" I cattolici sono troppo tiepidi verso la loro religione. Si rinuncia pure ai “punti fermi”. Di Pasquale Hammer In evidenza

Agosto 03, 2024 196

Questa volta sono pienamente d’accordo con quanto scrive la professoressa Bianca Lupo ( vedi il link alla fine di questo articolo ), i cristiani sono troppo tiepidi verso la loro religione. Se da un lato, e senza essere ipocriti, è di tutta evidenza la volontà di cancellare ogni riferimento cristiano, non solo in Francia ma un po’ dovunque, utilizzando come forzata imposizione della cultura woke, dall’altro lato c’è un’altrettanta manifesta debolezza del fronte cristiano alimentata anche da certi atteggiamenti, spesso motivati da cinico opportunismo, patologicamente anti-identitari di cui offrono esempio molti intellettuali cattolici. Perfino le gerarchie hanno rinunciato a tutelare quelli che un tempo si chiamavano “punti fermi” lasciando che l’impietoso torrente del relativismo culturale spazzasse via quel minimo di resistenza necessaria per sopravvivere. Frasi di forte impatto mediatico come il “chi sono io per giudicare”, pronunciate magari in buona fede inducono il credente in confusione e abbassano sempre più la considerazione del “sacro” che è poi il centro di riferimento di qualsiasi religione. Il futuro, ed ancora una volta do ragione alla professoressa Lupo, confermerà il primato del mondo islamico, un mondo in cui i “punti fermi” debbono conformare i Muslim’s, ma non solo loro, che, con buona pace del politicamente corretto che alimenta l’ideologia i woke, scalzerà non solo la cultura cristiana, ma le culture dell’Occidente che dalla stessa cultura cristiana sono informati, e, come paventano lo scrittore Michel Houellebecq e il filosofo ateo Michel Onfray, disegnerà un nuovo assetto politico-istituzionale modellato sui dettami della Sharia . “

sotto il titolo uno scatto di GIOVANNI PEPI dal monastero di Santa Caterina a Pslermo

Ultima modifica il Sabato, 03 Agosto 2024 14:20