi al consumo al netto degli energetici e degli alimentari freschi (componente di fondo; +3,8%) e al netto dei soli beni energetici (+4,2%) registrano aumenti che non si vedevano rispettivamente da agosto 1996 e da giugno 1996. Al contempo, l’accelerazione dei prezzi degli Alimentari, lavorati e non, spingono ancora più in alto la crescita di quelli del cosiddetto “carrello della spesa” (+8,3%, mai così alta da gennaio 1986, quando fu +8,6%)”. Secondo le stime preliminari, nel mese di giugno 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dell’1,2% su base mensile e dell’8,0% su base annua (da +6,8% del mese precedente). Lo rileva l’Istat.

Agenzia DIRE  www.dire.it

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Dell’emergenza  rifiuti  che riguarda tantissimi Comuni siciliani e che rischia di ingigantirsi trasformandosi in un vero e proprio allarme igienico sanitario,  anche a causa delle alte temperature di queste ultime settimane, si parlato  oggi pomeriggio nel corso di un incontro, in videoconferenza, fra l’Ufficio di Presidenza dell’ANCI Sicilia, l’assessore regionale all’Energia Daniela Baglieri e il direttore del Dipartimento Acqua e Rifiuti, Calogero Foti.
 “Abbiamo assistito a una crescente sofferenza da parte dei comuni siciliani   che è  particolarmente critica nella Sicilia orientale ma che coinvolge l’intera Regione. Una emergenza che ha anche connotati di una crisi  finanziaria in quanto a causa dell’eccessivo aumento dei costi  per il conferimento in molti casi   non sarà  possibile approvare i Piani Economico- Finanziari”. Ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente dell’ANCI Sicilia.

“Si tratta di costi economici,  abnormi e ingestibili che generano una condizione di incertezza e di emergenza finanziaria che coinvolge un numero sempre crescente di comuni, che in particolare nell’Italia meridionale, non riesce ad approvare i Bilanci”. Aggiunge Orlando.

“Per discutere dell’emergenza rifiuti sotto l’aspetto gestionale e finanziario e di altri temi d’interesse degli Enti locali siciliani- conclude Orlando -  abbiamo convocato, per martedì 5 luglio alle ore 19, un  confronto in videoconferenza fra tutti i sindaci della Sicilia".

 

COMUNICATO STAMPA - Responsabilità editoriale ANCI Sicilia

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Una nutrita delegazione del circolo di Fratelli d'Italia Regalbuto, parteciperà il 2 luglio prossimo al Belvedere di Trecastagni, agli Stati Generali del turismo etneo. Una giornata di incontri e tavole rotonde ai quali parteciperanno rappresentanti istituzionali e dirigenti di Fratelli d’Italia. A cominciare dal Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che aprirà i lavori alle ore 14.30. E per finire con un confronto fra gli assessori al turismo della Sicilia, Liguria e Calabria Manlio Messina, Gianni Berrino, Fausto Orsomarso. Agli “Stati generali del turismo Etneo” si parlerà di Bolkestein, sburocratizzazione, sviluppo infrastrutturale: tutti temi che sono al centro dell’agenda di Fratelli d’Italia, che a livello nazionale ed in tutte le regioni sta già dando prova di ciò che si può e si deve fare. "Sarà l'occasione per noi , per iniziare a percorrere la strada della "formazione" soprattutto per i nostri giovani tesserati e simpatizzanti -  ci ha dichiarato il portavoce del Circolo Vincenzo Stancanelli. Si discuterà di turismo a 360 gradi , e si apriranno idee a confronto e tavole rotonde dove ognuno avrà l'occasione per apprendere per poi calare nella nostra realtà ciò che si è appreso."  A Trecastagni  inoltre si discuterà di turismo montano e culturale, dai giovani al congressuale, fino ad una sessione specifica sul mare. Agli “Stati generali del turismo Etneo” di Fratelli d’Italia parteciperanno, fra gli altri: i coordinatori regionale e provinciale Salvo Pogliese e Alberto Cardillo, il responsabile nazionale del dipartimento turismo Gianluca Caramanna, il capogruppo in commissione attività produttive alla Camera Riccardo Zucconi e il deputato europeo Raffaele Stancanelli.

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Lunedì, 27 Giugno 2022 10:05

Fabio Venezia vince le primarie del PD.

Forse il risultato poteva sembrare scontato , ma non era affatto scontata l'affluenza delle persone ai seggi distribuiti in tutti i comuni del territorio. Fabio Venezia è il candidato che rappresenterà il PD Ennese alle prossime elezioni regionali.

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