Articoli filtrati per data: Gennaio 2025

Il Green Pass, o certificato Covid digitale europeo come è stato ribattezzato dopo numerose oscillazioni nominalistiche, aiuterà a ripristinare una maggiore libertà di circolazione nell'Ue a partire dal prossimo primo luglio, anche se non è la bacchetta magica che risolverà tutto E' però una "buona notizia" per i cittadini europei, sottolinea il negoziatore del Parlamento Europeo, il socialista spagnolo Fernando Lopez Aguilar, presidente della commissione Libe, che voterà l'accordo raggiunto tra Consiglio e Parlamento sul regolamento la settimana prossima, prima del voto in plenaria tra il 7 e il 10 giugno. Un regolamento, una "legge europea" immediatamente efficace, è comunque meglio dell'alternativa: una Babele di certificati "nazionali", se non "regionali", il che vorrebbe dire "confusione, arbitrarietà, insicurezza e discriminazione".Il regolamento sarà poi efficace dal primo luglio, una volta approvato dal Consiglio e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Ue. Viaggiare in Europa in tempo di pandemia di Covid-19 resterà abbastanza complicato, anche se decisamente meno rispetto ad ora e, è la speranza, anche rispetto all'estate del 2020, un "incubo", come lo definisce Aguilar, che viene dalle Canarie. La ragione principale di questa complicazione è che l'Ue non è uno Stato federale e ha competenze limitate: le cose possono essere semplificate solo fino a un certo punto. Le competenze restano principalmente nazionali, con 27 Stati membri, e questo comporta inevitabilmente delle complicazioni, anche se il certificato sarà normato da un regolamento, provvedimento che ha forza di legge in tutti gli Stati.

Pubblicato in Notizie
Sabato, 22 Maggio 2021 11:46

La mobilità sostenibile degli autobus.

Il trasporto pubblico è un servizio essenziale per la popolazione. Specialmente per chi vive in città, dove la densità abitativa è più alta, il traffico stradale più intenso e i parcheggi disponibili limitati. Elementi che possono incentivare le persone a scegliere questa modalità di spostamento, che dall’altro lato rappresenta per molti cittadini l’unica opzione, in mancanza di un proprio mezzo di trasporto privato. Gli autobus sono tra i veicoli più utilizzati per offrire tale servizio, probabilmente perché a differenza dei tram o delle metropolitane non necessitano di infrastrutture ad hoc per potersi spostare. Questo li rende spendibili su un più ampio numero di tratte, di percorsi.Tuttavia anche i bus, come tutti i mezzi di trasporto sia pubblici che privati, funzionano per la maggior parte attraverso processi di combustione. Cioè i principali responsabili delle emissioni di Co2 nell’aria e quindi del cambiamento climatico. Per questo negli ultimi anni i governi nazionali europei, Italia inclusa, hanno cercato di favorire un percorso di transizione ecologica per il settore dei trasporti. Abbiamo visto come il car e il bike sharing vadano già in questa direzione, ma anche i mezzi di trasporto pubblico possono essere più sostenibili e meno inquinanti.A tal proposito nel piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è stato stabilito che 68,6 miliardi di euro vengano stanziati nel piano per la rivoluzione verde e transizione ecologica. All’interno di questa misura sono state incluse anche le risorse per il rinnovo del trasporto pubblico locale, come l’acquisto di bus a bassa emissione.Incrementare la mobilità sostenibile per fronteggiare il cambiamento climatico è uno degli obiettivi dell'Unione europea, che nel 2016 ha lanciato una strategia per velocizzare la transizione verso mezzi a basse emissioni. A tre anni di distanza, sono state inoltre introdotte misure restrittive per le emissioni prodotte dai veicoli a motore con il regolamento europeo n.2019/631. Nel 2018, in Italia il numero di autobus a basse emissioni era pari a 25,8 ogni 100 bus utilizzati. Una quota che attraverso gli obiettivi europei e i fondi provenienti dal Pnrr potrebbe incrementare.

Pubblicato in Prima Pagina

Nei prossimi dieci anni l’Italia avrà a disposizione 62 miliardi di euro da investire in infrastrutture, mobilità e logistica sostenibili, come stabilito nel PNRR. L’esperienza della pandemia ha pesantemente influenzato la bussola delle priorità infrastrutturali. Le strutture sanitarie difatti, per oltre la metà degli italiani dovrebbero essere le prime destinatarie degli investimenti. Emergono inoltre esigenze soprattutto sul fronte del miglioramento della rete idrica, del potenziamento della capillarità dell’alta velocità e della rete ferroviaria, in particolare al Sud, e del rinnovo del parco

dei mezzi di trasporto per la riduzione delle emissioni. Il dibattito sul collegamento tra Sicilia e Calabria, che da lungo tempo impegna politica e società civile, sembra esser sfociato (per lo meno temporaneamente) in un largo accordo, anche tra i residenti delle due regioni direttamente coinvolte, sulla non necessità di includere l’opera nel PNRR, seppure il 47% si mostra favorevole alla sua realizzazione in prospettiva. Infine, al centro del rilancio economico e sociale del Paese viene posto il concetto di sostenibilità, inteso e declinato concretamente in una prospettiva multidimensionale e intergenerazionale. Alle fasce d’età più adulte preme soprattutto evitare ogni tipo di spreco e attivare circuiti virtuosi sociali ed economici per la collettività; i più giovani aspirano invece a una maggiore attenzione nei confronti dell’impronta ambientale delle infrastrutture e del futuro delle giovani generazioni. Dalla ricerca effettuata dall’Istituto SWG emerge che per l’Italia del futuro si auspicano investimenti su sanità e mobilità. Infatti il 55% degli Italiani auspicano al primo posto le infrastrutture sanitarie, il 29% mettono l’alta velocità, Alla domanda : Il PNRR destinerà al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili 62 miliardi di euro per mobilità, infrastrutture e logistica sostenibili. Le presentiamo ora una serie di possibili impieghi di queste risorse. Può indicare, a suo avviso, quanto ritiene importante ciascuno di essi?

Gli intervistati hanno messo al primo posto la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche con il 47% , al Sud il dato è aumentato al 51%. Sul ponte sullo stretto di Messina il 47% è favorevole ma solo per il 16% doveva essere inserito nel PNRR.

Pubblicato in Prima Pagina

La protesta arriva e non si fa attendere da FEU ( filiera eventi unita) che in un comunicato stampa denuncia "l'accanimento" contro la Filiera a proposito del Green Pass nei matrimoni. Di seguito pubblichiamo il Comunicato Stampa.

Roma, 18 maggio 2021 – “Un ulteriore segno di indifferenza per il nostro settore” questi i commenti a caldo del Direttivo di FEU dopo la proposta che il premier Mario Draghi ha portato sul tavolo della cabina di regia.
In queste ore, leggiamo sconcertati le notizie che vedrebbero la riapertura degli eventi (congressi e matrimoni) a condizione che gli ospiti siano in grado di presentare il Pass vaccinale.
Sono molte le riaperture decise dalla Cabina di Regia presieduta dal ministro Gelmini e dal Consiglio dei ministri con a capo il prof. Mario Draghi: Ristoranti al chiuso, Piscine e palestre, Teatri, Cinema, Centri Commerciali, Bingo e Sale gioco, Stadi e Parchi Tematici, oltre ai congressi e i matrimoni.
Eppure, le uniche attività a dover richiedere ai propri ospiti il famigerato Pass sono esclusivamente quelle legate agli eventi.
Questo, un ulteriore segno di indifferenza che le Istituzioni e tutte le parti politiche di maggioranza, nutrono nei confronti del nostro settore. L’Event Industry è infatti l’unica che dovrà adottare come requisito fondamentale il certificato. Nonostante, le attività svolte siano equiparabili ad altre attività ormai ripartite.
Lo svolgimento di un meeting (o di un congresso), infatti, è identico a quel che accade in un cinema o in un teatro. Allo stesso modo ciò che avviene in un ristorante è paragonabile a un banchetto di nozze (o a una festa privata). Tanto che, nelle ultime settimane sono centinaia le segnalazioni di eventi svolti abusivamente all’interno di strutture come Alberghi e Ristoranti, senza l’utilizzo di un protocollo ad-hoc e certamente senza la necessità di esporre il “Green Pass”! Gli operatori del settore oggi non solo si sentono danneggiati da quest’atteggiamento del governo ma, per di più, si sentono colpevolizzati come fossero untori. Questa scelta scellerata è peggiore della chiusura di 14 mesi fa!
Pertanto, la filiera degli eventi portata allo sfinimento si trova a dover accettare regole senza senso pur di riaprire. Ma a decifrare bene la ratio di questa scelta, un senso nella mente del governo esiste: riaprire ed evitare ulteriori sostegni.
Ci sentiamo ancora una volta sconfitti, da un governo che ci sbatte le porte in faccia e che ci considera invisibili, nonostante sia stato presentato un protocollo che garantirebbe la ripartenza in sicurezza del settore.
È diventato ormai impossibile per le maestranze del settore continuare ad assistere inermi a queste ingiustizie.

Non c’è più tempo!

Ufficio Stampa
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
+39

Pubblicato in Dal Territorio

La Sicilia da oggi è in zona gialla. Regalbuto è in zona gialla. Sono consentiti gli spostamenti tra regioni , è’ consentita la Ristorazione esclusivamente all’aperto , sono consentiti gli sport all'aperto anche quelli di contatto ( calcetto, volley,basket , pallamano etc..) , riaprono le piscine all'aperto , riaprono musei, cinema e teatri all’aperto. Le persone, le famiglie dunque finalmente potranno andare al mare, o in montagna o ai laghi per una semplice gita. Chi pensa dunque che nel prossimo fine settimana il Piano Arena sarà deserto è assai probabile che si sbagli. Di solito il nostro Lago continua a essere meta di villeggianti che amano il pranzo all'aperto e le rive del Lago. E' probabile altresì che ciò comporterà o potrebbe comportare la serie di "allarmi"  di quanti temono il riversarsi di gitanti al Piano Arena. Partendo dal diritto di ognuno di spostarsi da un paese all'lalltro , crediamo che si possa fare poco per convingere le persone a rimanere nella propria città. Noi condividiamo l'appello che arriva dal Sindaco il quale scrive  : "Non condivido alcuni aspetti, ma non sono un medico - e quindi non entrerò nel merito - e sono il Sindaco di questo Comune e pertanto non posso che chiedere di rispettare le regole. Tuttavia scrivo alla mia comunità per chiedere anche di restare vigili, attenti ed in guardia.Il vaccino sicuramente ci aiuta ma abbiamo perso tanto tempo, tanti momenti insieme e molta socialità per permetterci di ripiombare nel dramma del Covid19. Facciamo tutti in modo di restare in Zona Gialla."   Per evitare certe  situazioni le regole sono sempre le stesse: distanziamento, indossare la mascherina , lavarsi le mani . Ricordandoci che è possibile praticare sport all'aperto, che è possibile sedersi ai tavoli all'aperto e consumare un pasto o un aperitivo , è possibile recarsi in spiaggia o semplicemente a visitare un museo o una zona archeologica , un parco, un ambiente naturale per una passeggiata all'aperto. Ciò non avverrà , o potrebbe avvenire, solamente a Regalbuto ma in tutte le regioni d'Italia tranne in valle d'Aosta. Sta solamente a noi la responsabilità di capire quando una cosa andrà fatta o no per la nostra salute e quella dei familiari. In tanti forse a ragione si sono in passato lamentati per i mancati controlli . Su questo punto siamo fiduciosi che il Sindaco ha già programmato gli opportuni accorgimenti necessari alla sicurezza e sulla mobilità delle persone.

Pubblicato in Eventi Regalbuto
Lunedì, 17 Maggio 2021 12:41

Sicilia. Riaprono parchi e musei.

Con il ritorno alla zona gialla, per le misure anti covid, riaprono i parchi archeologici e i musei della Sicilia. L'accesso sarà consentito nelle ore e nei giorni indicati nelle pagine dei singoli luoghi e per ragioni di contingentamento viene sempre regolato attraverso il sito http://laculturariparte.youline.cloud "Abbiamo lavorato tanto per restituire ai visitatori luoghi della cultura rinnovati e servizi migliorati. Stiamo ancora lavorando - sottolinea l'assessore regionale dei Beni culturali Alberto Samonà - per rendere i siti della Sicilia ancora più attrattivi. È un processo sul quale da il governo regionale sta impegnando risorse e mezzi, a conclusione del quale la complessiva situazione dei luoghi della cultura potrà migliorare in modo evidente. Un lavoro che ha visto impegnati, in un processo costante, i direttori dei Parchi archeologici e dei Musei e I soprintendenti della Sicilia. A tutti loro il mio ringraziamento perché, con il loro lavoro e l'impegno di tutto il personale, stanno rendendo possibile una rivoluzione che porterà i nostri siti ad essere moderni e competitivi" (ANS

Pubblicato in Dal Territorio
Lunedì, 17 Maggio 2021 12:25

La Meloni si candida a Governare l'Italia.

AGI - Giorgia Meloni si prepara a "governare la nazione". la leader di Fratelli d'Italia lo dice nel corso di un lungo faccia a faccia con Lucia Annunziata, su Rai 3, senza trascurare i rapporti interni a un centrodestra che vede il suo partito all'opposizione mentre Lega e Forza Italia sostengono il governo Draghi.

"C'e' bisogno d un partito di destra, di un partito che difenda l'interesse nazionale italiano", sottolinea Meloni: "La Lega è più legata alla dimensione territoriale, mentre FdI è legata a una dimensione nazionale. Ad esempio la Lega difese l'indipendenza della Catalogna, ma per me questa cosa non esiste.

Esiste lo Stato nazionale, vi sono punti di contatto, ma FdI ha un ancoraggio maggiore". In ogni caso, Meloni aggiunge che fra Fratelli d'Italia e Lega "ci sono punti di contatto e credo che governeremo insieme".

Questo, ovviamente, dopo la fine del governo Draghi. Una fine che le parole di Matteo Salvini sulla mission dell'esecutivo e la candidatura di Draghi al Quirinale sembrano anticipare rispetto al 2023. Meloni, sulla possibilità di un suo voto per far salire l'ex governatore della Bce sul Colle, non si sbilancia. 

"Non ho fatto una scelta sul nome del futuro presidente della Repubblica. Se Draghi diventasse presidente si andrebbe a votare, ma non ho elementi per dire che Fratelli d'Italia potrebbe sostenerlo. Cerco di valutare la sua figura, sicuramente autorevole, e dico che l'autorevolezza è una bella cosa ma va esercitata".

Pubblicato in politica
Nel presentare il numero 20 della collana “Il Porta Lettere” nonché dodicesimo libro del 2021, non possiamo non ricordare perché è nato questo filone editoriale. Il nome, ispirato dalla mansione che esercitava in vita il signor Enzo Amoruso, papà del nostro editore, vuole rendere armonici i vari testi scelti per essere pubblicati, ispirati da storie, realtà e modi di vivere diversi così come le lettere e le cartoline spedite e ricevute. Un unico messaggio pervade le due realtà parallele ovvero la speranza di comunicare, di essere presenti, di lasciare traccia in questo mondo così complesso.
Abbiamo pensato di raccogliere alcuni pensieri di Enzo, scritti in una vecchia agenda del 2011, che consapevolmente o meno aveva trasformato in un libro di riflessioni. Egli stesso ha dato un titolo e in prima pagina è leggibile la dedica al proprio papà, medaglia al valore nel corso della battaglia di Zintan in Libia, e portalettere prima di lui. Riflessioni intrise di speranza, idee, ideologie, valori oggi desueti che ritornano prepotentemente nelle parole di Enzo il postino, così com’era conosciuto in paese.
Coerentemente con gli stessi valori che hanno caratterizzato la vita di Enzo, GAEditori ha rinunciato a qualsiasi guadagno dalle vendite del libro e gli introiti verranno devoluti totalmente in beneficenza per la ricerca nella cura del cancro. Abbiamo individuato in un'associazione di Firenze, su indicazione di alcuni genitori e parenti di bambini malati terminali, il soggetto al quale devolvere la somma raccolta.
Questo è l’unico modo che conosciamo per ricordarlo e per coltivarne la memoria.
p.s.
Per i lettori e acquirenti di Agira, è stato approntato un punto vendita informale del libro presso il mobilificio Calcerano sito in via Vittorio Emanuele 497 direzione Regalbuto. Il libro verrà distribuito negli store online e, su richiesta nelle librerie, fin dalla prossima settimana. Condividere questo post è un buon inizio.

 

Pubblicato in cultura e spettacoli
Domenica, 16 Maggio 2021 12:07

Una tonnellata di rifiuti di ogni genere.

Forse nessuno dei tanti partecipanti alla giornata ecologica al Lago Pozzillo, avrebbero mai pensato di trovarsi davanti a luoghi dove erano smaltiti più di 1000 kg di rifiuti moloti dei quali ingombranti. Alla fine , stanchi ma soddisfatti di come erano andate le cose hanno espresso tutto lo stupore ma anche la soddisfazione di aver fatto " pulizia in casa nostra" . Perchè è proprio questo il punto : le rive del Lago POzzillo sono casa nostra e come tale abbiamo il dovere di tutelarli con ogni mezzo e una continua e efficace sorveglianza. La giornata era organizzata dal Comune di Regalbuto , l'associazione Plastic free e la Saes. Scrive il Sindaco Francesco Bivona:  "È assurdo come ci sia ancora gente che getta i propri rifiuti in giro. Stamattina la prima giornata ecologica di quest’anno, appena ci è stato possibile. Sarà la ventesima dei miei due mandati e sono felice che stia crescendo ogni giorno la sensibilità collettiva. Oggi con tanti volontari locali, i volontari di #PlasticFree e la Saes abbiamo raccolto circa 1 tonnellata di rifiuti abbandonati tra ingombranti, vetro, plastica e copertoni. Ho già segnalato le aree con la presenza di amianto e di rifiuti speciali da raccogliere. Non è mai troppo tardi per partecipare. Grazie a tutti i volontari ed a chi da sempre è stato presente."  Scrive Vito Picardi , responsabile Plastic free : " La prima giornata a insegna #Plasticfree si conclude con un ottimo risultato ottenuto. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato. Solo da vicino, e partecipando a queste giornate, ci si può rendere conto quanta inciviltà e ignoranza regna ancora nell'essere umano. Dobbiamo diventare tutti più sensibili a queste tematiche che toccano da vicino tutti noi. "
Avremmo voluto pubblicare più foto della giornata ecologica , vi rimandiamo comunque alle condivisioni sulla nostra Pagina Facebook.

 

Pubblicato in Notizie Città
Domenica, 16 Maggio 2021 11:56

Da Lunedì la Sicilia in Giallo.

E' una data attesa da tempo soprattutto dai Siciliani dato che con 10 giorni di ritardo l'isola è passata da arancione a gialla. Riaprono bar e ristoranti a pranzo e a cena all’aperto. Tirano un sospiro di sollievo le categorie che più hanno sofferto in questi mesi a causa delle restrizioni dovute al coronavirus: sarà concesso il consumo al tavolo, a pranzo e a cena, purché all’aperto. Resta, come per tutte le regioni, il coprifuoco alle 22. I sindaci possono anche chiudere strade e piazze in determinate fasce orarie. I centri commerciali resteranno chiusi nei weekend.Gli spostamenti tra regioni gialle sono liberi, non è necessaria l’autocertificazione. Consentite le visite a parenti e amici tra le 5 e le 22, in un massimo di 4 persone oltre ai minorenni. E’ concesso andare nelle seconde case.Sarà consentito lo sport all’aperto, anche di squadra e di contatto, ma senza poter utilizzare gli spogliatoi. Chiuse piscine al chiuso e palestre. Vietate tutte le attività in sale da ballo, discoteche e le feste private. Per quanto concerne la scuola e l’università, infanzia, elementari e medie saranno in presenza al 100%, mentre per le superiori la percentuale minima di studenti in presenza è del 70%, fino al 100%. In presenza anche esami e tesi di laurea negli atenei.

Pubblicato in Prima Pagina