Il Movimento Democratico Regalbutese dunque si è tirato fuori da una maggioranza che inizia a perdere qualche pezzo. Resta da nominare il quarto assessore. I beni informati fanno il nome di Vito Maida ex presidente del consiglio e sempre i beni informati sostengono che dall’interno della maggioranza ci sono altre resistenze.
MDR : " Ci dissociamo dal Sindaco e dalla maggioranza che lo sostiene."
Forse è più di una lettera aperta o forse potrebbe essere il rammarico di un ex consigliere comunale ed ex assessore che ha contribuito al successo delle scorse elezioni amministrative. Fatto sta che il “ Movimento Democratico Regalbutese” è sceso in campo per pubblicare un lungo volantino con il quale esprimere tutto il “risentimento” nei riguardi del sindaco di Regalbuto e soprattutto dopo la mancata riconferma ad assessore di Domenico Romano, unico assessore non dimissionario così come nella determina sindacale del 12 maggio scorso. Si inizia con la “ Fiducia” : “ E’ la capacità di credere nella lealtà di una persona e un sentimento che proviamo quando crediamo di poter contare su quella stessa persona…” . Il Sindaco “ in tutti i comizi –si legge- della campagna elettorale e successivamente in diversi consigli comunali affermava testualmente “ questi sono gli assessori che resteranno in carica per tutti i cinque anni dal 2012 al 2017 e nessuno mai prenderà il loro posto.” Poi la determina del maggio scorso con la quale veniva azzerata la giunta comunale, non venivano riconfermati il vice sindaco Angelo Plumari e l’assessore Domenico Romano, mentre Teresa Perra ( neo vice sindaco) e Giuseppe Monteleone venivano confermati e con essi nominato neo assessore Giuseppe Carambia. “ Il sindaco con questa determona ha tradito il patto e gli impegni presi con glie elettori che lo hanno votato – scrivono dal MDR – Il rammarico nasce dalla mancanza di motivazioni concrete di tale scelta,ossia dal fatto che il primo cittadino a distanza di pochi anni ha azzerato la Giunta solamente per soddisfare le pretese di chi lo ha tenuto e lo tiene in pugno.” Parole dure ma chiare a leggere il volantino. “ Nessun accordo politico era stato preso in precedenza con il quale si prevedeva la sostituzione degli assessori. L’assessore Romano – si legge ancora- ha rispettato i patti ma è stato tradito e allora ci chiediamo –scrive il movimento – se è possibile credere in chi non rispetta la volontà dell’elettorato,in chi durante la campagna elettorale ha promesso una politica diversa e non come quella vecchia.” Infine la presa di distanza . “ Per rispetto della nostra moralità vogliamo dissociarsi dal sindaco e dalla maggioranza che continua a sostenerlo.”