Articoli filtrati per data: Gennaio 2025

Se ne andato tra gli applausi commossi dei funzionari del Consiglio dei Ministri , applausi che hanno commosso l'Italia, tranne i nani e le ballerine ( rispetto per loro) della politica e di quella parte di giornalisti al soldo del padrone. Il suo saluto in poche righe apparse sui social : 
 
" Ho lavorato nel “Palazzo”, occupando la “poltrona” più importante. Ma tra i corridoi e gli uffici di Palazzo Chigi, anche alla fine delle giornate più dure e dopo le scelte più gravose, ho sempre avvertito l’orgoglio, l'onore e la responsabilità di rappresentare l'Italia.
Sono grato a Voi cittadini per il sostegno e l'affetto, che ho avvertito forti e sinceri in questi due anni e mezzo. Ma vi sono grato anche per le critiche ricevute: mi hanno aiutato a migliorare, rendendo più ponderate le mie valutazioni e più efficaci le mie azioni.
La forza e il coraggio dimostrati dalla intera comunità nazionale soprattutto durante quest’ultimo anno di pandemia sono stati davvero incredibili: ci hanno dimostrato che ogni ostacolo, anche il più alto e insidioso, può essere superato, scacciando via le paure e i calcoli di convenienza, fidando nel coraggio dell’azione, nella determinazione dell’impegno, nell’etica della responsabilità. Io stesso ho cercato di far tesoro di questa esperienza, pur con i miei limiti, ma - vi assicuro - con tutto il mio impegno e la mia massima dedizione.
Da oggi non sono più Presidente del Consiglio. Torno a vestire i panni di semplice cittadino. Panni che in realtà ho cercato di non dismettere mai per non perdere il contatto con una realtà fatta di grandi e piccole sofferenze, di mille sacrifici ma anche di mille speranze che scandiscono la quotidianità di ogni cittadino.
È davvero necessario che ognuno di noi partecipi attivamente alla vita politica del nostro Paese e si impegni, in particolare, a distinguere la (buona) Politica, quella con la - P - maiuscola, che ha l’esclusivo obiettivo di migliorare la qualità di vita dei cittadini, dalla (cattiva) politica, intesa come mera gestione degli affari correnti volta ad assicurare la sopravvivenza di chi ne fa mestiere di vita.
Insieme a tanti preziosi compagni di viaggio abbiamo contribuito a delineare un percorso a misura d’uomo, volto a rafforzare l’equità, la solidarietà, la piena sostenibilità ambientale. Il mio impegno e la mia determinazione saranno votati a proseguire questo percorso. La chiusura di un capitolo non ci impedisce di riempire fino in fondo le pagine della storia che vogliamo scrivere.
Con l’Italia, per l’Italia. Grazie. " 
 
Giuseppe Conte 
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La sentenza 16/2021 con cui la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della “riforma” del codice degli appalti voluta da Musumeci dichiarata parzialmente illegittima.  “Prendiamo atto della sentenza della Corte Costituzionale - dichiara ’assessore regionale Marco Falcone  - che ricolloca la competenza nella disciplina dei pubblici appalti in capo allo Stato. Sapevamo, quando abbiamo avviato il contenzioso, che il giudizio aveva margini stretti, ma valeva la pena farlo per il merito della questione, nonché nel rispetto dello spirito dello Statuto siciliano. In questo anno e mezzo, la norma voluta da tutte le Associazioni datoriali ha comunque sortito il positivo effetto di comprimere i ribassi praticati dalle imprese. Questo ha portato al beneficio di lavori aggiudicati con un ragionevole utile di impresa, scongiurando il rischio che offerte troppo al limite potessero incidere sulla qualità delle opere. Altro elemento essenziale: sono state espletate circa duecento gare con un contenzioso ridotto praticamente a zero. Qualcuno, prima di commentare, dovrebbe studiare o comunque approfondire meglio l’argomento. Il Governo Musumeci, come naturale, darà applicazione al dettato della Corte”. A ribattere le parole dell'Assessore Falcone interviene il PD siciliano per bocca del suo segretario regionale “La solita leggina in salsa siciliana è stata bocciata nettamente dal giudice del leggi. E’ l’ennesimo flop del governo Musumeci che, senza scrupoli, pensava di lucrare il voto di qualche piccolo imprenditore edile”.  “Insomma un governo che anziché risolvere i problemi – prosegue Barbagallo – genera confusione, contenziosi e risarcimenti del danno. Mandando letteralmente in tilt il sistema, le stazioni appaltanti, i comuni e le imprese. Il PD ha votato contro in commissione ed in Aula all’Ars, lamentando l’evidente illegittimità della norma. Musumeci, giunto al 4 anno di legislatura, dovrebbe concentrarsi di più per governare la Sicilia – conclude il segretario regionale dem -, ascoltando anche i suggerimenti che provengono dall’opposizione, anziché pensare solo agli annunci e alle conferenze stampa che ricordano tanto passerelle d’altri tempi”.

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CATANIA (ITALPRESS) – La Procura Distrettuale e la Procura per i Minorenni di Catania hanno disposto numerose perquisizioni e sequestri, eseguiti dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, nei confronti di persone indagate a vario titolo per divulgazione di pornografia minorile e istigazione ad atti di pedofilia. Al momento sono 25 gli indagati, di cui 15 minorenni, residenti nella provincia di Catania e di età compresa tra i 14 ed i 25 anni.
Le indagini sono state svolte dalla Polizia Postale di Catania sotto la direzione del Centro Nazionale Contrasto Pedo Pornografia on-line (CNCPO) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Gli accertamenti sono scattati in seguito alla denuncia di una donna, madre di una adolescente, all’epoca 16enne, che era venuta a conoscenza che su due gruppi WhatsApp, uno dei quali nominato “Borghetto”, come un luogo di ritrovo tra ragazzi di Catania, circolavano video e immagini della figlia in pose sessualmente esplicite.
La donna ha consegnato il telefonino in uso alla figlia al personale della Polizia Postale che ha acquisito con sofisticate strumentazioni forensi il contenuto dei gruppi WhatsApp, che annoveravano circa 450 iscritti in tutto.
E’ iniziato, così, un meticoloso lavoro investigativo finalizzato a ricostruire le dinamiche e le eventuali condotte penalmente rilevanti dei singoli aderenti ai gruppi, identificando coloro che avevano divulgato o richiesto i video o le immagini di pornografia minorile. Sulla base delle risultanze d’indagine le autorità giudiziarie hanno immediatamente ordinato le perquisizioni, domiciliari ed informatiche, eseguite dalla Polizia.
Decine di minorenni sono stati, inoltre, segnalati alla competente Procura perchè dileggiavano e offendevano gravemente la vittima, personalmente conosciuta da parecchi di loro.
Numeroso il materiale informatico sequestrato, costituito in gran parte da smartphone, che sarà sottoposto ad approfondite analisi informatiche al fine di confermare le responsabilità degli indagati.
(ITALPRESS).

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Giovedì, 11 Febbraio 2021 15:50

Musumeci : " Verso la zona gialla"

“Stiamo raccogliendo alcuni dati, per fortuna, confortanti: diminuisce il numero dei ricoveri anche in terapia intensiva, dei contagiati e abbiamo un Rt intorno allo 0,60, anche se ancora non ufficiale. Ho buoni motivi per pensare che col dato ufficiale di domani potremo chiedere al governo non solo l’introduzione della zona gialla, mi piacerebbe se il ministro ci autorizzasse a consentire ai ristoratori e a chi somministra cibo di potere tenere aperti i locali per questo fine settimana fino alle 22, in occasione della festa di San Valentino”.

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Assegnati i primi 430 ettari di terreni ai giovani imprenditori agricoli che intendono investire nell'agricoltura in Sicilia. Dodici le aziende agricole guidate da altrettanti imprenditori under 41 che hanno ricevuto i terreni in concessione della "Banca della Terra" di Sicilia, prima regione per numero di giovani sotto i 35 anni titolari di imprese agricole. Nei prossimi mesi sarà emanato un secondo bando con cui assegnare altri 750 ettari circa di terreni liberi del Demanio e di proprietà delle Asp. Quattro le province coinvolte Agrigento, Siracusa, Enna e Caltanissetta.

«Il governo siciliano ha pensato di offrire ai giovani con la vocazione imprenditoriale in agricoltura la possibilità di utilizzare una parte dei terreni inutilizzati della Regione per farne una fonte di reddito - ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci - dopo un monitoraggio attento del patrimonio da parte dei dipartimenti Agricoltura e Sviluppo rurale e delle Asp, per conoscere quanti ettari di terreni disponibili possono essere utilizzati dai giovani. Abbiamo dato così, dopo anni, piena e concreta attuazione ad una legge che istituiva la "Banca della terra". Con questa iniziativa diamo la possibilità ai giovani di realizzare il loro sogno e insieme ridurre il tasso di terreni incolti complici del dissesto e della desertificazione del territorio».

«Si tratta di una importante occasione di connubio fra agricoltura e giovani, in linea con la politica agricola del governo Musumeci che insieme ad altre misure mette al centro i giovani e la valorizzazione delle eccellenze e dei territori. Dodici imprenditori avranno la terra per realizzare progetti per creare vera economia e posti di lavoro», dice Toni Scilla, assessore regionale dell'Agricoltura.

«I progetti dei nuovi imprenditori, valutati da una commissione tecnica, puntano ad un'agricoltura moderna con interessi di mercato, come le colture di mandorlo e pistacchio, con ampio spazio dedicato alla zootecnica nell'ottica della valorizzazione delle razze autoctone, con alcune specificità quali il Cirneco dell'Etna, l'ape nera di Sicilia fino alle piante officinali», sottolinea Dario Cartabellotta, direttore generale del dipartimento dell'Agricoltura.

Per affrontare le spese di interventi strutturali e avviare la nuova attività, l'Irfis metterà a disposizione dei giovani imprenditori un prestito di avvio e di esercizio a basso tasso d'interesse.

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Dal punto di vista del tasso di mortalità, a causa della pandemia il 2020 è stato un anno terribile, con un aumento sensibile dei decessi, che ha suscitato attenzione anche sui cimiteri e sulla loro gestione nelle città. Un rapporto Istat, pubblicato lo scorso 3 febbraio, evidenzia come i mesi di marzo, aprile e novembre dello scorso anno abbiano visto un evidente aumento dei decessi, considerando tutte le cause di morte. Si tratta di un dato evidentemente influenzato dal coronavirus. Tra il 1 gennaio e il 30 novembre 2020 in Italia sono decedute (per tutte le cause) 668.453 persone, 81mila in più della media dei decessi negli stessi periodi degli anni dal 2015 al 2019. Rispetto ai cinque anni precedenti, c'è stato un incremento dei decessi del 13,8%. Il bisogno di garantire una sepoltura dignitosa alle persone decedute ha acceso i riflettori sulle criticità dei servizi cimiteriali in alcuni territori, dalla disponibilità alla qualità degli spazi, necessità ineludibili per la dignità di chi è morto e dei suoi cari. Le spese per il "servizio necroscopico e cimiteriale" si trovano nei bilanci delle amministrazioni comunali, all'interno della missione "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia". In questa voce viene inclusa l'amministrazione, il funzionamento e la gestione dei cimiteri, ma anche delle concessioni di loculi, delle inumazioni e delle tombe di famiglia. Questa parte del bilancio comprende anche le risorse elargite per la pulizia, la sorveglianza, la custodia, la manutenzione di cimiteri e relative aree verdi, dove presenti. Infine, qui sono incluse le spese per il rilascio delle autorizzazioni, il controllo delle attività cimiteriali e anche per i servizi funebri a carico dell'amministrazione, nel caso ad esempio di persone o famiglie che non riescano a sostenere economicamente i funerali di un parente deceduto. Tra le grandi città il Comune di Messina è quello che spende la maggiore quota pro capite con 37, 78 euro , in provincia di Enna , il capoluogo spende 9.58 euro pro capite per cittadino con una spesa complessiva di 255381.99 , il Comune di Agira  spende ogni anno  267476.48 per una spesa pro capite di 33,36 eu. Il Comune di Regalbuto ha speso nel 2019  alla voce "servizio necroscopico e cimiteriale " € 104.159 , per una spesa pro capite per ogni cittadino di euro  14, 89 .  

 

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“Superati i 40 mila cittadini con più di 80 anni che hanno potuto prenotare il proprio vaccino. Un risultato che fa ben sperare”. Lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione siciliana, Ruggero Razza, nel corso di una diretta Facebook.
“Le forniture attuali ci consentono di potere fare 6 mila vaccini al giorno – ha detto Razza -. Siamo confidenti che nelle prossime settimane, dopo il mese di febbraio, possa aumentare la dotazione”.
Sul portale è stato realizzato il 97% delle prenotazioni, mentre il call center ha effettuato il restante 3%.

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Martedì, 09 Febbraio 2021 16:23

Ipotesi scuola fino al 30 Giugno.

Niente di ufficiale soprattutto perchè Draghi ha giò fatto capire che dal suo enturage non trapeleranno notizie anche su altri argomenti, ma è bastato forse un inpercettibile spiraglio per far affermare a giornali e Tg la volontà o il desiderio del prossimo presidente del Consiglio di allungare l'anno scolastico fino alla fine del mese di Giugno anticipando la vaccinazione agli insegnanti e al personale non docente riportando alla luce un argomento , quello sulla scuola , che nei commenti è già considerata di "primaria importanza". La Azzolina , ex ministro della pubblica istruzione, sarà ricordata così come giornali,commentatori politici hanno fatto, per l'acquisto dei banchi a rotelle e non invece per il suo impegno a riportare gli alunni nelle classi , osteggiata da Governatori delle Regioni di destra così come quelli di Sinistra e non solo , anche dai suoi stessi colleghi di governo e forse di buona parte del movimento 5 stelle. I dati , quelli veri pubblicati e ufficiali hanno sempre dimostrato che a Scuola gli studenti sono in sicurezza e lo sono sempre stati perchè l'impegno profuso da Presidi,Insegnanti e personale Ata è stato un impegno non solamente straordinario ma svolto con passione. E' sui trasporti che la Azzolina e la Scuola si è dovuta scontrare. E sarà sui trasporti che anche il prossimo Governo dovrà prendere le decisioni più opportune e necessarie. Che si allunghi la scuola di 15/20 giorni non cambierà più di tanto il pericolo di diffusione del virus. Ma è bastato quella " soffiata" per far gridare al miracolo ! Aspettiamo di vederlo dopo che sarà passata la luna di miele.

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Screening a campione sugli studenti e test mensili sul personale scolastico per contenere la diffusione del virus in Sicilia. È la strategia messa in campo dal governo Musumeci per garantire controllo e sicurezza nella ripresa delle attività scolastiche in presenza anche nelle scuole superiori. Una circolare dell'assessorato regionale della Salute, in accordo con l'assessorato regionale dell'Istruzione, è stata inviata ai direttori generali delle nove Aziende sanitarie provinciali, ai commissari Covid di Catania, Messina e Palermo, all'Anci Sicilia e al direttore dell'Ufficio scolastico regionale, per avviare adeguati strumenti in grado di monitorare l'evoluzione dell'epidemia e potenziare le capacità del sistema sanitario di intercettare e tracciare tempestivamente eventuali focolai.

Le Asp sono chiamate a predisporre piani di sorveglianza e di screening per il contenimento del contagio, attraverso una sorveglianza attiva sulla popolazione scolastica tramite le Unità speciali di continuità assistenziale scolastica (Uscas). In particolare, ogni Asp potrà promuovere periodiche attività di screening negli istituti in relazione ai dati epidemiologici in possesso e a ipotizzabili livelli di prioritario rischio sanitario.
Per gli studenti delle scuole superiori, che rientreranno in classe al 50 per cento da lunedì 8 febbraio, è previsto il periodico campionamento a rotazione per identificare eventuali portatori
asintomatici: attraverso test antigenici effettuati contemporaneamente e ripetuti nel tempo, potranno essere monitorati piccoli gruppi di ragazzi a cadenza regolare. Le Asp provvederanno a elaborare piani di screening territoriali, d'intesa con le istituzioni scolastiche, nei drive-in o nelle stesse scuole. Parallelamente l'offerta di screening sarà rivolta anche al personale scolastico, docente e non docente, con esecuzione di test antigenici nei drive-in (con accesso dedicato), almeno una volta al mese.

«Mantenendo gli impegni assunti da parte del governo Musumeci, abbiamo avviato un processo attivo di monitoraggio che parte dalle Asp attraverso le Uscas e intendiamo garantire la ripresa in sicurezza delle attività didattiche in presenza, fugando le preoccupazioni delle famiglie» afferma l'assessore regionale della Salute, Ruggero Razza.

«Grazie alla collaborazione tra i due assessorati e come largamente richiesto dagli operatori scolastici e dalle famiglie, il governo regionale si impegna per garantire i più alti e possibili livelli di sicurezza sanitaria in ambito scolastico - sottolinea l'assessore regionale dell'Istruzione Roberto Lagalla - Tuttavia gli istituti scolastici non sono luoghi Covid-free e pertanto vanno richiamati l'impegno e la responsabilità di tutti, mantenendo comportamenti scrupolosi e corretti anche e soprattutto fuori dalle scuole».

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Occorreranno alcuni giorni per capire se Draghi scioglierà la riserva. In ogni caso - come riporta Openpolis - è interessante osservare come non sia la prima volta che a un ex governatore della banca d’Italia viene chiesto di formare un governo in un momento di crisi. Un bacino, quello della banca d’Italia, da cui la politica ha spesso attinto  per la nomina dei ministri e, in alcuni casi, per la stessa presidenza della repubblica. Un incarico quest’ultimo di cui si è parlato anche in relazione allo stesso Draghi che, rispetto ai suoi predecessori, ha un’esperienza che va ben oltre i confini italiani, essendo stato governatore della banca centrale europea in una fase particolarmente difficile. 

Come accennato, già altre due figure di vertice della banca d’Italia hanno ricoperto l’incarico di presidente del consiglio.

Il primo fu Carlo Azeglio Ciampi, già governatore della banca d’Italia, che nel 1993 fu chiamato a ricoprire questo incarico dall’allora presidente della repubblica Scalfaro. In quel momento il paese affrontava una grave crisi politica, iniziata con tangentopoli, che portò alla fine della prima repubblica.

Solo due anni dopo, sempre Scalfaro, affidò a Lamberto Dini l’incarico di formare il governo. Dini non era stato governatore della banca d’Italia, ma aveva ricoperto il ruolo di direttore generale. Inoltre rispetto a Ciampi in quel momento non era estraneo alle dinamiche politiche. Infatti subito prima, aveva ricoperto l’incarico di ministro dell’economia del primo governo Berlusconi. L’incarico di presidente del consiglio quindi, gli fu conferito proprio a causa della caduta del governo di cui era membro. 

Ma oltre alla presidenza del consiglio un ruolo ancora più prestigioso è stato ricoperto da 2 governatori della banca d'Italia, quello di capo dello stato.

Innanzitutto Luigi Einaudi, secondo presidente della repubblica della storia italiana, ma primo ad essere eletto dopo l'entrata in vigore della costituzione. Oltre al ruolo di governatore aveva anche ricoperto alcuni incarichi di ministro nei governi di transizione che si susseguirono tra la caduta del fascismo e l'entrata in vigore della costituzione.

Il secondo è stato Carlo Azeglio Ciampi. Dopo il primo incarico come presidente del Consiglo Ciampi continuò a ricoprire ruoli politici di rilievo come ministro del tesoro del primo governo Prodi e del primo governo D'Alema. Quest'ultimo incarico si concluse proprio in seguito alla sua nomina a presidente della repubblica.

fonte Openpolis 

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