Natoli
Cognome diffuso in 292 comuni italiani, in gran parte siciliani, con ceppi più o meno consistenti nelle altre regioni, Lombardia, Lazio, Campania, Piemonte, Puglia, Campania, ecc. In Sicilia è presente in tutte le province, soprattutto in quelle di Messina (32 comuni, Lipari, Gioiosa Marea, Messina, ecc.) Palermo (Campofelice Roccella, Corleone, Cefalù, ecc.), Catania (14 comuni, Paternò, Catania, Riposto, ecc.), Agrigento, Siracusa, ecc.; nell'ennese è noto nel comune di Regalbuto.
Questo cognome è di origine orientale o turca e deriva da aferesi del nome greco Anatoli (= gente dell'est, orientale) o dal nome della regione turca Anatolia.
Tracce storiche e personaggi - La famiglia Natoli si vuole originaria di Provenza; passata prima in Napoli e poi in Sicilia ai tempi di re Federico II, godette nobiltà in Messina e Palermo. Luigi Natoli (Palermo 14/4/1857-Palermo 25/3/1941) – scrittore italiano, autore di romanzi d'appendice con lo pseudonimo di William Galt. Fra le sue opere vanno ricordate: I Beati Paoli, Coriolano della Floresta, La baronessa di Carini, Calvello il Bastardo, Storia di Sicilia, ecc. Aldo Natoli (Messina 20/9/1913 – Roma 8/11/2010) – medico, antifascista e politico italiano. Fu deputato del PCI nelle prime quattro legislature. Storiografo, si è dedicato allo studio delle opere e della vita di Antonio Gramsci. Giuseppe Natoli (Messina 9/6/1815- Messina 25/9/1867) – giurista, patriota e politico italiano. Dopo l'unificazione italiana fu deputato e Ministro dell'Agricoltura, Industria e Commercio; poi senatore del Regno d'Italia e Ministro della Pubblica Istruzione con l'interim agli Interni nel governo La Marmora. Morì a Messina, vittima del colera. Ugo Natoli (Messina 9/2/1915- Roma novembre 1992) – docente e giurista italiano di diritto del lavoro all'Università di Messina e poi di diritto civile all'Università di Pisa. E' stato uno dei più grandi giuristi del diritto del lavoro.
Fazio
Cognome noto in tutt’Italia, diffuso in 910 comuni di varie regioni italiane: Sicilia, Calabria, Lombardia, Liguria, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna, Toscana, Campania, ecc. In Sicilia è presente in tutte le province, fra cui Messina (56 comuni, Barcellona Pozzo di Gotto, Galati Mamertino, Capo d'Orlando, ecc.), Catania (35 comuni, Catania, Paternò, Misterbianco, ecc.), Palermo (35 comuni, Palermo, Cefalù, Geraci Siculo, ecc.), Agrigento (14 comuni), Siracusa (12 comuni), ecc.; nell’ennese è noto nei comuni di Troina, Leonforte, Enna, Piazza Armerina, Regalbuto, Centuripe, Catenanuova, Nissoria, Aidone, Agira, Pietraperzia, Aidone, Nicosia, Villarosa, Valguarnera Caropepe).
Fazio deriva dal nome medioevale Fatius, aferesi del nome medioevale Bonifatius, dal latino bonum = “buon” e fatum = “destino”, interpretato come “colui che fa il bene”.
Tracce storiche e personaggi - Tracce di questo cognome si trovano nel monastero di S. Maria di Malfinò (PA) con un Facius deParma, 1296 e a Palermo con un Symon de Facio, 1328. Una famiglia Fazio, di origine calabrese, nota già nel XV secolo, si trasferì a Napoli nel XVII secolo. Nel 1806 Giovanni Antonio Fazio ebbe il possesso della terra di San Barbato in Calabria. Un Emanuele Fazio, capitano del Comando Generale dello Stato Maggiore dell’esercito delle Due Sicilie, partecipò alla campagna del 1860/61. La famiglia risulta iscritta nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano del 1922.