PD . Crisafulli : " Se qualcuno pensa che io me ne vada dal Pd se lo può togliere dalla testa." In evidenza

Febbraio 01, 2016 506

Enna. “Se qualcuno pensa che io me ne vada dal Pd se lo può togliere dalla testa. Deve comprare tanto bicarbonato e mi dovrà sopportare ancora per tanto tempo. Non solo non me ne vado ma voglio esercitare ancora una posizione politica, che non sarà più quella fatta fino a poco tempo fa; credo però di poterlo fare anche da una postazione diversa. Se vanno bene le cose su cui sto lavorando spero che ne abbia vantaggio anche la città di Enna. Ma la cosa che non sono più disposto a sopportare è che c’è chi vuole commissariare la Kore e noi facciamo finta di niente quasi a vergognarci. Chi vuole commissariare la Kore è un bandito, chiaro?”. A ripeterlo è stato l’ex sen. Mirello Crisafulli all’assemblea cittadina del Pd. Dunque, il 2016 potrebbe segnare l’anno della svolta e della ripartenza per il Pd ennese che, commissariato dalla segreteria nazionale per presunte irregolarità nella fase preparatoria del congresso provinciale, punta a cambiare rotta con nuove idee e chiede ai vertici del partito il rispetto delle regole, un congresso subito e soprattutto che vi sia ridata la dignità politica che merita. Un aspetto quest’ultimo cui il Pd ennese non è disposto a rinunciare. “C’è un problema che riguarda la dignità di questo partito –dice Crisafulli-. Noi siamo un partito serio che ha prodotto tante azioni; una realtà e un interlocutore privilegiato del corpo elettorale della provincia, l’unica fonte di garanzia e di tutela, in quanto tutti gli altri partiti sono scomparsi e a fronte di tutto ciò abbiamo un dovere in più rispetto ai cittadini”. Riguardo all’esigenza di celebrare un congresso il prima possibile, Crisafulli ha detto: “Io non credo che all’ordine del giorno ci sia una presa di posizione nostra contro il segretario nazionale. Credo però che abbiamo una necessità che è quella di pretendere il rispetto per questa città guardando in particolare la nota che ha sospeso la procedura congressuale. E’ stato nominato un commissario, bene. Ora il commissario ha un compito solo a norma di statuto che è quello di ripristinare l’organo dirigente del partito della provincia di Enna convocando immediatamente il congresso che, per quanto mi riguarda, non può essere spostato oltre la fine di febbraio. Perché noi abbiamo il bisogno di costruire un percorso che possa consentici alla fine di giugno di eleggere il presidente del consorzio dei liberi comuni della provincia di Enna, per titolare il Pd e i suoi alleati a una funzione di guida di tutto il territorio provinciale”. E rivolgendosi a Raciti ha affermato: “Fausto, tu sei il segretario regionale e io ho il dovere di dire con molta chiarezza che o il commissario convoca il congresso subito o noi, entro una settimana, insieme ai segretari di sezione, convochiamo una grande assise provinciale di tutti i democratici della provincia di Enna”. Per quanto riguarda l’allargamento del partito a determinati soggetti politici, alcuni additati come “infami”, Crisafulli ha chiosato: “Ci dicono che dobbiamo allargare; ma abbiamo il 48% dei voti a Enna e il 44% in provincia, quanto dobbiamo allargare? Dove dobbiamo arrivare? Poi la battuta. “Se qualcuno pensa di portare Verdini in provincia di Enna ci penso io perchè sono il più bravo di tutti. Ma questo credo che metterebbe in discussione l’impegno, la sostanza e la natura del partito democratico”. Infine una frecciata chiara ed eloquente all’amministrazione comunale. “E necessario che il gruppo consiliare Pd faccia sentire distintamente la sua voce nei confronti dell’incapacità di questa amministrazione comunale, predisponendo atti che sancisca una differenza tra loro e noi”.

Riprendiamo e pubblichiamo Giacomo Lisacchi per il quotidiano La Sicilia

Riceviamo e pubblichiamo: “Nell’ambito del mio intervento all’assemblea del Partito Democratico ennese ho parlato chiaramente dell’Università Kore e non della Fondazione Kore, nonché della necessità che la stessa sia preservata da qualsiasi tipo di tentativo di condizionamento e, quindi, di commissariamento. Tutto ciò a prescindere da quanto ha riguardato la Fondazione Kore. E’ palese che questo tentativo è stato portato avanti da chi ha operato nella nostra città fino a metà dell’anno

scorso, nel tentativo di ripetere l’esperienza del trasferimento dell’Università in altre sedi, attraverso il suo commissariamento. Tutto ciò rappresenta una sciagura per il nostro territorio, da evitare a tutti i costi”. Vladimiro Crisafulli

Ultima modifica il Lunedì, 01 Febbraio 2016 17:08
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