Volley. Amèselon sconfitta nell'ultima partita casalinga.
“Questa volta hanno giocato proprio male.” E’ il commento unanime di quanti erano ad assistere all’ultimo incontro casalingo di pallavolo maschile di prima divisione tra Amèselon Volley e Solo Sport di Santa Sofia ( Ag), valevole per l’accesso alla finalissima promozione in serie D. I ragazzi del presidente Dario Bonina si sono presentati , domenica pomeriggio al palasport di Regalbuto coscienti che la partita contro il Solo Sport poteva essere alla loro portata ma così non è stato e si è visto fin dalle prime battute perché si sono trovati di fronte una squadra ben posizionata in difesa che ha soprattutto saputo approfittare dal troppo , forse eccessivo, nervosismo in campo dei giocatori regalbutesi i quali così facendo è come se si fossero fatto male da soli perché sul numero degli errori “pesanti” da ambo le parti gli agrigentini sono stati quelli che ne hanno fatto di meno e i parziali lo dimostrano : 22/25,21/25,19/25. In effetti l’assenza del mister Antonio Millauro in panchina si è fatta sentire più del dovuto soprattutto sul piano tattico e psicologico . “ Abbiamo giocato male è vero – ci dice Dario Bonina – Potevamo anche vincere l’incontro perché il Solo Sport , così come l’abbiamo visto noi, era alla nostra portata. Paghiamo però l’inesperienza di un gruppo di ragazzi che ha iniziato seriamente a giocare dal mese di novembre scorso e ancora ci manca quell’approccio alla partita e l’interpretazione del gioco che altre squadre hanno perché giocano a pallavolo da molti anni. Ora saremo fermi per tre settimane, durante le quali avremo modo di ricaricarci anche perché ci aspettano due difficili trasferte a Santa Elisabetta e a Gela che concluderanno il nostro campionato che abbiamo intenzione di concluderlo degnamente. Vorrei sottolineare la sempre più numerosa presenza del pubblico – conclude Bonina – segno che la pallavolo inizia a essere compresa nella nostra città. Un pubblico che voglio ringraziare ! “
Nel campionato regionale di calcio a cinque sabato scorso al palasport di Regalbuto si è giocata la nova giornata di ritorno . Di fronte la capolista Lubrisol Regalbuto contro il città di Leonforte. Una partita difficile per entrambe le formazioni che lottano rispettivamente per la promozione in B e la retrocessione. Diciamo subito che la capolista Regalbuto ha vinto per 2-1 contro il Città di Leonforte e mantiene le sei lunghezze di vantaggio sull’Assoporto Melilli. I ragazzi di Alfredo Paniccia trovano di fronte un avversario ostico, difeso straordinariamente da un Iraci insuperabile. Nel primo tempo, l’estremo difensore leonfortese para un rigore a capitan Capuano, ma soccombe all’eurogol di Cereta. Nella ripresa, Fortunato Ipsale trova il pari, ma i primi in classifica sono superiori e trovano il 2-1 a poco dalla fine con il tap-in di Rosario Insinga. Questa in estrema sintesi la cronaca di un incontro che come al solito ha appassionato il numeroso pubblico che assiepava le tribune del Palazzetto Giovanni Paolo II ma la partita è stata ben altra, giocata da entrambi le formazioni con la “testa” più che col cuore perché era importante non perdere punti e da questo punto di vista la rete di Insinga ad una manciata di minuti dal fischio finale, ha di fatto tagliato le gambe agli avversari e ha permesso ai regalbutesi di portare a casa un risultato importante che consente di mantenere i sei punti di distanza dal forte Melilli. “Non molliamo un centimetro .. Ancora quattro finali ! “ , dirà alla fine mister Alfredo Paniccia che adesso sprona i suoi a pensare alla difficile trasferta di Palermo il prossimo 2 Aprile. Per le altre squadre dell’ennese da registrare la limpida vittoria dell’Argyrium contro il Kamarina che permette agli agirini di uscire dalla zona play off ed ora sono settimi in classifica, mentre Città di Leonforte e Ennese sono in piena zona retrocessione anche se ancora nulla è scontato.
Il pomeriggio di domani ,con inizio alle ore 17 il palasport di Regalbuto vivrà il derby tra Lubrisol Regalbuto e Città di Leonforte, gara valevole per la nona giornata di ritorno del campionato regionale di C1 di calcio a cinque. “ Un derby delicato “ secondo il direttore sportivo della Lubrisol Sergio Politi . E lo è davvero perché Regalbuto e Leonforte giocheranno una partita su fronti diversi ma entrambi devono conquistare l’intera posta in palio : la Lubrisol per mantenere e forse aumentare il distacco dalle dirette inseguitrici per la promozione in serie B , il città di Leonforte per tentare di allontanarsi dalla zone di retrocessione diretta e magari anche da quella dei play out. La formazione del presidente Vito Contino, si è preparata a questa gara coscienti della forza del gruppo e per ritornare alla vittoria e dimenticare lo scivolone, ma anche la sfortuna,di sabato scorso subito a Kamarina . Formazione al completo , con i rientranti squalificati e gli infortunati. Formazione al completo anche per il città di Leonforte. Quindi un’incontro che non mancherà di appassionare i sempre numerosi tifosi che assieperanno gli spalti del Palasport di Regalbuto. “ E’ importante vincere – ci dice Sergio Politi – anche perché oggi si giocherà la partita tra Capaci e Melilli , due dirette nostre avversarie e dunque c’è la possibilità in caso di vittoria di distanziare ancora una delle due o entrambe.” Per le altre formazioni del territorio di Enna c’è da dire che l’Argyrium ospiterà il Kamarina e per Putrino e compagni è l’occasione per uscire dalla zona play out , mentre il fanalino di coda Ennese si recherà a Marsala contro il Futsal 2002 anch’essi per cercare quanto meno di centrare l’obiettivo dei play out ed uscire dalla zona retrocessione.
Botteghe di mestiere al “Fortunato Fedele” di Agira
Si è appena conclusa un’altra importante iniziativa promossa dall’Istituto di Istruzione Superiore “Fortunato Fedele” di Agira (EN), diretto da un paio d’anni dal prof. Serafino Lo Cascio, e comprendente il Liceo delle scienze umane di Agira (con opzione base ed opzione economico-sociale), l’Istituto Tecnico con settore tecnologico di Gagliano Castelferrato (indirizzo chimica materiali e biotecnologie, articolazione biotecnologie ambientali), l’Istituto Professionale per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera di Centuripe, l’Istituto Tecnico con settore economico (indirizzo amministrazione finanza e marketing, e turismo) e tecnologico (indirizzo elettronica ed elettrotecnica) di Regalbuto. L’Istituto ha infatti presentato la propria candidatura, in qualità di ente promotore, all’avviso “Botteghe di mestiere e dell’innovazione” per il finanziamento di 70 tirocini formativi semestrali, in altrettante aziende locali, per giovani disoccupati o inoccupati dai 18 ai 35 anni. L’avviso prevede per i tirocinanti una retribuzione di 500€ al mese, per sei mesi, e per le aziende ospitanti un contributo di 250€ al mese. Un totale dunque di 315000€, se venissero finanziati tutti i tirocini, non indifferente per l’economia del territorio.
Al buon esito dell’iniziativa hanno contribuito i docenti interni dell’Istituto, ed in particolare i professori Sportaro e Giaggeri, che si sono impegnati al di fuori del normale orario di lavoro per contattare le aziende, e gli studi commerciali del dott. Giuseppe Carambia di Regalbuto e della dott.ssa Bernadette Casullo di Agira, che hanno offerto consulenza professionale anche alle aziende non di loro competenza.
Giuseppe Carambia, fra l’altro, riveste la carica di Assessore al Comune di Regalbuto con delega alle Politiche del Lavoro, ed ha fortemente voluto che il soggetto promotore fosse la “scuola” al fine di dare un segno di maggiore presenza sul territorio. "Il nostro Comune", tiene a precisare l'assessore Carambia, “in considerazione dell'emergenza occupazionale, ha inteso divulgare l'iniziativa per favorire l'inserimento dei giovani, compresi nella fascia di età che va dai 18 ai 35 anni, nelle aziende presenti sul territorio e nei comuni limitrofi. Sin dai primi contatti con Italia Lavoro era una mia prerogativa dar lustro a chi in questa realtà ha sempre rivestito un ruolo di importanza primaria: il mio vecchio ITC. La collaborazione con l’ing. Petronio mi ha permesso di comprendere anche altri bisogni del territorio. A questo punto non ci resta che incrociare le dita.”
“Se verremo selezionati”, gli fa eco l’ing. Petronio, docente nel settore Tecnologico di Regalbuto e coordinatore del progetto Botteghe, “anche l’Istituto riceverà un contributo di 500€ per ogni tirocinante, contributo che sarà reinvestito in attività di Alternanza Scuola Lavoro, stage, visite guidate e valorizzazione delle eccellenze. Siamo infatti sempre alla ricerca di metodi ‘ingegnosi’ per autofinanziare le svariate iniziative della scuola, iniziative volte a costruire e potenziare le competenze necessarie al successo formativo dei nostri studenti”.
L’iniziativa ha avuto un tale successo che fino all’ultimo giorno utile le numerose aziende, venute a conoscenza di questa opportunità tramite passa parola, hanno continuato a presentare la propria disponibilità, costringendo gli organizzatori a rimodulare le candidature per non lasciare fuori nessuno. E per non rischiare che i plichi fossero consegnati oltre i termini consentiti, vanificando tutto il lavoro svolto, il vice sindaco di Regalbuto, dott.ssa Teresa Perra, ha deciso di acquistare a proprie spese un biglietto aereo per consegnare personalmente la documentazione a Roma.
“Al di là di come andrà a finire”, continua l’ing. Petronio, “il vero successo è stata la sinergia che si è venuta a creare tra scuola, aziende e istituzioni, finalizzata alla crescita del territorio. La scuola è un ente dello stato, e come tale deve diventare punto di riferimento del territorio per tutte quelle iniziative che le professionalità interne sono in grado di cogliere e proporre. Per questo invitiamo fin da subito tutte le aziende interessate a contattarci per creare una vasta rete di comunicazione finalizzata a veicolare le future iniziative.”
Rahl Butahi - Alcune precisazioni sui fatti di Barrafranca.
In relazione al Comunicato stampa fatto dal Rahl Butahi, l'intera Dirigenza dichiara che la Delegazione di Enna è stata chiamata in causa da altri soggetti solo per tentare di discolparsi. "Si è colta l'occasione per avere un colloquio costruttivo e sincero - afferma il Direttore Generale Rapisarda - col Presidente Paolo Rosso, il quale ha capito la situazione e ha dimostrato tutta la sua solidarietà per l'accaduto".
Enna e Centuripe firmano protocollo sul piano di valorizzazione delle risorse ( tratto da Vivienna)
San Cataldo. Realizzazione di un “Piano di valorizzazione delle risorse culturali, turistiche ed ambientali di un’Area vasta della Sicilia centrale”, per l’dentificazione territoriale, promozione dei luoghi e delle eccellenze, divulgazione in ambito culturale e turistico: questo il progetto di sinergia che i Comuni del nisseno e dell’ennese che intendono realizzare tramite la stipula di un protocollo d’intesa. L’otto marzo un primo incontro tra amministratori al Comune di San cataldo, sindaco Giampiero Modaffari con gli assessori Maria Concetta Naro e Salvatore Sberna. Sono intervenuti il Sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo, quello di Delia Gianfilippo Bancheri, di Serradifalco Leonardo Burgio, di Riesi Salvatore Chiantia, di Bompensiere Salvatore Lo Sardo, di Marianopoli Carmelo Montagna, di Santa Caterina Villarmosa Michelangelo Saporito, di Milena Giuseppe Vitellaro, il vice-sindaco di Mussomeli Francesco Canalella, quello di Mazzarino Christian Spalletta, l’assessore comunale di Acquaviva Platani Fabiana Castiglione. Tra i presenti il sindaco di Enna Maurizio Dipietro e di Centuripe Michele Galvagno. Il protocollo d’intesa, avrà durata triennale e, dopo le festività pasquali, sarà sottoposta agli amministratori di tutti i Comuni della provincia di Caltanissetta ed Enna. Una collaborazione “inter-istituzionale” per predisporre una pianificazione strategica di area vasta fino al 2020, in vista anche di un più efficace impiego delle risorse europee disponibili. Il protocollo dovrà passare da una delibera di Giunta, l’attuazione divisa in due fasi: una progettazione che passa dalla valorizzazione del patrimonio culturale, con il riuso di spazi dismessi o parzialmente utilizzati; un’analisi della condizione socio-economica del territorio e l’attivazione di un tavolo comune attraverso la costituzione di un “Forum dello sviluppo partecipato”.
Calcio a cinque Rahl Butahi. Grazie ragazzi !!!!
Siamo alle solite. !! Un giovane ed inesperto arbitro è stato “spedito” ad arbitrare una semifinale di calcio a cinque a Barrafranca tra la locale squadra e la formazione campione uscente 2015 della categoria giovanissimi. Non è del risultato che vogliamo parlare ma del fatto che ad arbitrare una semifinale non ci si è resi conto che non poteva e non doveva essere designato un giovane inesperto che a fine gara quanto meno ha avuto l'educazione di scusarsi con l'intera squadra di Regalbuto che tra le lacrime e l'amarezza è rimasta educatamente ad accettarne le scuse. Quale grande lezione hanno dato questi ragazzi !!!! Qualcuno però dovrebbe sentirsi in colpa perchè ad essere lesa , secondo noi , è l'immagine di chi non ha pensato a quale conseguenza avrebbe potuto realizzare una tale designazione , non ha pensato quale messaggio avrebbe trasmesso a questi giovanissimi ragazzi che si preparavano con disciplina , a costo di sacrifici e privazioni all'evento del campionato consci che avrebbero potuto recitare quel ruolo che a loro apparteneva. La riflessione di oggi vogliamo dedicarla non a coloro , ossia a quegli uomini ,che ritengono o si dichiarano sportivi e occupano ruoli di responsabilità all'interno di una federazione o di una associazione, ma a questi ragazzi che a fine gara , seduti , impietriti , con le lacrime agli occhi educatamente hanno dimostrato di essere loro i veri sportivi dando così una lezione di sportività a quegli adulti che invece avrebbero dovuto tutelare la loro genuina ingenuità. Grazie ragazzi !! Avete raprresentato la vostra città con la dignità che si conviene a veri sportivi !!!
Calcio a cinque. Giovane ed inesperto arbitro nega la finale ai "giovanissimi" del Rahl Butahi
“Senza voler trovare alibi né giustificazioni alla sconfitta, nel rispetto dei giovani ragazzi che mi pregio di rappresentare e della loro enorme delusione, mi sento di dover esternare tutta la mia amarezza per la condotta arbitrale di ieri. “ E’ una parte della dichiarazione del dirigente del Rahl Butahi Sebastiano Rapisardi all’indomani della semifinale di calcio a cinque categoria “giovanissimi” giocata martedì scorso a Barrafranca contro la locale squadra.Partita finita col punteggio di quattro a tre per i padroni di casa ma influenzata dalle troppe errate decisioni dell’arbitro che hanno pesantemente danneggiato i regalbutesi .“Purtroppo, soprattutto a livello giovanile, - continua Rapisardi -è consuetudine essere arbitrati da ragazzi alle loro prime esperienze che, mi dispiace sottolinearlo, non conoscono le più basilari regole del calcio a 5 e che con la loro condotta influenzano negativamente le partite. Posso capire che ciò avvenga durante le partite di campionato ma non posso accettare che ciò succeda durante una partita che consente l’accesso alla finale provinciale di categoria. Sono indignato per il menefreghismo del designatore e della delegazione provinciale che dimostrano ancora una volta di non avere rispetto per i ragazzi e per le società che essi rappresentano. Non mi consolano affatto le scuse offerte dal direttore di gara ai miei ragazzi subito dopo la fine della partita. Sapere che ha voluto radunare la squadra nel suo spogliatoio per chiedere scusa ed affermare di non conoscere le regole mi fa anzi essere ancora più indignato e deluso al punto di valutare seriamente se continuare l’attività giovanile nei prossimi anni. Sono invece orgoglioso dei ragazzi – conclude il dirigente del Rahl Butahi - che seppur delusi e con le lacrime agli occhi non hanno ceduto ad alcuna opera di isterismo accettando il risultato del campo con educazione e maturità. So per certo che queste mie parole rispecchiano il pensiero di tanti altri dirigenti ed allenatori, stanchi di dover giustificare e nascondere ai propri ragazzi gli stolti comportamenti degli adulti, e mi auguro pertanto che possano spronare chi ha il dovere di organizzare e gestire i campionati.”
8 marzo. Perchè non è una festa
L’iniziativa di celebrare la giornata internazionale della donna fu presa per la prima volta nel febbraio del 1909 negli Stati Uniti su iniziativa del Partito socialista americano. L'anno seguente, nel 1910, l'iniziativa venne raccolta da Clara Zetkin a Copenaghen durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste.Dai documenti del congresso non risultano chiare le motivazioni che spinsero alla scelta proprio di quella data. In realtà fino al 1921 i singoli Paesi scelsero giorni diversi per la celebrazione.Durante la Seconda conferenza delle donne comuniste a Mosca (1921), viene confermata come unica data per le celebrazioni l’8 marzo in ricordo della manifestazione contro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo nel 1917. In alcuni Paesi si fa invece riferimento a un episodio in cui alcune operaie americane, chiuse in fabbrica dal padrone perché non partecipassero a uno sciopero, persero la vita a causa di un incendio nel 1857. In Italia e altri Paesi si è fatto spesso riferimento a un rogo del 1911 a New York, nel quale persero la vita 134 donne. La leggenda narra che avvenne in una fabbrica di camicie - peraltro inesistente - l'8 marzo. In realtà l'incendio avvenne in febbraio e a seconda dei Paesi cambiano le date, i luoghi e il numero delle vittime.Secondo Tilde Capomazza e Marisa Ombra, che nel libro 8 marzo (Utopia) hanno studiato le origini della celebrazione, le motivazioni date nel ’21, troppo legate a un preciso momento politico, vennero presto abbandonate e sostituite da eventi più simbolici.La scelta della mimosa risale invece al 1946: le organizzatrici delle celebrazioni romane cercavano infatti un fiore che fosse di stagione e che costasse poco, e lo trovarono appunto nella mimosa.
Forza Italia ."La Corte dei Conti boccia Crocetta e il PD"
“Quella della Corte dei conti è una bocciatura senza appello e a 360 gradi, che non arriva dalle opposizioni ma da organi terzi, che giudicano sulla scorta dei numeri e fuori dall’agone politico. Per la magistratura contabile non c’è praticamente settore che si salvi: dalla Formazione, ai rifiuti, ai Beni culturali, ai trasporti è un interrotto pianto greco, un colossale fallimento che solo Il Pd e Crocetta fanno finta di non vedere . Il pesantissimo atto di accusa arriva all’indomani di una finanziaria che è la certificazione di uno stato di default ormai nei fatti: si è raschiato il fondo di tutti i barili possibili, cercando di mettere toppe in un vestito oramai a brandelli. L’assenza di Crocetta e Baccei all’inaugurazione dell’anno giudiziario sono l’emblema del comportamento arrogante e irresponsabile che ha caratterizzato questa legislatura da dimenticare.
Ci chiediamo fino a che punto chi è al timone di questo sgangherato vascello ormai alla deriva, che è la Regione Siciliana, avrà l’ardire di tirare la corda: le dimissioni di Crocetta e di questo sciagurato governo sono l’unica soluzione possibile nell’interesse d tutti i siciliani”.
“La Corte dei Conti siciliana, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, ha confermato quanto Forza Italia sostiene da tempo, la nostra regione è vicina al tracollo, finanziario e sociale, con un’amministrazione regionale incapace di individuare le vie della ripresa e di gestire correttamente le risorse. La Corte indica anche come nelle politiche per l’occupazione e nella spesa dei fondi europei, Palazzo d’Orleans riesce a dare il peggio. Pessimo giudizio della Corte anche su una spending review solo accennata, sulla gestione della formazione e della cultura. Accuse fondate e circostanziate, che auspichiamo diano uno scossone all’esecutivo regionale, colpevole altresì di avere messo in piedi una finanziaria del tirare a campare, che non guarda al domani, che non programma, che non costruisce alcun percorso di crescita”, lo dichiara l’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’ARS.