Articoli filtrati per data: Gennaio 2025
Sicilia. Vaccini al via le prenotazioni over 50
Al via dal 5 Maggio in Sicilia le prenotazioni anche per gli over 50 (nati fino al 1971 compreso) e da venerdì la vaccinazione di massa per tutti i maggiorenni delle isole minori, prima Lampedusa e Linosa poi le altre. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Nello Musumeci, nel corso di una conferenza stampa organizzata a Palazzo Orleans, a Palermo. Presenti all’incontro con i giornalisti il dirigente generale dell’assessorato alla Salute Mario La Rocca e i commissari per l’emergenza Covid delle tre Città metropolitane di Palermo (Renato Costa), Catania (Pino Liberti) e Messina (Alberto Firenze).
“In mattinata – ha spiegato Musumeci – partirà una comunicazione in tal senso al generale Figliuolo. Nessuna volontà di disobbedire al Piano nazionale, spero abbia comprensione. Alle due precedenti lettere inviate ci è stato risposto che prima bisognava mettere in sicurezza gli ultra 80enni e i ‘fragilì: un principio nobile che condividiamo pienamente. Ma è chiaro che non abbiamo poteri sanzionatori o coercitivi per convincere i riottosi a vaccinarsi. Nessuno, pertanto, può accusarci di fughe in avanti. Dobbiamo correre, altrimenti non usciremo mai da questo tunnel”.
Dall’inizio della campagna vaccinale, in Sicilia sono stati già somministrati oltre un milione e mezzo di vaccini (poco più di un milione come prima dose e il resto come seconda). Al momento, nell’Isola, risulta già immunizzato (con doppia dose o monodose del vaccino Janssen) il 10 per cento di tutta la popolazione. Mentre la prima somministrazione copre il 21 per cento dei cittadini siciliani.
Nel corso della conferenza stampa, il dirigente generale La Rocca ha fornito anche il dato delle scorte di AstraZeneca ancora in possesso delle autorità sanitarie regionali: 250 mila, di poco inferiori alle dosi necessarie per poter effettuare i richiami nelle prossime settimane. Il presidente Musumeci ha annunciato, inoltre, che sabato a Catania si sottoporrà anche lui alla vaccinazione. “Dobbiamo andare avanti – ha proseguito il governatore – vaccinando quanta più gente possibile. Abbiamo aspettato abbastanza e nessuno può accusarci di non aver rivolto la prioritaria attenzione alle fasce più deboli e fragili. Niente più scorte nei frigoriferi, in attesa che avvenga una ‘conversionè da parte dei cittadini diffidenti. Aver registrato in Sicilia cinque decessi, che secondo i mass media potevano essere collegati alla somministrazione di AstraZeneca, ha determinato una psicosi comprensibile ma ingiustificata. Tutto questo ha rallentato non solo l’immunizzazione della fascia anagrafica interessata, ma ha anche avuto una ricaduta negativa sugli ultra ottantenni. E non ce lo possiamo permettere. Gli operatori sono pronti e le Asp già mobilitate: andiamo avanti”.
A condividere il percorso della vaccinazione generalizzata nelle isole minori, il commissario messinese Firenze. “Avevamo già programmato – ha spiegato – l’invio dei vaccini per l’immunizzazione delle Isole Eolie. Aprire ai cinquantenni, inoltre, la reputo una cosa fondamentale e il coinvolgimento dei medici di medicina generale è importantissimo: siamo in guerra e dobbiamo vaccinare il più possibile”. “Abbiamo bisogno – gli ha fatto eco il commissario palermitano Costa – di rispondere alla voglia di vaccinarsi che c’è. Non è vero che la gente non vuole farlo. Bisogna avere fiducia in tutti i vaccini: Janssen sta avendo un grande successo, siamo fiduciosi”.
“Abbiamo messo in campo – ha aggiunto il commissario etneo Liberti – una forza importante. Adesso serve che la gente venga a vaccinarsi. Sono morte più di 100 mila vaccini per il covid e nessuna per il vaccino, questo è il messaggio che deve passare. Il modello attuato in Israele ha fatto sì che si tornasse alla normalità, bisogna tendere a questo modello. I medici di medicina generale sono indispensabili, conoscono i loro pazienti e si fidano di loro. Nell’ottica di proteggere i più deboli, anche a Catania partiremo a breve con i vaccini per i ‘senza fissa dimorà, come già fatto a Palermo”.
(ITALPRESS).
Realizzato il murales nella Cittadella dello Sport.
In più occasioni abbiamo sostenuto che , affidando alla fantasia e bravura dei nostri talenti , è possibile abbellire angoli della città che altrimenti sarebbero rimasti anonimi e persino fatiscenti. Cinzia La Bruna è riuscita a realizzare il progetto che la società sportiva Pozzillo Quad Adventure le aveva affidato , buttandosi , come suo costume, animo e corpo a dipingere non un muro ma una parete in lamiera all'interno della pinetina nella cittadella dello sport. " Tutto parte - scrive Cinzia su facebook - da un post di Pozzillo Quad Adventure di Gennaio 2021: mi sono resa disponibile a decorare qualche angolo, del loro progetto, se ne avessero avuto bisogno.Poi, qualche settimana dopo vengo contattata privatamente e mi espongono una loro idea: mi hanno chiesto di realizzare qualcosa su una parete bianca. Non immaginate la mia felicitá.All'inizio mi davano carta bianca per dipingere qualsiasi cosa che in quel momento mi andava di fare ma ho preferito che fossero loro a propormi cosa volevano che dipingessi, cosí dopo qualche giorno mi inviano una foto con dei scarabocchi e ovviamente anche un vocale che spiegasse il tutto: per farla breve, desideravano i quad con il lago Pozzillo e l'Etna sullo sfondo. Disegnare fu facile, trasferire il disegno sulla parete, un tantino complicato se non prendi le misure giuste. Poi mi son detta "Vabbè, rimbocchiamoci le maniche e completiamo il prima possibile!". Non l'avessi mai pensato!..." In occasione dell'apertura del chiosco all'interno dell'area sport al Piano Arena sono stati in tanti a complimentarsi con Cinzia e lo facciamo anche noi perchè crediamo che la Città ha le energie necessarie per ripartire non solamente dal Piano Arena ma anche dal centro storico sul quale già vi sono progetti per recuperare strade e angoli caratteristici .
Sicilia. La speranza della zona gialla.
La speranza è legata allle prossime decisioni del Governo sulla nuova assegnazione dei colori alle regioni che avverrà entro venerdì. In zona arancione fino a domenica 2 maggio ma la speranza è quella di ritrovare il giallo a partire da lunedì 3, un cambio cromatico mai così importante visto che coinciderebbe con le prime riaperture per alcuni settori, in primis i ristoranti all'aperto che potrebbero accogliere clienti anche a cena, ma anche le attività sportive all'aperto comprese quelle di contatto e le passeggiate.Entrare in zona gialla cambierebbe radicalmente lo scenario delle restrizioni: sarebbero consentiti gli spostamenti in entrata e in uscita dal territori. Con i negozi già aperti, via libera anche a ristoranti bar, pub, gelaterie, pasticcerie "con consumo al tavolo esclusivamente all'aperto, anche a cena" nel rispetto degli orari del coprifuoco e dei protocolli di sicurezza: la circolare del Viminale ribadisce che il rientro a casa deve avvenire entro le 22. Alla luce dell'aumento delle temperature che in tutta la Regione stanno caratterizzando gli ultimi giorni di Aprile sarebbe auspicabile , se i numeri del contagio lo consentiranno, quella boccata di ossigeno economica per il commercio e una seppur modesta libertà di movimento soprattutto per i ragazzi costretti da mesi a veri e propri sacrifici.
Sicilia.17 milioni per l'assistenza ai nuovi poveri
«L'attuale situazione sulla povertà assoluta, tra le più gravi conseguenze del Covid 19 e che secondo i dati Istat tocca il valore più elevato dal 2005, impone scelte immediate; il tempo d'intervento è fondamentale. Per questo motivo il governo Musumeci ha destinato 17 milioni del fondo povertà per venire incontro alle esigenze primarie dei senza fissa dimora e dei nuovi poveri». Lo afferma l'assessore regionale alle Politiche sociali, Antonio Scavone.
«Alla luce dei dati forniti dalle associazioni regionali di volontariato - che parlano di distribuzione dei pacchi alimentari triplicata dal 2019 al 2020 e dei recenti dati Istat che indicano in due milioni - le famiglie italiane in condizioni di grave difficoltà economica, con un aumento di 335 mila rispetto al 2019, aggiunge Scavone, l'assessorato regionale della Famiglia trasferisce circa 17 milioni ai 55 distretti socio sanitari dell'Isola con l'obiettivo di un aiuto immediato al disagio ed un sostegno al generoso mondo del volontariato».
In particolare, i distretti socio sanitari dell'Isola utilizzeranno queste risorse, sia per la gestione di servizi rivolti alla grave marginalità adulta che per la lotta all'esclusione sociale, garantendo il mantenimento dei servizi di base ed essenziali alle persone senza fissa dimora in atto gestiti in forma diretta dai servizi sociali dei comuni o da enti del volontariato che operano nel territorio da almeno
5 anni.
«Il 50 per cento di questi 17 milioni - continua l'assessore alle Politiche sociali - sono destinati agli enti del volontariato che operano da almeno 5 anni nel territorio regionale e che si sono distinti in azioni di volontariato per l'accoglienza delle persone più fragili e senza fissa dimora.
Tra discriminazione e integrazione.
I discorsi d’odio (hate speech) sono purtroppo una realtà crescente delle nostre società. La diffidenza e la discriminazione verso il diverso infatti, sono sempre esistite, ma la diffusione di questi contenuti attraverso i social network amplifica enormemente la portata del fenomeno, estendendo la platea di chi può sentirsi colpito da affermazioni razziste o comunque discriminatorie.I minori stranieri in questo contesto sono colpiti due volte all’odio in rete. Come tutti i giovani, quale che sia la loro nazionalità, sono molto esposti a quello che leggono online, senza contare l’effetto moltiplicatore che può avere su un ragazzo vittima di atti di bullismo la condivisione sui social. A questo poi si aggiunge il fatto di essere stranieri e in quanto tali oggetto diretto o indiretto di espressioni d’odio. Si tratta in molti casi di ragazzi che si sentono italiani e che pensano in Italiano. Nonostante questo ottenere la cittadinanza può essere per loro un percorso complesso, scoraggiando un già difficile processo di integrazione. nfatti se 20 anni fa gli studenti con cittadinanza straniera che frequentavano scuole italiane erano poco più di 196mila al già nel 2016 erano diventati oltre 826mila.Una realtà cresciuta molto negli ultimi anni, che il paese dovrebbe fare ogni sforzo per integrare nella società. Si tratta infatti di bambini che in larga parte si sentono italiani e pensano in italiano.Se si guarda i ragazzi stranieri che frequentano le scuole secondarie sono il 37,8% quelli che dichiarano di sentirsi italiani, dato che sale al 47,5 per i ragazzi nati in Italia. Eppure non appena qualcuno, parlando di ius soli, ha provato a riportare il tema dell'integrazione al centro del dibattito, si è riacceso uno scontro dai toni non sempre civili e adeguati. La discussione infatti non si è sviluppata intorno a proposte politiche differenti che riflettono visioni diverse su come sia più opportuno migliorare le politiche di integrazione. Al contrario lo scontro si è acceso, nel migliore dei casi, sulla semplice opportunità di affrontare l'argomento. Ma cosa prevede oggi la legge sull'acquisizione della cittadinanza italiana? La normativa attuale stabilisce che un ragazzo di nazionalità straniera possa richiedere la cittadinanza al raggiungimento dei 18 anni, ma solo se nato in Italia. Tanto basta per creare discriminazioni e difficoltà che a volte diventano insuperabili in un contesto sociale in continua evoluzione ma per quanto sia comunque positivo tornare a parlare di un tema così importante, è improbabile che nell'attuale contesto politico riforme di questo genere possano realmente avere successo.
“Accanto agli ultimi”, a Palermo vaccino per chi vive in strada
Un luogo di arte deve e può diventare anche luogo di ritorno alla vita nel nome dell’inclusione sociale. Succede a Villa Zito, a Palermo, che, in attesa di riaprire al pubblico, si trasformerà in un Centro vaccinale dedicato a chi vive per strada e ha più di 60 anni. E, aspettando il vaccino, gli ospiti potranno conoscere qualcosa in più sulla pinacoteca e sulla stessa Villa, attraverso gli operatori museali di Civita Sicilia.
Fondazione Sicilia aderisce così all’iniziativa “Accanto agli ultimi” – lanciata dal governo regionale, in collaborazione con il Comune e la Croce rossa italiana – che parte proprio dal capoluogo in via sperimentale.
Da domani, giovedì 29 aprile, alle 16, prenderanno il via le somministrazioni nello storico sito, che per l’occasione ha messo a disposizione alcune sale espositive della pinacoteca in via Libertà. Tre le postazioni che saranno attivate, con una sala d’attesa pre e post vaccino.
“Un ritorno alla normalità non può non passare per una campagna vaccinale che tenga conto di tutti, senza alcuna distinzione. Per questa ragione abbiamo deciso – afferma il presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore – di aderire all’iniziativa lanciata dal governo regionale e di farlo a modo nostro, ribadendo la vocazione culturale di Villa Zito attraverso la narrazione dei suoi tesori”.
“In questo periodo complesso – osserva Renata Sansone, amministratore delegato di Civita Sicilia – è importante sottolineare che l’emergenza sanitaria va di pari passo con l’inclusione, che passa anche attraverso la cultura. Da qui l’idea di ribadire la funzione di Villa Zito e della sua pinacoteca come luoghi da fare conoscere e da raccontare agli ospiti attraverso i nostri operatori museali, in attesa del vaccino”.
Per chi vive in condizioni di indigenza e marginalità sociale vaccinarsi può diventare infatti notevolmente più difficile.
“Parliamo di persone esposte al contagio e, loro malgrado, potenziale veicolo di trasmissione del virus. Persone che spesso non riescono a raggiungere i centri vaccinali. Dunque vogliamo essere noi a raggiungere loro. La pandemia – dichiara Renato Costa, commissario della Regione per l’emergenza Covid nella provincia di Palermo – si combatte insieme, vaccinando più persone possibili, comprese quelle in difficoltà, che hanno diritto al vaccino come chiunque sia in target. Ecco perché vogliamo destinare una parte del siero Johnson & Johnson ai senzatetto dai sessant’anni in su. Una sola inoculazione può consentirci di mettere subito al sicuro anche questa fascia di popolazione, che non può essere abbandonata”.
“Siamo l’Isola della solidarietà concreta, fatta di azioni e non solo di buone volontà – commenta il presidente della Regione, Nello Musumeci -. Medici e infermieri saranno messi a disposizione a titolo gratuito dalla nostra struttura commissariale per mettere al sicuro dal pericolo del contagio le persone non garantite, che hanno scelto o sono state costrette a vivere ai margini della società attiva. Spero sia la nostra una iniziativa da ripetere altrove”.
“La vaccinazione ai soggetti più fragili ed esposti fragili è di importanza strategica per tutta la comunità – conclude Giuseppe Mattina, assessore comunale alla cittadinanza solidale – e utilizzare il maggior numero possibile di luoghi del territorio è fondamentale per abbattere le differenze sociali. Il mio grazie va a Fondazione Sicilia per questa e per altre iniziative in favore dei più bisognosi”.
Ospedali, buoni spesa, pasti caldi e scuola: le iniziative di Fondazione Sicilia per contrastare gli effetti del Covid-19
“Abbiamo cercato di non trascurare alcun aspetto sociale per tamponare la pandemia. Con il progetto Fondazione Sicilia PER la scuola – conclude Raffaele Bonsignore – in collaborazione con Sicily Art and Culture e Civita Sicilia, abbiamo consegnato tablet e schede a 38 scuole di primo e secondo grado particolarmente svantaggiate, presenti nelle nove province siciliane e individuate in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, con cui abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa. Dispositivi didattici sono stati inoltre consegnati dalla Fondazione agli studenti lungodegenti dei nosocomi pediatrici siciliani per sostenere il servizio di scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare”.
(ITALPRESS).
In senato c’è una nuova commissione straordinaria contro l’odio
Lo scorso 15 aprile si è tenuta la prima seduta della nuova commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Nel corso della sessione è stata eletta presidente la senatrice Liliana Segre. Una scelta dall’alto valore simbolico.La costituzione di questo nuovo organo era stata deliberata più di un anno e mezzo fa, il 30 ottobre 2019, quando il senato approvò una mozione che vedeva proprio la senatrice a vita come prima firmataria. All’epoca l’atto passò con 151 voti favorevoli e l’astensione di 98 senatori del centrodestra. I compiti della commissione saranno quelli di proporre ed esaminare preventivamente le proposte di legge in tema di istigazione all’odio e alla violenza e, in casi specifici, procedere direttamente alla loro approvazione. La commissione è inoltre chiamata a sollecitare l’attuazione delle leggi e delle convenzioni relative ai fenomeni di intolleranza. Infine dovrà anche promuovere iniziative e campagne di sensibilizzazione sia a livello nazionale che internazionale." Io spero che possa diventare un momento importante per la Repubblica - ha dichiarato la senatrice Segre - visto che il linguaggio dell'odio è una cosa che mi ha ferito tutta la vita. Ho cominciato a sentire molto presto le parole dell'odio e se posso concludere la mia vita mettendo una di quelle piccole pietre che nei cimiteri ebraici si mettono sulle tombe per dire ‘io sono venuto a trovarti', allora anche questo inizio di commissione è una piccola pietra "
Enna. Nasce la Gioventù Federalista Europea
La riunione fondativa si è svolta in modalità telematica Mercoledì 7 Aprile; dalle elezioni, subito a seguire la riunione, è emerso quanto segue:
Mario Di Dio (1996) – Presidente
Andrea Branciforte (2003) – Segretario
Elena Faraci (2003) – Tesoriere
Francesco Intraguglielmo (2003) – Responsabile dell’Ufficio del Dibattito
Gli altri membri dell’organo Direttivo sono Gaetano Di Marco (1998), Giorgio Perricone (2004), Nicolò Di Dio (2002) e Alessandro Gualtieri (2003).
Il Presidente, nel dare un contributo ai ragazzi che hanno fondato la sezione della GFE a Enna, spiega cosa rappresenta la GFE, scegliendo una parte del Manifesto di Ventotene che meglio spiega i principi fondanti della GFE: “non è un partito politico perché, pur promuovendo attivamente ogni studio riguardante l’assetto istituzionale, economico, sociale della federazione europea, e pur prendendo parte attiva alla lotta per la sua realizzazione e preoccupandoci di scoprire quali forze potranno agire in favore di essa nella futura congiuntura politica, non vogliamo pronunciarci ufficialmente sui particolari istituzionali, sul grado maggiore o minore di collettivizzazione economica, sul maggiore o minore decentramento amministrativo ecc. ecc., che dovranno caratterizzare il futuro organismo federale. Lasciamo che nel seno del nostro Movimento questi problemi vengano ampiamente e liberamente discussi. (…) Di fatto, i nostri aderenti militano quasi tutti in qualcuno dei partiti politici progressivi: tutti si accordano nel propugnare quelli che sono i principi basilari di una libera federazione europea, non basata su egemonie di sorta, né su ordinamenti totalitari, e dotata di quella solidità strutturale che non la riduca ad una semplice Società delle Nazioni”.
Le attività della sezione MFE e GFE di Enna prevedono per il 2021 due appuntamenti di rilievo.
Il 9 Maggio in occasione della festa dell’Europa e del lancio della Conferenza sul futuro dell’Europa sarà convocato via web un consiglio comunale, in tale occasione chiederemo all’istituzione la costituzione in seno al Consiglio comunale dell’intergruppo federalista europeo.
Il secondo appuntamento è previsto per il 15 Settembre con il conferimento del premio per l’Europa Federico II all’On. Mercedes Bresso ex Presidente della Regione Piemonte e Presidente JEF.
La GFE si augura che anche il Comune di Enna faccia parte delle forze che credono in una Europa Federale, Sovrana e Democratica.
È ora il momento dell’impegno e della mobilitazione, noi giovani federalisti non faremo mancare la nostra fattiva presenza.
Il Segretario Il Presidente
E' morta Milva, storica voce della canzone italiana
Il mondo della musica in lutto: è morta all'età di 82 anni Milva, la rossa della canzone italiana: viveva nella casa di via Serbelloni, a Milano.
A 71 anni "ho avuto delle soddisfazioni e una carriera invidiabile - ha detto la cantante che già l'8 settembre aveva annunciato uno stop ai concerti per problemi di salute -. Credo sia veramente il momento di dire basta, quello che ho dato ho dato, per ora non desidero altro".
Le storie dei partigiani di Regalbuto - tratto dalla ricerca di Franco Santangelo.
Da un post pubblicato dallo studioso e scrittore Franco Santangelo riferiamo di SEI giovani eroi partigiani regalbutesi che hanno partecipato alla lotta per la liberazione. . Questi nostri eroi abbiamo il dovere di farli ricordare soprattutto alle giovani generazioni . La proposta fatta tempo ( molto tempo fa) alla Amministrazione Comunale di Regalbuto di dedicare una piazza o una stele ai nostri partigiani , oggi si rafforza sempre di più nell'aver appreso la storia di questi ragazzi grazie anche alla penna di Franco Santangelo.