Regalbuto Riparte: " No alla privatizzazione del cimitero comunale .E' una risorsa per il nostro Comune."

Gennaio 23, 2016 1834

Privatizzazione del cimitero comunale . Se ne riparla. In un comunicato stampa diramato dal movimento politico "Regalbuto Riparte" i consiglieri comunali Sassano,Lo Ciceroe Beninati ribadiscono il no alla " privatizzazione" del cimitero comunale.

"  Dietro il termine “progetto finalizzato” - si legge - l’allora amministrazione comunale diretta dal sindaco Gaetano Punzi , tentò senza riuscirvi di far approvare dal consiglio comunale una delibera che in pratica avrebbe affidato a privati la gestione del cimitero comunale. Nel 2011 tale proposito fu “fermato” dal presidente e dalla maggior parte dei consiglieri comunali di Regalbuto compresi quelli del PD , i quali in un volantino sottolinearono meglio la volontà dei cittadini regalbutesi :” Altrettanto vergognosamente il Sindaco ha voluto, fallendo miseramente, mettere i cittadini contro una delle sacre istituzioni democratiche della nostra Repubblica, il Consiglio Comunale. Lo stesso Consiglio Comunale che non smetteremo mai di ringraziare per aver fermato lo scempio che quest’amministrazione si apprestava a perpetrare ai danni del patrimonio pubblico dei regalbutesi progettando, ad esempio, la “privatizzazione” del cimitero (e molto molto altro), stoppata con forza dal gruppo del Partito Democratico, guidato da Angelo Palamito con V.Napoli e G.Principato, insieme alle opposizioni tutte.” Oggi corre ancora voce che l’attuale sindaco Bivona voglia riportare alla luce tale progetto di privatizzazione. Cambiano i tempi ma noi come allora restiamo fermi in ciò che 5 anni or sono abbiamo dichiarato e cioè un NO alla privatizzazione del cimitero comunale.Noi come allora vogliamo ribadire che il cimitero comunale è stato e continuerà ad essere una risorsa per tutta la comunità regalbutese, una risorsa in termini economici e occupazionali. E quindi non vediamo perché queste risorse non debbano essere a vantaggio del comune piuttosto che ai privati i quali come tali tendono sempre al maggiore guadagno mentre il “Comune” tende , per sua natura, al “giusto prezzo”. Oggi come allora abbiamo il fondato sospetto che dietro al desiderio di privatizzare una “sacra istituzione” come la definì allora il Partito Democratico si nasconda ben altro. Oggi come allora chiediamo al Partito Democratico di Regalbuto di unirsi a noi per stoppare sul nascere i propositi del primo cittadino per evitare che anche questa amministrazione comunale perpetri un vero e proprio scempio ai danni del patrimonio pubblico dei regalbutesi.

Ultima modifica il Sabato, 23 Gennaio 2016 16:03