La famigerata "tabella H". In evidenza

Maggio 11, 2013 2488

PALERMO - “Una fiera dell'ipocrisia”. Antonello Cracolici è andato dritto al sodo. Il tema? Il solito, degli ultimi giorni: la famigerata Tabella h. Cassata dal Commissario, pare, tra i brindisi degli stessi deputati che l'hanno approvata e che oggi (o ieri) hanno ripetutamente assicurato che “quella tabella fa schifo”.

Una fiera delle ipocrisie, appunto, l'ha definita l'ex capogruppo del Pd. Che ha dipinto un'immagine dell'Assemblea popolata da una fauna insolita: “In occasione del voto di quell'articolo ho visto alcuni 'favorevoli silenti' e qualche 'contrario apparente'”. Al di là dei participi, e della descrizione immaginifica, resta il “nodo”: in tanti, oggi, dicono di essere contrari a quella suddivisione dei contributi. Di esserlo stati fin dal primo momento, in alcuni casi. Tanti, forse troppi. Visto che, alla fine, l'emendamento che aggiungeva l'elenco degli enti a un articolo del governo che prevedeva solo un fondo da 25 milioni, è stato approvato. Con 47 voti favorevoli, e appena 21 contrari e 3 astenuti. Numeri sorprendenti. Già, perché oggi sono davvero tutti contro la Tabella H.

E' contrario ad esempio, il governo. Rosario Crocetta in primis. Che di quella tabella ha detto tutto il peggio possibile fin dai giorni immediatamente successivi al suo insediamento. E che ha scaricato sui deputati la responsabilità dell'approvazione. Già, i deputati. Ma quali? Durante i giorni dell'esame della Finanziaria, lo ricordiamo, il governatore ebbe uno scontro durissimo con Pd e Udc, “rei” di non aver saputo gestire i propri deputati in occasione della discussa approvazione delle assunzioni di 30 vigili a Messina (altra norma, non a caso, bocciata da Aronica). Insomma, il presidente si è detto contrario, contrarissimo a quella tabella. Così come i componenti del suo gruppo: “Il Megafono-Lista Crocetta”. Che, oggi, su Live Sicilia, ribadiscono la propria distanza da quell'elenco attraverso le parole di Antonio Malafarina: “Vorrei ricordare quanto da me dichiarato in aula circa la tabella H da cui mi sono dissociato”. Una tabella che Malafarina definisce “disgraziata”. E sulla quale non ammette “speculazioni politiche di bassa lega che tentano di coinvolgere il Megafono e che trovano ostacoli insuperabili nella realtà dei fatti". Già, la realtà dei fatti. Che, a volerla davvero trovare, è persino semplice da reperire.

continua a leggere

Ultima modifica il Sabato, 11 Maggio 2013 12:28