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Venerdì, 10 Marzo 2017 11:19

Fabio Venezia. " Ecco il bosco etico ."

TROINA (ENNA)-  Consegnare i boschi dei Nebrodi sottratti alla criminalità organizzata grazie al “protocollo Antoci” ai giovani e alle aziende agricole sane del territorio perché, sulla scorta della ripristinata legalità, siano attori protagonisti di un nuovo modello di valorizzazione improntato sullo sviluppo e sul rilancio, che diventi volano di crescita e occupazione. Questo l’ambizioso, ma concreto obiettivo, de “Il bosco etico”, il progetto di idee per un uso consapevole dei boschi di Troina e dei suoi dintorni, nato dalla sinergia tra Comune di Troina, Azienda Speciale Silvo Pastorale, Parco dei Nebrodi e Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura italiane (FAI), in collaborazione con l’Assessorato Regionale all’Agricoltura e l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), presentato stamane alla cittadinanza in un’affollata aula consiliare del palazzo municipale, in presenza delle autorità civili e istituzionali del territorio. “Finalmente – ha spiegato il sindaco Fabio Venezia - , siamo a un punto di svolta e all’inizio di una nuova sfida. Dopo la dura battaglia per riportare la legalità sui Nebrodi, adesso inizia una nuova fase di sviluppo e valorizzazione dei nostri boschi, che coinvolgerà le aziende agricole sane e le cooperative di giovani. Oggi è una giornata storica e importante non solo per la comunità troinese, ma per tutta la popolazione del nostro territorio, perché possiamo finalmente dare un segnale positivo che ci consente di fare un salto in avanti e di programmare con serenità e fiducia nuovi modelli di crescita e di occupazione”. Un lavoro di squadra, nato nei mesi scorsi grazie all’intervento del Ministero dell’Interno e del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, che ha permesso di avviare un rapporto di collaborazione con l’Agea e di aprire un fascicolo aziendale per l’accesso ai fondi comunitari che, come hanno spiegato il direttore generale dell’Agenzia governativa Gabriele Papa Pagliardini e il presidente della Silvo Pastorale Walter Giuffrida, arriveranno direttamente all’Azienda, che li investirà anche nell’avvio di nuove politiche di utilizzo ecocompatibile del bosco con interventi per di manutenzione e valorizzazione. A breve saranno inoltre avviati dei corsi di formazione per operatori forestali, turistici e per trasformatori dei prodotti agroalimentari rivolti ai giovani disoccupati, che potranno partecipare anche ai nuovi bandi per la concessione dei terreni, per il taglio della legna e per la gestione delle caserme – rifugio e delle altre strutture ricettive presenti sui Nebrodi. Il Parco, sosterrà e seguirà passo passo l’iter burocratico per i progetti di rilancio che verranno redatti e presentati dall’Azienda Silvo Pastorale, che saranno poi inseriti nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014 – 2020 perché, come dichiarato il presidente Giuseppe Antoci: “questo progetto riceva il giusto finanziamento per diventare un modello per tutti e perché da questi terreni che sono cosa nostra possa ripartire un processo di legalità e di sviluppo per l’intero territorio”. Sarà impegno invece del presidente onorario FAI Tano Grasso realizzare un sistema di sicurezza e di protezione per gli imprenditori agricoli e le cooperative del territorio che intenderanno investire nel territorio del Parco. “Il nostro obiettivo - ha spiegato Alice Grassi, che ha redatto il progetto de “Il bosco etoco” insieme ai colleghi architetti Barbara Fogazza e Claudia Seminara, l’ingegnere Maurizio La Villetta e l’agronomo Giuseppe Monastero – è quello di usufruire del territorio creando un sistema virtuoso di microeconomia di zona, durevole e a basso impatto ambientale, capace di creare da solo sviluppo economico e turistico e costituire un freno all’illegalità. Un’infrastruttura immateriale che crei sinergia tra gli imprenditori, recuperi l’esistente e crei energia pulita”. Le aree di intervento del progetto, comprenderanno i 4.200 ettari di bosco di proprietà comunale ricadenti all’interno del Parco dei Nebrodi, il lago Ancipa e l’ex centrale termoelettrica e la zona artigianale “Libero Grassi” e riguarderanno attività da impiantare o rivalutare: il bosco ( pulitura e realizzazione della viabilità per accedere alle strutture e realizzare percorsi naturalistici); le coltivazioni autoctone (zafferano, porcini, tartufo bianco e erbe officinali); gli allevamenti (cavallo sanfratellano, suino nero dei Nebrodi, apicoltura e produzione di miele, pascolo di bovini e ovini e produzione di latticini, parco delle tartarughe); le strutture ( ristrutturazione caserma di Sambuchello per agriturismo e agricampeggio, ricostruzione dei due rifugi delle contrade Cernuta e Pelato, adeguamento della caserma di Bracallà come sede del parco naturalistico, recupero della centrale termoelettrica del lago Ancipa per realizzare un hotel con centro benessere e sala polivalente). Le acque della diga verranno utilizzate per eventi ludici e sportivi, mentre sul fronte energetico si punterà alla realizzazione di un impianto fotovoltaico e solare termico e alla produzione e sfruttamento delle biomasse provenienti dalla pulitura del bosco. Ampio spazio alle attività ludico-sportive con la realizzazione di un parco avventura, trekking, bird watching, maneggio, canottaggio, pesca, escursionismo e campi natura per scuole, famiglie e ragazzi, che saranno fruibili attraverso una guida multimediale, aree attrezzate per la sosta e percorsi per diversamente abili e promozione del Parco con un marchio che ne identifichi prodotti e servizi, filiera a km 0, partecipazione a fiere e eventi e realizzazione di un sito internet e di un’app. “Questo progetto – ha concluso il primo cittadino - , è il segno tangibile dell’impegno che continua e di una guerra che non sarà vana se tutti insieme collaboreremo. Solo con la sinergia e la partecipazione attiva dell’intera comunità potremo vincere anche questa ennesima battaglia per il nostro territorio”.

articolo tratto da Live Sicilia 

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Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, nella mattinata odierna, personale della Polizia di Stato – Sezione Reati contro il Patrimonio e la Pubblica Amministrazione della Squadra Mobile unitamente al Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza hanno eseguito un accesso presso la Direzione dell’A.S.P. di Enna, acquisendo documentazione relativa al servizio CUP – CALL CENTER – RISCOSSIONE, nonché proceduto alla perquisizione locale e sequestro, con contestuale notifica dell’informazione di garanzia agli indagati, presso le sedi legale ed operativa della società “M&G Call Center Srl”, in ottemperanza di specifici decreti emessi dal Sostituto Procuratore dr. Francesco Augusto Rio che dirige le indagini.

Allo stato, si procede, in seguito a segnalazioni e denunce, per le ipotesi di reato di peculato ai danni dell’A.S.P., per l’illecita sottrazione della somma di circa 700 mila euro, in danno dell’Azienda Sanitaria – relativa al pagamento dei tickets sulle prestazioni sanitarie – da parte della società “M. & G. CALL CENTER S.r.l.”, società, sino agli inizi del 2017, affidataria del servizio integrato di gestione CUP – Call Center dell’ASP 4 di Enna.

L’accesso presso gli Uffici dell’A.S.P. e le perquisizioni sono finalizzate all’acquisizione documentale ed al sequestro della documentazione relativa al fine di trarre dalla stessa elementi di prova in ordine agli illeciti commessi a carico degli amministratori e/o soci, della “M. & G. CALL CENTER S.r.l.”, per la sottrazione delle somme spettanti all’A.S.P. di Enna.

Le indagini proseguiranno attraverso l’esame accurato della documentazione contrattuale acquisita ed ulteriori approfonditi accertamenti contabili, finalizzati ad accertare l’appropriazione e la destinazione dei proventi sottratti.

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Valguarnera. Anche l’ultima azienda della ex galassia “Giudice confezioni”, la Abival, ammaina bandiera bianca. Una cinquantina di dipendenti circa dal 10 marzo saranno costretti ad abbandonare il posto di lavoro per mancanza di commesse. Pare che dei clienti americani che garantivano il 70% della produzione avrebbero dato ultimamente forfait. La notizia comunicata dalle stesse maestranze è arrivata qualche giorno fa dopo una riunione con i vertici aziendali. Purtroppo, nell’era della globalizzazione, la caparbietà di mantenere in vita l’ultimo avamposto di una gloriosa azienda, costituita tutta di manodopera locale, da sola non è bastata. L’Abival, come si ricorderà, dopo la chiusura della Giudice Spa, nel giugno 2013, rimase in vita proprio grazie alla caparbietà del proprio management, alle negoziazioni delle organizzazioni sindacali e degli stessi lavoratori che decisero pur di non chiudere, di lavorare solo in determinati periodi, quando c’erano commesse, godendo in altri di ammortizzatori sociali. La determinazione non è bastata, dal 11 prossimo potranno solamente godere per un certo periodo degli ammortizzatori sociali. E poi? Essendo la maggior parte cinquantenni, ancora giovani per la pensione e anziani per trovare un altro posto di lavoro, sarà un grosso problema per loro e un ulteriore pugno allo stomaco per l’intera comunità valguarnerese. Quel famoso “polo tessile” che per un quarantennio circa, ha dato lustro a Valguarnera e alla Provincia intera, è solo un pio ricordo. Il picco massimo della produzione, (si esportava in tutto il mondo) si raggiunse tra metà degli anni ’80 e ’90, quando le famose tre “consorelle” Dalcos, Isca divenuta poi Habitus, Giudice Spa e altre piccole realtà che lavoravano nel settore, poterono contare su oltre 600 maestranze ed un fatturato di circa 40 miliardi di vecchie lire. Quella Valguarnera ricca e opulenta che sembrava più un paese della ricca Brianza o del ricco Nord Est non esiste più da un pezzo. Adesso solo macerie e basta. A testimoniarlo il costante depauperamento della popolazione costretta a trovar migliore fortuna altrove. E’ questa la triste realtà di un piccolo Comune che aveva sognato in grande, diventando nel panorama terso della provincia un grande esempio di laboriosità e intraprendenza, oggi irreversibilmente compromesso da un forte declino.

Rino Caltagirone per Vivienna

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La due giorni di pallavolo femminile giocata tra domenica 6 e lunedì 7 marzo scorso ha avuto l'effetto di confermare i progressi visti nelle precedenti gare del team che compone il gruppo delle ragazze che giocano nel campionato di prima divisione. Domenica pomeriggio a Regalbuto Ilenia Bivona e compagne affrontavano la capolista Macchitella Gela contro la quale nulla hanno potuto opporre perchè le ospiti hanno sbagliato poco e soprattutto hanno chiuso punti importanti specie nei momenti in cui le nostre ragazze cercavano di reagire. Prive del capitano carla Greco e letizia Stancanelli è stato positivo l'esordio di Rosalia Di Maggio nel ruolo di centrale che ha consentito a Greco di schierare Erica Smirne Miletti nel posto 2. A Caltanissetta è finita invece al tie break dopo due ore e mezza di partita. Una gara intensa, ben giocata da entrambe le formazioni, emozionante e coinvolgente in larghi tratti del gioco , persa solo al quinto set per qualche errore di troppo che è costato il match. Carla Greco in gran forma ha trascinato le sue verso una rimonta che sembrava impossibile alla luce del risultato del primo set durante il quale Martina Politi e compagne non hanno giocato. Da li in poi la squadra si è compattata e anche Erica Smirne Miletti , a suo agio da opposto, ha messo in difficoltà le avversarie le quali non potevano nulla sulla difesa regalbutese dove si sono distinte le sorelle Ilenia e Debora Bivona . A centro dell'attacco invece Nerea Calcerano ha opposto resistenza specie sulle palle alte. Secondo e terzo set a favore di Amèselon  giocati palla su palla e punto su punto. Prive del libero Carmen Cono le ragazze di Regalbuto hanno subito il ritorno delle padroni di casa nel quarto set concluso sul punteggio di 25/19 a loro favore. Poi il tie break fatale, giocato fino ad un emozionante e palpitante 15 pari con ambedue le squadre che avevano voglia di vincerlo e concluso dopo 25 minuti di vera pallavolo solo dopo due errori in ricezione che hanno dato la vittoria finale alle ragazze dell'Accademia Volley. A fine incontro il direttore  sportivo Agostino Vitale : " Bella partita giocata da ambedue le squadre. Le mie ragazze dimostrano partita dopo partita di saper entrare nel clima di una partita di pallavolo e le lacrime finali di alcune di loro ci danno la certezza di quanto avevano lottato per vincere un incontro alla loro portata contro un avversario forte in tutti i reparti. Una menzione particolare vorrei farla per Rosalia Di Maggio che dopo anni di assenza dai campi di gioco domenica scorsa ha esordito nel difficile ruolo di centrale e ieri ha incoraggiato assieme a Giuseppe Rapisardi dalla panchina le sue compagne." 

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Oramai è iniziato il conto alla rovescia. Le prossime elezioni amministrative comunali verosimilmente si svolgeranno tra il 7 o il 21 maggio oppure dopo il G7 di Taormina vale a dire il 4 giugno. I comuni che andranno al voto in Sicilia sono 127 e tra questi vi sono i quattro del territorio di Enna : Nissoria,Regalbuto,Villarosa e Sperlinga. Intanto la marcia della formazione delle liste e dei candidati è già iniziata da tempo e a Regalbuto sono state già ufficializate le candidature a Sindaco di Maria Carmela Romano - lista civica Regalbuto Riparte - e del Sindaco uscente Francesco Bivona . Ma non mancano i rumor che circolano negli ambienti politici e dunque si intravede la possibilità di una lista tutta formata dai 5 Stelle e forse una quarta lista civica che sembra si stia affacciando alla concretizzazione . Ma andiamo con ordine. Se da un lato nella lista Regalbuto Riparte capeggiata da Maria Carmela Romano si iniziano a fare i primi nomi dei candidati al Consiglio Comunale , sembra fluida e ancora tutta da decidere quella del sindaco uscente, Francesco Bivona ( PD)  nel senso che fino ad ora sembra che potrebbe essere formata da riconferme della lista Guardiamo al Futuro ( che ha vinto le scorse elezioni) assieme ai candidati del PD di Regalbuto , ma c'è da dire che ancora tutto deve ( pare e lo diciamo col beneficio del dubbio) essere definito a partire dal simbolo,ai candidati,agli assessori. C'è anche da dire che la formazione del movimento "Democratici e Progressisti " che si colloca a sinistra del PD potrebbe complicare le cose anche a Regalbuto se anche a Regalbuto si costituirà il movimento fuori dal PD.  Nei 5 Stelle la situazione si è sbloccata qualche giorno fa quando a Regalbuto sono arrivati i vertici regionali e territoriali pentastellati per cercare di sbrogliare la complicata matassa regalbutese e sempre dai si dice pare che abbiano trovato la quadratura e dunque si va verso una candidatura a 5 Stelle con il relativo simbolo. La quarta lista ? Forse si . Si vocifera . Potrebbe raccogliere e dunque essere formata da alcuni dei consiglieri comunali di maggioranza attualmente in carica non più candidabili e tra questi si parla del dott. Vito Cardaci appoggiato da ex margherita . Ma su questa ultima ipotesi nulla è certo. La novità dell'ultima ora comunque è quella che  il presidente del consiglio comunale Salvo Cardaci ha deciso di non ricandidarsi, così come sembra l'assessore Vito Maida

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All'assemblea dei sindaci dell'ATI del territorio di Enna , che avrebbero dovuto decidere sulla sospensione delle partite pregresse, era presente anche una delegazione del movimento cittadino " Regalbuto Riparte" con in testa la candidata a Sindaco di Regalbuto Maria Carmela Romano la quale alla fine dei lavori dell'assemblea si è così espressa: " Provo grande gioia per la decisione assunta dalla maggioranza dei sindaci del territorio di Enna perchè finalmente si va verso la tutela dei legittimi diritti dei cittadini , vessati dai continui balzelli sulle bollette di acqua potabile. Provo invece dolore per la decisione di votare no del rappresentante della amministrazione comunale di Regalbuto perchè ciò ha significato non tener conto della volontà espressa dai propri concittadini , volontà che è stata riconosciuta soprattutto dai pronunciamenti di condanna verso Acqua Enna da parte dei Giudici di Pace che hanno dato ragione a quei cittadini che si erano appellati e avevano detratto il corrispettivo delle somme delle partite pregresse dalla bolletta. Con noi al governo , la città di Regalbuto avrebbe espresso convintamente il SI verso la sospensione e avremmo diffidato Acqua Enna a non tagliare l'acqua ai cittadini. Perchè per noi è democratico rispettare e tutelare i diritti delle persone che amministriamo e soprattutto farli sentire partecipi verso decisioni importanti come queste. "

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Mercoledì, 01 Marzo 2017 11:22

AcquaEnna . Partite Pregresse sospese.

Acqua Enna. La maggioranza dei Sindaci della provincia hanno sospeso le partite pregeresse.
Hanno votato contro i Sindaci di: Assoro, Centuripe, Cerami, Nissoria e Regalbuto, pari ad una percentuale del 13,53%. Assenti (non ritenendo di inviare delegati) invece i Comuni di Agira, Aidone, Barrafranca, Catenanuova, Gagliano, Sperlinga, Valguarnera e Villarosa

Le partite pregresse pagate dai cittadini sulla bolletta dell’acqua sono state sospese. A deciderlo a maggioranza, ma con la perplessità di alcuni, sono stati i sindaci dei Comuni. Sta di fatto che per la prima volta alcuni sindaci hanno assunto una decisione intesa come storica. Resterà adesso da vedere nei sei mesi di sospensione se le partite pregresse pretese da AcquaEnna sono legittime. Sì secondo la maggioranza dei sindaci presenti, non del tutto convinti i sindaci di Assoro, Centuripe, Cerami, Nissoria e Regalbuto che hanno votato contro. A favore della sospensione invece Enna, Piazza Armerina, Nicosia, Troina, Leonforte, Calascibetta e Pietraperzia mentre erano assenti Agira, Aidone, Barrafranca, Catenanuova, Gagliano, Sperlinga, Valguarnera e Villarosa da dove non è arrivato neanche un delegato.
Quello della sospensione non è stato però un percorso semplice ma tutt’altro e lo si è visto pure nell’incontro di ieri in un lungo dibattito dove alcuni sindaci hanno ipotizzato dei problemi e perplessità sul tema e qualcuno ha tentato di prolungare la questione. Magari per approfondire. Dal sindaco di Nissoria, Glorioso, è invece stato proposto di invitare AcquaEnna a sospendere bonariamente le partite pregresse (una strada pressocchè a vicolo cieco) invitando i cittadini a pagare ma chiedendo poi il rimborso evitando la prescrizione. Messa ai voti la proposta è stata votata dai soli sindaci di Nissoria, Assoro, Centuripe, Cerami, Regalbuto, Nicosia e Leonforte ed è stata quindi bocciata. Si è così passati al voto per la sospensione a cui si sono opposti i comuni di Assoro, Centuripe, Cerami, Nissoria e Regalbuto lasciando qualche mugugno nei comitati a difesa dei cittadini ma anche di quei sindaci che hanno puntato alla sospensione. Soddisfatto per l’esito del voto il presidente dell’Ati, nonché sindaco di Enna, Maurizio Dipietro che ha fortemente voluto questa soluzione trovando alcuni sindaci d’accordo e commentando il risultato ha parlato di punto di svolta rimandato, in passato, per troppo tempo e finalmente raggiunto per dare delle risposte ai cittadini.
La sospensione si sarebbe potuta raggiungere anche prima se non ci fosse stata la “melina” tra alcuni sindaci e se la legge regionale avesse dato più poteri ed un senso all’Ati che invece non può godere né di personale, né di fondi.
Adesso ci saranno a disposizione sei mesi per capire se le partite pregresse sono legittime e per riuscirci si acquisirà il parere di un professionisti di livello che sarà pagato con la quota (0,50 cent. ad abitante) che ogni Comune avrebbe dovuto versare ma che ancora nessuno ha pagato.

 
 

William Savoca per La Sicilia

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IL COMUNICATO STAMPA DEL CITTA' DI NICOSIA

In settimana, grazie alla pausa del campionato di Serie D, si sono svolti diversi incontri fra la dirigenza, gli atleti e lo staff tecnico. Dopo attente riflessioni, si è convenuto che la guida della squadra per i rimanenti 4 incontri sarà affidata ad Alessio Capuano che assolverà alla difficile figura di allenatore e giocatore. Capuano, schiacciatore del nostro roster dall’inizio della stagione è in possesso di regolare tessera Fipav di allenatore. La dirigenza, gli atleti e tutti i membri della nostra associazione, ringraziano Franco Corsale per il lavoro svolto e per aver contribuito in modo sostanziale alla rinascita del volley nella nostra città. La dirigenza tutta, auspica che il rapporto possa proseguire in futuro per l’apporto di esperienza che Coach Corsale è in grado di dare alla pallavolo ed alla nostra associazione.

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Per ora non abbiamo conferme e quindi ci riserviamo di rendere noti i particolari entro le prossime ore. Nel corso della riunione che si è svolta oggi a Enna,la maggioranza dei Sindaci ha votato per la sospensione delle partite pregresse , con il NO espresso , sembra,  dai sindaci di Centuripe,Assoro,Regalbuto e Nissoria.

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Domenica, 26 Febbraio 2017 08:12

Nel territorio di Enna si ricompatta l'UDC

Dopo l’uscita volontaria di alcuni dirigenti dell’UDC, il partito, commissariato in Sicilia dall’on. Cesa, si ricompatta e si riorganizza anche in provincia di Enna, anzi si espande di più rispetto all’ultima struttura organizzativa che lo vedeva presente solo in 5 comuni. Oggi l’UDC è presente nella maggior parte dei comuni della Provincia oltre che a Enna anche nei comuni di Nicosia, Leonforte, Sperlinga, Agira, Gagliano C.to, Regalbuto, Catenanuova, Barrafranca, mentre si attendono altre adesioni dagli altri comuni.
“Rimaniamo l’unico partito moderato di centro strutturato nel territorio e l’unico partito di riferimento del cattolicesimo democratico che chiede di rimettere in campo quelle politiche economiche rivolte ad una sana economia sociale di mercato che tende alla giustizia sociale” rimarca Macaluso segretario del Comitato Comunale di Enna. “In un panorama politico confuso e praticamente occupato dai movimenti e dalle aggregazioni politiche fai da tè, caratterizzato da un clima di repulsione nei confronti dei partiti, noi dell’UDC rimaniamo ancorati ai principi e ai valori cristiani consapevoli che il cattolicesimo democratico non trae origine da una destra liberale o da una sinistra marxista o progressista e vede la politica rivolta verso i più deboli e verso il superamento delle diseguaglianze sociali. Una politica rivolta a tutti quei cittadini e in particolare a quanti hanno visto, negli ultimi anni, diminuire drasticamente i propri diritti ed aumentare esponenzialmente le aree di privilegio di pochi a danno dei molti. Gli ideali in politica non passano, cambiano gli strumenti e le esigenze materiali, ma non gli ideali. A tal proposito voglio citare le parole ricordate nell’appello ormai storico di Aldo Moro e che interrogano i cristiani e non in ogni tempo ed in ogni situazione storica : “Questo paese non si salverà e la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere….”.
“L’appello ancora attuale, conclude Macaluso, è rivolto sia ai giovani che ai non più giovani che nutrono speranze per un futuro migliore, noi ci siamo e siamo impegnati in prima linea per portare avanti questi principi, non lasciatevi incantare dagli affabulatori dell’ultima ora, dai loro sogni o dai mestieranti della politica che non antepongono l’utilità pubblica ai loro personali interessi e alla loro personale ambizione”.

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