Sicilia//Grecia//Magna Grecia. E dunque, quello che cercavo sono (Odisseo Elitis)” è il titolo della mostra allestita nel Museo archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo che sarà presentata alla stampa mercoledì 20 dicembre alle 10 nella sede di piazza Olivella. L’esposizione sarà visitabile dal 20 dicembre 2023 al 31 marzo 2024 (dal martedì al sabato dalle 9 alle 18, domenica e festivi 9-13,30).

Saranno presenti l’assessore regionale ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, l’assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Gianpiero Cannella, l’assessore al Centro storico del Comune di Palermo, Maurizio Carta, la direttrice del Museo Salinas, Caterina Greco, curatrice della mostra insieme alla professoressa di Storia greca dell’Università di Lecce, Flavia Frisone, e alla ricercatrice di Museologia dell’Università di Bari Elisa Bonacini.

L’esposizione, finanziata dal ministero della Cultura con fondi europei del Pon “Cultura e sviluppo” (Fesr 2014-2020), fa parte di un programma di interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana, per i quali l’assessorato regionale dei Beni culturali ha sottoscritto un accordo con il Comune di Palermo.

Filo conduttore della mostra è “Il viaggio”, come racconta lo stesso logo. Una barca che solca le onde del mare, quelle “strade liquide” capaci di creare una fitta rete di relazioni sociali, culturali ed economiche fra Grecia, Sicilia e Magna Grecia, aree  nelle quali si sviluppò il grande fenomeno della grecità occidentale che sta a fondamento della cultura europea. Un “dialogo” fra i capolavori del Museo Salinas, dai sarcofagi della Cannita alle metope dei Templi di Selinunte, e quelli dell’arte greca, come il rilievo dell’Atena pensosa proveniente dal Museo nazionale dell’Acropoli di Atene, e dell’arte magno-greca, come il monumentale cratere apulo del pittore di Licurgo, in prestito dal Museo nazionale di Ruvo di Puglia. Tanti gli altri preziosi reperti provenienti dai numerosi musei prestatori siciliani, che in questa occasione hanno fatto rete intorno al museo palermitano, in una narrazione corale da oriente a occidente in Sicilia. La mostra sarà accompagnata da narrazioni digitali di differente tecnologia, dall’esperienza immersiva in realtà virtuale a brochure interattive e corredate di video storie animate e podcast, realizzate dalle aziende del gruppo Vodafone Italia.

Raccontavamo ai più giovani una tradizione che si tramanda di generazione in generazione, un momento di aggregazione che ha radici lontanissime e che ancora oggi, nel terzo millennio, soprattutto nelle città del sud  viene vissuto con entusiasmo. Sono i fuochi di Santa Lucia. Durante i giorni che precedevano la festa , le donne che abitavano nel quartiere di Santa Lucia , si alternavano ad addobbare la chiesetta posta in cima alla collina che sovrasta Regalbuto. Ancora oggi il suono della campanella avvisava la popolazione in onore della Santa e la lunga processione dei fedeli si avviava verso l'antica chiesetta , dove si alternavano le preghiere e si accendeva un cero in onore della Santa. Al calare della sera venivano accese le fascine accese portate di corsa dai ragazzi che accumulavano  ancora accese in Piazza Vittorio Veneto , dove si riuniva la piccola folla in attesa che la fiamma si consumasse. Erano e sono i fuochi di Santa Lucia. Una tradizione che da noi è oramai dimenticata nel tempo. La tradizione popolare, come testimonia il detto Santa Lucia è il giorno più corto che sia, associa il giorno più corto dell’anno non al 22 dicembre, vero solstizio invernale, ma al 13 dicembre, Santa Lucia, il cui nome significa luce, dal latino lux.  Il motivo? Fino a cinque secoli fa la festa di santa Lucia cadeva proprio in corrispondenza del solstizio d’inverno. Nel 1582 entrò però in vigore il calendario gregoriano, una grande riforma voluta dal papa Gregorio XIII per tamponare agli errori del calendario giuliano, che avrebbe portato la Pasqua a essere celebrata sempre più verso l’estate. Così 440 anni fa vennero eliminati i giorni dal 6 al 15 ottobre e Santa Lucia, che prima coincideva con il solstizio, ora cade una decina di giorni prima. Il solstizio d’inverno è un evento che segna il passaggio dall’autunno all’inverno e indica il giorno più corto dell’anno. Nel 2023 cade venerdì 22 dicembre ed è una giornata in cui il numero delle ore di luce a disposizione è il minore di tutto l’anno. Nell’antica Roma si festeggiavano i Saturnali, una giornata in cui venivano azzerate le distinzioni sociali. Gli schiavi infatti prendevano il posto dei loro padroni e ci si scambiavano dei regali. Ancora oggi viene  celebrato in tutto il mondo con l'accensione di fuochi che auspicano la resurrezione dall'abisso del sole invitto. E' celebrato come l’annuncio del rinnovamento esteriore ed interiore della natura e dell’uomo”. Quindi la notte più lunga dell’anno, che verrà celebrata in tutto il mondo con l'accensione di fuochi che auspicano la resurrezione dall'abisso del sole invitto, è il momento più propizio per piantare nella nostra mente e nel nostro cuore il seme, per formulare energicamente quel proposito che determinerà la qualità del prossimo anno. Allontanando dal nostro animo il rancore, la paura e le invidie che ci bloccano. Nel Solstizio d’Estate, se lo abbiamo protetto e nutrito bene, questo seme uscirà dalla terra e apparirà alla luce del sole. Il Solstizio d’Inverno, quindi, è la celebrazione della luce. 

 

PALERMO (ITALPRESS) – “Oggi si apre una stagione nuova per Agrigento e l’intera provincia. Il collegamento diretto e più veloce con l’aeroporto di Palermo favorirà i cittadini, i pendolari, e i sempre più numerosi turisti che scelgono di visitare questa parte della Sicilia così ricca di attrattive storico culturali e ambientali. E’ una scelta strategica che guarda al futuro, a partire dal 2025 quando Agrigento sarà Capitale italiana della cultura e qui arriveranno tantissimi visitatori”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che stamattina, nella stazione centrale di Agrigento ha presenziato alla partenza del viaggio inaugurale del nuovo collegamento ferroviario diretto tra la Città dei Templi e l’aeroporto di Palermo. Un servizio che la Regione ha chiesto a Trenitalia e per il quale ha già stanziato quasi ottocentomila euro fino a marzo 2024. Collegamento che sarà rifinanziato nel nuovo contratto di servizio. Sono previsti 4 treni al giorno.
«Grazie al contratto di servizio tra Regione e Trenitalia – ha proseguito Schifani – sono previsti oltre 1,6 miliardi di investimenti fino al 2026, più della metà dei quali a carico della Regione, per avere treni sempre più moderni e in grado di viaggiare su una rete sempre più efficiente. Per i nuovi convogli l’investimento è di oltre mezzo miliardo, con una quota di più di 400 milioni a carico della Regione Siciliana. Uno sforzo che si affianca a quello in atto sulle reti stradali e autostradali della Sicilia. E’ fondamentale una visione di insieme che consegni all’Isola un sistema di trasporti finalmente adeguato, in linea con gli standard nazionali ed europei, anche nella prospettiva della realizzazione del Ponte sullo Stretto».
“La Regione – ha aggiunto l’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò – sta investendo importantissime risorse sul potenziamento della rete ferroviaria, sul rinnovamento della flotta di treni e sull’istituzione di nuove linee funzionali alla crescita del turismo e di una domanda sempre in aumento. Agli oltre 40 nuovi treni, tra Pop e Blues, già in servizio, se ne aggiungeranno altri 15, tra l’anno prossimo e il 2026, che consentiranno di avere un parco mezzi tra i più nuovi in Italia. E’ uno sforzo importantissimo che sta trovando il riscontro del gradimento dei viaggiatori, cresciuti del 20per cento. Questo grazie anche alla scelta dell’intermodalità dei collegamenti tra gli aeroporti di Catania e Palermo e mete turistiche di eccellenza come Cefalù, Taormina, Siracusa e, da oggi, Agrigento”.

– Foto: ufficio stampa Regione Siciliana –

La Regione Siciliana pronta a reclutare medici stranieri per far fronte alle carenze di personale del sistema sanitario regionale. L’assessorato regionale alla Salute ha pubblicato, infatti, un avviso pubblico "aperto" (cioè senza scadenza) rivolto ai medici sia di Paesi dell’Unione europea che di provenienza extracomunitaria. «L’obiettivo del mio governo – dice il presidente della Regione, Renato Schifani - è garantire il diritto alla salute a tutti i siciliani. Per questo, stiamo percorrendo tutte le strade possibili, utilizzando gli strumenti straordinari messi a disposizione dallo Stato per colmare i vuoti di organico che esistono in Sicilia, come in tutta Italia. Servono però anche provvedimenti di carattere strutturale e per questo già da tempo ho avviato un dialogo con il ministro alla Salute per rivedere il numero chiuso per l’accesso al corso di laurea in Medicina». L’avviso pubblico, predisposto dal dirigente generale del dipartimento regionale della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e firmato dall’assessore regionale Giovanna Volo, prevede l’assunzione di medici nelle aree di Medicina d'emergenza e urgenza, Anestesia e rianimazione, Chirurgia generale, Medicina interna, Gastroenterologia, Ortopedia e traumatologia, Pediatria, Neurologia con stroke unit, Cardiologia, Psichiatria, Urologia, Ostetricia e ginecologia. Le istanze saranno inserite secondo l'ordine cronologico di arrivo e valutate con cadenza almeno quindicinale da una Commissione che verrà costituita con un provvedimento dal dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica. I medici saranno assunti dopo un colloquio e una valutazione della coerenza dei curricula rispetto alle necessità del sistema sanitario. Una misura straordinaria sulla quale la Regione punta per affrontare le criticità della nostra Isola in diversi settori sanitari che permetterà di ridurre il ricorso alle costose esternalizzazioni. Il fabbisogno di personale ammonta a 1.494 unità. Nelle Asp mancano 174 medici ad Agrigento, 154 a Caltanissetta, 159 a Catania, 116 a Enna, 169 a Messina, 210 a Palermo, 96 a Ragusa, 87 a Siracusa e 201 a Trapani. Nelle aziende ospedaliere la carenza è di 57 medici al Policlinico di Catania, a Messina 15 all’ospedale Papardo e 17 al Policlinico, a Palermo 33 all’ospedale Cervello e 6 all’Arnas Civico. Per quanto riguarda la suddivisione per discipline mancano 127 specialisti in Cardiologia, 92 in Chirurgia generale, 39 in Gastroenterologia, 94 in Ginecologia e ostetricia, 302 in Emergenza-urgenza, 152 in Medicina interna, 52 Neurologia con stroke, 93 in Ortopedia e traumatologia, 31 in Pediatria, 324 in Anestesia e rianimazione, 144 in Psichiatria e 44 in Urologia.

RIPARTIRE DA DON STURZO A 152 DALLA SUA NASCITA.
Ripartire da Sturzo ecco cosa scrive il Prof D'Urbino storico e studioso di Sturzo.
Caltagirone, 26 novembre 1871. Essendosi chiesto che cosa gli avesse insegnato la vita fra tanti dolori, lotte, sconfitte, ingratutudini, disconoscenze e perfino l'esilio, rispose: ottimismo, cioè unione di sentimenti spirituali; in altra circostanza, aveva detto: prego Iddio che il mio grido sopravviva alla mia tomba. Ancora, oggi la questione morale secondo l'attuale corso politico è in discussione. Quello che più preoccupa è quel senso di diffuso disagio tra la gente nei confronti della politica e della sua gestione, che purtroppo è assai guidata da criteri clientelari e di mera spartizione del potere. Il segno più grave di questo malessere sociale è la crescente perdita di credibilità dei partiti e delle istituzioni pubbliche. La gente non si sente più rappresentata dai partiti ed avverte che il distacco col palazzo è sempre più profondo e la questione morale ripropone il problema tra etica e politica. Si sente pregnante la necessità di ripartire da Sturzo, non per usarlo ma per inserirlo ancora una volta nel Pantheon dei padri di un'Italia, che non può e non deve ripartire da zero, si sente la necessità di ricercare uomini e partiti che abbiano competenza e moralità. Questo è stato il grande progetto di don Sturzo, convinto divulgatore con gli scritti ed i fatti dei principi contenuti nella Rerum Novarum. Questi concetti fondamentali ed irrinunciabili furono posti come due colonne portanti sulla testata della Croce di Costantino, la rivista fondata da Sturzo nel 1897, che noi continuiamo a stampare e diffondere, mensilmente, anche attraverso i cenacoli culturali alle migliaia di generosi ed attenti lettori, quale nostra eredità spirituale.
Caltagirone, 26 novembre 2023
Franco D'urbino

L'annuncio nel bel mezzo del congresso provinciale di Fratelli d'Italia che si è svolto alle Ciminieri di Catania . " Al partito nazionale  chiesi sei mesi fa se ritenesse utile la mia presenza , ma mai ricevuto risposte.

IL FUTURO

" C'è amarezza ma resto un uomo di destra , nulla da rinnegare. Lavorerò sui miei dossier a Bruxelles e per unire la coalizione."

 

L'intervista completa su LA SICILIA di oggi.

COMUNICATO DEL PARTITO DEMOCRATICO DI REGALBUTO

Il Vicesindaco Giuseppe Privitera e l’Assessore Maria Rita Bonina hanno espresso al partito la loro decisione
di rimettere il loro mandato assessoriale, esprimendo chiaramente la loro intenzione di uscire dalla attuale
amministrazione comunale.

La decisione è stata comunicata durante un incontro che si è tenuto il 24 Novembre, a cui hanno
partecipato gli organismi dirigenti locali del partito, insieme alla segretaria provinciale Katia Rapè,
all’Onorevole Fabio Venezia e all’Onorevole Stefania Marino.

La decisione è stata dettata dalla difficoltà e dal disagio nel continuare l’esperienza amministrativa da parte
dei rappresentanti del PD per il continuo e costante isolamento politico interno alla maggioranza delle
ultime settimane che non trova alcuna giustificazione, soprattutto alla luce del lavoro svolto dai nostri
assessori, nei settori delle loro deleghe.

Come hanno potuto constatare tutti i cittadini Regalbutesi, non è mai mancato l’impegno dei nostri
assessori: dall’istruzione al servizio di trasporto e mensa scolastica, passando dall’agricoltura e dalla
gestione dei rifiuti e dell’ambiente. Non sono mai mancate le azioni concrete messe in campo dai nostri
rappresentanti, così come non è mai mancato il sostegno e l’impegno dei consiglieri comunali.

Atti concreti, al servizio della comunità, che sono sotto gli occhi di tutti.
In questo anno e mezzo ci hanno contraddistinti la serietà e la lealtà nel sostenere i provvedimenti, in linea
con il programma elettorale votato dai nostri cittadini alle scorse elezioni amministrative.

Ma impegno e lealtà evidentemente non sono bastati.

Durante le ultime settimane si sono consumati alcuni fatti politici che ci hanno fatto capire che era il
momento di aprire una importante e non facile riflessione all’interno del partito, che alla fine ha deciso di
chiedere ai nostri assessori di procedere con le dimissioni.

Nel prendere questa difficile decisione, abbiamo ricevuto il pieno appoggio dei vertici provinciali e degli
onorevoli Fabio Venezia e Stefania Marino.
Vogliamo ringraziare Giuseppe Privitera e Maria Rita Bonina per l’operato svolto e per quello che hanno
realizzato con fatica e impegno durante l’ultimo anno e mezzo.
Dal momento in cui saranno formalmente presentate le dimissioni

Il PD sarà fuori dall’amministrazione comunale e dalla maggioranza.

Certamente non mancherà in consiglio il nostro voto a quegli atti che facevano parte del programma
elettorale mentre valuteremo di volta in volta le proposte che non ne facevano parte.
Ci fermiamo qui. Ci abbiamo provato.
Non saremo noi a giudicare il nostro operato, ma saranno i cittadini Regalbutesi.
Ringraziamo i cittadini per la fiducia che ci hanno accordato, auguriamo buon lavoro all’amministrazione,
nella speranza di poter ritrovare fra 3 anni una comunità migliore di quella che lasciamo.

Il Circolo del PD di Regalbuto

NSIEME PER IL RILANCIO DELLA PALLAVOLO NEL TERRITORIO DI ENNA.
Il Presidente dei Comitato Provinciale CSI , Alberto Lo Giudice, e il Presidente del Comitato Provinciale ACSI Agostino Vitale , hanno convenuto un accordo di collaborazione per il rilancio del volley nel territorio di Enna. A tale proposito i due Enti di Promozione Sportiva hanno in programma di organizzare eventi, tornei e campionati di pallavolo al fine di coinvolgere le realtà sportive presenti nel territorio. Il tentativo è quello di riportare ai fasti di un tempo la pallavolo ennese , partendo dal mini volley e dei settori giovanili maschili e femminili fino ad arrivare ai campionati Open misto e Open , nelle diverse categorie.
I due responsabili CSI e ACSI comunicano che sono aperte le iscrizioni al torneo delle squadre femminili UNDER 14 , purchè affiliate ad uno dei due Enti e regolarmente tesserati.

 

Si è conclusa domenica 5 Novembre l’iniziativa della Pro Loco UNPLI di Regalbuto “Un tesoro da Scoprire” Progetto finanziato con i fondi degli Interventi per il potenziamento di attività da svolgere presso i centri Estivi D.L. n. 73/2022 Art. 39 - (Misure per favorire il benessere dei minorenni e per il contrasto alla povertà educativa) dal Comune di Regalbuto, che ha visto volontari della associazione coinvolgere famiglie e bambini per riscoprire la bellezza della natura al Lago Pozzillo.
 
Insieme a tanti bambini partecipi al progetto si sono costruiti dei nidi artificiali che con l’aiuto attento dei volontari della sezione LIPU di Catania si è proceduto a installare sugli alberi. “Ogni nido artificiale riporta il nome del bambino che lo ha costruito. È stata una bellissima esperienza - dichiara Giordano Paratore Presidente della Pro Loco di Regalbuto - coinvolgere i bambini è sempre una esperienza che ci fa crescere. Ognuno di loro non dimenticherà questa giornata avendo potuto apprendere dagli esperti della LIPU e posizionato in un preciso albero un nido che speriamo possa permettere agli uccelli di nidificare nei prossimi mesi.”
Il Progetto sviluppato in diverse fasi ha impegnato gli spazi dell’Auditorium Peppino Impastato diventato per tutto il progetto laboratorio per i più piccoli grazie anche i tanti volontari della Pro Loco, e permesso di porre attenzione alle bellezze del centro storico di Regalbuto con un giro turistico a misura di bambino. “La cura e l’attenzione per il territorio - conclude il Presidente Paratore - non può prescindere dal coinvolgimento dei più piccoli che in ogni nostra attività non possono mancare. Siamo molto soddisfatti del risultato.”

Pronto il Piano idrico della Regione Siciliana, che prevede interventi sulla rete per oltre 846 milioni di euro. Il progetto è stato predisposto dall'assessorato regionale dell'Agricoltura, guidato da Luca Sammartino, in linea con quanto previsto dal decreto interministeriale 350/2022, e inviato al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per essere approvato e inserito all'interno del Piano nazionale. Nel complesso si tratta di 28 interventi di natura infrastrutturale e legati al tema della sicurezza nel settore idrico, da avviare in tutta la Sicilia. I soggetti attuatori sono il Consorzio di bonifica Sicilia occidentale, il Consorzio di bonifica Sicilia orientale, il dipartimento regionale dell'Acqua e dei rifiuti e Siciliacque spa.

«Abbiamo raggiunto un traguardo importante - afferma l'assessore Luca Sammartino -  grazie al lavoro del dipartimento Agricoltura che, su delega del presidente della Regione Renato Schifani, ha coordinato tutti i soggetti coinvolti. Un’azione sinergica che ha permesso di stilare un programma di interventi strategici per il nostro territorio. Abbiamo presentato il Piano idrico nei tempi previsti e adesso attendiamo fiduciosi la risposta del ministero, chiamato a vagliare i progetti e a finanziarli».

Il Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale ha proposto 8 interventi, per un importo complessivo di 247.693.770 euro. Le opere previste riguardano: l’interconnessione del sistema irriguo Garcia-Arancio con il sistema irriguo alimentato dalla diga Trinità; l’ammodernamento di alcuni impianti irrigui consortili; la derivazione delle acque dal F. Belice Destro (traversa Vaccarizzo) e dal F. Belice Sinistro per l’aumento delle disponibilità idriche nel serbatoio Garcia; l’interconnessione dei serbatoi Castello e Arancio; l’interconnessione della diga Rubino con la diga Paceco; il completamento della diga Cannamasca.

Il Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale ha proposto 5 interventi, con una spesa stimata di 193.211.788 euro, e prevedono: la ristrutturazione della rete irrigua del sistema Dittaino-Ogliastro; il ripristino e l’ottimizzazione della rete dello schema irriguo Sinistra Dittaino, il completamento dello schema irriguo Gerbini II lotto, la manutenzione del sistema di paratoie dello sbarramento Contrasto sul fiume Simeto e la sostituzione della condotta metallica sul fiume Simeto in località Ponte Barca, che fa parte del sistema irriguo Salso Simeto.

Il dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti ha proposto 12 interventi, per un totale di 294.223.805 euro, che si concentrano su: l’adeguamento del sistema di tenuta e drenaggio della diga Rosamarina; lo sfangamento delle opere di presa e di scarico delle dighe Nicoletti, Scanzano, Rossella, Arancio, Castello e San Giovanni; il consolidamento e la messa in sicurezza della diga Disueri; la manutenzione straordinaria degli scarichi e del sistema di tenuta delle dighe Olivo, Gibbesi e Comunelli; il ripristino della funzionalità dello scarico di fondo della diga Olivo.

Infine, Siciliacque spa ha proposto 3 interventi, per un importo complessivo di 110.984.719 euro, che riguardano: il potabilizzatore di Gela; l’automazione e il monitoraggio dell'infrastruttura idropotabile sovrambito della Regione Siciliana; la manutenzione straordinaria del sistema di approvvigionamento primario della Sicilia centromeridionale.

 
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