Partite pregresse. Il Giudice condanna AcquaEnna ( tratto da Vivienna)

Marzo 01, 2016 2183

Sentenza importante del Giudice di Pace di Enna, che dà ragione ai cittadini sull’illegittimità del deposito cauzionale e delle partite pregresse, conguagli 2005-2010. Una sentenza importante che dà ragione ai cittadini, commentano gli avvocati dell’Associazione, Avv. Di Simone Ilaria e Avv. Francesca Denaro, che avrà ripercussioni in tutta Italia, per le società che gestiscono il servizio idrico. Quanto al deposito cauzionale non può essere richiesto nuovamente ai cittadini, che già precedentemente lo hanno versato ai precedenti gestori. Per ciò che riguarda le partite pregresse, per gli anni 2005-2010, essendo tali somme, vincolate ai consumi effettivi, il cui calcolo non è stato dimostrato in fattura, il relativo diritto è sottoposto alla prescrizione quinquennale. Il Presidente dell’Associazione, Pippo Bruno, conclude è il primo passo verso: il nostro obiettivo è ritornare alla gestione pubblica dell’acqua.

Assoconsumatori- Asso-Consum: Il Giudice di Pace da ragione ai cittadini.
francesca denaro iklaria de simone“L’associazione che sin dal primo apparire in bolletta, nell’aprile e luglio del 2014, del deposito cauzionale e partite pregresse aveva espresso seri dubbi sulla legittimità di tali richieste, comunica che il Giudice di Pace ha accolto l’istanza formulata da alcuni cittadini. Il giudice accoglie le istanze dell’associazione il deposito cauzionale essendo stato già pagato ai precedenti gestori (Comuni, EAS, ASEN ecc.) non può essere pagato doppiamente. Come non possono essere pagate le partite pregresse essendo mancati guadagni da parte di Acquaenna. Giustizia è fatta! L’associazione con l’intervento dei suoi legali Ilaria Di Simone e Francesca Denaro (nella foto) hanno ottenuto una grande vittoria per il riconoscimento dei sacrosanti diritti dei cittadini. Certo è un primo passo e certamente la battaglia per il riappropriarsi di un bene di prima necessità come l’acqua è lunga, ma siamo consapevoli che con i nostri avvocati riusciremo a far prevalere gli interessi dei cittadini. L’acqua non può essere un business per alcuni in danno dei cittadini.
Pippo Bruno
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