Una sera a cena con mia nipote ci siamo trovati a parlare di quei regalbutesi che hanno fatto la storia e che nessuno nel nostro paese cita ad esempio forse perchè fuori dal giro oppure volutamente dimenticati per far posto ai personaggi più famosi quali G.F.Ingrassia , Don G.Campione , Riccardo Lombardi. Eppure la nostra città è stata culla politici, sportivi, eroi del risorgimento, partigiani, personaggi conosciuti  dai libri di storia o nelle trascrizioni nei monumenti. Perchè , mi sono chiesto questi nostri concittadini continuano a restare nell'oblio cittadino? Serafino La Manna ex docente universitario di Anatomia patologica internato nel 1942 internato tra i reticolati di Zonderwater in sud Africa . Fu proprio lui che convinse Ezio Tricoli a iscriversi alla scuola di scherma "Nedo Nadi" del terzo Blocco. Fu proprio il Prof. La Manna il suo primo, grande maestro, dal quale apprese (nelle sue proprie parole) “...il tutto, dal più piccolo movimento del ferro nella mano..., al passo-avanti, al passo-indietro, all’affondo, il tempo schermistico, la dinamica della scherma, la misura, il tempo di esecuzione di ogni singola azione, la perfetta anatomia meccanica...".Rimpatriato nel 1947, con questo prezioso bagaglio e con una valigia di latta contenente pochi “stracci”, una sciabola, un fioretto e due vecchie maschere (il tutto “made in Zonderwater”) Ezio Triccoli aprì, dopo alcuni mesi, una palestra di scherma nella sua città natale, Jesi dalla quale sono usciti e continuano ad uscire i migliori campioni di scherma Italiana . La grande avventura del Risorgimento italiano, che segnò la fine del Regno delle Due Sicilie, ha lasciato nella memoria collettiva le gesta dei Mille e del Generale Garibaldi, ma in ombra sono rimaste le migliaia di picciotti siciliani che parteciparono attivamente all’impresa. Il progetto “Alla ricerca dei garibaldini scomparsi” dell’Archivio di Stato di Torino ha fatto emergere recentemente i nomi di circa 35000

Campo di prigionia in sudafrica, un regalbutese ha gettato il seme della più importante scuola di scherma italiana. “I diavoli di Zonderwater 1941-1947. La storia dei prigionieri italiani che sopravvissero alla guerra grazie allo sport”. L’autore è Carlo Annese  per la Sperling&Cupfer-2010. Nel libro si racconta la storia di Ezio Triccoli il quale apprese la scherma durante la sua prigionia e prese le prime lezioni al terzo blocco, con il capitano Serafino La Manna, un medico trentaseienne di Regalbuto, in provincia di Enna, ex professore universitario di Anatomia patologica, catturato il 6 febbraio ‘41 ad Agedabia, in Libia. L’incontro con La Manna fu determinante, non solo per la passione personale di Ezio, ma anche per la nascita di una scuola assolutamente unica, che avrebbe consentito all’Italia di conquistare un numero strabiliante di medaglie olimpiche e iridate. Questa foto riporta le lancette del tempo alla seconda guerra mondiale. Siamo in Sudafrica nel pieno di un assalto, ma non è una normale competizione sportiva.  La foto è scattata in un campo di  concentramento (clicca qui per la sezione "album di famiglia" della Photogallery). E' lì che Ezio Triccoli apprende i primi rudimenti della scherma i cui frutti sono ancora ben visibili oggi a migliaia e migliaia di chilometri di distanza. Lo scatto è tratto dal libro "I diavoli di Zonderwater" di Carlo Annese. Ecco un passaggio: "Ezio Triccoli, che sarebbe poi diventato il maestro di campioni olimpici come Stefano Cerioni, Giovanna Trillini e Valentina Vezzali, imparò a tirare di scherma a Zonderwater. In questo assalto, è l'atleta sulla destra.L'arbitro, in piedi in divisa fra i due contendenti, è il  dottor Serafino La Manna, primo insegnante di Triccoli".            
Il sergente maggiore Triccoli è prigioniero degli inglesi. Ed è proprio lì che ha il suo primo impatto con la scherma. Ne resta rapito. Costruisce lame e maschere con tutto ciò che il deserto e l'aspra vita di prigioniero può offrire. E sogna. Sogna di tornare a Jesi e fondare una scuola di scherma.  Nel 1947, al ritorno nella sua città natale, inizia ad insegnare  scherma su invito di due studenti. Un anno dopo nasce il Gruppo  schermistico jesino.

 

CROCETTA REVOLUTION

Gennaio 25, 2013
La giunta ha scoperto migliaia di pratiche e autorizzazioni bloccate da tempo con "ritardi inspiegabili". Il governatore: "Colpevoli del malfunzionamento dell'amministrazione. Andranno a svolgere altri compiti". E da lunedì stop alle nomine fino alle prossime elezioni
 
PALERMO - Nuovo maxi trasferimento alla Regione  siciliana. Questa volta, il provvedimento del governatore Rosario  Crocetta, colpisce una novantina tra dirigenti e funzionari  dell'assessorato all'Ambiente e Territorio, dove la giunta ha scoperto  migliaia di pratiche e autorizzazioni bloccate da tempo con "ritardi  inspiegabili".
"I provvedimenti sono in corso - dice Crocetta -  Il personale sarà a disposizione della Funzione pubblica per altri  incarichi". I dirigenti trasferiti sono sette (4 quelli che rimangono  nelle loro funzioni e prenderanno ad interim i posti vacanti) una  ottantina i funzionari. Il trasferimento riguarda il 30% del personale  di ogni ufficio dell'assessorato Ambiente.

Enna. L’Associazione Confartigianato Imprese informa che è stato dato il via alla terza linea di intervento del Programma AMVA -“Apprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale”, gestito da Italia Lavoro.
Allo scopo di favorire la creazione di nuova imprenditoria e di preservare i mestieri tradizionali, l’avviso prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto per i trasferimenti d’azienda e/o di quote di società da imprenditori con età superiore ai 55 anni a giovani imprenditori di età compresa tra i 18 ed i 35 anni non compiuti, pari 5 mila euro (per passaggi generazionali compresi tra 10 mila e 29.999,99 euro) o 10 mila euro (per passaggi pari o superiori a 30 mila euro).
Le domande potranno essere presentate esclusivamente tramite canale telematico a partire dalle ore 10:00 del 20/02/2013 fino al 31/12/2013, salvo il caso di previo esaurimento delle risorse disponibili, pari a 5 milioni di euro.
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Di seguito riportiamo le liste definitive dei candidati siciliani della Sicilia orientale per la camera dei deputati. La nostra città sarà rappresentata da Vito Giuseppe Carambia candidato per il MIR-Samorì e Antonio Giuseppe Latora candidato per la lista Scelta Civica.

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la lista completa dei partiti per il Senato della Repubblica. Regalbuto è rappresentato da Croce Parisi candidato per il Popolo della libertà.

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IL RANDAGISMO

Gennaio 24, 2013

Ogni anno in Italia oltre 150.000 animali domestici vengono abbandonati. L’80% morirà in incidenti stradali, subirà maltrattamenti o potrà essere vittima dell’addestramento dei cani da combattimento; il resto trascorrerà la propria esistenza nell’angusta gabbia di un canile. I randagi, talvolta possono anche creare problemi in quanto si riuniscono in branchi più o meno numerosi e se affamati possono aggredire chiunque. Ciò non dove essere causa di fobia verso di essi, ma un campanello d’allarme che spinge le amministrazioni ad una rapida soluzione del problema, senza che però i poveri animali paghino le conseguenze di colpe che non sono le loro, morendo tra atroci sofferenze avvelenati in strada o venendo condannati all’ergastolo in un canile lager.La Lega Anti Vivisezione, con la campagna contro l’abbandono degli animali domestici, ha presentato una lista di proposte concrete volte ad integrare e dare piena applicazione alle leggi esistenti.

Il campionato di C1 di calcio a cinque sabato prossimo vivrà la ventesima giornata, la quinta di ritorno durante la quale si disouterà al palasport Giovanni Paolo II il derby della provincia di Enna tra il Rahl Butahi e l’Ennese. Un derby che può valere tanto ai fini della classifica perché se da un lato il Rahl Butahi lotta partita dopo partita , tra alterni risultati ,ad evitare la zona play out ,dall’altro,l’Ennese,con i 35 punti in classifica attualmente è nella zona play off e farà di tutto per restarci. Per la squadra di mister Saccone l’incontro di sabato alle ore 17 è un incontro come un altro a prescindere dall’avversario perché è necessario far punti aspettando i risultati delle due dirette avversarie nella lotta per la classifica out vale a dire Harbur Sporting Club e Gela le quali sono chiamate a disputare incontri altrettanto difficili rispettivamente contro il Sant Isidoro e l’M&M futsal club.In  C2 , dopo la bella vittoria contro l’Atletico Campobello , la Dilettantistica Regalbuto farà visita al Palermo futsal E. Una partita per gli uomini di mister Maccarrone da non perdere cercando quella continuità di concentrazione che spesse volte è mancata e soprattutto senza guardare alla classifica.Il Palermo difatti con 14 punti è penultimo in classifica ma ciò non deve affatto illudere il quintetto regalbutese perché in C2 ogni partita è una cosa a se stante e se si vuole entrare  nella zona calda per la disputa dei play off è necessario vincere tutti gli incontri fino al 6 aprile prossimo quando si disputerà l’ultima di campionato e saranno ufficiali i verdetti.

IMMAGINI

Gennaio 24, 2013

Attività stromboliana ieri sera dell'Etna !

 

Roma.  Nonostante le cautele del Prof, la lista che fa capo a Mario Monti riproporrà in campagna elettorale il nodo della riforma del mercato del lavoro e, dunque, lo spinoso tema che ruota attorno all'art. 18 e alle cosiddette gabbie salariali. Una sterzata che getta le altre forze politiche nel panico, impreparate e già stordite dopo un anno di difficili compromessi sulla riforma Fornero.
«Su lavoro e welfare arriveremo ad una sintesi presto, perché è necessario per la campagna elettorale e perché non esistono tra di noi differenze importanti» annuncia Giuliano Cazzola, il giuslavorista che, assieme a Pietro Ichino, Irene Tinagli e altri sta mettendo a punto la proposta dei "civici", «senza gettare a mare la riforma Fornero».
«Non intendiamo ritornare sull'art. 18 ma sperimentare un modello nuovo basato su accordi quadro regionali» si è già affrettato a spiegare il padre della proposta sulla "flexsecurity", Pietro Ichino, che pensa di «sperimentare» questo nuovo modello di contratto a tempo indeterminato più flessibile e meno costoso. E che nega la volontà di creare gabbie salariali ma chiede al Pd di accettare il proposito di «sgabbiare i contratti».I democratici, però, storcono il naso. Anche se il segretario, Pier Luigi Bersani, ammette che su questo delicato problema, «qualcosa da correggere c'è». La strada, spiega il leader democrat, sarebbe quella, storica, di provare ad agire sul costo del lavoro, penalizzando il lavoro flessibile e avvantaggiando i contratti a tempo indeterminato: «Abbiamo fatto in modo che il lavoro precario costasse di più ma non che il lavoro stabile costasse di meno» si limita ad accennare Bersani. Il quale, sul tema del lavoro, qualcosa di più la dirà sicuramente in occasione della Conferenza programmatica della Cgil che, tra venerdì e sabato, annuncerà il piano del sindacato di Corso Italia per creare occupazione. Lì andrà Bersani (con Fabrizio Barca), ma anche Nichi Vendola, già sapendo, entrambi, che l'appello di Susanna Camusso a favore dell'introduzione di una patrimoniale non immobiliare è stato fatto con l'intento di reperire risorse anche per rilanciare l'occupazione. Sulla contrattazione, invece, la Cgil per il momento tace: ha avviato una discussione interna sul tema a dicembre ma il dibattito è ancora aperto. Il risultato verrà portato ad un prossimo direttivo, probabilmente a campagna elettorale in corso. Per ora, però, già si sa che l'obiettivo del sindacato sarà principalmente quello di trovare i meccanismi per difendere il potere d'acquisto del contratto nazionale e di riqualificare la contrattazione di secondo livello. Per il Pd, invece, ha per il momento svelato qualcosa di più l'ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano. «La strada che proponiamo è quella della buona flessibilità in entrata», adottando l'apprendistato come modalità prevalente e favorendo, poi, la stabilizzazione con incentivi mirati all'impresa come il credito d'imposta o la diminuzione strutturale del costo del lavoro. Di certo, assicura Damiano, «le riforme del ministro Fornero vanno profondamente corrette».
E questo lo pensa anche il Pdl. «La prossima legislatura dovrà essere segnata da un vero e proprio salto di qualità» promette l'altro ex ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi che rilancia la sua proposta di abolizione dello Statuto dei Lavoratori a favore di un più snello Statuto dei Lavoro e che vuole cancellare tutte le rigidità della legge Fornero.

Può la violenza diventare una sofferta poesia? Dopo aver letto Undicesimo comandamento – uccidi chi non ti ama - sì, penso che la violenza possa essere raccontata anche come una poesia amara ben cadenzata.Undicesimo comandamento si incentra sulla dimensione domestica della violenza. Il breve e intensissimo romanzo è un concentrato di ossimori:  la casa, il luogo deputato ad essere porto sereno di ogni esistenza, diviene lo scenario quotidiano di gesti brutali e inevitabilmente indelebili. E poi il nome della vittima, Serena, che niente ha a che fare con la vita infernale a cui la costringono i soprusi di suo marito Diego.Come purtroppo ci insegna la cronaca, spesso le donne vittime della violenza sono state bambine infelici e adolescenti incomprese. Serena rispetta questo copione, e subisce le angherie inferte da suo marito come una giusta punizione per espiare le sue colpe. Quali siano queste colpe, però, è impossibile stabilirlo. Serena sente sul proprio esile corpo martoriato il dovere di ripercorrere la passione di Cristo per raggiungere la salvezza dalla pena e la beatitudine di amore e carezze tanto cercate, e sempre negate.

 

Elena Mearini tratteggia il dolore sulle pagine, nessun termine è casuale, nessuna frase è lì per caso. Tuttocontribuisce a rendere il racconto un bisturi con cui scavare dentro di noi e guardare in faccia il male di cui siamo capaci: responsabili di atrocità verso altri, ma anche martiri di noi stessi. Come per la passione cristiana, Serena avrà la sua agognata liberazione dalla sofferenza, ma solo  quando deciderà di imporla con la sua forza. La salvezza è una questione di testa, muscoli, tenacia e volontà, e Serena riprende in mano la sua vita, anche a costo di uccidere chi le ha “donato” ematomi e ossa fratturate rubandole la dignità. Nessuna violenza serve a espiare colpe inesistenti: Serena lo ha capito tardi, ma in tempo per proteggere e ricostruire il futuro.