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Giovedì, 13 Giugno 2013 12:53

Piano viario. La risposta della maggioranza.

Botta e risposta  tra opposizione e maggioranza nella polemica sul piano viario di Regalbuto,polemica innescata dal movimento “Uniti per Regalbuto” .Iil  capogruppo di maggioranza Salvo Cardaci ci tiene a precisare che “In relazione alle sterili polemiche da parte del gruppo consiliare di minoranza "Uniti per Regalbuto" ci preme sottolineare quanto segue: "Nessun insabbiamento sulla proposta presentata dal movimento "Uniti per Regalbuto" che non è ancora stata discussa dalla commissione di riferimento non per ostruzionismo o altre ragioni, ma semplicemente perchè da mesi è in fase di predisposizione un nuovo "piano viario" da parte dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Bivona  e degli uffici proposti (P.M. e U.T.C.) che in tempi brevi sarà finalmente operativo e andrà certamente a migliorare la vivibilità urbana del nostro centro storico e di alcune zone periferiche. Per quel che riguarda le altre accuse relative a "maggioranza miope e arrogante che non vuole collaborare con nessuno..." –continua Cardaci - anche queste sono le solite affermazioni prive di fondamento poichè da un anno a questa parte qualche buona idea, venuta anche dalla minoranza-opposizione, è sempre stata presa in considerazione; sicuramente meno altre proposte tecnicamente non condivisibili e/o fattibili. Fermo restando il pensiero che abbiamo della democrazia partecipativa e soprattutto elettiva che: dà il compito di amministrare un Comune a chi vince le elezioni e a chi i cittadini hanno delegato tale compito. Insomma chi vince il campionato ha diritto di indossare la maglia con lo "scudetto" (almeno fino al "campionato" successivo).”

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Piano viario. A Regalbuto si discute su uno degli argomenti più controversi croce e delizia di molte amministrazioni comunali che negli anni si sono alternate cercando risolvere l’annoso problema. A riaprire l’argomento ci ha pensato ieri il movimento civico “uniti per Regalbuto” che denuncia il fatto che transitare per la via G. F. Ingrassia è rimasta la stessa odissea di un anno fa.” Il nostro corso, il biglietto da visita del nostro paese,- scrivono- dalle ore 08 alle 19 è veramente invivibile per tutti i cittadini e per nulla attraente per i visitatori. Auto in sosta, veicoli in transito, grossi vasi sparsi qua e là, nati per decorare ma finiti per essere utilizzati come pattumiere, non consentono al pedone, ad un anziano, a una signora con un bimbo in carrozzina, a una persona diversamente abile, a una coppia, ad un nonno col proprio nipotino, ai bambini, al pedone che porta a spasso il cane o al semplice cittadino che porta una busta della spesa, di transitare tranquillamente per la Via G.F. Ingrassia, sembra uno slalom o una corsa ad ostacoli!” Il movimento civico aveva presentato una sua proposta al piano viario nel mese di settembre dello scorso anno, “proposta – dicono - insabbiata e disattesa da questa maggioranza miope e arrogante che non vuole collaborare con nessuno pur di non dare il merito ad un’idea che non sia sua.” La proposta in questione prevede di realizzare in via G.F. Ingrassia denominata “il corso “ , un percorso pedonale e carrozzabile attraverso l’utilizzo dei marciapiedi larghi e di una porzione di strada, ridisegnando e ridistribuendo le aree di sosta tenendo conto di aree di carico e scarico merci, aree di sosta a pagamento e aree di sosta per diversamente abili.” Siamo pronti a mettere a disposizione i nostri tecnici- ci dicono- per contribuire alla sperimentazione della nostra proposta perché per noi non esistono idee di serie “A” o di serie “B”, esistono solo soluzioni!”

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E’ quasi tutto pronto, anche quest’anno ci apprestiamo a vivere la degna conclusione delle attività di mini volley nel torneo provinciale che raccoglierà tutti gli iscritti delle scuole di mini volley della provincia.” La dichiarazione raccolta al responsabile provinciale del settore mini volley Alfio Linguanti, sintetizza il senso della manifestazione provinciale di mini volley che si svolgerà a Regalbuto domenica 16 giugno prossimo nel palazzetto dello sport Giovanni Paolo II. Alla manifestazione aderiscono tutte le scuole provinciali di pallavolo affiliate alla fipav e che nel corso dell’anno hanno partecipato ai concentramenti che si sono organizzati nelle sedi delle associazioni sportive di volley. Sono attesi a Regalbuto più di 200 partecipanti di età compresa tra i sei e i dodici anni , che saranno divise in squadre che si incontreranno a partire dalle ore 9,30, fino al pomeriggio inoltrato quando saranno dichiarate le squadre vincitrici del torneo. Nella pausa pranzo i ragazzi potranno disporre degli spazi attrezzati messi a disposizione dall’amministrazione comunale di Regalbuto e dall’assessorato allo sport ,nella cittadella dello sport la quale non è nuova ad ospitare eventi di questo tipo dato che già l’anno scorso la stessa finale provinciale di mini volley si era svolta a Regalbuto. Per l’organizzazione dell’evento collabora anche l’asd Ameselon Volley , associazione sportiva di Regalbuto che partecipa ai campionati provinciali di pallavolo e mini volley. I volontari del pronto soccorso dell’Avas di Regalbuto, con a bordo il defibrillatore, assisteranno a tutte le fasi della manifestazione.

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Pubblichiamo alcuni cognomi “toponimici”, cioè generati da “toponimi”, luoghi di nascita o di provenienza di un gruppo familiare. Questa settimana presentiamo i cognomi di Caltagirone, Palazzolo e Salerno.

Caltagirone

Cognome tipico della Sicilia centro-occidentale con un ceppo secondario anche a Roma. E' diffuso in 208 comuni di varie regioni italiane, in ordine di consistenza, Sicilia, Lombardia, Lazio, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Campania, Puglia, Sardegna, ecc. In Sicilia è presente in quasi tutte le province, con maggiore concentrazione in quelle di Caltanissetta, Agrigento, Trapani, Palermo, Catania, Messina, Enna, Siracusa; nell'ennese è noto nei comuni di Catenanuova,Centuripe, Enna, Valguarnera Caropepe.

Questo cognome deriva dal toponimo Caltagirone, comune in provincia di Catania, a sua volta derivato dall'arabo Qal'at-al-ghiràn = castello o rocca dei vasi; all'origine del ceppo familiare potrebbe esserci un poco di ebraico, come spesso accade con le famiglie che portano il nome di una città.

Tracce storiche e personaggi - Abbiamo testimonianze di questa cognomizzazione a Palermo e dintorni negli anni 1332/1333 con un Nicolaus Calatagirono e un Raynerius Calatagirono.Caltagirone è una nota famiglia romana il cui capostipite, Gaetano Caltagirone, giovane muratore siciliano, nel 1905 fondò a Palermo la prima impresa edile familiare. Ebbe numerosi figli e nipoti che, nel corso del secolo scorso si affermarono nel campo dell’edilizia a Palermo e a Roma divenendo ricchi e potenti; oggi i Caltagirone sono noti in tutti i settori della finanza nazionale e mondiale.

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Domenica, 09 Giugno 2013 10:42

La "maratonina" della Caritas

Domenica mattina si è svolta a Regalbuto la gara podistica non competitiva organizzata dalla Caritas per la raccolta dei fondi necessari per dare un aiuto ai bisognosi.Alla manifestazione hanno preso parte sia i tesserati delle associazioni sportive tra le quali calcio a cinque, volley,basket e soprattutto gli atleti dell’atletica Amatori con in testa Massimo Catania pluri vincitore di gare a livello regionale e nazionale. A presenziare l’evento il sindaco di Regalbuto Francesco Bivona e l’assessore allo sport Teresa Perra.Speker Salvatore Scifo. Dopo la benedizione agli atleti da parte di padre Giovanni,ha preso il via la gara dei piccoli i quali hanno percorso i 180 metri dell’anello di piazza della Repubblica. Intorno alle 10,15 invece è stata la volta delle altre categorie che dovevano percorrere 10 volte il tratto di strada di via G.F.Ingrassia e l’anello della piazza. Ai bordi della pista i volontari e le volontarie della Caritas di Regalbuto che negli stands , a offerta libera, proponevano torte, pane casareccio e altri oggetti oltre alle piante di erbe aromatiche offerte da un noto vivaio di Regalbuto. Al termine della manifestazione che è stata accolta con piacere dai numerosi spettatori i quali hanno potuto trascorrere una domenica mattina del tutto diversa dalla solita.

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Ci è sembrato opportuno "rubare" dal blog di Salvatore Bova, parte delle sue memorie degli anni del suo impegno politico a Regalbuto. E' un testo scritto dallo stesso e pubblicato nel mese di Marzo di quest'anno. Il testo come avrete modo di capire è piuttosto lungo ma crediamo che vale la pena leggere . http://disalvobova.iobloggo.com/archive.php?y=2013&m=03

TRE VOLTE SINDACO IN UN PAESE NON MIO

      Non mio, nel senso che non mi diede i natali.     Fino al maggio      del 1952 non  sapevo nemmeno dove Regalbuto si trovasse.  Quando,  a maggio del '52, esattamente tre giorni dopo il mio primo comizio tenuto a Caronia  e   di  cui ho parlato in precedenza,  pervenne,  telegraficamente, questo  ennesimo  trasferimento "politico",  andai  a  consultare  il prontuario  dei comuni per rendermene edotto.  Ci  tengo  a  precisare -a prescindere da quanto ho già detto all'inizio della premessa- che quanto  di positivo  ho fatto,  se l'ho fatto, a Regalbuto,  oltre che al mio carattere e all' istintivo mio modo di agire, lo si deve al mio attaccamento che da subito si instaurò con questo centro e, principalmente, con i suoi cittadini -specie, come ho avuto modo di dire più volte, con la sua parte più umile.       Naturalmente, come i fatti succedutisi nei decenni successivi, stanno a testimoniare, non si trattò di un sentimento unilaterale bensì di una vera e propria dimostrazione di reciproca stima e simpatia.

Per quanto mi riguarda, tale sentimento e attaccamento potrebbe trovare una spiegazione anche nel fatto che io non ho avuto un vero e proprio centro -o paese che dir si voglia- a cui riferirmi, per quanto riguarda  il mio luogo di nascita, tanto per cominciare, e i luoghi dove di solito i ragazzi si formano e crescono. Nato a Messina, fui -da mio nonno Leone - rivelato a Palermo, dove i miei genitori mi portarono che non avevo ancora compiuto un anno. A parte i numerosi trasferimenti politici "personali",  di cui ho anche già parlato, da tenere presente che io, già all'età di dodici anni, con i miei genititori (mio padre frenatore delle ferrovie) avevo cambiato "nove" volte la residenza: Messina-Palermo-S.Agata di Militello-Modica-Novi Ligure-Roccella Jonica-Messina-Castelvetrano e Trapani!

Poichè i tre mandati li svolsi in tre periodi diversi e in circostanze diverse, dovendone descrivere l'evolversi e le modalità, mi sembra ovvio cominciare dal primo mandato che va   dalla primavera del 1956 al dicembre del 1960. Naturalmente  è necessario, per prima cosa, accennare, in dettaglio,  al come e al perché  si arrivò a quella mia designazione. Per prima cosa è da dire che quelle elezioni si svolsero, a Regalbuto, col sistema maggioritario; cioè: la lista che otteneva il maggior numero di voti eleggeva tutti e 24  i candidati che formavano la lista , mentre i restanti sei consigleri assegnati al Comune (vale a dire sei)  andavano alla seconda lista, per numero complessivi di voti ottenuti. Nessun consigliere andava ad eventuali altre liste. Pertanto, della lista S. Calogero, che di seguito riporto, che conseguì 2.274 voti, vennero eletti 24 consiglieri, cioè tutti e 24  i candidati, mentre alla lista della DC, che conseguì 2.225 voti -voto più, voto meno- ne vennero assegnati solo sei. Alla terza lista dell'Aquila (DC-MSI) con quasi 2.000 voti non venne assegnato alcun seggio.

Ecco la lista  "UNIONE DEMOCRATICA" del 1956. Come già detto vennero eletti tutti e 24 i candidati. Come si può rilevare, la lista, stilata in perfetto ordine alfabetico -non aveva quindi un capolista- era formata da otto comunisti, otto socialisti e otto indipendenti quasi tutti DC dissidenti, provenienti dalla precedente amministrazione PRESTIFILIPPI.

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Mercoledì, 05 Giugno 2013 13:43

Regalbuto. Si tappano le buche.

Prosegue  la manutenzione delle strade interne al centro abitato di Regalbuto con l'amministrazione comunale che ha dato l'ok al secondo stralcio di lavori che riguardano importanti arterie urbane. Come si ricorderà nei mesi scorsi sono stati ultimati i lavori che hanno visto il rifacimento della via Gian Filippo Ingrassia (da piazza Vittorio Veneto a Piazza San Vito) e di diverse altre strade del centro e della periferia del comune ennese. Il progetto generale ha riguardato, infatti, il rifacimento del manto in conglomerato bituminoso di diverse arterie che sono tornate a “vivere”. E’ stata data priorità a tutti quei percorsi in prossimità di istituti scolastici ed edifici o uffici pubblici e, comunque, maggiormente transitati dalla popolazione. Buche ed asfalto che hanno creato non pochi disagi, specialmente nel periodo invernale saranno ricoperti. Da ieri mattina i lavori sono iniziati in via Riccardo Lombardi e proseguiranno per l'intera settimana con il rifacimento di Largo della Regione (in prossimità dell'ufficio postale) per poi interessare altre zone e quartieri non ultimo un tratto di strada che congiunge il centro abitato con la c.da Piano Arena in prossimità del lago Pozzillo. Già completate e aperte al traffico via Alcide De Gasperi (nella zona del mercato settimanale), via Cairoli (a ridosso della centrale piazza della Repubblica, via Del Popolo, ove si trova la scuola elementare “Don Milani”, via Fiume e via Terremoto (zona via Garibaldi). "I disagi saranno assai limitati per la cittadinanza - sottolinea il sindaco Francesco Bivona - poiché al fine di garantire la sicurezza del cantiere, i tratti di strada interessati sono stati inibiti al transito veicolare fino al completamento degli stessi, ma solo per pochissimi giorni. Ovviamente questi lavori costituiscono solo uno dei primi, seppur importanti, interventi per ottimizzare la viabilità interna. Cantieri fondamentali per migliorare lo stato di salute delle nostre strade che necessitavano oramai da troppo tempo di una attenta e seria manutenzione".

 

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Come ogni anno Giugno è tempo di bilanci per le associazioni sportive. A Regalbuto a farlo sono stati gli iscritti dell’asd basket Regalbuto che hanno reso noti i risultati sportivi ottenuti nella stagione 2012/2013. Quest'anno gli iscritti totali sono stati 65 (56 atleti, 7 dirigenti e 2 allenatori).
La squadra senior ha partecipato e portato regolarmente a termine il campionato regionale di promozione maschile ottenendo un buon 3° posto in classifica, frutto delle 10 vittorie e 6 sconfitte ottenute. Al via la compagine del presidente Milici, si è  presentata da campioni uscenti e rinunciatari alla partecipazione in serie D, roster leggermente cambiato viste le cessioni dei catanesi Roberto Pulvirenti e Giacomo Prudente  ai quali si sono aggiunti i veterani Andrea Campagna e Agostino Virzì presenti solo parzialmente per motivi di lavoro. Solo tre nuovi innesti: l'esperto Luigi Gumina (con impegno part-time) che  ha dato una grossa mano nelle gare in trasferta, Cesare Fasciana e Giuseppe La Bruna al rientro dopo un anno di stop. La guida tecnica è passata dalle mani di Gigi Bordieri (accasatosi a Paternò nel campionato nazionale DNC) al  play acese Renato Catalano che ha condotto in maniera egregia il suo ruolo non facile di allenatore/giocatore. Il resto della squadra: Vincenzo Cardaci, Bruno Milici, Roberto Lipari, Vincenzo Spampinato (da fine febbraio ceduto in prestito al Gravina U17/Ecc. e C2), Carmelo Tempio, Stefano Campagna ed Eugenio Militello. Forse con un pò di più fortuna si sarebbero raggiunti altre mete e l’infortunio di Roberto Lipari, viste le caratteristiche del giocatore, ha abbassato sensibilmente la media realizzativa fissatasi a 60,1 punti a partita).

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Regalbuto. Gli alunni delle classi di chitarra e pianoforte dell'istituto comprensivo G.F.Ingrassia di Regalbuto,si sono distinti al "4°concorso musicale Vincenzo Bellini" che si è tenuto dal 27 al 31 maggio presso il centro servizi di Milo, in provincia di Catania. Il concorso ha lo scopo di incoraggiare, stimolare ed incentivare giovani talenti promuovendo la divulgazione della cultura musicale a carattere didattico e la conoscenza del territorio.Nella categoria solisti di chitarra il primo premio è andato a Martina Garbato, primo premio anche nella categoria musica da camera: il quintetto di chitarre era formato da Chiara Adornetto,Roberta La Bruna,Salvatore Moschitta,Giuseppe Proiti e Paolo Santoro. Nella categoria solisti di pianoforte Alessia Macrì ha ottenuto il primo premio,così come Ilaria Palmisano e Elisabetta Romano,mentre il secondo premio è andato a Ilaria Cusmano.Al concorso hanno partecipato numerosi alunni provenienti da scuole medie ed istituti comprensivi ad indirizzo musicale.Gli studenti del comprensivo Ingrassia di Regalbuto sono stati preparati dal prof. Massimo Fragalà per il settore chitarra,mentre gli alunni del pianoforte sono stati preparati dal prof. Cristian Indelicato. Soddisfazione è stata espressa dai due insegnanti per i risultati ottenuti a Milo e dalla vice preside Patrizia Monaco.

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I cognomi che seguono sono “fitonimici”, cioè derivati da nomi di piante o da prodotti vegetali: Palma, Piraino, Zuccaro, Castana..

Palma

Cognome diffuso in 1113 comuni italiani, molti dei quali concentrati in Campania; con nuclei meno consistenti si trova anche in Puglia, Lazio, Lombardia, Veneto, Sicilia, Piemonte, Abruzzo, Toscana, ecc. In Sicilia è presente in tutte le province, in particolare Catania (14 comuni, Catania, Aci Castello, Acireale, ecc.), Palermo (11 comuni, Palermo, San Cipirello, Trabia, ecc.), Messina ( 7 comuni, Messina, Giardini Naxos, Venetico, ecc.), Siracusa (Siracusa, Floridia, Rosolini, ecc.), Trapani (Castelvetrano, Marsala, San Vito Lo Capo, ecc.); nell'ennese è noto nei comuni di Enna, Piazza Armerina, Regalbuto).

Palma deriva dal nome tardo latino Palma, simbolo della vittoria e del trionfo di Cristo, ma anche simbolo di vittoria per i fedeli, i santi e i martiri. Palma era nell'antica Roma emblema della gloria militare e della vittoria e i greci la chiamavano “foinix”, fenice, il mitico uccello che rinasceva dalle sue ceneri; la palma era simbolo di resurrezione e di immortalità. Potrebbe anche derivare da toponimi come Palma di Montechiaro (AG), Palma (PA), Palma Campania (NA), Palmas (Sardegna).

Tracce storiche e personaggi – Si vuole questa famiglia originaria della Normandia(Francia) e trapiantata a Nola dopo il 1000; ebbe poi il dominio delle terre di Palma Campania. Una scrittura del 1190 definisce questa famiglia benefattrice e caritatevole, per aver fondato a Nola la chiesa di San Pietro e Paolo. Fra i suoi esponenti vengono ricordati: Matteo Palma, vescovo di Otranto, che nel maggio del 1253 partecipò a Monreale all'incoronazione di re Manfredi; Bernardo Palma, vescovo di Rapallo nel 1315; Michele Palma, arcivescovo di Chieti nel 1737.

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