Regalbuto.In autunno i lavori per il rifacimento della rete idrica.

Agosto 02, 2013 3671

Più di un anno fa erano stati l’allora presidente della provincia Giuseppe Monaco, nella qualità di presidente dell’ato idrico Enna 5, e il direttore dell’ato5 Stefano Guccione,ad annunciare che l’assessore regionale all’energia e dei servizi di pubblica utilità aveva firmato e pubblicato il decreto che assegnava all’ato idrico 49 milioni di euro per il rifacimento delle reti idriche di alcuni comuni della provincia di Enna , fra questi anche quello di Regalbuto, per un ammontare di 49 milioni di euro di cui 5 milioni e 500 mila per la città di Regalbuto. Mercoledì mattina presso il consorzio ATO n. 5 di Enna sono stati finalmente consegnati i lavori il cui verbale di consegna è stato firmato dal dott. Salvatore Caccamo (commissario straordinario dell'ATO), dall'ing. Stefano Guccione (responsabile unico del procedimento), dall'ing. Giovanni Bruno (direttore dei lavori), dal dott. Michele Zappalà (direttore generale della società "Acqua Enna), mentre per il comune di Regalbuto erano presenti il sindaco Francesco Bivona e il rappresentante dell'Utc geom. Salvatore Treccarichi. Il finanziamento per il rifacimento delle reti idriche della provincia di Enna sono inserite nell’ambito del programma P.O.- Fers, mentre le somme previste sono per il 69 % a carico dell’unione europea , mentre per il 31% a carico della società AcquaEnna. I lavori , che presumibilmente inizieranno in autunno, saranno eseguiti da Acqua Enna per mezzo di una sua consociata.Le opere dovranno essere ultimate entro un anno e mezzo o due dalla consegna dei lavori.. Naturale soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Regalbuto Francesco Bivona il quale ha tenuto a sottolineare che :“oltre a migliorare e ammodernare la nostra rete comunale – dichiara–grazie a questo finanziamento possiamo porre fine ai disagi con i quali convivono i residenti di alcune zone. Inoltre – conclude Bivona – questo finanziamento assume grande rilevanza non solo in un ottica di miglioramento dei servizi, ma anche in un contesto di lavoro e di sviluppo occupazionale che si creerà con l’inizio del cantiere".