Sull’isola non c’è l’ anti-Grillo Una sola cosa è decisa all’unanimità: il prossimo candidato del Pd alle elezioni regionali siciliane 2017 non sarà Rosario Crocetta, cui il partito non ha alcuna intenzione di concedere un bis.
Ma il sostituto proprio non si riesce a trovare, e la Sicilia rischia di essere un bel problemino, perché il Pd oggi oscilla intorno al 15%, le ambizioni dei singoli non sono poche (in testa quelle di Davide Faraone), Angelino Alfano vuole essere della partita, ma oggi secondo le rilevazioni circolate, il M5s sarebbe oltre il 35% dei consensi e Beppe Grillo potrebbe davvero annettersi la Sicilia.
L’eventualità nel partito di Matteo Renzi ha fatto scattare l’ allarme rosso, e anche per questo è sceso a Roma uno dei leader più discussi ma importanti del Pd siciliano, Vladimiro (detto Mirello) Crisafulli. Per tre giorni il ras di Enna si è piazzato sui divanetti dei corridoi di Montecitorio facendo le sue consultazioni e dispensando pillole di saggezza.
Lunghe chiacchiere con l’ex responsabile organizzativo del parito, Nico Stumpo, ma anche con il giovane segretario regionale isolano, il renziano Fausto Raciti con cui evidentemente sono restati buoni i rapporti. Il candidato non si trova, ma l’ emergenza è talmente grande che il Pd pensa a un asse trasversale «tutti dentro» contro Grillo, che possa unire centro, destra e sinistra…
Franco Bechis per “Libero Quotidiano”
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